Paura del buio : Chapter #05 - La verità è una coperta che lascia scoperti i piedi

May 01, 2011 11:49





TITOLO: Paura del buio.
AUTORE: StoryGirl.
GENERE: LongFiction. Au. Angst. Malinconica. Romantica. Pwp. Presenza di scene violente. Non consensuale. Role-play. Crossover. Crossdressing.
RATINGS: NC17.
DISCLAIMERS: Nessun personaggio mi appartiene, purtroppo.
PAIRING: Choi Minho, Lee Jinki { MinEw } ; Kim Kibum, Kim Jonghyun { JjongKey } ; Jung Yonghwa, Lee Hongki { YonKi } ; Lee Changsun, Bang Cheolyong { JoonMir } ; Park Hyojin, So Ga-In { NarIn } ; Cho Kyuhyun, Lee Sungmin { KyuMin } ; Choi Siwon, Kim Heechul { SiChul } ; So Ga-In, OC ; Lee Changsun, Lee Jinki { LeEe } .
RIASSUNTO: La SM TOWN sembrava un edificio come tutti gli altri, ma in verità al suo interno vi si nascondeva una realtà terribile sotto tutti i punti di vista. La prosituzione, lì, sconfinava in modo pazzesco e temibile. Con questo storia potremo vedere da vicino questa realtà e le vite dei personaggi che la compongono.
NOTE: Questa fanfiction, di nuovo, tratta di un tema delicato. C'è un po' di violenza. Non leggetela se non siete preparati.
THANKS: A yuya_lovah  che mi ha incoraggiata durante la scrittura.
A mauve_amethyst, perchè l'ha betata.
PAROLE: Per questo capitolo: 2004, con il conteggio di word.
CAPITOLI PRECEDENTI: Prologue - Anche i dannati amano ; Chapter #01 - Lo sapevo che sarebbe stato un errore venire quaggiù ; Chapter #02 - I still live! ; Chapter #03 - L'illusione che i tempi passati erano migliori di quelli attuali ; Chapter #04 - La felicità è amore, nient'altro. Felice è chi sa amare
 
Chapter #05 - La verità è una coperta che lascia scoperti i piedi
Avevo un collaboratore fidato, un ragazzo di cui mi fidavo ciecamente: Kim Heechul.
Non potevamo, comunque, essere più diversi l'uno dall'altra.
Lui era sempre stato il tipo da muoversi nell'ombra: a lui andavano tutti i contratti ed i protocolli, a me invece la vita reale.

"Cazzo, Miryo, non puoi permettere tutto ciò. Kyuhyun ha bisogno di essere curato. E voi invece non gli permettete neppure un po' di ristoro"
"Sai che non è colpa mia"
"Invece lo è. Non badi mai a quel ragazzo. Ne hai paura! Ma questo non è un buon motivo per non pensare a lui! Tu sei l'unica qui dentro che mostra un po' di compassione verso di loro, che capisce che sono ancora esseri umani, perciò ti prego di non lasciare Kyuhyun al suo destino"
"Chiamalo Choding, o ti affezionerai troppo a lui"
"Ma è normale affezionarsi a questi ragazzi!"
"E allora perché non vai mai a trovarli nelle loro stanze?"
"Perché quello non è di certo il mio compito!"

Ammetto che litigavamo spesso, per questo o per quel problema, ma ci volevamo bene, forse fin troppo.
Se gli fosse successo qualcosa non me lo sarei mai perdonata, per me Lee Heechul era davvero importante e quando l'ho visto con quel ragazzo, quando ho guardato i suoi occhi allora non ho potuto fare a meno di sorridere perché si era innamorato.
E solo Dio sa quanto avevo pregato per questo.

