[Vampirica] Prologo: Mors tua, vita mea

Dec 01, 2011 18:38

Titolo: Vampirica
Titolo capitolo: Mors tua, vita mea
Autore: 
reine_duvet
Fandom: RPF > One Direction
Personaggi: Zayn Malik, Harry Styles
Diclaimer: non è vero, non succederà mai, non rappresento le persone citate, le suddette non sono di mia proprietà, la storia non è a fini di lucro.
Genere: erotico, introspettivo, sovrannaturale
Rating: rosho
Avvertimenti: OOC, vamp!AU, lemon, slash, sangue, violenza
Conteggio parole: 729 secondo il contatore di Word.
Note: Questo è solo il prologo di quella che penso sarà una mini-long, tre capitoli o quattro al massimo.
Ho solo sviluppato un po’ la trama di una PWP che sennò sarebbe stata un po’… mmh, non so.
E’ un’AU a tema vampiri. I miei vampiri non sono assolutamente quelli di Twilight, vorrei precisare. Preferisco la cara Carmilla, Dracula e quelli della Hamilton. Credo che ci sarà una scena molto sangue&budella, avviso. Sesso, sangue, budella e One Direction xD

Ormai non aveva più fiato.
Continuava a correre alla cieca, tra gli alberi illuminati solo dalla luce della luna; un ramo basso gli graffiò una guancia, ma non si fermò.
Non ce la faceva più. Il cuore gli martellava nelle orecchie e la gola gli bruciava troppo, troppo… per quanto ancora sarebbe riuscito a scappare?
Sbatté la spalla contro un albero, strizzando gli occhi per il dolore. Non l’aveva visto, merda!
Una fitta acuta gli percorse il braccio, aggiungendosi a quelle delle gambe stanche.
«Chiedimelo.» una voce maschile, bassa e roca, echeggiò tra i tronchi e le pietre «Zayn, basta chiedere. Ti aiuterò.»
«Fottiti.» fu la risposta.
Non riconosceva nemmeno la sua voce, la gola gli bruciava troppo.
Si appoggiò con la schiena all’albero contro cui era sbattuto e chiuse gli occhi.
Stava ansimando, prima era caduto e il ginocchio gli faceva male, sembrava in fiamme. Non aveva controllato, ma era sicuro che i jeans si fossero strappati. Dannazione!
«Non c’è bisogno di essere scortese.»
Zayn si staccò dall’albero di scatto, barcollando. Non aveva bisogno del suo aiuto.
«Comunque,» proseguì la voce «ti stanno raggiungendo.»
Si trattenne dall’insultarlo di nuovo.
Non poteva correre, era troppo stanco. Non poteva nemmeno fermarsi, lo avrebbero raggiunto -ma non avrebbe mai accettato un aiuto.
Era stato lui a fare lo stupido e adesso gli toccava rimediare. O meglio, scappare per riuscire a sopravvivere.
Si guardò attorno. La luna nel cielo sembrava immensa, non l’aveva mai vista così grande.
I rami nudi degli alberi graffiavano il cielo come artigli. Appoggiò una mano sul tronco, facendo un primo passo.
Era lento, ma doveva muoversi.
I suoi occhi si erano abituati all’assenza di luce e lo aspettava un intricato labirinto di alberi spogli e rocce, perfetto per perdersi. Dannato, dannato Cheshire.
Continuò ad arrancare con le mani sollevate davanti a sé, per evitare i tronchi. Non sapeva come muoversi in quella dannata foresta.
Alzò il viso per concentrarsi sullo scalpiccio alle sue spalle: merda, lo stavano raggiungendo.
«Un consiglio.» tornò la voce «Nasconditi.»
Zayn le ringhiò contro, cercando con lo sguardo qualcosa, qualsiasi cosa.
I tronchi degli alberi erano troppo sottili -poteva sdraiarsi, ma se avessero puntato la torcia sulla sua felpa rossa lo avrebbero fregato. Lo avrebbero fregato comunque, bastava lo scricchiolio delle foglie per rivelare la sua presenza.
«Dannazione.» si guardò dietro le spalle; non riusciva a capire quanto fossero lontani e questo non stava migliorando la situazione.
Appoggiò il piede alla cieca davanti a sé, su una roccia.
«Attento…»
Mulinò le braccia nel vuoto, con il cuore in gola. Era in aria. Stava cadendo.
Fece per urlare quando una mano fredda gli tappò la bocca e un braccio esile gli avvolse le spalle, impedendogli di cadere.
«Mollami!» sibilò.
In un battito di ciglia si ritrovò solo. Forse doveva iniziare a considerare l’altro un problema.
«C’è un ammasso di rocce pochi metri alla tua destra.» la voce tornò ancora, roca e divertita «Potrai nasconderti lì.»
Le mani gli tremavano e aveva ancora il respiro affannoso. Era solo -e forse poteva fidarsi. Non un problema, solo un fastidio.
Tornò ad avanzare, appoggiando una mano sul ginocchio. La stoffa dei jeans era umida e fredda.
Sangue, perfetto.
Le scarpe pesanti dei suoi inseguitori battevano sulla roccia con forza e annunciarono il loro arrivo. Erano passati alla modalità “chissenefrega della segretezza” e questo non poteva che essere un male, per lui.
Non conosceva quella foresta, non conosceva il Cheshire. Era abituato alla strada, ai vicoli e ai mezzi pubblici, non alle allegre gite nei boschi per salvarsi.
Le rocce che lo dovevano nascondere spiccavano nella notte, chiare e pulite, sistemate in maniera ordinata e vagamente artificiale. La loro superficie era grezza e le punte aguzze avevano un che di minaccioso.
Quel posto era un’autentica calamita per lo sguardo e lui non era certo scemo. Lo avrebbero trovato e lo avrebbero sbattuto dalla polizia -e non avrebbe potuto fare o dire nulla per difendersi.
«Quanto sei difficile!» tornò la voce.
Zayn si sentì tirare per un braccio e si ritrovò seduto sullo strato di foglie secche del bosco, con una mano fredda sotto il ginocchio.
Anche al buio intravide gli occhi verdi dell’altro, i suoi ricci castani ed il sorriso deliziato sul suo volto. Si stava divertendo, si stava divertendo quel bastardo!
«Ho detto che non voglio il tuo aiuto, Harry.»
Questo mostrò i canini appuntiti «Troppo tardi.»

pg: zayn malik, !fanfiction, fandom: one direction, pairing: slash, pg: harry styles, fandom: rpf

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