Akai Ito
TITOLO: Akai Ito.
AUTORE: StoryGirl.
GENERE: FlashFic. Romantica.
RATINGS: Pg13.
DISCLAIMERS: Nessun personaggio mi appartiene, purtroppo.
PAIRING: Kim Jonghyun, Kim Kibum { JongKey } .
TABELLA: Bingo.
PROMPT: Amore.
RIASSUNTO: Jonghyun e Kibum sono legati da qualcosa di indissolubile: il filo rosso del destino.
THANKS: A yuya_lovah che l'ha letta in anteprima, come sempre.
A mauve_amethyst, perchè l'ha betata.
PAROLE: 500, con il conteggio di word.
Akai Ito
Il filo rosso del destino. L'aveva sempre trovato stupido: chi crederebbe a qualcosa di così infantile? E surreale, soprattutto.
Questo filo legherebbe indissolubilmente due anime gemelle. Due anime destinate a condividere la propria vita. Due anime che, solamente guardandosi negli occhi, riescono a scorgere un'assoluta e completa felicità.
Stronzate.
Il vero amore esiste solamente nelle favole dove tutto può essere o bianco o nero. Dove non vi sono colori nel mezzo, dove non esiste l'antrace od il grigio.
Le favole servono a sognare, ma questo non significa che poi, i sogni, possano diventare realtà. Non bisogna essere ridicoli e nascondersi dietro ad un muro fatto di cartapesta pronto a sgretolarsi per un colpo ben assestato.
Bisogna vivere nel presente, nel mondo, nella realtà.
E' questo che ha sempre pensato Kim Kibum, ma di certo non è questo ciò che ha sempre pensato Kim Jonghyun.
Due ragazzi simili eppure diversi, entrambi cantanti, entrambi facenti parte dello stesso gruppo, della stessa casa discografica. Uguali, eppure così diversi.
Kim Jonghyun è la vivacità fatta a persona e Kim Kibum lo sa, che quando Jonghyun lo guarda con i suoi temibili occhi dolci, lui si squaglia.
Jonghyun è come un cane, e non nel senso brutto del termine: è fedele, un amico, ma soprattutto è capace di restare nello stesso luogo, con la stessa persona, per molto tempo.
Kibum è una persona che si stanca in fretta: dei suoi vestiti, dei suoi oggetti, persino dei suoi amici.
Kibum è una persona schietta: ti dirà sempre ciò che pensa anche se questo potrebbe portarti a soffrire, ma questo non è di certo un difetto.
Jonghyun è tutto il suo contrario, come se fossero due anime contrapposte.
Eppure, Jonghyun è stato colui che ha insegnato a Kibum a sognare.
"Apri le braccia e lasciati andare. Devi fidarti di me, Kibummie"
"Non dire sciocchezze! Come posso lasciarmi andare? YAAAY! Kim Jonghyun! Mi trovo a metri di distanza da te! Sospeso in questo fottutissimo vuoto! Non mi lascerò mai andare! Mai!"
"Kibummie... guarda che la scala non è così alta! E poi io ti prenderò al volo, devi solo fidarti di me"
"Se non mi prenderai ti ucciderò, questo lo sai, vero?"
"Sì, lo so. Ora buttati"
E Kibum si era buttato quel giorno. E Jonghyun l'aveva preso.
Si erano fidati l'uno dell'altro.
Kibum non aveva mai creduto all’amore, né a quello delle favole né a quello di tutti i giorni. L’amore non esisteva, o almeno, non esisteva per lui.
Jonghyun, d’altro canto, aveva sempre creduto in questo sentimento che secondo lui aveva un potere, un potere in grado di sciogliere chiunque.
“Kibummie, io ti amo”
“Non dire sciocchezze”
“Non sto dicendo sciocchezze! Ci ho pensato attentamente! Amo ogni parte di te, ed anche ogni difetto. Amo quando gonfi le guance, e amo quando mi sorridi”
“Io… non…”
“Non sai cosa dire?”
“Già”
“Dì solo che mi ami anche tu”
“Ti amo, Kim Jonghyun”
Già, il filo rosso del destino aveva colpito di nuovo, una volta di più.
