[Huntik Secrets and Seekers] Eyes on Fire - 18.00 Bisogna sempre avere un'alternativa

Mar 11, 2012 22:45

Titolo: Eyes on Fire
Autore: reilin {also @ angle_de_reilin}
Fandom: Huntik Secrets & Seekers
Tipologia: Flashfic
Wordcount: 825 (W)
Personaggi: Dante Vale; Zhalia Moon
Pairing: Dante x Zhalia
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slices of Life
Rating: PG13
Avvertimenti: Raccolta, Flashfic, What if?, Missing Moments
Note: Raccolta scritta per la community 24ore con il set 1.

Irlanda, casa Lambert ore 18.00

Dante e Zhalia sono seduti nel salotto di casa Lambert e sono tutti intenti a sfidarsi in una partita a scacchi, che ormai va avanti da più di un’ora.
Dopo aver riflettuto a lungo, Dante muove un pedone, poi lancia un rapido sguardo alla giovane donna che siede sulla poltrona di fronte a lui: «Oggi sei più silenziosa del solito, Zhalia», osserva.
La cercatrice dai capelli color notte alza gli occhi dalla scacchiera e, fissando il suo interlocutore, emette un profondo sospiro, poi gli risponde: «Riflettevo, Dante, riflettevo…».
L’uomo, sorridendo, replica: «Per tua informazione, sono anni che non perdo una partita a scacchi…».
Zhalia fa spallucce e commenta laconicamente: «C’è sempre una prima volta, no?», mentre il suo alfiere nero mangia il pedone bianco dell’altro.
Il cercatore si accarezza la barba, intento ad ideare una contromossa.
«Ora che ci penso, questa casa è stranamente silenziosa, questa sera. Dove sono finiti Lok, Sophie e Cherit?», chiede guardandosi attorno.
«Sono usciti a fare shopping con Scarlet», gli risponde Zhalia, e la sua voce non riesce a nascondere una vena ironica nel pronunciare il nome della cercatrice irlandese.
«Non riesci proprio a trovarla simpatica, eh?», le domanda Dante, divertito.
La cercatrice incrocia le braccia al petto e, lanciandogli un’occhiata di sfida, gli risponde con aria di finta innocenza: «Chi? Io?».
«Sì, sì, proprio tu!», ribatte il cercatore, «e dire che è stato così interessante lavorare insieme a lei, ieri. È una persona davvero in gamba, e così premurosa!».
La ragazza alza gli occhi al cielo, poi, dopo aver emesso l’ennesimo sospiro, commenta sarcasticamente: «Eh già, come darti torto?».
Dante fissa con puro divertimento gli occhi scuri di Zhalia che, sottili come due fessure, lo squadrano in modo inquietante. Ridacchiando, non riesce a trattenersi dall’osservare: «Sai, sembra quasi che tu sia gelosa…».
La cercatrice, pur ardendo di rabbia, dissimula nonchalance e, mentre la sua torre avanza sulla scacchiera, risponde con voce atona: «Non posso avanzare alcuna pretesa su di te, Dante, quindi non vedo perché dovrei essere gelosa di te…».
L’uomo dai capelli rossi sorride, e mentre il suo cavallo bianco mangia la pedina appena mossa dalla giovane donna, le risponde: «Mi hai frainteso, Zhalia! Non mi sarei mai permesso di insinuare una cosa del genere: io intendevo dire che sembri gelosa di Scarlet!».
La ragazza arrossisce, realizzando la gaffe che ha appena fatto, e soprattutto vergognandosi di essersi esposta verso Dante più del dovuto.
«Non sono affatto gelosa di quella pel di carota lì! Io posso batterla in qualunque momento, anche ad occhi chiusi!», replica lei orgogliosamente, riuscendo in extremis a difendere il suo re nero.
Dante sospira, osservando la caparbietà con la quale la giovane gli sta tenendo testa, poi commenta maliziosamente: «Ad ogni modo, non hai motivo di essere gelosa di Scarlet perché, credi a me, le persone troppo prevedibili ed accondiscendenti non mi piacciono. Preferisco di gran lunga una donna sfuggente, difficile da conquistare: la caccia difficoltosa da molta più soddisfazione, sai?».
Mentre pronuncia queste parole, i suoi occhi ambrati si animano di desiderio e passione, ma Zhalia finge di non aver sentito ciò che il cercatore le ha appena detto.
«Vedi, c’è qualcosa che mi distingue da Scarlet e da tutti quelli che come lei sono cresciuti con tutti gli agi possibili ed immaginabili: io ho dovuto soffrire e lottare con tutta me stessa per diventare quella che sono ora. Per questo non mi lascerò battere facilmente da nessuno!», esclama in tono grave la giovane donna; «A proposito: scacco matto!», conclude muovendo la regina nera verso il re bianco.
Dante alza le mani al cielo in segno di scherzosa resa: «Mi hai sconfitto, Zhalia: sei una stratega eccezionale!», si complimenta lui, mentre entrambi iniziano a mettere a posto le pedine all’interno della scacchiera.
«Anche tu sei stato un buon rivale, Dante», gli concede la ragazza, rivolgendogli un sorriso prima di prendere la scacchiera per andare a metterla a posto nel mobile accanto al caminetto.
«Zhalia…», Dante richiama l’attenzione della cercatrice, che si volta verso di lui.
La quiete di casa Lambert viene interrotta dal sordo rumore della scacchiera di legno che cade a terra, seguito dal tintinnio delle pedine che si disperdono velocemente sul parquet.
Non appena si è voltata verso Dante, Zhalia se lo è ritrovato pericolosamente vicino, al punto che il cuore ha cominciato a battere all’impazzata.
Nella frazione di un attimo il cercatore le ha preso il viso fra le mani e la sua bocca ha languidamente assaggiato le labbra della ragazza, che, del tutto impreparata a quell’inaspettato contatto è rimasta immobile, in balia di forti sensazioni e del sapore intenso dell’uomo.
«Scacco matto alla regina nera!», le sussurra Dante in un orecchio e subito dopo le sue labbra si poggiano sul collo di Zhalia per un lieve bacio.
Eh sì, da buon cercatore quale è, Dante Vale sa bene che bisogna sempre avere un’alternativa, anche quando si tratta di donne!

pairing: zhante, pg: zhalia moon, 24orechallenge, fandom: huntik secrets and seekers, rating: pg13, pg: dante vale, fanfic_type: flashfic, fanfiction

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