Come molte di voi avranno già capito dal titolo, questo post parla di “Glee”.
Prima di cominciare (e prima che voi vi facciate prendere dall’entusiasmo), devo fare alcune premesse:
1. Ci saranno SPOILER sulla 2° stagione e anche sulla 3°, fino alla puntata 3x05, quindi se siete rimaste indietro e non volete delle sgradite anticipazioni vi consiglio di evitare di leggere.
2. Il mio giudizio globale sullo show non è positivo. Naturalmente, non è del tutto negativo - o non lo avrei visto affatto - ma di certo ci sono palate di cose che non mi piacciono, e lo dirò apertamente. Quindi, se siete delle fan sfegatate sul genere “adoro - questa - serie - guai - a - chi - me - la - tocca”, vi consiglio di non leggere: se lo fate, è a vostro rischio e pericolo.
3. Evitate, per favore, i commenti “eccessivi”: insomma, se volete siete di certo libere di esprimere la vostra opinione, ma fatelo in modo moderato: l’ultima cosa che voglio è scatenare una guerra all’ultimo fandom di quelle già viste in passato e dalle quali preferisco rimanere fuori. I gusti sono gusti, e alla resa dei conti si tratta solo di PIACERE PERSONALE. Non dovete “convincermi” ad amare questo telefilm, né io devo convincere voi con le mie opinioni: camperemo tutte lo stesso, anche con pareri differenti.
Insomma, a ciascuno il diritto a pensarla a proprio modo, okay? ^^
E ora cominciamo. Sotto cut, naturalmente!
Il mio primo approccio con questa serie è stato decisamente negativo. Già dopo la prima settimana di pubblicità continua e assillante ne avevo le palle piene. Me la sono trovata tra capo e collo all’improvviso, inaspettato (perché non ascolto mai la pubblicità davvero) sostituto del mio telefilm - feticcio del dopo cena (sono una creatura profondamente abitudinaria) e già dopo 10 minuti non ne potevo più: ho dovuto girare canale, accontentandomi di qualche insopportabile reality trash di MTV tipo “Disaster date” o chi per lui.
Sono stata fregata ancora un paio di volte (come detto sopra, sono mooooolto abitudinaria) e ogni volta ho voltato canale per la disperazione.
Ho visto con sommo sgomento il proliferare di fan con icone, post a tema e fanfiction da cui mi sono tenuta alla larga, domandandomi per quale strana ragione se una cosa mi fa cagare finisce, 9 volte su 10, per piacere ai più. Misteri della fede, dicono.
È passato il tempo ed è cominciata la programmazione pomeridiana, che va avanti tutt’ora.
Devo premettere che spesso, mentre preparo il lavoro, scrivo, disegno o faccio altro, ho la nefasta abitudine di tenere la tv accesa a farmi compagnia, anche se si tratta solo di sentire le canzoni dei video random sui canali musicali.
È così che sono incappata di nuovo in questo telefilm: dopo aver visto i “Simpson”, mi sono sciroppata tutto il palinsesto con scarsa attenzione, fino a che all’improvviso ho sentito la canzone di Beyonce, “Single ladies”: quando ho alzato la testa mi sono trovata davanti un ragazzetto ETERISSIMO coi capelli pieni di lacca e la faccia da topo (so che questo urterà molto alcune di voi, ma per me ha un’aria “topesca”… mi ricorda Fievel!!!) che ballava con indosso un’aderente tutina nera, un gilet e un guanto pieni di lustrini. O.M.G!
Ho visto tutta la puntata con discreto interesse, e anche se non mi aveva entusiasmata l’ho trovata tutto sommato accettabile/guardabile, nonostante il concentrato di assurdità presente.
Il giorno dopo ho riprovato, ma la tematica affrontata era del tutto diversa: anziché il mio sorcetto preferito, al centro della scena c’erano due donne: da un lato una nasona con le labbra perennemente imbronciate e le manie di una prima donna, dall’altro una biondona attempata con un’evidente mania per l’accoppiata botox + silicone e una testa enorme, sproporzionata rispetto al gracile corpicino, fasciato in abiti che sarebbero stati molto meno ridicoli addosso ad una donna con vent’anni di meno.
Male, molto male! Seconda prova: bocciato!
