Strawberry on the shortcake : Epilogue - It is a part of the poet's work

[reallystorygirl]

TITOLO: Strawberry on the shortcake.
AUTORE: StoryGirl.
GENERE: LongFiction. Au. Au. Angst. Romantica. Introspettiva. Amore morboso (Limerence).
RATINGS: NC17.
DISCLAIMERS: Nessun personaggio mi appartiene, purtroppo.
PAIRING: Choi Minho, Kim Jonghyun { JongHo } ; Choi Minho, Lee Jinki { MinEw } ; Kim Kibum, Kim Jonghyun { JjongKey } ; Lee Jinki, Lee Sungmin {KiMin} ; Kim Kibum, Kim Youngwoon {KanBum} ; Choi Siwon, Kim Heechul { SiChul } .
RIASSUNTO: Jonghyun si ritrova irremediabilmente innamorato di Minho. Il problema è che per Minho il sentimento implica unicamente possessività. Servirà l'intervento di Jinki e Kibum per mettere fino a quest'Odissea e riportare la pace tra loro.
NOTE: Questa fanfiction, di nuovo, tratta di un tema delicato. C'è un po' di violenza. Non leggetela se non siete preparati.
THANKS: A yuya_lovah che mi ha incoraggiata durante la scrittura. A mauve_amethyst, perchè l'ha betata.
PAROLE: Per questo capitolo: 1045, con il conteggio di word.
CAPITOLI PRECEDENTI: Chapter #01 - Gesti immediati, che non ti aspetti, senza i quali nulla inizierebbe ; Chapter #02 - Non vi è che un modo per essere felici: vivere per gli altri ; Chapter #03 - Il libro più diffuso al mondo ci ricorda che siamo tutti peccatori, ma non tutti i suoi lettori si sentono realmente in colpa per i peccati commessi ; Chapter #04 - La verità è scritta sul nostro volto ; Chapter #05 - Accadono cose che sono come domande. Passa un minuto, oppure anni, e poi la vita ti risponde ; Chapter #06 - Proprio nel momento sbagliato alzai lo sguardo verso il cielo notturno e vidi che lì non c'era nulla

Epilogue - It is a part of the poet's work to show each man what he sees but does not know he sees

Sono passati due anni da quel giorno, sono passati due anni ed ora se ci guardiamo attorno possiamo scorgere Jonghyun felicemente abbracciato a Kibum, e a dispetto dei pronostici, Minho sorridere a un Jinki sicuramente più felice.
Ma andiamo con calma, lentamente, passo dopo passo.

”Jonghyun…”
“Kibum, lasciami fare, per favore”
Jonghyun lo aveva baciato, stringendolo a sé e poi gli aveva sfiorato la guancia, sorridendo finalmente, dopo mesi di pianto irrazionale.
“Tu mi sei sempre stato vicino, sempre, e con i tuoi modi di fare sei riuscito nuovamente a sciogliere il mio cuore. Sai, non credevo che l’amore potesse essere così: felice. Quando stavo con Minho era tutto frenetico, era tutta un’agitazione. Vivevo su di un filo di rasoio e faceva male, dannatamente male”
Kibum si era stretto a lui, sospirando.
“Perché lui non ti amava, mentre io sì”

Ci erano voluti mesi prima che Jonghyun riuscisse finalmente a dire a dire addio a Minho: non era stato semplice, ed aveva dovuto lottare contro sé stesso, ma ben presto aveva compreso l’amara realtà.
Quello che lo legava a lui non era un affetto sincero e spontaneo, perché Minho non lo aveva mai ricambiato in quel modo.
Erano rimasti migliori amici perché Jonghyun era riuscito a perdonarlo, perché alla fin fine si erano feriti a vicenda e non potevano comunque tornare indietro, solo andare avanti.
Era stata una battaglia violenta dove ci erano stati vincitori e vinti, ma alla fine ce l’avevano fatta.