"Miryo! Ti ho detto che non accetterò! Li hai visti i suoi occhi? Non permetterò che quel ragazzo lavori qui dentro! Io..."
"Perché? Perché ti piace? Perché è proprio il tuo tipo?"
"No! Perché quegli occhi... quegli occhi... cosa gli avete fatto? Come hanno fatto ad obbligarlo a presentarsi in questo lurido posto?"
"Sai, è strano che tu mi faccia proprio questa domanda, perché non l'abbiamo obbligato. Lui è diverso dagli altri, lui è venuto qui di sua spontanea volontà"
"Intendi come Cheolyong? Vuoi togliere il sorriso anche a lui?"
"Non è come Mir. Non è come lui, Siwon sapeva cosa gli sarebbe successo. Sapeva che tipo di lavoro esiste qua dentro"
"E allora... allora perché è venuto?"
"Perché ha perso tutto. I suoi genitori l'hanno abbandonato, ha vissuto per la strada. Si è già prostituito altre volte, ma ha visto un suo amico morire per quella vita. Ha pensato che... qua dentro sarebbe stato più al sicuro che là, fuori"
"Ma... ma..."
"Mi dispiace Chul, l'ha scelta lui questa vita"

Quando i loro occhi si erano incrociati per la prima volta, Heechul aveva trattenuto il respiro, era come se tutto il suo corpo si fosse teso di fronte all'altro ragazzo.
Choi Siwon, così si chiamava quello nuovo, era invece un ragazzo disadattato, gli occhi vuoti e spenti.
Non ho mai capito perché Heechul si fosse innamorato a prima vista di lui, ma l'aveva fatto: forse aveva il complesso dell'infermierina e voleva a tutti i costi salvare qualcuno.
Non mi è mai stato dato saperlo, ma ero felice di questo suo cambiamento anche se, forse, avrebbe procurato solamente guai.
Kim Heechul non si era mai innamorato in vita sua: era dolce, gentile, lavorava sodo e cercava sempre di migliorare la vita delle doll nella SM TOWN, ma non aveva mai provato l'amore. Mai.
Per questo quando ho visto quel suo sguardo per la prima volta, gli ho sorriso dolcemente, come farebbe una madre alla vista della prima cotta del proprio figlio.

"Dove è quello nuovo?"
"Perché ti interessa tanto di lui? Ti piace, mmh?"
"Io... vorrei solo sapere se sta bene"
"Sì, più o meno. Non gli ho dato clienti violenti"
"Oh... bene, e ora dove è? In camera?"
"No, è con un cliente... guarda, nel monitor cinque, c'è lui"
"Oh, io non voglio..."
"Io ti ho solo detto dove devi guardare per poterlo osservare, sta a te decidere cosa farne di questa informazione. Se vuoi rimanere solo, puoi sempre andare nell'altra stanza. Ti assicuro che non entrerà nessuno"
"Grazie"
"Prego, piccolo"

Non sarebbe entrato nessuno in quella stanza, questo era vero, non era una bugia, però io lo stavo osservando comunque, dal monitor.
Volevo sapere cosa scuotesse il suo animo, cosa gli avesse fatto cambiare così violentemente idea, cosa lo avesse fatto innamorare.
Lo avevo visto avvicinarsi allo schermo, osservare il corpo di Siwon che veniva scopato da un altro uomo ed aveva udito chiaramente il suo singhiozzo.
Le mani di Heechul si erano mosse velocemente andando a toccare l'orlo dei suoi pantaloni, se li era abbassati mentre si sedeva su di una sedia, senza mai distogliere lo sguardo da quel volto, da quel corpo, da quel lento ondeggiare.
Aveva tracciato la linea della propria erezione, ancora nascosta dai boxer grigi che indossava, per poi liberarla completamente, gemendo a bassa voce.
Mentre iniziava a masturbarsi lentamente, accarezzandosi la punta e sospirando di piacere, aveva portato l'altra mano verso lo schermo, gli occhi incollati al volto di Siwon.
Era venuto dopo pochi secondi, implorando il nome di quel ragazzo e io non avevo compreso.
Come aveva fatto ad innamorarsi di colpo?
Solo dopo avevo saputo che ciò che mi aveva sempre confessato non era la verità.
Non era vero che non si era mai innamorato: l'aveva fatto, di un ragazzo suo compagno di classe.
Quando gli aveva confessato i suoi sentimenti questo ragazzo lo aveva respinto, deridendolo davanti a tutti e fu in quel momento che Heechul bloccò il suo cuore a chiunque altro.
Siwon glielo ricordava, gli ricordava il primo ed unico ragazzo che avesse mai amato in vita sua.