Dopo di questo me ne sono dimenticata del tutto, fino a che non ho avuto l’incidente e avevo ben poco altro da fare che non fosse il guardare la tv mentre cercavo una posizione che non mi facesse sclerare per il mal di schiena.
Ero così disperata e stordita che mi sono guardata di nuovo “Glee” senza quasi rendermene conto. Durante la puntata natalizia ho ritrovato il mio sorcino preferito, questa volta con indosso una divisa, che duettava sulla canzone “Baby it’s cold outside” con un morazzone, flirtando spudoratamente.
Questo ha acceso la mia curiosità, e preda del bisogno di distrarmi dalle mie sofferenze sono andata alla ricerca di qualche spoiler, scoprendo così gif animate del primo bacio dei due e comprendendo finalmente il senso del termine Klaine, che in più occasioni avevo incontrato nei miei giretti per il web o su commenti delle mie LJ/FB friends.
Al che, mi sono posta un sacco di domande. Come c’è finito il sorcetto in una scuola con la divisa? (cosa che, per inciso, mi FA MORIRE! Adoro le divise!) Come mai i suoi amici sono in un’altra scuola? Come ha conosciuto il bel moro? Ovviamente, ho fatto l’unica cosa che c’era da fare: ho cercato le puntate in streaming e me le sono guardate, a partire da quella che prevedeva l’entrata in scena di Blaine.
È stato un colpo di fulmine.
Davvero, io non so perché, e comunque MI RIFIUTO di fangirlare come una ragazzina per un uomo tanto più giovane di me (consapevole che se avessi una quindicina d’anni di meno sarei già in edicola a comprare qualche giornalaccio di serie B tipo “Cioè” solo per avere un poster su cui sbavare), ma questo ragazzo - o il personaggio, se vogliamo - mi fa morire.
Sarà il suo aspetto, ovvero il suo viso il generale, gli occhi, i capelli RICCI (che adoro) - anche se nascosti sotto quantitativi industriali di gel - e le espressioni buffe e tenere; sarà il personaggio, quasi troppo perfetto per essere vero; sarà la sua voce e il modo di muoversi mentre canta: sta di fatto che mi ha colpito subito.
E le SUE LABBRA!
Porca puttana, non sbavavo così sulla bocca di un attore da quando, dieci anni or sono, Milo Ventimiglia non ha fatto la sua prima apparizione su “Una mamma per amica”!
Insomma, Blaine è il prototipo delle 3B: è Bello, Bullo e Balla Be’! (non so se è un modo di dire che c’è solo da me, ma penso che lo capiate tutte comunque, no? E sì, si dice 3B, anche se sono 4! XD)
Mi sono goduta l’evoluzione della loro storia puntata dopo puntata, soffrendo con Kurt nel vedere Blaine dedicare una canzone/dichiarazione al commesso biondo - carino ma con un’acconciatura orribile! Sembrava uno di quei cani a pelo lungo, tipo Lilly di “Lilly e il vagabondo” (disse quella che non ci capisce un pene di cani) - e baciare Rachel; sorridendo come una scema nel vedere la loro intimità crescere; ridendo apertamente nei momenti buffi, come nella puntata “Sexy”, dove il tema sesso - gay viene affrontato per la prima volta (ho ADORATO Kurt nel suo sfogo… è troppo cucciolo!! Mi ricorda me, prima che il mondo reale mi rendesse cinica), attendendo il famoso bacio.
E finalmente eccolo!!
Sarò sincera, ho trovato la motivazione dell’improvviso interesse di Blaine la più cretina che gli sceneggiatori potessero concepire, di certo in linea con la storia pseudo - comica con pretese serie, ma comunque agghiacciante. Insomma, io divoro telefilm da una vita e di dichiarazioni assurde ne ho viste tante, ma questa le batte tutte: solo io vedo doppi sensi nel fatto che nel momento clue Kurt canta una canzone su e per un UCCELLO morto e in Blaine che si emoziona per questo? >_<
Ad ogni modo, quale che fosse la banale motivazione che ha dato il via al tutto, il bacio mi è piaciuto molto, e così anche il loro duetto alle regionali, e tenendo conto che ho anche adorato la canzone delle ND “Loser like me”, devo ammettere che questa puntata è una delle mie preferite in assoluto.
