[FIC] Happy Birthday, Riida [oneshot]

Nov 26, 2009 10:30

Titolo: Happy Birthday, Riida
Fandom: Arashi
Rating: PG
Disclaimer: no, no, no, nè il Riida cucciolone nè i suoi degni compari mi appartengono
Note: non è nulla, nel vero senso della parola. Ma DOVEVO scrivere qualcosa per il compleanno del nostro Riida preferito.

Un raggio di sole dispettoso mi fa uscire dal mondo dei sogni; apro gli occhi a fatica e li poso sulla sveglia: non sono ancora le nove.

Accidenti, è già tardi.

Oggi riuscirò a pescare ben poco, ma pazienza. Ultimamente, tra i soliti impegni, la Golden Week e poi la promozione del nuovo singolo, il tempo libero degli Arashi è stato davvero poco.

Ho sul serio bisogno di andare a pescare!

Rotolo fuori dal futon e mi sollevo con un brivido di freddo.

Più per abitudine che per altro, per prima cosa accendo il cellulare, quello strano arnese propinatomi dal mio manager e del quale temo non scoprirò mai tutte le funzionalità.

Mi salta subito agli occhi una mail di mia madre, arrivata alle sette del mattino... la sua composizione deve aver richiesto tutta la notte. D’altronde il rifiuto fisico per ogni forma di tecnologia non l’ho preso da mio padre.

Apro la mail e la leggo: varie sciocchezze tipiche di mia madre e, infine, un buon compleanno.

Ah, già.

Mi era passato di mente. Oggi è il 26 novembre, e io compio 29 anni.

Vado verso la cucina alla ricerca di qualcosa da mettere sotto i denti. Ventinove anni. E 10 di carriera con gli Arashi.

In teoria, arrivati a questo punto, si dovrebbe tirare un po’ le somme, giusto? Comparare ciò che si era all’inizio con quello che si è ora.

Beh, nel mio caso non c’è molto da dire: le due personalità di Ohno Satoshi non sono scomparse, anzi, si sono rispettivamente fortificate con il passare del tempo. Sempre più carismatico sul palco e sempre più fuori dal mondo durante gli show televisivi.

Ma mi dicono che è questo che piace di più alle mie fan, quindi va bene.

D’altronde, non ha senso che io sia pieno di energie durante, gli show, quei quattro ne hanno abbastanza anche per me.

Per il resto... sul serio, temo di non essere cambiato granchè... di certo non dimostro i miei quasi trent’anni, questo è poco ma sicuro.

Sto in piedi davanti al frigo aperto, mentre canticchio ‘tanti auguri a te’ indeciso sul da farsi: è brutto andare a pesca il giorno del proprio compleanno? Ma in effetti non ho nient’altro da fare...

Mi sono appena deciso ad andare a prepararmi, che sento bussare alla porta con uno strano ritmo... sembra proprio... il ritmo di una canzone. E fuori dalla porta sento delle risate.

Mi avvicino alla porta e guardo dallo spioncino, reprimendo un moto di sorpresa e un quasi contemporaneo gemito interiore alla vista della facciotta di Aiba-chan spiaccicata contro la porta; e dato il rumore, probabilmente gli altri tre sono proprio dietro di lui.

Addio, amata pesca, temo che oggi non potremo proprio vederci.

Apro la porta e Aiba-chan, Nino e Jun-kun si riversano in casa mia con un allegro ‘Shitsurei shimasu!’, seguito da quello più o meno grugnito di Sho-kun, ancora fuori dalla porta che cerca di trascinare una grande scatola.

-Oi!! Aiutatemi!

I tre si precipitano di nuovo fuori scusandosi, ma non rimango solo a lungo, perché Aiba viene cacciato via perché non è di alcuno aiuto, anzi, e quindi ritorna da me e mi passa un braccio attorno alle spalle.

-Tanjoobi omedetoo, Riida!!

-Oh! Uhm... arigatou, Aiba-chan.

Lancio un’occhiata agli altri, che sono finalmente riusciti a trasportare dentro lo scatolone.

-Siete venuti fin qui di mattina presto solo per questo...?

Aiba mi guarda scandalizzato:

-Come ‘solo per questo’?? compi 29 anni, Captain, dobbiamo festeggiare!

E solleva le braccia al cielo in segno di festeggiamento.

-Vi ringrazio ma... io veramente volevo andare a pesca...

-Ci andrai più tardi.

Mi fa Nino spingendomi su una sedia.

-Dopo che avrai aperto il nostro regalo.

Gli fa eco Jun indicando la scatola davanti a me.

-Regalo? Ma non dovevate...

-Certo che dovevamo!

Esclama Sho-kun.

Faccio un sospiro; non è che non mi faccia piacere... però queste cose mi mettono in imbarazzo; Nino mi sbraita contro, evidentemente irritato dalla mia lentezza:

-Hayaku, Riida!!

Apro la scatola con non poche difficoltà e mi ritrovo davanti...

-Una poltrona?

Probabilmente ho anche inclinato la testa da un lato. Le persone attorno a me si scaldano improvvisamente. Cha animali da palcoscenico, che buffoni.

-Ma che dici??

-Questa non è una poltrona!

-Baka! Certo che lo è, lo vedrebbe chiunque!

-Non picchiarmi, Sho-chan! Volevo dire che non è una poltrona qualunque.

Si accostano tutti a me parlando in coro:

-è una poltrona speciale!

-Sì? E cosa fa?

Vengo trascinato sopra il mio regalo, e Sho inizia a trafficare con un telecomando; al poltrona alternativamente si inclina all’indietro, fa comparire un poggiapiedi, inizia a vibrare, addirittura si riscalda.

-Ma... che è, una poltrona per anziani?

-Esatto!!!

Ehi, fermi un attimo. La mia era una battuta.

-Hai quasi trent’anni, Riida, devi iniziare a occuparti di più della tua salute.

Mi fa Jun sornione, fiero di essere il più giovane del gruppo.

Forse dovrei arrabbiarmi. Questi qui non solo hanno invaso il mio spazio e mi hanno impedito di andare a pesca, ma mi stanno anche trattando come un vecchietto.

Però... il tepore emanato da questa poltrona è davvero piacevole...

Sento distrattamente il rumore di lattine che vengono aperte e una canzone cantata in sottofondo... sì sì, fate pure casino, io mi metto a dormire.

D’altronde, cha Riida sarei se mi mettessi improvvisamente al centro dell’attenzione?

r: pg, ff: arashi, ff: italian

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