"Chul. Vuoi acquistarlo? Anche solo per una notte... sai che non ti farei pagare a te"
"No! Assolutamente!"
"Ma si vede che ti piace! Che tutto il tuo corpo freme per lui!"
"Io non voglio comprarlo, Miryo, voglio il suo cuore, ma voglio averlo quando lui me lo donerà"
"Come farà a donartelo se neppure ti avvicini a lui?"
"Lui sentirà l'amore... lo... sentirà"
"Ma certo, perché le fatine e gli gnomi andranno a portarglielo, vero?"
"Non prendermi in giro! Lo sai che le fate esistono sul serio"
"Ma smettila, le fate non..."
"NON DIRLO! Quando qualcuno dice quelle parole, una fata muore sul colpo. Non osare dire una cosa del genere. Non vuoi avere la vita di una fata sulla coscienza, vero?"
"Chul, sai, a volte penso realmente che tu sia pazzo"
"E invece, le altre?"
"Le altre volte penso solo che tu sia davvero strano"

Chul era ritornato spesso in quella stanza, ad osservare Siwon, a sospirare per lui, a mangiarselo con gli occhi.
Forse era un amore stupido in effetti quello che provava: era sempre per un ragazzo che gli aveva rovinato la vita, no?
Eppure lui continuava ad amarlo e la vista di Siwon glielo aveva solamente fatto ricordare.
Oh, no, Siwon e quel ragazzo non erano la stessa persona, per fortuna.
Ora mi viene da ridere per i pensieri che avevo fatto allora: credevo non ci sarebbe stato niente di buono tra di loro e che l'amore che Chul stava provando l'avrebbe solamente fatto soffrire.
Non fu così.
Non so come fu possibile, non so se c'entrassero veramente le fatine di cui parlava sempre Heechul, ma Siwon iniziò realmente a sentire quell'amore.
I suoi occhi andavano sempre alla telecamera quando veniva scopato come se sapesse che qualcuno lo stava osservando.
No, io non gli avevo detto nulla.
Perché avete subito pensato che fosse opera mia?
Non mi sarei mai immischiata così tanto nella vita di Heechul.
Ok, ok, non serve ricordarmi la storia del giuramento e di dire sempre la verità e nient'altro che la verità.
Lo confesso, sono stata io a dire a Siwon che qualcuno lo osservava, forse perché volevo che Heechul avesse una possibilità dopo tutto.
Non mi sembrava giusto lasciare le cose così come stavano senza far nulla per provare a sistemarle.