E così, tra un ballo, un fallimento nazionale, una dichiarazione d’amore e… altro di dubbia importanza per la mia coppia preferita, sono arrivata alla terza serie. (saltando le parti per me più pallose, lo confesso! XD)
Ho trovato l’inizio promettente: finalmente Kurt sembra ad un passo dalla realizzazione dei suoi sogni, ha grandi progetti in mente, è felicemente fidanzato e il nuovo anno sembra avere tutte le carte in regola per essere memorabile in senso buono. (Per inciso, anche se non c’entra niente, la mia scena preferita della prima puntata è quella in cui Blaine si presenta alla scuola e si appoggia con nonchalance agli armadietti guardando Kurt da sotto le ciglia… st’omo sa flirtare, non c’è che dire!)
Ovviamente, essendoci parecchia carne al fuoco - milioni di storie super intrecciate, in modo tale da non dare dignitoso spazio quasi a nessuna delle tante - non ci sono stati molti momenti Klaine tutta dolcezza apprezzabili, e questo mi ha addolorata molto, quasi quanto il guardaroba di Blaine, che devo BOCCIARE assolutamente.
Da una serie all’altra il personaggio deve aver perso del tutto il gusto nel vestire, dato che, MIO DIO, indossa abiti che lo fanno sembrare mio nonno! Perché? PERCHÉ? Perché all’improvviso sono comparsi papillon multicolor stile pagliaccio? Perché i maglioni anteguerra troppo stretti? Perché pantaloni che non arrivano manco alle caviglie, che sembra ci sia cresciuto dentro in altezza e non abbia avuto il tempo di comprarsene di nuovi? Ho capito che impersonerà Tony in “West Side Story”, ma questo non significa che deve sembrare perennemente uscito da un film degli anni ‘50, o che in alternativa deve sembrare un cinquantenne! Perché 9 volte su 10 sembra che i suoi abiti siano stato scelti da uno stilista cieco?
E a tal proposito, c’è da domandarsi come abbia fatto Sebastian, nella puntata 3x05, a provare un subitaneo interesse per uno coi capelli spiattellati in testa a mo’ di leccata di mucca e vestito con un maglione a righe (che lo fa sembrare grassoccio), immancabile papillon, un paio di pantaloni di un beige tremendo stile “ho - l’acqua - alta - dentro - casa”, e i mocassini?!?!?! (Merlino, il mocassino! Ecco, quello è una cosa che mi distrugge, uccidendo dentro di me ogni desiderio di natura sessuale e non)
Vi prego, che qualcuno spieghi ai modisti di questo show che abbinare correttamente i colori (almeno nel caso di Blaine… altri personaggi non hanno nemmeno questa fortuna) NON è sufficiente per vestire in modo decente una persona! >.<
E vorrei sottolineare che nella serie precedente quelle poche volte che Blaine non indossava la divisa era comunque abbigliato in modo decente.
Comunque, procedendo lungo la terza serie, ecco la puntata della svolta: la 5, che è un po’ il motivo che mi ha spinto a scrivere questo post e a tirare alcune conclusioni.
Valutazione globale? Così così!
Inizio spezzando una lancia in favore della regia, che mi è piaciuta parecchio. Le inquadrature variabili e le scene intervallate dalle canzoni “a tema” di WSS mi hanno colpita molto, e in senso positivo. In tutta franchezza, non ricordo una puntata meglio giocata da questo punto di vista, e questo è un gran merito. La storia Klaine, invece, mi è piaciuta molto meno.
In qualche modo, posso dire che almeno un po’ d’insoddisfazione sia quasi scontata: le aspettative erano troppo alte per poter essere appagate, incrementate in modo spropositato dagli spoilers random trovati in rete.
La prima scena tra i due, con Kurt e Blaine nella camera di quest’ultimo, è di certo quella che ho gradito di più, forse la più bella scena che li abbia mai visti come protagonisti. Ho adorato l’intimità tangibile, la libertà di poter essere finalmente se stessi senza il timore di reazioni esterne, con Blaine che ballicchia chiacchierando del più e del meno e Kurt steso sul letto, e soprattutto il bacio alla fine, così spontaneo e naturale, che si contrappone in modo violento a quel bacio non dato nella puntata precedente, di fronte al mazzo di fiori.
Allo stesso tempo, però, ammetto che non riesco a mandare giù il voltafaccia di Blaine. Com’è che all’improvviso il “ragazzo perfetto” si è smerdato così in corso d’opera? Il suo modo di comportarsi dalla prima parte della storia alla seconda è cambiato del tutto, come se fosse impazzito all’improvviso.
