Il tuo coniglio bianco è un'allucinazione? Probabile
TITOLO: Il tuo coniglio bianco è un'allucinazione? Probabile.
AUTORE: StoryGirl.
GENERE: OneShot. Pwp.
RATINGS: NC17.
DISCLAIMERS: Nessun personaggio mi appartiene, purtroppo.
PAIRING: Jack Shephard, James "Sawyer" Ford { JaWyer } .
PROMPT: Per il pOrnfest: Jack/Sawyer, "Al diavolo Kate!". Sono stata sfidata da: mapi_littleowl, io pOrnofante, lei pOrnodrillo.
RIASSUNTO: Seconda stagione. Sawyer è ferito a causa del colpo ricevuto quando cercava di lasciare l'Isola insieme a Micheal, Jin e Walt. Jack non permette a nessuno di avvicinarsi a lui, men che meno Kate.
THANKS: A yuya_lovah che l'ha letta in anteprima, come sempre.
A mauve_amethyst, perchè l'ha betata.
PAROLE: 942, con il conteggio di word.
Il tuo coniglio bianco è un'allucinazione? Probabile
Da quando Sawyer si trovava lì, in quel letto, Jack lo accudiva controllandolo regolarmente. Agli altri aveva detto di essere l'unico a poterlo guarire, a poter capire quando avesse o meno bisogno di qualcosa, per cui nessuno aveva protestato.
Aveva chiuso la camera della stanza dove Sawyer riposava giacendo su di un letto dalle lenzuola bianche e nessuno poteva entrare a meno di non chiedere un permesso a Jack.
Questo perché Jack voleva essere l'unico a poter guardare Sawyer dormire, a poter guardare il suo corpo tremare a causa della febbre ed immaginare altro.
Immaginava che quel corpo tremasse sotto di lui a causa delle sue carezze, che i gemiti di dolore fossero in realtà di piacere mentre lui lo baciava leccandogli le ferite una ad una.
Non sapeva da quando aveva iniziato a pensare a Sawyer in quel modo, ma da quel momento non era più riuscito a farne a meno. Lo pensava, lo immaginava in mille e una posizioni diverse.
Immaginava che lui si svegliasse e gli rivelasse il suo amore credendo di essere in punto di morte. Ovviamente sapeva che questo non sarebbe mai potuto succedere. Insomma, era di Sawyer che stava parlando con sé stesso, non di uno scolaretto in preda alle sue emozioni più recondite.
Anche se Sawyer fosse stato innamorato di lui, non glielo avrebbe mai rivelato perché Sawyer era quello che non rivelava mai niente a nessuno di sé stesso, avendo paura di poterne rimanere ferito.
Erano passati diversi giorni e la febbre non accennava a diminuire, i tremiti di quel corpo sembravano diventare ogni giorno più violenti, ma Jack non si arrendeva.
Manteneva quel corpo bagnato, lo manteneva idratato massaggiando la sua pelle dolcemente, con evidente amore per chiunque potesse anche solo osservarlo di nascosto ed un giorno fu ricompensato dei suoi sforzi.
Sawyer aprì gli occhi, lucidi a causa delle febbre che non aveva ancora lasciato il suo corpo, ma che era comunque diminuita di molto.
"Doc... cosa diavolo ci fai tu qui? E questo posto cosa è? S-S-Siamo riusciti a tornare alla realtà?"
Jack si sarebbe messo a piangere dalla felicità quando lo sentì parlare, seppur con voce roca, ma non lo fece perché lui non poteva permettersi di mostrargli i suoi veri sentimenti, non ancora.
"No, è un bunker nella foresta... Ti racconterò quando starai meglio, va bene? Ora devi riposare. Hai ancora la febbre, Sawyer"
Ma Sawyer non dava cenno di voler richiudere gli occhi e tornare a riposare, guardava Jack curioso, una domanda sulla punta della lingua aspettava solamente di essere sputata fuori quasi fosse veleno mortale.
"Perché sei qui? Perché ci sei tu a vegliare su di me? Tu mi odi!"
Jack sospirò tremando leggermente: sapeva che Sawyer avrebbe preferito l'infermierina Kate al suo capezzale, ma lui non le aveva neppure permesso di avvicinarsi al suo corpo. Non voleva che lei lo toccasse con le sue mani, che lo guardasse in quello stato, che lo accarezzasse con la scusa di dover mantenere la sua pelle idratata. Non voleva e visto che era lui a dettare la legge in quel posto per una volta ne avrebbe approfittato. Oh, sapeva che suo padre sarebbe stato orgoglioso di lui in quel momento.
"Avresti preferito trovare Kate?"
Sawyer rise di una risata strana, che vibrò nell'aria rimasta immobile intorno a loro.