"Sai, Siwon, tu assomigli a qualcuno"
"..."
"Va bene, non c'è bisogno che parli anche tu, solamente, ascoltami per favore. Tempo fa c'era un ragazzo, bellissimo, e questo ragazzo bellissimo aveva un ammiratore segreto, che si celava nell'ombra. Questo ammiratore segreto un giorno si era fatto avanti, confessando i suoi sentimenti al ragazzo bellissimo che però lo aveva rifiutato, deridendolo davanti ai suoi amici. Allora l'ammiratore segreto era ritornato nell'ombra, giurando che non avrebbe mai più amato qualcuno, perché il suo cuore ormai a pezzi doleva più di qualunque altra cosa avesse mai provato nella sua vita. Un bel giorno, al castello dove viveva l'ammiratore segreto arrivò un ragazzo, bellissimo anche lui. L'ammiratore segreto appena lo vide se ne innamorò perché il sentimento che gli faceva battere il cuore era sempre rimasto lì, anche se assopito. Purtroppo l'ammiratore segreto aveva troppa paura di farsi avanti un'altra volta, per questo ha preferito rimanere a guardare il ragazzo da lontano"
"..."
"Ok, forse così non si capisce bene, vero? Fatto sta che un mio caro amico, colui che per me somiglia sempre di più ad un figlio, si è innamorato di te e ti guarda, in continuazione. In ogni camera è presente una telecamera e lui ti guarda da lì, perché ti ama. Non sei solo, Choi Siwon, non lo sei più"
"Io non lo amo"
"Ma se non l'hai mai visto..."
"Io non posso amare, non ci riesco"
"Non è possibile. Tutti sanno amare, è qualcosa che nasce dal profondo e che non si può assolutamente controllare. Anche tu sai farlo"
"No, io no"
"Perché dici così?"
"Perché io odio i miei genitori. Non riesco più ad amarli. Odio tutte le persone felici su questa terra. Dico così perché il mio cuore è ormai infettato di veleno"
"Si può sempre curare"

Avevo preferito non replicare a tutto ciò: sarebbe stato solamente inutile cercare di dissuaderlo dalla sua posizione.
L'unica cosa che potevo fare in quel momento era aspettare e provare a cambiare quei sentimenti, quei due ragazzi così testardi.
Non era stato facile, per niente ed avevo provato di tutto, persino ad acquistarlo veramente per Chul.
Il problema era che Heechul non mi aveva voluto ascoltare.

"Oggi Siwonnie non ha nessun cliente"
"Perché no? Sta succedendo qualcosa? Non mi dire che volete ucciderlo e prendere i suoi organi! Sai che non permetterò più una cosa del genere"
"Quante volte devo ancora ripeterti che quella non era stata colpa mia? Comunque no, niente di tutto ciò, l'ho acquistato io, per te, tutto il giorno. Potete anche non fare sesso, potete semplicemente parlare. Puoi abbracciarlo se vuoi e dirgli che lo ami"
"Non ho intenzione di fare una cosa simile"
"Perché no? Non ti rifiuterà!"
"E tu cosa ne sai? Solo perché ormai non gli è rimasto più niente? Non voglio che accetti i miei sentimenti perché non sa che cos'altro fare! Le relazioni non si basano su questi sentimenti"
"Chul! Ti rimarrà per sempre l'amaro in bocca se non farai qualcosa!"
"E' comunque una cosa mia! Stai alla larga dalla mia vita!"

Quel giorno Heechul non era andato a trovare Siwon: il ragazzo era stato da solo per tutto il tempo.
Però sapevo che Heechul lo osservava da quel monitor, singhiozzando violentemente perché non poteva fare nulla per palesare il suo amore.
Siwon invece guardava sempre verso la telecamera, cercando di sorridere: aveva capito le mie parole, aveva compreso che finché l'ammiratore segreto non fosse riuscito a sentirsi sicuro di sé non sarebbe mai andato a prenderlo e a reclamare il suo cuore come di sua proprietà.
Non sapevo se a Siwon sarebbe potuto piacere Heechul, e se quest'ultimo una volta resosi conto che quello che aveva davanti non era la sua idealizzazione dell'amore avrebbe continuato a stare con lui per l'eternità.
Entrambi erano convinti di non poter più provare amore, e io non potevo fare molto per aiutarli.
Se avessi avuto una bacchetta magica non solo avrei guarito i loro problemi, ma anche quelli di tutti gli altri.
Se avessi avuto dei poteri avrei cambiato molte cose in quel posto, ma come sempre la fantasia non è la realtà e per quanto la verità possa essere orribile e meschina è quella con cui dobbiamo fare i conti ogni giorno.

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