Ma come, nella scena in camera se ne sta sereno e tranquillo, come se non avesse alcun problema sul non fare sesso, e anzi affermando che aspettare è quello che “loro due” vogliono, perché sono giovani e hanno tempo e devono essere a loro agio insieme (tanto quando l’ormone chiama c’è la masturbazione, no? XD), e poi tutto d’un tratto il suo atteggiamento cambia, sia con Sebastian nei due “incontri - caffè” che nei discorsi che fa a Kurt prima vicino agli armadietti e poi da ubriaco?
Come mai parlando con Rachel prima di entrare in scena afferma di averla “delusa” perché ancora vergine, quasi come se si fossero entrambi accordati per farlo prima dello spettacolo? (cosa che dal personaggio di Rachel mi aspetto, ma da Blaine no!)
Perché, visto che ha fatto una cazzata colossale e lo sa non è andato diretto dal suo ragazzo a scusarsi e ha aspettato che fosse l’altro ad avvicinarsi? Che poi, quella scena sul palco è stata a mio avviso la peggiore, e soprattutto il più brutto bacio in assoluto. In quel momento sarei voluta entrare in scena e dire: «Hey, Blaine, va bene chiudere gli occhi per dare l’impressione di maggior coinvolgimento, ma almeno atterra sulle sue labbra, non all’angolo della bocca! Dovrebbe essere un momento intenso, te lo ricordi?»
Insomma, com’è possibile che un personaggio vada OOC da un momento all’altro e senza una spiegazione plausibile?
Oddio, è vero che si tratta pur sempre di un adolescente e che certi impulsi sono naturali, ma è il voltafaccia improvviso che non riesco ad accettare né a comprendere. Gli equilibri sono stati scossi com’era previsto, ma in modo talmente… irrazionale, almeno dal mio punto di vista, che nel contesto non possono non stonarmi.
Delle tanto decantate scene Klaine si è visto davvero poco o niente: avevo sentito dire che ci sarebbe stata una signora limonata in macchina e così non è stato, anche se tenendo conto che Kurt grida di non ha mai avuto meno voglia di stare in intimità con qualcuno potrebbe tranquillamente essere stato uno spoiler - bufala.
Avevo letto commenti degli attori sulla difficoltà di girare scene d’amore, ma non ho visto nessuna scena d’amore.
D’accordo, comprendo benissimo che non si tratta di quel tipo di telefilm ad alto rating dove non molto viene lasciato all’immaginazione, e naturalmente non mi aspettavo momenti hot come in “Qaf”, ma… forse, FORSE, la delicatezza è stata eccessiva. Se negli spoiler non fosse stato detto chiaro e tondo che in questa puntata sia Rachel che Kurt e Blaine perdevano la loro verginità, non lo avrei mai capito da sola!
Per quanto riguarda la Finchel è di certo più chiaro, sia nelle parole di Rachel prima che accada che nella scena stessa: quantomeno sono sotto le coperte, e anche se non si vede niente si avverte quello che sta per accadere. Per quanto riguarda la Klaine, io ho visto due ragazzi che si fanno le coccole vestiti sul letto, punto e basta. Non volevo vederli l’uno sopra l’altro, ovvio, né nudità varie (anche se, per come la vedo io, bastava che stessero a torso nudo, o sotto le coperte anche loro, pur vestiti) ma mi sembra che il tema sia stato preso fin troppo con le piunze.
Lo scopo non era quello di concentrarsi su loro due che trombano quanto su un’evoluzione della coppia a livello emotivo? Si voleva solo… trattare il tema “sesso - gay” tra due giovani innamorati in modo astratto senza affondare nel particolare? Okay, va benissimo. Allora forse si sarebbe dovuto puntare più sulla tematica in generale piuttosto che pubblicizzare a gran voce “la prima volta”, magari evitando alcune parti e lasciando parlare i personaggi a posteriori dell’esperienza, così accade a Tina durante l’incontro tra ragazze.