"Al diavolo Kate, ti sto chiedendo perché tu sei qui, Doc... Non credevo ti importasse della mia salute"
Jack si sentì punto sul vivo: davvero Sawyer credeva che tutto quello che aveva fatto fosse perché non gli importava nulla di lui? Al contrario, si sentiva così frustrato che anche solo litigare con lui lo portava a raggiungere il piacere, dopo, di nascosto e da solo.
Ripensava alla sua voce che cercava di colpirlo e di farlo stare male, ripensava alle mani su di lui nonostante fossero voraci e pronte solo a provocargli dolore.
"Ti sbagli!"
Sawyer l'aveva osservata per tutto quel tempo e dopo che Jack ebbe pronunciato quelle parole lo prese per il colletto della maglia che indossava e lo avvicinò bruscamente a lui baciandolo.
Jack rimase immobile per alcuni secondi prima di ricambiare il bacio in questione lasciando che le loro lingue si accarezzassero e danzassero insieme, sancendo un legame a cui i loro corpi erano arrivati prima delle loro menti.
Solo un gemito di dolore fece staccare i due e Jack guardò Sawyer preoccupato.
"Ti ho fatto male appoggiandomi su di te?"
Sawyer rise e scosse la testa per poi indicargli la sua erezione che svettava sotto il sottile lenzuolo bianco che ricopriva il suo corpo.
Jack fu attratto da essa ed ogni remore di potergli fare del male venne accantonato quando Sawyer si tolse il lenzuolo ed abbassò i pantaloni.
Jack si avventò sull'erezione iniziando a leccarla per tutta la sua lunghezza, dalla base fino alla punta, concedendosi una lentezza estenuante visto che avevano tutto il tempo del mondo.
Sawyer però non sembrava dello stesso avviso in quanto portò una mano tra i suoi capelli spingendolo a prendergli il membro in bocca per tutto ciò che riusciva a contenere e poi dettò il ritmo. Spinte veloci che quasi soffocarono Jack che portò una mano alla sua di erezione, scoprendosi affamato di sensazioni che fino ad allora aveva solo immaginato.
Vennero entrambi velocemente, ma come se il tempo, che fino ad allora aveva corso veloce, si fosse fermato dilatandosi nell'istante in cui gridarono il raggiungimento del loro piacere.
Si guardarono negli occhi e sorrisero.
"Doc... quando sarò guarito del tutto dobbiamo riprendere questo piacevole discorso"
Jack si ritrovò ad annuire guardandolo affamato: già, finalmente avrebbe potuto sperimentare tutte le posizioni che fino ad allora si era solamente immaginato.
AUTORE: StoryGirl.
GENERE: OneShot. Pwp.
RATINGS: NC17.
DISCLAIMERS: Nessun personaggio mi appartiene, purtroppo.
PAIRING: Jack Shephard, James "Sawyer" Ford { JaWyer } .
PROMPT: Per il pOrnfest: Jack/Sawyer, "Al diavolo Kate!". Sono stata sfidata da: mapi_littleowl, io pOrnofante, lei pOrnodrillo.
RIASSUNTO: Seconda stagione. Sawyer è ferito a causa del colpo ricevuto quando cercava di lasciare l'Isola insieme a Micheal, Jin e Walt. Jack non permette a nessuno di avvicinarsi a lui, men che meno Kate.
THANKS: A yuya_lovah che l'ha letta in anteprima, come sempre.
A mauve_amethyst, perchè l'ha betata.
PAROLE: 942, con il conteggio di word.
Il tuo coniglio bianco è un'allucinazione? Probabile
Da quando Sawyer si trovava lì, in quel letto, Jack lo accudiva controllandolo regolarmente. Agli altri aveva detto di essere l'unico a poterlo guarire, a poter capire quando avesse o meno bisogno di qualcosa, per cui nessuno aveva protestato.
Aveva chiuso la camera della stanza dove Sawyer riposava giacendo su di un letto dalle lenzuola bianche e nessuno poteva entrare a meno di non chiedere un permesso a Jack.
Questo perché Jack voleva essere l'unico a poter guardare Sawyer dormire, a poter guardare il suo corpo tremare a causa della febbre ed immaginare altro.
Immaginava che quel corpo tremasse sotto di lui a causa delle sue carezze, che i gemiti di dolore fossero in realtà di piacere mentre lui lo baciava leccandogli le ferite una ad una.
Non sapeva da quando aveva iniziato a pensare a Sawyer in quel modo, ma da quel momento non era più riuscito a farne a meno. Lo pensava, lo immaginava in mille e una posizioni diverse.
Immaginava che lui si svegliasse e gli rivelasse il suo amore credendo di essere in punto di morte. Ovviamente sapeva che questo non sarebbe mai potuto succedere. Insomma, era di Sawyer che stava parlando con sé stesso, non di uno scolaretto in preda alle sue emozioni più recondite.
