Trama: delegato della società per cui lavora, per scoprire poi che deve partecipare ad un esperimento che coinvolge una nuova modalità di intelligenza artificiale.
Sono andata a vedere ieri EX_MACHINA al cinema, approfittando di due cose: la tematica e
Oscar Isaac. Due parole su questo: la robotica e le intelligenze artificiali sono le mie tematiche preferite nell'ambito dello sci-fi e non a caso avevo già parlato bene di
Automata in precedenza. EX_MACHINA si focalizza maggiormente sulla questione intelligenza. Oscar Isaac invece è un attore che seguo da parecchio e ritengo che fosse l'unica cosa meritevole di quell'abominio che era Sucker Punch. Mi piace particolarmente perché qualsiasi parte faccia la sa rendere creepy e in questo film non è da meno. Mi ha messo ansia.
Ma torniamo a noi: EX_MACHINA è esattamente come Automata, un film lento e che parla di cose trite, ma che sa farlo bene. Per tutta la durata del film ero abbastanza insicura su cosa sarebbe accaduto e se a prima occhiata le vicende portavano a un finale scontato, il plot twist proprio sul rush finale hanno ribaltato completamente sia la conclusione che l'intero significato della storia e dei personaggi.
Caleb (Domnhall Gleeson), il protagonista, è anonimo, banale, senza spessore. Credo fosse proprio l'intento della produzione, perché di lui ci si tende a dimenticare senza troppi rimpianti. Non è lui il fulcro dell'azione, ma AVA (Alicia Vikander), l'intelligenza artificiale creata dal genio programmatore milionario Nathan Bateman (Oscar Isaac) e dal loro rapporto.
Come ci si sente sapendo di aver creato qualcosa che ti odia?
Questa frase raccoglie, bene o male, tutto il succo del film. Nathan è un genio, creatore del più grande motore di ricerca usato nel mondo e che sfrutta proprio per raccogliere i dati grezzi che vanno a costituire AVA. Chiama Caleb nella sua tenuta in culo ai lupi in qualità di uomo medio e banale per eseguire il test di Turing definitivo sulla sua creazione e da qui capire se AVA è pronta o meno per affrontare il passo successivo.
Mi ha colpita particolarmente il modo in cui AVA risponde a Caleb. Ma prima vediamo cosa prevede il Test di Turing: è un criterio per determinare se una macchina sia in grado di pensare. Caleb deve determinare per Nathan se quello di AVA è un reale pensiero e non frutto di una programmazione.
AVA risponde perfettamente al test, ma con delle sorprese sia per Caleb che per Nathan.
Guardatelo.