Chiacchiere, tante chiacchiere

Sep 24, 2014 19:48

Ho iniziato l'univeristà! Ieri è stato il primo giorno e, siccome si tratta di una cosa importante, ho deciso di lasciare una noticina qui, sebbene io non lo faccia spesso.
Devo ammettere di essermi sentita abbastanza in ansia subito primadi mettere piede in aula e rendermi conto che era particamente come stare a scuola; cioè, sul serio, a matematica siamo pochissimi,l'aula in cui ho seguito algebra era da ottanta posti, pensate un po' (non tutti occupati, ovviamente). A seguire fisica eravamo tutti e due i gruppi, invece, ed eravamo poco più di un centinaio. Poi, tornando a casa ho incontrato una mia amica che va ad ingegneria e mi ha detto che loro, in un unico gruppo, sono più di centossesanta, tipo, e che devono fare tipo gli Hunger Games per potersi sedere.
Non immaginate quanto mi sia sentita fortunata xD
Mi piace il mio professore di algebra, mi piace proprio. E' simpatico, ma non è questo il punto, e odia la fisica e, anche se mi sono sentita molto vicina a lui mentre lo diceva, non è neanche questo il punto. Il punto è, almeno per quelle due ore che l'hjo asc9oltato parlare, che mi piace il modo in cui parla della matematica in generale e dell'algebra in particolare, in un modo che comprendo benissimo e condivido totalmente, che è diverso dal modo di approcciare la materia che ho incontrato fino a questo momento (solo mia madre mi comprendeva finora). C'è una cosa che ha detto, che mi è rimasta particolarmente impressa, ed è che per lui la matematica è anche e soprattutto "estetica", è bella, è affascinante in un modo che, sotto alcuni punti di vista io trovo più affine alle materie umanistiche tipo la filosofia che non a quelle scientifche.
Stavamo parlando dell'insieme della parti, che non sto a spiegarvi cos'è, perchè tanto non vi interessa, ma che, in sostanza, permette di ottenere un nuovo insieme a partire da uno dato. E ciò da cui noi siamo partiti è l'insieme vuoto, perché è tutto ciò che abbiamo all'inizio, senza la conoscenza di tutto il resto, partendo da una mente che è una tabula rasa. Era incredibilie, come il prof fosse tutto eccitato perch, a partire da un insieme vuoto, un insieme privo di elementi, siamo arrivati ad un insieme che ne ha sedici di elementi, e potremmo proseguire all'infinito, ottenendone sempre di più grandi. E' stato bello, vederlo e sentirlo parlare di tutto ciò come se fosse una qualche sorta di meraviglia, una magia realizzata mediante lo strumento razionale. Ed è un po' come io stessa ho sempre visto la matematica, sapete? Come una qualcosa di un po' magico, in fondo, perché tutto è possibile, in un modo o nell'altro. I matematici sono tra le persone più fantasiose del mondo, a mio dire. Immagino non condividiate quel che dico, ma vabbè.

Detto ciò, devo ammettere di essere preoccupata. Per l'imminente idea degli esami (lo so che ho appena iniziato, ma ho una prova intercorso a fine ottobre, quindi). Io sono sempre stata quella brava, quuella che studiava e che aveva il massimo dei voti quasi in tutte le materie, che ha preso il massimo all'esame di stato eccetera eccetera, quindi, in un certo senso, ho un po' paura di non essere all'altezza delle aspettative. Non quelle dei miei genitori e della mia famiglia, che mai in tutta la mia carriera scolastica mi hanno messo pressione, (è sempre stata una mia scelta quella di studiare tanto), ma piuttosto le mie stesse aspettative. Non so come spiegarlo, ma è così. Probabilmente il problema è anche che il primo esame che dovrò fare è fisica e la cosa non mi mette proprio in una bella conidizone mentale. Sono così prevenuta nei confronti della materia, lo so, lo so che ora magari il prof sarebbe anche capace di farmela piacere di più, ma non posso farci proprio nulla. Che ci volete fare, è una disciplina che proprio non fa per me.
Ieri il prof di algebra ci a anche chiesto che cosa poi ci vorremmo fare con la nostra laurea in matematica. Sono andata un po' in crisi, a questo punto. Ho amato la matematica da quando ho iniziato a conoscerla e avevo l'idea di andare all'università di matematica da quando ho capito cosa ciò significasse, e, anche se nel corso del tempo, si sono aggiunte altre cose, come l'idea di andare a piscologia, ad archeologia e altre cose, lei è sempre rimasta lì, e sapevo che alla fine avrebbe vinto.
Non è che io non lo sappia in assoluto, ma neanche lo so con esattezza. So che vorrei diventare ricercatrice e che farò di tutto per riuscirci, e che, se anche non dovessi riuscirci nulla mi farà finire ad insegnare o a lavorare in un'azienda o cose simili, a costo di passare il resto della mia vita sotto un ponte o di dovermi prendere poi un'altra laurea. Il problema è che io vorrei fare così tante cose, talmente tante che se mi chiedete di dirvi quali non sarei in grado di dirne neanche una sola.  Sono seria. Ho tanti sogni, che sono sempre stati lì nella mia piccola testolina e che spesso anche per me hanno i contorni sfocati, ma vorrei davvero fare tante cose, vedere tante cose. Ci sono cose che voglio più di altre e un paio di cose che hanno i contorni ben definiti nella mia mente ma, boh non lo so nemmeno io.

Ho fatto un post maledettamente lungo, perdonatemi xD Ignoratelo, che è meglio xD Comunque, tanto per concludere, ignorandol'ultima parte, sono contenta :)

matematica, università, nonostante la fisica, tutto sommato sono contenta

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