Ecco, quella è stata una delle cose che mi sono piaciute di più. La sua prima volta è stata speciale, e questo traspare dalle sue parole in modo tangibile: l’ho quasi avvertita, e di certo immaginata, mentre parlava. Questa coppia (la Tina/Mike) è sempre rimasta un po’ nello sfondo fino ad ora, ma devo ammettere che mi piace molto: tra le coppie het è certamente la mia preferita, anche per come è stata gestita. C’è sentimento davvero, cosa che invece non trovo nel resto dei pairing proposti.
Non so se sono riuscita a spiegarmi bene, ma mi sembra che in qualche modo si sia voluto fare il passo più lungo della gamba, tentando di dare un’intensità al momento che - almeno a me - non è arrivata. Sono stupida? C’è un sottotesto che possono cogliere solo alcuni e io non sono abbastanza acuta da notarlo? È possibile, ma non fingerò certo di vedere qualcosa che non ho visto.
Inoltre, confesso che l’improvvisa comparsa di un nuovo ostacolo sulla strada di Kurt (e la reazione secondaria di Blaine) anziché dare un po’ di pepe alla situazione mi ha urtata un po’.
Sono pienamente d’accordo con Chris Colfer, che si è lamentato del fatto che, per l’ennesima volta, è Kurt a dover stare in guardia, dopo che ha sbavato e atteso tanto a lungo che Blaine si accorgesse di lui.
Una volta tanto mi sarebbe piaciuto vedere qualcuno interessarsi a lui anziché a Blaine, cosa che in qualche modo alimenta quella sorta di disparità di ruoli che man mano che si prosegue tende a diventare sempre maggiore: Blaine ne esce sempre vincente, Kurt invece è perdente indipendentemente dall’impegno che ci mette per emergere.
Bene, mi fermo qui, prima che le mie speculazioni su questa puntata (e ho parlato solo della Klaine) mi spingano a scrivere un post infinito. ^^
Invece, riprenderò il discorso in generale, perché ho bisogno di dire tutto quello che sento e che mi ha portato a determinate conclusioni.
Come dicevo sopra, ci sono alcune cose di questa serie che mi piacciono molto.
Tra i personaggi, una menzione d’onore va a Sue Sylvester: è strepitosa, molto simile a Karen di “Will e Grace” nella sua ironia (e nel calarsi gli anni) anche se molto più… sessualmente ambigua. Nelle puntate in cui non appare manca, e non poco.
Poi, come già spiegato in precedenza, ci sono Tina e Mike, anche se tendo a considerarli più come coppia che come singoli. Mi fa molto piacere che di recente sia stato dato loro più spazio.
Sempre nel club, mi piace molto anche Santana, anche se temo sia più per la mia naturale preferenza per i cattivi - o presunti tali - piuttosto che per il personaggio in sé, che a mio avviso ancora non riesce a venire fuori nella sua interezza (se mai lo farà).
Apprezzo il papà di Kurt e la Coach Beiste.
Sono riuscita a gradire anche Karofsky, altresì detto “orsacchiotto”, personaggio dotato di notevoli potenzialità e in continua crescita: merita di venire alla luce, cosa che spero accadrà durante questa serie, anche se non ho idea di come faranno ad infilarcelo (ma tanto la serie non è erto nota per la sua coerenza, quindi se vogliono una stronzata se la inventano). Per inciso, anche se sono sicura che molte di voi non concorderanno con me, io trovo l’attore che lo interpreta molto affascinante - è proprio il genere d’uomo che mi piace - e la cosa non guasta. ^^
Infine, Sebastian.
Sarò sincera: il suo è il genere di personaggio che, nella stragrande maggioranza dei casi, mi colpisce, e se non fosse un elemento di disturbo per l’unico pairing per me intoccabile lo adorerei. Inoltre, devo dire che l’attore che lo interpreta è perfettamente in parte, del tutto credibile nel suo ruolo - almeno finora, ma forse è presto per dirlo - e questa è una cosa per me davvero importante.
Cos’altro? Ah, be’, di certo ho apprezzato molto il nuovo look sfoggiato da Quinn nelle prime puntate di quest’ultima serie, molto meglio dei vestiti da “Madonna delle Melappiette” che indossava prima - e ha ripreso ad indossare poi - di questa fase alternativa.
Purtroppo, nonostante la presenza di questi personaggi e nonostante alcune idee tutto sommato carine (?), manca quel mordente, quel qualcosa in più che mi potrebbe spingere a seguire questo telefilm con assiduità, senza la tentazione di mandare “avanti veloce” alla ricerca di scene più interessanti.
