I want to go blind (so I don’t have to see them together)

Jan 13, 2011 01:02

Titolo: I want to go blind (so I don’t have to see them together)
Fandom: Avenged Sevenfold
Pairing: Synyster Gates/Valary DiBenedetto (one-sided), Synyster Gates/Michelle DiBenedetto, M. Shadows/Valary DiBenedetto
Genere: one-shot, introspettivo, angst, malinconico
Rating: arancione
Avvertimenti: riferimento a suicidio, qualche parolaccia e Johnny che urina dove non dovrebbe
Commento: volevo scrivere una sottospecie di flusso di coscienza senza risultare banale, quindi risulto contorta e probabilmente per alcuni questa storia non ha nemmeno senso.

Brian Elwin Haner Jr. e le sue verità, tra ricordi frammentati, dolorose perdite e la rassegnata accettazione di una realtà difficile da digerire.

"Devi iniziare ad avere fiducia negli altri, Brian. Iniziare a mettere da parte l'orgoglio e chiedere aiuto."
"…"
"Non c'è bisogno che tu mi chieda di aiutarti, perché sono qui per questo. Ma devi raccontarmi tutto."
"..."
"Tutto, dal principio. La verità, Brian, la verità."
"La verità?"

La passione di Brian è sempre stata la musica e questo lo sapevano tutti. Suo padre gli mise in mano una chitarra prima ancora che fosse in grado di leggere gli spartiti e per questo Brian gli sarà riconoscente per il resto della sua vita. È tanto riconoscente che, quando riesce ad andare a studiare al Guitar Institute of Technology ad Hollywood, riesce persino a perdonare a suo padre quel suo ego tanto smisurato da riflettersi addirittura sulla scelta identità. Quel "Jr." piazzato alla fine del nome non cambia il fatto che padre e figlio abbiano lo stesso nome, quasi uno fosse l'estensione dell'altro. Ma, d'altra parte, cos'è un figlio per un padre? Una continuazione, un sequel, una firma, uno specchio su cui riflettere aspettative e sogni.

Perciò Brian Elwin Haner Jr. va al college e si getta a capofitto tra spartiti e nozioni e tecnicismi mandati a memoria; è uno studente modello, sveglio, acuto, brillante durante tutta la settimana accademica e quello della stanza numero 56 che se le fa tutte durante il fine settimana.

Al college sembra quasi un rito infiltrarsi in festini senza essere stati invitati e far sesso con la prima che si getta fra le tue braccia e lui non è mai stato tipo da tirarsi indietro davanti alle novità, anche se svegliarsi ogni domenica mattina in un posto diverso, circondato da bicchieri vuoti e altra gente collassata a terra, caduta preda di probabili coma etilici, non è mai ufficialmente rientrato nella sua lista delle cento cose da fare prima di morire.

È una domenica mattina di quelle che conosce Marla. Marla Qualcosa, ma non Singer. Anche se Brian trova alquanto ironico che Marla-quella-reale sia ancora più disfunzionale di un personaggio di Palahniuk.
Comunque conosce Marla una domenica mattina. È la prima cosa che vede quando apre gli occhi: una ragazza bionda ossigenata con la ricrescita nera alle ridici dei capelli, solo le mutande e una maglietta dei Sex Pistols addosso mentre si gira una canna tra dita lunghe e nervose.
Brian non ricorda molto di quel periodo, però ricorda le discussioni senza capo né coda alle tre di notte, i manuali di Barret Tagliarino e le fotocopie delle sessioni di Garsers, Donahue, Gilbert, le bruciature di sigaretta sul braccio sinistro di Marla e che dopo due mesi e cinque suicidi sventati, Brian chiama al telefono il padre di Marla, pregandolo di venirla a prendere e portarsela via.

Marla è una brava ragazza, ma ha qualcosa che non va nella testa, dice. Di persone deviate ne ho attorno fin troppe e io non sono quello adatto a starle accanto.

Tre mesi dopo riceve la telefonata che gli cambia la vita e gli appiccica irrimediabilmente addosso una seconda identità di cui non riuscirà mai più a sbarazzarsi. Brian decide di smettere di essere il ricettario delle aspettative di suo padre e segue i sogni di tre disgraziati a cui, allora, non avrebbe dato un soldo.

Il 14 giugno del 2001 nasce Synyster Gates.
Il 25 luglio del 2001 Marla Qualcosa ma non Singer si infila la canna del fucile in bocca e preme il grilletto.

***

"La verità è che mio padre l'ho deluso più di una volta, ma ho sempre fatto finta di niente. La verità è che io non so prendermi cura delle persone. Sono come acqua, mi scivolano tra le dita."