”Jonghyun… forse potrei innamorarmi di te. Forse potresti insegnarmi ad amarti”
“No, Minho. Tu ami già qualcun altro anche se non riesci a comprenderlo. Solo una persona ha catalizzato totalmente la tua attenzione, solo per una persona hai messo da parte il tuo orgoglio prostrandoti ai suoi piedi per chiedergli scusa. E tu sai chi è questa persona”

Non era stato semplice per Minho decidere di andare fino in ospedale, un mazzo di fiori in una mano e nell’altra il suo cuore che batteva di frustrazione, di senso di colpa e di terrore, puro e cieco terrore che riusciva a sopraffare tutti i suoi sensi, fin troppi acuti quel giorno.
Gli aveva chiesto scusa, più e più volte, finché Jinki non le aveva accettate, sorridendogli amaramente.
E poi, un po’ per caso, un po’ perché il destino ha deciso di metterci il suo zampino, si sono innamorati.
E’ stato un processo graduale e lento e Sungmin, nel frattempo, se ne era andato, lasciando Jinki da solo, amaramente addolorato.
Sungmin era tornato dai suoi genitori: gli avvenimenti di quei mesi gli avevano fatto cambiare ciò che vedeva nel mondo ed ora voleva tornare a vivere, voleva ricominciare da capo.
E Jinki l’aveva compreso e gli aveva dato la sua benedizione.
Erano rimasti amici, questo sì, ma entrambi sapevano che il legame che li aveva sempre uniti non era mai stato vero amore, ma solo una passione, e la decisione di proteggersi a vicenda in un posto dove l’amore li aveva colpiti lì, nel profondo.

”Il mio ex-ragazzo, lui… mi ha usato. Un po’ come tu hai fatto con Jonghyun, ma in modo più subdolo e doloroso. Mi ha costretto a farmi fottere dai suoi amici, mi legava al guinzaglio e diceva agli altri che io ero di sua proprietà. Il problema era che lo amavo, era che tutto ciò era iniziato solamente dopo, quando il mio affetto per lui era diventato troppo forte per poterci rinunciare così, a cuor leggero. C’è voluto tanto coraggio per lasciarlo, c’è voluto tanto coraggio per decidere di congelare il mio cuore verso gli altri, capisci, Minho?”
“Sì, capisco. Ma non tutti sono così, e anche io sono cambiato, devi credermi”

E Jinki gli aveva creduto, soprattutto perché Minho era l’unico con il quale riuscisse veramente a confidarsi, con il quale potesse parlare a cuore aperto senza farsi tanti problemi.
Minho era stato un bastardo, un infame, tutto quello che di peggiore c’è al mondo, ma l’aveva compreso ed era questa l’affascinante realtà.
Il fatto di aver cambiato un ragazzo, il fatto di essere riuscito a farlo diventare qualcosa di buono: era questo che, più di tutto, aveva fatto decidere a Jinki di dargli una possibilità.
E l’aveva fatto e Minho si era dimostrato un amante fedele, e un innamorato terribilmente romantico.
Il cambiamento era stato pazzesco e persino Kibum ne era rimasto stupefatto, ma aveva compreso ciò che era realmente successo.
Minho questa volta era davvero innamorato, come non lo era stato con nessuno.

”I miei genitori si tradivano e mi hanno sempre insegnato che il vero amore non esisteva, che era per le persone stupide ed i sognatori che non volevano vivere nella realtà. Che era solo un Paradiso per illusi e questo mi ha convinto che ciò che facevo fosse normale e giusto, ma mi sbagliavo. Ora lo posso comprendere. Se loro non hanno trovato l’anima gemella, non è stata colpa mia, l’importante è che io l’abbia trovata, Jinki”
“Hai curato la mia ferita, per questo ti ho dato una possibilità e sicuramente, non ne sono rimasto deluso. Grazie”

E a loro è andato tutto a posto: ora vivono felici, insieme ed è questo ciò che realmente conta.

”Io amavo il mio professore di coreano, era un uomo gentile, ma allo stesso tempo caparbio. Stava con me, ed io credo ciecamente nelle sue parole. Però… quando la moglie ha scoperto di noi gli ha dato un ultimatum e lui ha scelto lei. Sono andato dalla donna, a scusarmi. Il mio professore non mi aveva mai rivelato di essere sposato ed io non lo sapevo, non ne ero a conoscenza. La donna però non è riuscita a sopportare la vista di noi due che facevamo l’amore sopra il loro letto matrimoniale ed è per questo che anche se il mio professore aveva scelto lei, ha deciso di suicidarsi. Ho sempre… vissuto con questa colpa nel cuore ed era per questo che avevo ordinato a me stesso di non innamorarmi mai più, ma questo… questo non è successo, per colpa tua Jonghyun”

Jonghyun ha deciso di proteggere colui che lo aveva curato dal dolore profondo che aveva attanagliato per un lungo periodo il suo cuore.
Tutto era tornato alla normalità e questa volta si può dire veramente che vissero tutti felici e contenti, per molti, molti anni.