Innanzi tutto, i restanti personaggi mi appaiono spesso come macchiette senza spessore, prive di originalità e facilmente intercambiabili, e in qualche modo credo che l’opinione sia la stessa anche per gli sceneggiatori, che non fanno altro che eliminarne alcuni e gettarne altri nel mucchio, manco fossimo al “Grande fratello”.
L’abitudine di cambiare cast non è nuova, quello è ovvio, ma nella maggior parte delle serie si preferisce aspettare almeno tre, quattro stagioni prima di farlo, vedi “Beverly Hills 90210” - che ne è stato il capostipite o quasi - o altri telefilm di successo: in questo caso, invece, gli stessi membri del “Glee club”, che in teoria dovrebbero essere tutti protagonisti, scompaiono da un giorno all’altro in un puf. «Ha cambiato scuola» sembra la frase preferita in assoluto, come se in America la gente non avesse altro da fare che migrare da un posto all’altro, così, tanto per non annoiarsi. Ora, è vero che io non conosco molte abitudini degli States, ma diavolo, mi pare eccessivo!
Lo stesso Blaine è arrivato alla terza scuola nel giro di quanto, un paio d’anni? E a quel padre con cui non ha un gran rapporto che giustificazione ha dato per farsi spostare nella scuola di Kurt? Me lo immagino mentre dice: «Scusa papà, sai, è una scuola piena di pregiudizi e gente omofoba, ma ci sta il mio ragazzo e io voglio passare del tempo con lui.»
Insomma, anziché valorizzare i personaggi secondari fino a dar loro un volto e un’anima - come accade nelle altre serie - sopprimono quelli già esistenti e li sostituiscono con dei nuovi che non hanno niente da dare proprio come i precedenti.
E poi, le coppie. Tolte quelle sopra citate, le altre non sono coinvolgenti, o almeno non lo sono per me. Il triangolo Quinn/Finn/Rachel, presente fin dalla primissima puntata, oltre che palloso è visto, rivisto e stravisto, a partire da Brenda/Dylan/Kelly per passare a Dawson/Joey/Pacey e finire sull’intramontabile Brooke/Ridge/Taylor, solo per citarne alcuni. Lo so che molti ritengono il triangolo la figura perfetta, ma basta! Che noia!
E le altre? Che poi, quali sono le altre? C’è uno scambio di partner continuo, gente che si accoppia random senza cognizione di causa solo per mettere tacche sulla testata del letto e coniare nuovi termini utili per il fandom (anche quelli ce li danno preconfezionati, sia mai che una fangirl perda tempo a inventare un nome per la propria ship anziché scrivere a rotta di collo brutte fic, che saranno comunque più profonde della storia canon), storie “d’amore” che lasciano il tempo che trovano e che per me non hanno davvero senso.
Per finire, ci sono i professori o presunti tali, con la coppia per eccellenza, costituita da una psicotica con gli occhi perennemente sgranati (le cose sono due: o tira di coca o deve farsi meno punture al botulino) e una incomprensibile avversione per il sesso e “mento a culetto”, che ancora non ho deciso se come personaggio mi piace (propendo per il no).
Per quanto riguarda la storia in generale, invece, non posso fare a meno di notare tutte le incongruenze, che lungi dall’essere giustificabili da una serie - parodia (in “Scrubs” buchi del genere non ci sono mai stati, anche se si tratta di un tf che di assurdità ne ha palate) fanno solo pensare che si tratti di un prodotto raffazzonato, commerciale e creato ad oc per un pubblico giovane. (mi fa pensare ai libri di Moccia e altre cose del genere, ecco!)
Ad esempio, gli studenti che vanno e vengono a loro piacere manco fossero in un centro commerciale, entrano nelle scuole senza che nessuno li fermi e quindi escono dalla propria incuranti delle lezioni - ma non studiano mai?
E ancora, tanto per parlare di lui per l’ennesima volta, com’è che Blaine è di nuovo al terzo anno? A lui gli anni non passano? È stato bocciato? Spostandosi in una nuova scuola la promozione non è valida? Perché ricordo benissimo che in almeno una delle riunioni degli “Usignoli” ha detto che cantare un assolo al terzo anno era un onore, il che presuppone che sia arrivato al quarto anche lui.