***

Dei primi album e i tour in un pulmino condiviso con altre cinque persone, Brian ricorda le bottiglie di Jack Daniel's che, nonostante i fondi scarseggino, non mancano mai. E lo sforzo di non gettare la spugna e sfondare nel panorama musicale con un genere ormai abusato da un'infinità di band l'una uguale all'altra. Ma Matt continua ad urlare nel microfono e a perdere la voce due ore dopo esser sceso dal palco, quando non sputa sangue. E Zacky ha la luce della determinazione negli occhi mentre dice che ce la possono fare, che non è l'ora di gettare la spugna, mentre Jimmy si sfila schegge di legno dalle dita e Valary che gli tira scherzosamente un orecchio dicendo che crede in loro, altrimenti non sarebbe lì.

Dei primi album e i tour in un pulmino, Brian ricorda Valary. Valary che gli sorride. Valary con la fronte corrucciata e dozzine di ricevute e banconote in mano. Valary col conto in banca quasi estinto ma la risolutezza di chi ha fede, la risolutezza di chi ha delle certezze.

Dei primi album e i tour in un pulmino, Brian ricorda Valary, Valary, Valary, Valary e Michelle. Perché se ricordi una delle due, per forza ricorderai la gemella per associazione. A Brian le gemelle Di Benedetto piacciono perché rivede se stesso e suo padre in loro: una è l'estensione dell'altra.
Brian Junior è lo specchio di Brian Senior.
Michelle è lo specchio di Valary, però più sporco, distorto, quell'effetto fun house negli specchi delle case stregate nei lunapark.

Le gemelle Di Benedetto le aveva conosciute grazie a Jimmy, quando frequentavano ancora il liceo e Brian non conosceva Matt e Zacky se non di vista.
Jimmy ai tempi andava in giro vestito in modo imbarazzante, viveva e lavorava in una lavanderia e probabilmente passava le sue giornate a spaventare la gente solo per il gusto di farlo.

Sono due persone a posto, gli aveva detto Jimmy. Ho cercato di spaventarle, ma mi hanno preso a calci. Sono toste!

E toste le sono davvero, decide Brian, quando stringe la mano a Valary.
Valary gli piace sin da subito perché ha una stretta di mano salda, il sorriso perenne ma mai falso ed è così gentile e splendente che Brian, per la prima volta in vita sua, si sente inadeguato nei suoi pantaloni sdruciti della tuta.
Gli piace così tanto che parlano, parlano e parlano e Brian, per dieci minuti, non si accorge che di fianco a Valary c'è la copia carbone di quest'ultima che lo fissa con un interesse quasi scientifico, tanto freddo e asettico da far venire i brividi.
Michelle si presenta come la gemella cattiva di Valary, parole sue.
Valary ride, evidentemente divertita, ma Brian guarda gli angoli della bocca di Michelle inarcarsi e si chiede quanta verità ci sia in quella frase.

Comunque, oltre a Valary, Valary, Valary, Valary e Michelle, ricorda le migliori ubriacature della storia.
Come quando l'ultimo acquisto, Johnny, è così ubriaco che riesce a salire sul tour bus e pisciare in testa a Brian Elwin Haner I.
Come quando Zacky è così ubriaco che riesce ad infilarsi nel megazzino del Chain Reaction e portarsi via due casse di superalcolici poco dopo la fine di una loro performance live a dir poco disastrosa.
E quando Matt è troppo ubriaco per tenersi in piedi, Brian getta via le bottiglie e fa il sobrio assieme a Valary, promettendo che c'è lui ad occuparsi di quel disastro del suo ragazzo.
Valary ride e lo bacia.
Sei l'amico migliore che io abbia mai avuto, dice Valary.

Brian vuole morire all'istante.

***

La verità è che io Matt l'ho sempre odiato e già solo per questo motivo meriterei le pene dell'inferno, perché Matt è la persona più buona che io abbia mai incontrato. La verità è che odio Matt perché lui ha qualcosa che venderei la mia anima per avere.

***

Con gli anni, passano anche i primi successi e, magicamente, nessuno sa bene dire come, si ritrovano con un'etichetta discografica alle spalle, un numero fin troppo alto di grupies alle calcagna, un album che finisce al trentesimo posto in classifica Billboard e un successo inaspettato fra le mani, e non necessariamente in quest'ordine.
Brian non sa bene che farsene, di tutto quello, però sa cosa fare quando Tracy, una groupie slash spogliarellista, si presenta al suo cospetto alla fine di ogni live.
A Brian va bene così. Gli va bene non avere alcun tipo di legame sentimentale con una donna che probabilmente cerca solo di succhiargli un po' di soldi e privilegi, oltre ad una certa parte della sua anatomia.
In ogni caso, va tutto bene, almeno fino a quando Tracy non ha la pessima idea di iniziare a confidarsi con lui. Brian non sa esattamente che problema abbiano le donne, ma hanno questa tendenza a rovinare sempre tutto.

Tracy gli racconta della sua famiglia, del suo lavoro, della sua vita in generale che non l'appaga.
Brian pensa a Marla Qualcosa ma non Singer.
Tracy gli dice che sta cercando una via di uscita. Traducendo, Tracy gli dice che lui è una via di uscita.
Brian pensa a Marla Qualcosa ma non Singer con la canna del fucile in bocca.

