Titolo: Come la vodka in un mojito
Fandom : Buffy the vampire slayer
Personaggio/Coppia : Faith, Buffybot
Beta:
shariaruna Rating : PG
Prompt: mojito
Conteggio Parole : 735 parole (W)
Note: Crack!pairing di un fandom che non avevo mai toccato. Scritta per l'Operazione Tam-Se di
fanfic_italia .
Disclaimer: nulla è mio
Quando la spina dell'elettricità venne infilata nella presa, ci vollero circa un paio di secondi prima che il robot aprisse gli occhi. Dopodiché esclamò con la sua voce giuliva che non sembrava affatto aver risentito di tutti quegli anni in cantina:“Ciao! Sono Buffy Summers!”
“Prima che tu lo chieda: no, non voglio essere tua amica e pettinarti i capelli!” grugnì Faith, scostando il telone di plastica che proteggeva l'automa da polvere e ragnatele.
“Cosa ci facciamo qui?”
“Aspettiamo che le tue alcaline si ricarichino, poi ti porto a prendere un gelato”
“Che bello: adoro il gelato!”
“Come vuoi.” sbuffò Faith. Forse riattivare Buffybot dopo tutto quel tempo non era stata quella che si potrebbe definire un'idea geniale, magari c'era qualche problema coi chip. O forse, molto probabilmente, era semplicemente più oca di quanto Faith potesse immaginare.
“Ok, bionda! La batteria è carica!”
“Gelato: arriviamo!”
“Chissà se esiste un modo per eliminare l'audio...”
Sul terrazzo di casa faceva fresco: chissà se Buffybot poteva percepirlo...un “gioiellino” di tecnologia in plastica aveva recettori per il calore? Aveva le papille gustative?
Faith non s'era mai posta quelle domande, non prima di averle porto un mojito appena fatto e dopo averle spiegato cosa fosse e perché agli adulti piacesse tanto berlo nelle lunghe sere d'estate.
“Capisci? La gente sta assieme, sorseggia questa bevanda, parla...” Anche se era una copia - certamente perfetta fisicamente, anche se drammaticamente idiota - Faith voleva convincersi che fosse Lei.
“E di cosa parla?”
“Beh, di tutto...dipende!” Faith cominciava a sentirsi davvero a disagio, un fuoriprogramma inaccettabile. “Bevi il tuo mojito, Buff! Ti piace?”
“Moltissimo, ti ringrazio” l' automa la fissava. Cosa provava? Dietro a quelle iridi azzurre...c'era qualcosa? Se rimaneva in silenzio totale, ascoltando solo i grilli e il rumore lontano del traffico, le sembrava quasi di sentirla ronzare sommessamente. Un frigorifero alto un metro e sessanta, con forme gradevoli, decisamente gradevoli.
“E puoi anche tenere in fresco la birra?” chiese Faith, seguendo i suoi pensieri.
“Prego?” un filo di fumo impercettibile sembrava uscire lentamente dal suo orecchio sinistro: sarebbe esplosa? Era colpa del drink? Ma quel robot poteva bere?!
“Ehm, niente! Non preoccuparti” adesso una conversazione normale con una donna normale sarebbe proseguita normalmente, con una domanda del tipo “Cosa fai nella vita?” o “Ti piace qui?” o meglio ancora “Hai freddo?” per poi partire con il più classico degli abbracci dai secondi fini. Ma chi voleva prendere in giro? Nemmeno con l' Originale e quel suo musetto tanto adorabile sarebbe andata come si immaginava: era tutto sbagliato, non c'era un ingrediente in quella serata che fosse azzeccato. Lei non sarebbe dovuta essere su quel terrazzo, non avrebbe dovuto far bere degli alcolici ad un automa e, soprattutto, non avrebbe mai e poi mai dovuto scendere in cantina per accenderlo. Doveva darci un taglio, e doveva farlo subito.
“Fa fresco qui...io tornerei in casa!” buttò lì Faith. Era troppo orgogliosa per ammettere di aver sbagliato.
“Torniamo già?” anche il broncio che le stava facendo sembrava quello vero, eppure dietro non c'erano carne e sangue, non c'era Buffy Summers... “Che c'è? Qualcosa non va?” chiese Buffybot, preoccupata per quel silenzio prolungato. Quando le si era avvicinata così tanto? Faith non se n'era accorta, forse era troppo occupata a sentirsi a disagio.
“No, affatto, va tutto bene, ma la ronda mi aspetta”
“Allora ti ringrazio per la bella serata...” Buffybot si stava avvicinando nemmeno troppo lentamente alla sua bocca e aveva tutta l'intenzione di farle assaporare plastica e mojito!
“Ehi, calma!” Faith dovette prenderla per le spalle e esercitare tutta la sua forza per bloccarla “Vacci piano, scatoletta di tonno, alla vera Buffy un mojito non basterebbe per farlo...in effetti non le basterebbe un litro intero...” sospirò, in fondo un bacio se lo sarebbe anche meritato, ma non a quelle condizioni, per una Cacciatrice come lei era una sconfitta. “Dai, finisci quell'intruglio, che ti riporto a nanna”
Si sentiva un po' come se avesse messo la vodka in un mojito: Buffybot non era l'ingrediente giusto per la sua vita, ma non importava, sarebbe riuscita a creare la relazione perfetta, prima o poi.