Badabum Cha Cha
Titolo: Badabum Cha Cha
Autore:
reine_duvet
Fandom: Originale
Personaggi: protagonista maschile innominato, autista dell'autobus
Diclaimer: non è vero, non succederà mai, non rappresento le persone citate, le suddette non sono di mia proprietà, la storia non è a fini di lucro, bla bla blah.
Genere: stupidata
Rating: giallo
Avvertimenti: slash accennato
Conteggio parole: 200 secondo il contatore di Word.
Note: scritta per un contest su AYA.
"Ehi, stronzo!" La porta del bus si apre e salto su. Dopo quei tre fottuti gradini c'è quel cazzo di autista e gli sbatto davanti agli occhi l'orologio. "Lo sai quanto ho aspettato, eh? Lo sai?"
Lui mi guarda da sopra gli occhiali da sole. Ehi, fighetta, credi di potertelo permettere? "Biglietto o abbonamento, prego." Togliti quella smorfia del cazzo dalla faccia o ti tiro un pugno.
"Dovrei pure pagare per arrivare in ritardo? Avevo un appuntamento, io" ringhio. Tipo fuori dalla tasca la tessera dell'abbonamento e la mostro a Mr Ciuffo Impeccabile.
Con un cenno del capo mi indica i sedili dietro. "Puoi andare."
"Pure tu, ma affanculo. Esigo una spiegazione, cazzo." Cinquanta minuti di ritardo e quel sorriso da prendere a pugni. E Fra che si è sotto le balle ad aspettare e mi ha piantato in asso, e lo capisco pure.
Lui controlla il corridoio tra i sedili. Ci sono solo un paio di tedeschi seduti vicino all'uscita e dei nanerottoli in fondo.
"Mi sono attardato nella rimessa a prenderlo in culo da un collega" mi dice con voce di velluto. "Se vuoi posso farmi perdonare per il ritardo." E si lecca le labbra.
Ohccazzo (il mio).
Autore:
reine_duvet
Fandom: Originale
Personaggi: protagonista maschile innominato, autista dell'autobus
Diclaimer: non è vero, non succederà mai, non rappresento le persone citate, le suddette non sono di mia proprietà, la storia non è a fini di lucro, bla bla blah.
Genere: stupidata
Rating: giallo
Avvertimenti: slash accennato
Conteggio parole: 200 secondo il contatore di Word.
Note: scritta per un contest su AYA.
"Ehi, stronzo!" La porta del bus si apre e salto su. Dopo quei tre fottuti gradini c'è quel cazzo di autista e gli sbatto davanti agli occhi l'orologio. "Lo sai quanto ho aspettato, eh? Lo sai?"
Lui mi guarda da sopra gli occhiali da sole. Ehi, fighetta, credi di potertelo permettere? "Biglietto o abbonamento, prego." Togliti quella smorfia del cazzo dalla faccia o ti tiro un pugno.
"Dovrei pure pagare per arrivare in ritardo? Avevo un appuntamento, io" ringhio. Tipo fuori dalla tasca la tessera dell'abbonamento e la mostro a Mr Ciuffo Impeccabile.
Con un cenno del capo mi indica i sedili dietro. "Puoi andare."
"Pure tu, ma affanculo. Esigo una spiegazione, cazzo." Cinquanta minuti di ritardo e quel sorriso da prendere a pugni. E Fra che si è sotto le balle ad aspettare e mi ha piantato in asso, e lo capisco pure.
Lui controlla il corridoio tra i sedili. Ci sono solo un paio di tedeschi seduti vicino all'uscita e dei nanerottoli in fondo.
"Mi sono attardato nella rimessa a prenderlo in culo da un collega" mi dice con voce di velluto. "Se vuoi posso farmi perdonare per il ritardo." E si lecca le labbra.
Ohccazzo (il mio).