Sbarazzarsi di Tracy risulta facile, basta farsi beccare a letto assieme a Michelle. È così che si mettono assieme. Ed è così che lo viene a sapere Val, Matt, Johnny e Zacky. E Jimmy, Dio, Jimmy.
Jimmy lo viene a sapere e prende da parte Brian per dirgli, Amico, non credere, nemmeno per un solo istante, che Michelle non abbia capito che cosa stavi cercando di fare. E non credere che sia facile metterla da parte. Sei fottuto.
Brian non presta troppa attenzione alle parole di Jimmy; è troppo impegnato a pensare all’espressione un po’ sconvolta e un po’ irata sul volto di Valary quando viene a scoprire che l'amico migliore che Val abbia mai avuto si è portato a letto la sua gemellina.

***

La verità è che ho fatto una stronzata dietro l’altra e non ho prestato attenzione alle cose veramente importanti al momento giusto. La verità è che non ho capito nulla della vita.

***

L'annuncio del matrimonio tra Matt e Val non giunge inaspettato. Il matrimonio non è sfarzoso e gli invitati sono tutti amici e parenti strettissimi. Il pranzo viene tenuto in una villa con piscina e c’è talmente tanta birra e Champagne a disposizione che, nel giro di un paio d’ore, sono tutti ad un livello di saturazione alcolica quasi inquietante.

Brian, con la mente ottenebrata dai fumi dell’alcool, dice a Jimmy che dovrebbe decidersi a tagliarsi quella barba da senzatetto e, tra le altre cose, che sta pensando di chiedere a Michelle di sposarlo.

Jimmy ride come un pazzo, piegandosi sulla sedia, rischiando di vomitare il pranzo una volta o due. Jimmy è ubriaco, ma non fa molta differenza, perché Jimmy ha sempre detto la verità nel modo più brutale possibile, ubriaco o meno.
Non farmi ridere, dice. Michelle ti mangerà a colazione e, una volta che avrà finito, di te non sarà rimasto nulla se non ossa.

***

La verità è che non ho più il controllo della mia vita, tutto è su una linea retta e non ci sono possibilità di deviazione.

***

Il 28 dicembre del 2009 muore James Owen Sullivan ed è la cosa più straziante della storia. O almeno dovrebbe essere considerata tale, secondo Brian.
Per Jimmy aveva immaginato una morte da eroe, una morte sanguinolenta, gloriosa, da guerriero. Invece è silenzio ovattato, un urlo di una stella che implode lontana, il suono attutito dalla distanza.

Brian getta finalmente la spugna.

La persona che Brian ama di più, tanto quanto Jimmy, è suo padre. Quindi non sorprende nessuno la notizia che finalmente Synyster Gates ha deciso di dare ascolto al suo genitore e gettar via centocinquanta dollari per una seduta con una strizzacervelli.

La strizzacervelli si chiama Claire e ha stampata in faccia quell'espressione colma di compassione che Brian vorrebbe prendere a pugni. Claire dice che secondo lei Brian ha dei conti in sospeso con Jimmy. Brian tiene un diario, perché così gli ha consigliato di fare Claire. Gli ha detto di scrivere tutto ciò che vorrebbe dire a Jimmy. Vorrei che tu fossi qui, scrive. Vorrei piantare una tenda nel cimitero e vivere di fianco alla tua tomba e bere fino a collassare e mandare giù sonniferi, così potrei fingere di passare il tempo a dormire al tuo fianco.

Brian scrive, scrive, scrive e scrive, mentre Zacky inizia a bere come un dannato, mentre Johnny si chiude in casa, mentre Matt diventa uno stramaledettissimo monaco e inizia a dire che Jimmy è lassù da qualche parte a guardarli.

Brian non dice a Matt che le sue sono tutte cazzate, che Jimmy è a far compagnia ai vermi e che Jimmy non ci credeva nemmeno, nel Paradiso.

Brian sta zitto e scrive, scrive, scrive in continuazione perché è meglio così. Meglio camminare sulle punte dei piedi, soprattutto quando le fondamenta su cui hanno costruito tutta la loro vita manca ora di un pilastro di fondamentale importanza.

Il 28 dicembre del 2009 muore James Owen Sullivan.
Il 7 maggio del 2010 Brian Elwin Haner Jr. si sposa con Michelle Di Benedetto.

***

La verità è che Jimmy aveva ragione e, oltre alle ossa, Michelle mi ha mangiato anche l’anima. Michelle è pronta a schiacciare il prossimo all’evenienza e sembra che abbia deciso di dedicare la sua esistenza a distruggermi. La verità è che sono sposato con un’estensione perché è ciò che di più simile all’originale esiste.

***

“Sai qual è la morale della favola, Claire?”
“No, Brian, qual è?”
“Che le estensioni sono solo estensioni, non sono fatte per stare con le copie originali”.

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p: synyster/michelle, f: avenged sevenfold, p: synyster/valary

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