[Tekken] Disease

Nov 26, 2012 23:03


Titolo: Disease
Fandom: Tekken
Personaggi/pairing: Jun/Kazuya
Rating: PG13
Warning: flashfic, het
Word Count: 508
Link: EFP
Challenge/Prompt: Tekken Challenge > Set marrone > Heal
Note: Ambientata durante Tekken 2.



Kazuya ha una malattia - una malattia che si chiama Mishima.
Lo corrode dall'interno, giorno dopo giorno, anno dopo anno. I primi sintomi sono arrivati quando era ancora un bambino; ora è - ne è cosciente - a uno stadio terminale.
Per tanto tempo ha dato la colpa a Heihachi. Alla sua educazione severa ai limiti della tirannia, ai suoi insegnamenti atroci; credeva che, senza lui a plagiarlo per una vita intera, non sarebbe diventato un mostro. Ma ora capisce che il problema fa parte di lui. E' come un difetto di fabbricazione che si porta addosso dalla nascita: è impossibile estirparlo dalla sua essenza. Il suo sangue è lo stesso che scorre nelle vene di suo padre, lo stesso che prima scorreva nelle vene di suo nonno, e prima ancora nelle vene di qualche altro bastardo patentato il cui nome è stato cancellato dagli alberi genialogici della sua famiglia. Il suo sangue è veleno.
Non c'è altro modo, altrimenti, per giustificare il patto col diavolo che ha stretto, o legittimare le atrocità che ha commesso; solo un'anima marcia potrebbe comportarsi così. E lui è marcio, marcio dentro.

Jun ha un problema - un problema che in molti definirebbero patologico: è incapace di ignorare il suo prossimo.
Non lo fa per accattivarsi simpatie, né per consolidare una qualche immagine di buona samaritana; semplicemente, fa parte del suo essere tendere la mano a chi è in difficoltà, sia che si tratti di un animale ferito, sia di una persona nei guai. E' sempre stata così, sin da quando era solo una bambina che prendeva le parti della compagna di classe presa di mira, o si metteva in mezzo alle “cose da grandi” per salvare un cane che rischiava l'abbandono.
Non riesce a fare a meno di essere altruista, anche se questo significa perdere di vista il suo stesso interesse. Per questo, quando i suoi occhi incontrano per la prima volta quelli ostili e distanti di Kazuya Mishima, capisce di non potersi tirare indietro.
Quella disperazione che gli legge nello sguardo è una calamita che la attrae inesorabilmente a lui.
Incurante delle conseguenze, Jun decide di aiutarlo.

Ci sono malattie per le quali non esiste cura, e la sua è una di queste. Ma un uomo condannato a morte è tanto disperato da affidarsi anche alle promesse di un ciarlatano, se vi è la minima speranza di guarire.
Così la bacia. Le sue labbra sanno di salvezza, e Kazuya non saprebbe dire se si tratti di realtà o illusione. Allora continua a baciarla, per chiarire il mistero; perché baciarla lo fa sentire diverso, più simile al bambino che Heihachi picchiava per ogni esitazione che all'uomo che ha imparato a non esitare più. Perché baciarla lo fa sentire umano.
Non sa se si tratti di un farmaco efficace o solo di un palliativo temporaneo, ma si aggrappa comunque a lei con tutto sé stesso, trascinandola sul letto.
Il confine tra bene e male, giusto e sbagliato, si sgretola al cadere dei vestiti.
Se Jun riuscirà a guarirlo, oppure se sarà lei ad essere avvelenata dal suo morbo, sarà chiaro solamente al sorgere del sole.

anno: 2012, pairing: jun/kazuya, warning: angst, rating: pg13, fandom: tekken, challenge: tekken challenge, pg: jun kazama, warning: flashfic, pg: kazuya mishima, warning: het

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