AUTORE: StoryGirl.
GENERE: FlashFic. Romantica.
RATINGS: Pg13.
DISCLAIMERS: Nessun personaggio mi appartiene, purtroppo.
PAIRING: Kim Jonghyun, Kim Kibum { JongKey } .
TABELLA: Bingo.
PROMPT: Amore.
RIASSUNTO: Jonghyun e Kibum sono legati da qualcosa di indissolubile: il filo rosso del destino.
THANKS: A yuya_lovah che l'ha letta in anteprima, come sempre.
A mauve_amethyst, perchè l'ha betata.
PAROLE: 500, con il conteggio di word.
Akai Ito
Il filo rosso del destino. L'aveva sempre trovato stupido: chi crederebbe a qualcosa di così infantile? E surreale, soprattutto.
Questo filo legherebbe indissolubilmente due anime gemelle. Due anime destinate a condividere la propria vita. Due anime che, solamente guardandosi negli occhi, riescono a scorgere un'assoluta e completa felicità.
Stronzate.
Il vero amore esiste solamente nelle favole dove tutto può essere o bianco o nero. Dove non vi sono colori nel mezzo, dove non esiste l'antrace od il grigio.
Le favole servono a sognare, ma questo non significa che poi, i sogni, possano diventare realtà. Non bisogna essere ridicoli e nascondersi dietro ad un muro fatto di cartapesta pronto a sgretolarsi per un colpo ben assestato.
Bisogna vivere nel presente, nel mondo, nella realtà.
E' questo che ha sempre pensato Kim Kibum, ma di certo non è questo ciò che ha sempre pensato Kim Jonghyun.
Due ragazzi simili eppure diversi, entrambi cantanti, entrambi facenti parte dello stesso gruppo, della stessa casa discografica. Uguali, eppure così diversi.
Kim Jonghyun è la vivacità fatta a persona e Kim Kibum lo sa, che quando Jonghyun lo guarda con i suoi temibili occhi dolci, lui si squaglia.
Jonghyun è come un cane, e non nel senso brutto del termine: è fedele, un amico, ma soprattutto è capace di restare nello stesso luogo, con la stessa persona, per molto tempo.
Kibum è una persona che si stanca in fretta: dei suoi vestiti, dei suoi oggetti, persino dei suoi amici.
Kibum è una persona schietta: ti dirà sempre ciò che pensa anche se questo potrebbe portarti a soffrire, ma questo non è di certo un difetto.
Jonghyun è tutto il suo contrario, come se fossero due anime contrapposte.
Eppure, Jonghyun è stato colui che ha insegnato a Kibum a sognare.
"Apri le braccia e lasciati andare. Devi fidarti di me, Kibummie"
"Non dire sciocchezze! Come posso lasciarmi andare? YAAAY! Kim Jonghyun! Mi trovo a metri di distanza da te! Sospeso in questo fottutissimo vuoto! Non mi lascerò mai andare! Mai!"
"Kibummie... guarda che la scala non è così alta! E poi io ti prenderò al volo, devi solo fidarti di me"
"Se non mi prenderai ti ucciderò, questo lo sai, vero?"
"Sì, lo so. Ora buttati"
E Kibum si era buttato quel giorno. E Jonghyun l'aveva preso.
Si erano fidati l'uno dell'altro.
Kibum non aveva mai creduto all’amore, né a quello delle favole né a quello di tutti i giorni. L’amore non esisteva, o almeno, non esisteva per lui.
Jonghyun, d’altro canto, aveva sempre creduto in questo sentimento che secondo lui aveva un potere, un potere in grado di sciogliere chiunque.
“Kibummie, io ti amo”
“Non dire sciocchezze”
“Non sto dicendo sciocchezze! Ci ho pensato attentamente! Amo ogni parte di te, ed anche ogni difetto. Amo quando gonfi le guance, e amo quando mi sorridi”
“Io… non…”
“Non sai cosa dire?”
“Già”
“Dì solo che mi ami anche tu”
“Ti amo, Kim Jonghyun”
Già, il filo rosso del destino aveva colpito di nuovo, una volta di più.