TITOLO: Perché io no, non ci cascherò.
AUTORE: StoryGirl.
GENERE: OneShot. Pwp.
RATINGS: Nc17.
DISCLAIMERS: Nessun Johnny mi appartiene, purtroppo.
PAIRING: Tegoshi Yuya, Daigo Stardust { DaiGoshi } .
PROMPT: Pair: Daigo Stardust sì...proprio lui/Tegoshi
Cosa voglio: qualunque cosa ç_ç mi basta che sia qualcosa..
Rating: NC-99? ...scherzo. va bene qualunque cosa anche qui.
RIASSUNTO: Scritta per la prima anomeme a cui ho mai partecipato.
POV TEGOSHI: Perché Daigo era sicuro, sicurissimo che non si sarebbe mai innamorato di lui.
NOTE: Questa storia viene dopo un’altra, e dopo di essa ne vengono altre due, vi prego di seguire questo ordine per capirla.
1)
Desiderio. 2) Questa: Perché io no, non ci cascherò.
3)
Zucchero e cannella. THANKS: A Lu che, come sempre, l’ha betata.
PAROLE: 721, con il conteggio di word.
Perché io no, non ci cascherò
Tegoshi si fermò in mezzo alla strada, osservandolo.
Per anni aveva desiderato di poterlo incontrare ed ora era lì, proprio davanti ai suoi occhi.
Daigo Stardust!
Ma non poteva essere reale, insomma, per quanto potesse essere fortunato era totalmente fuori dal comune poterlo incontrare così, per una mera coincidenza.
“Tegoshi-san, ora ti sei anche messo a pedinarmi, ne?” ci vollero almeno cinque minuti ed anche una buona dose di calma interiore prima che Tegoshi riuscisse a riprendersi.
“È solamente un caso” mormorò con la salivazione ridotta a zero.
Guardò l’altro negli occhi e per un istante desiderò che il tempo potesse fermarsi in quel momento che era sicuramente il più bello di tutta la sua vita.
“Certo” la sua voce era bassa, chissà dove stava andando.
Tegoshi non poteva rispondere da sé a questa domanda, ovviamente, ma avrebbe fatto di tutto pur di poterlo scoprire.
“Cosa fai tu, invece, qui?” chiese cercando di dimostrarsi il meno interessato possibile, il che era molto arduo.
“Una passeggiata” disse l’altro ridacchiando.
“Perché allora non passeggiamo insieme?”
Eccolo!
Il miglior sguardo di Tegoshi Yuya, quello che faceva cadere ai suoi piedi chiunque.
Quello che era tanto dolce ed ingenuo, ma che nascondeva al suo interno un intenso pulsare di malizia.
Qualcosa del tipo “Ho deciso che sarai mio, e lo diventerai”.
Tutto ciò che Tegoshi aveva mai desiderato, era sempre riuscito ad ottenerlo.
Tutto tranne Lui, ma ora che finalmente era lì, alla sua portata, sarebbe riuscito a farlo cadere ai suoi piedi.
“Ma allora ti piaccio proprio, ne?” un brivido percorse la sua schiena a quella domanda.
“Certo! Sono un tuo fan!” rispondendo ingenuo, faceva finta di non aver capito la sottile allusione.
Daigo si limitò a lanciargli un’occhiata carica di comprensione come a volere dire “Ne ho già visti troppi come te, non ci cascherei affatto, o almeno non così facilmente”
Sorrise inconsciamente certo che Tegoshi non sarebbe mai riuscito a fargliela: ne aveva visti fin troppi di ragazzini come lui.
Decise di seguirlo pensando che no, non sarebbe mai caduto nella rete che l'altro stava ordendo per lui, ma il vero problema era che non aveva tenuto presente di una cosa.
Tegoshi non era un ragazzino qualunque, era Tegoshi.
Quel bambino cresciuto fin troppo velocemente diventando un ragazzo a tutti gli effetti.
Un ragazzo con un viso dannatamente dolce, un ragazzo a cui nessuno avrebbe mai potuto dire di no perché era praticamente impossibile quando ti guardava con quegli occhi.
Quegli occhi ingenui, ma che promettevano fin troppi sogni erotici e notti lussuriose per potergli dire di no.
Daigo infatti non si rese nemmeno conto di essere arrivato nella camera del più giovane, di essere stato messo seduto sul letto, troppo preso nel pensare che nessuno era mai riuscito a farlo innamorare veramente.
Certo, non aveva tenuto conto di Tegoshi.
"Ne... cosa vuoi dare bere?" si riscosse appena in tempo per notare il più piccolo chinarsi per arrivare all'armadietto delle bibite e no, non stava facendo apposta a mettere in mostra quel bel culetto sodo, ovvio che no.
Deglutì a vuoto considerando che, forse, in fondo in fondo quel ragazzino non era poi così male.
Anzi, non lo era per niente.
"Uhm... dell'acqua andrà benissimo" no, mai avrebbe pensato che quel ragazzino gli avrebbe rovesciato la bottiglietta addosso conservando quello sguardo innocente e spaurito.
"Oh... mi... mi dispiace" Daigo non disse nulla troppo concentrato sulle sensazioni che gli davano quelle giovani e lunghe dita che si avviavano al cavallo dei suoi pantaloni, slacciandoli.
Sorrise quando sentì la bocca dell'altro su di sè: certo che i ragazzini svegli erano i peggiori, o i migliori?
Dipendeva dai punti di vista alla fine.
Gemette venendo, guardando Tegoshi alzarsi e pulirsi la bocca come se niente fosse.
"Uhm... è stato divertente" boccheggiò quando si rese conto che l'altro no, non aveva per niente intenzione di continuare.
Sì, i ragazzi intelligenti erano i peggiori.
"Allora?! Non ti basta?! Ho voglia di vederti, Tego_nyan, voglia di morderti" la voce era sfumata, segno intangibile che il ragazzo che stava dicendo certe parole era realmente frustrato.
"Uhm... ma ora sono pieno di impegni. Non mi è proprio possibile, però ho apprezzato davvero i diamanti" una risatina cristallina.
No, non si era innamorato di quel ragazzino.
No, non stava cercando di fare di tutto per farsi notare.
No, certo che no.
Se qualcuno di voi è la ragazza che ha richiesto questa fanfiction, o la conosce, perfavore, me lo dica ;O;.
Voglio sapere se, anche se ci ho messo un'eternità, la sua richiesta è stata soddisfatta.