Anche se Sawyer fosse stato innamorato di lui, non glielo avrebbe mai rivelato perché Sawyer era quello che non rivelava mai niente a nessuno di sé stesso, avendo paura di poterne rimanere ferito.
Erano passati diversi giorni e la febbre non accennava a diminuire, i tremiti di quel corpo sembravano diventare ogni giorno più violenti, ma Jack non si arrendeva.
Manteneva quel corpo bagnato, lo manteneva idratato massaggiando la sua pelle dolcemente, con evidente amore per chiunque potesse anche solo osservarlo di nascosto ed un giorno fu ricompensato dei suoi sforzi.
Sawyer aprì gli occhi, lucidi a causa delle febbre che non aveva ancora lasciato il suo corpo, ma che era comunque diminuita di molto.
"Doc... cosa diavolo ci fai tu qui? E questo posto cosa è? S-S-Siamo riusciti a tornare alla realtà?"
Jack si sarebbe messo a piangere dalla felicità quando lo sentì parlare, seppur con voce roca, ma non lo fece perché lui non poteva permettersi di mostrargli i suoi veri sentimenti, non ancora.
"No, è un bunker nella foresta... Ti racconterò quando starai meglio, va bene? Ora devi riposare. Hai ancora la febbre, Sawyer"
Ma Sawyer non dava cenno di voler richiudere gli occhi e tornare a riposare, guardava Jack curioso, una domanda sulla punta della lingua aspettava solamente di essere sputata fuori quasi fosse veleno mortale.
"Perché sei qui? Perché ci sei tu a vegliare su di me? Tu mi odi!"
Jack sospirò tremando leggermente: sapeva che Sawyer avrebbe preferito l'infermierina Kate al suo capezzale, ma lui non le aveva neppure permesso di avvicinarsi al suo corpo. Non voleva che lei lo toccasse con le sue mani, che lo guardasse in quello stato, che lo accarezzasse con la scusa di dover mantenere la sua pelle idratata. Non voleva e visto che era lui a dettare la legge in quel posto per una volta ne avrebbe approfittato. Oh, sapeva che suo padre sarebbe stato orgoglioso di lui in quel momento.
"Avresti preferito trovare Kate?"
Sawyer rise di una risata strana, che vibrò nell'aria rimasta immobile intorno a loro.
"Al diavolo Kate, ti sto chiedendo perché tu sei qui, Doc... Non credevo ti importasse della mia salute"
Jack si sentì punto sul vivo: davvero Sawyer credeva che tutto quello che aveva fatto fosse perché non gli importava nulla di lui? Al contrario, si sentiva così frustrato che anche solo litigare con lui lo portava a raggiungere il piacere, dopo, di nascosto e da solo.
Ripensava alla sua voce che cercava di colpirlo e di farlo stare male, ripensava alle mani su di lui nonostante fossero voraci e pronte solo a provocargli dolore.
"Ti sbagli!"
Sawyer l'aveva osservata per tutto quel tempo e dopo che Jack ebbe pronunciato quelle parole lo prese per il colletto della maglia che indossava e lo avvicinò bruscamente a lui baciandolo.
Jack rimase immobile per alcuni secondi prima di ricambiare il bacio in questione lasciando che le loro lingue si accarezzassero e danzassero insieme, sancendo un legame a cui i loro corpi erano arrivati prima delle loro menti.
Solo un gemito di dolore fece staccare i due e Jack guardò Sawyer preoccupato.
"Ti ho fatto male appoggiandomi su di te?"
Sawyer rise e scosse la testa per poi indicargli la sua erezione che svettava sotto il sottile lenzuolo bianco che ricopriva il suo corpo.
Jack fu attratto da essa ed ogni remore di potergli fare del male venne accantonato quando Sawyer si tolse il lenzuolo ed abbassò i pantaloni.
Jack si avventò sull'erezione iniziando a leccarla per tutta la sua lunghezza, dalla base fino alla punta, concedendosi una lentezza estenuante visto che avevano tutto il tempo del mondo.
Sawyer però non sembrava dello stesso avviso in quanto portò una mano tra i suoi capelli spingendolo a prendergli il membro in bocca per tutto ciò che riusciva a contenere e poi dettò il ritmo. Spinte veloci che quasi soffocarono Jack che portò una mano alla sua di erezione, scoprendosi affamato di sensazioni che fino ad allora aveva solo immaginato.
Vennero entrambi velocemente, ma come se il tempo, che fino ad allora aveva corso veloce, si fosse fermato dilatandosi nell'istante in cui gridarono il raggiungimento del loro piacere.
Si guardarono negli occhi e sorrisero.
"Doc... quando sarò guarito del tutto dobbiamo riprendere questo piacevole discorso"
Jack si ritrovò ad annuire guardandolo affamato: già, finalmente avrebbe potuto sperimentare tutte le posizioni che fino ad allora si era solamente immaginato.