Che mi piacciano gli
zombie e le
apocalissi, non è un mistero. Quello che conta è che piacciono anche alla mia editor/socia/amica/sorella acquisita
Alexia Bianchini, che mi ha coinvolto in un progetto che... beh, scusate, ne vado molto fiera.
Un romanzo a quattro mani, che parla di zombie, quelli veri, e delle avventure di Mary e Shelley alla Zombie Press, casa editrice sorta sulle ceneri di una "nota casa editrice" in cui rappresentano non solo la "quota rosa", ma anche la "quota vivente".
Non sto qua a esplicare i dettagli di questo romanzo che ha tutto l'intento di iniziare facendo ridere e finire facendo piangere (in senso buono) e per una volta me la posso anche tirare: sta venendo dannatamente bene.
Quello che vedete qui sotto invece è il concept di copertina che ho fatto per presentare il testo e per dare subito un'idea di cosa ci si potrebbe trovare davanti.
Attualmente siamo ancora in fase di stesura, ma siamo già a metà. Abbiamo iniziato ad agosto e stiamo procedendo in maniera molto spedita, cosa assai rara per la sottoscritta XD
Da brava appassionata di horror mi domando: gli zombie sono un genere abusato? La risposta è assolutamente sì. Perché scrivere ancora di zombie, allora?
1) perché ci piacciono gli zombie
2) perché trovo che l'idea di base di questo romanzo sia più originale dei soliti testi sul genere
3) perché sì, c'è la pandemia, c'è l'apocalisse, c'è lammmmorte, ma soprattutto c'è il trash e il lol, due componenti che per me sono inscindibili.
Poi c'è la domanda topica, quella che la maggior parte delle persone mi ha chiesto: ma c'è la storia d'amore?
La risposta è scontata: no. Cioè, sì, c'è un accenno di innamoramento, ma sono ancora indecisa se troncarla in maniera brutale o meno :D
Insomma, tanto a breve lo finiremo, per cui ne sentirete parlare presto XD