Titolo: La prima volta, è stato in un bar.
Genere: ..BHO'. #lol #coff
Fandom: Crossover (Ally McBeal/The Holiday)
Note: Prima fic scritta per la challenge del
rdjudefic_ita e che dedico alla
manubibi perché sì, e perché noi shippiamo questi due tanto. Ma proprio tanto eh. Ma tantotantotantotanto.
Il prompt è "caffè".
Tutto quello che Graham Simpkins riesce a pensare, mentre è seduto al bancone del bar, ad aspettare la sua ordinazione, e che presto sarà di nuovo Natale.
E poi Capodanno.
Neanche un anno è passato,e lui è ancora solo. Le lacrime non sono bastate. Amanda si è presa la valigia un paio di settimane prima e non si è più fatta sentire.
La colpa, se la dà tutta Graham. Non doveva comprare un anello - che poi, lui non aveva ancora progettato la cosa. Era lì per sicurezza, per il futuro.Doveva anche pensare a Sophie ed Olive- e spaventarla. Amanda ora è di nuovo in America, nella sua grande casa fredda e lussuosa. C'è stato un paio di volte, ma è sempre tornato a casa felice di abbandonarla.
Comunque, è quasi Natale. E' lui è solo in un bar, vicino a uno straniero ad aspettare il suo caffè per scaldarsi.
- E' lento il servizio in questo bar,- borbotta lo sconosciuto, mentre si sistema la sciarpa.
L'accento è strano. Sicuramente non è inglese, ma nemmeno scozzese o altro.
Poi si rende conto che è simile a quello di Amanda. Americano.
- Deve essere per la partita di calcio in televisione- gli risponde - qua si conoscono tutti e quindi, anche se si tarda qualche minuto per il servizio ci si passa sopra.-
-Potrei passare io sopra a tutti, se non avessi così freddo-
Graham ride e gli porge la mano- Graham Simpkins. Vorrei aver l'onore di poter dire di conoscere davvero tutti in questo bar.-
- Larry Paul- si stringono la mano - E io ho iniziato appena adesso, a quanto pare.-
Finalmente i caffè arrivano, e l'attesa non sembra più così lunga se si ha qualcuno con cui chiaccherare. Entrambi ne hanno bisogno, per far passare il malumore legato allo stesso periodo dell'anno.
Graham sta odiando il Natale per Amanda.
Larry lo odia semplicemente da tanto tempo, che si sta anche dimenticando perché.
Davanti a una tazza di caffè, due perfetti sconosciuti continuano a parlare come se si conoscessero da una vita.
Graham tenta di ricacciare lontano la sofferenza che sente per l'abbandono di Amanda, mentre Larry rimurgina su cosa potrebbe far felice Sam, col quale i rapporti stanno diventando più difficili anche perché, ormai sta diventando grande e lui è stato via troppo.
- Bhé, credo di dover andare adesso- dice piano Graham alzandosi, fissando lo schermo del cellulare, dove compare per l'ennesima volta il nome di sua figlia Sophie - E' stato un piacere Signor Paul- saluta gentilmente l'uomo.
Larry lo imita alzandosi anche lui, portandosi una mano alla giacca e tirando fuori un biglietto da visita. - Se avesse bisogno di un avvocato, in futuro. Ho aperto da poco uno studio qui.-
L'editore fissa il cartoncino nella mano dell'altro e lo accetta con un mezzo sorriso - Le darei volentieri anche il mio, ma dubito che possa servirle un editore. Però, se vuole posso farle compagnia per un altro caffè. Ancora poco tempo in questo bar, e conoscerà tutti in un paio di giorni.-
Larry non è molto felice di far troppe conoscenze in così poco tempo, per ora gli basta decisamente quella di Graham, che continua a sorridere. Non può fare a meno di annuire, perché gli occhi azzurri dell'uomo attraverso gli occhiali hanno un che di magnetico e che gli danno serenità - una sensazione strana, provata soltanto con la sua ex- moglie alcune volte, ed Ally. Sam continua ad essere un mistero, ma è certo che con lui ha provato sempre gioia - e un po' questo lo incuriosisce.
- Molto volentieri.- risponde Larry, sorridendo finalmente anche lui.