Jan 16, 2007 23:42
Questo inverno inverosimilmente caldo ha riportato in auge un fenomeno un tempo tipico di queste parti, ma da qualche anno stranamente in regressione: la nebbia.
Quando guido nella nebbia, se è nebbia vera, fitta, dopo una decina di minuti perdo il lume e mi sbalestro.
Vedo forme, ombre, filari di alberi, muri che non ci sono, siepi fantasma, mostri, figure inesistenti che attraversano l'A1 e perdo completamente il senso della distanza tra me e le macchine (e soprattutto i TIR) che mi stanno davanti.
Sono estremamente pericolosa quando guido nella nebbia, perché non riesco comunque ad andare troppo piano e nel contempo sono affascinata e distratta da ciò che vedo nella nebbia e che in realtà non c'è.
Essendo nata in Pianura Padana, ho imparato a guidare nella nebbia e sono abituata a guidare nella nebbia. Ma tante volte in passato, per la nebbia, ho perso caselli in A1 e sono andata dritto.
Una volta addirittura, dentro Modena, era così fitta che non sapendo più dov'ero mi sono fermata e ho aspettato che calasse.
In tutte le sue manifestazioni, io amo la nebbia.
Ma non quando guido.
In quali condizioni atmosferiche odio maggiormente guidare?
Ecco la classifica:
1. Con la nebbia di notte (ho le allucinazioni e mi distraggo con niente)
2. Con la pioggia violenta di notte (in A1 durante i giorni feriali le onde anomale causate dai TIR possono risultare fatali)
3. Con il sole di agosto a picco tra mezzogiorno e le due (non tollerando l'aria condizionata, sclero per il calore dopo 2 minuti)
4. Con la neve di notte o di giorno (mi piace assai e sono particolarmente brava a guidare con la neve, che ha per me lo stesso fascino arcano della nebbia, con in più il pregio che permette di vedere molto meglio, anche se cade fitta).
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