Per finire, trovo che ci sia davvero troppa superficialità.
Okay, ho capito che parla dei Loser, perdenti che sono alla ricerca di un riscatto che forse non verrà mai, che parla di accettazione e trovare il proprio posto nel mondo e bla bla bla, ma non si tratta né del primo, né dell’ultimo telefilm che tratta determinati argomenti, con quella punta di buonismo che si mescola alla parodia.
A partire da quei filmacci anni ’80 sul genere “La rivincita dei nerds”, è un genere già affrontato con “Malcom”, “Popular” (sempre con ambientazione scolastica, sempre con le lotte tra gli sfigati e le cheerleader - che si scoprono sfigate anche loro - e dove, almeno, il cast è rimasto lo stesso per tutte le stagioni), “Scrubs” e chissà quale altro, anche se non mi viene in mente al momento.
Insomma, non c’è niente di nuovo, niente che non sia già stato visto e affrontato in altre maniere, dai film ai libri, dando fondo a una psicologia spicciola che mi annoia e mi deprime.
Ed ora, finalmente, arrivo alla fine di questo post lungherrimo, tirandone le fila.
Ho cominciato a guardare “Glee” per la Klaine e solo per quella, e me la sono vissuta in modo talmente intenso da arrivare persino a vedermi l’ultima puntata messa in onda in diretta alle 2 di notte con un’agitazione adolescenziale che non provavo da tempo, ma il risveglio è arrivato prima del previsto.
Forse sono state le varie interviste che ho letto alla ricerca di spoiler, come i commenti di Colfer sul bisogno di far provare qualcosa di nuovo al personaggio per farlo crescere e cose del genere, o quelli del regista (o produttore? Non ne ho idea) sul fatto che per il momento Blaine e Kurt non si lasceranno; forse è che ormai sono una “bambina grande” e ho visto abbastanza telefilm da sapere che cosa aspettarmi e come andrà a finire. Comunque sia, sono consapevole che questo pairing non durerà per sempre.
Sono esigenze di copione e lo capisco: nello svolgersi di una storia ci devono essere continui colpi di scena per tenere i telespettatori incollati al teleschermo, e questo significa che una coppietta che va d’amore e d’accordo - pur nei suoi alti e bassi - non fa audience.
Nel migliore dei casi si prenderanno una pausa di riflessione. Nel peggiore, si lasceranno e intrecceranno storie con altri personaggi più o meno di passaggio.
Che nel finale ritornino insieme (com’è successo ai miei OTP in “Roswell”, “Friends”, “Sex & the city”…) o che prendano strade diverse (come in “Una mamma per amica”, “BH90210”, “Dawson creek”…) non è ai miei occhi rilevante: il fatto stesso di sapere che presto o tardi l’unica motivazione che mi ha spinto a seguire questa serie verrà meno è demotivante.
Così, dato che non ho alcuna intenzione di vedermi demolire l’OTP per ragioni di copione, cosa che so già per esperienza mi lascerebbe l’amaro in bocca, ho deciso di dare l’addio a “Glee” ora, con il ricordo di loro due sul letto.
La mia fase di delirio è durata poco più di sue settimane, e ammetto che questo programma è stato un buon compagno nella malattia, ma ora è il momento di prendere le distanze e passare oltre, senza alcun rimpianto.
Probabilmente il mio vi sembrerà un comportamento sciocco e irrazionale, ma la pura verità è che in una storia voglio trovare romanticismo e certezze, tutte quelle cose che nella realtà non esistono e in cui non credo nel modo più assoluto. Nel momento in cui tutto questo viene meno, anche la mia motivazione scompare.
Forse prima o poi vedrò le muove puntate, o forse no: per come la vedo io, non è rilevante. Ciò che lo è, invece, è il fatto che mi ha appassionata davvero, ed anche se è durato poco mi è piaciuto molto provare di nuovo determinate sensazioni, soprattutto perché era davvero parecchio tempo che non smaniavo così per un pairing.
Infine, per dare l’addio in modo degno - o indegno, va bene comunque XD - vi lascio alla mia prima (ed unica, visto il risultato) fanart Klaine. ^^
SI PREGA GENTILMENTE DI NON POSTARE QUESTA IMMAGINE E LE ALTRE DA ME DISEGNATE SENZA IL MIO ESPLICITO PERMESSO!