Titolo: Easy to Control
Fandom: RPF Attori
Personaggi: Chris Hemsworth, Tom Hiddleston, Elsa Pataky [Straordinaria presenza finale di India Rose Hemsworth]
Genere: Introspettivo, Erocito, Romantico
Rating: Rosso
Avvertimenti: What if? (E se…), Slash, Het, Threesome, Lemon, Established Relationship
Conteggio Parole: 3138 (
FiumiDiParole)
Note: 1. Amo Elsa. La adoro** e la vedo benissimo in una relazione stabile anche con Tom ù_ù<3
2. Assolutamente non betata XD
Erano state delle risatine complici e divertite, accompagnate da dei versi più bassi - che sarebbero risultati sicuramente impercettibili se non fosse stato per l'accogliente quiete che regnava nella casa -, ad attirarlo nella cucina.
Ovviamente sapeva a chi appartenevano, e ormai era anche normale trovarli insieme - si sarebbe scoperto sorpreso in caso contrario -, ma non riuscì ad impedirsi di sorridere.
Sapere che le persone più importanti della sua vita condividevano un quell'ottimo rapporto di complicità e affetto, lo rendeva felice come non mai.
Non tutti potevano avere la sua fortuna, era quella la realtà, e Chris si sentiva davvero l'uomo più fortunato del mondo. Tuttavia, quando oltrepassò la porta della cucina, il sorriso di soddisfatta felicità che era apparso sul suo volto, rimase sospeso tra lo stupore ed un'innegabile eccitazione che subito lo travolse.
Elsa, sua moglie, era seduta sopra il tavolo e con lei c'era anche Tom, il suo compagno.
A guardarli separatamente sembravano quasi normali... Tom aveva una camicia blu, vecchia e rovinata, che utilizzava per restare a casa. Mentre Elsa indossava un maglione particolarmente lungo, che di solito arrivava a coprirle le gambe fin sotto il sedere, ed un paio di stivaletti con il tacco che l'australiano avrebbe ignorato in un'altra situazione...
Ma erano normali, assolutamente normali.
L'inglese oltretutto era rimasto tutto il giorno a casa a giocare con India, Elsa era andata a fare compere mentre lui era stato occupato su un set fotografico fino a quel momento... quindi era stata una giornata nella norma.
Poteva davvero cercare in ogni modo di convincersi sulla normalità di quella situazione, ma la verità però era ben diversa. Perché su quegli insignificanti stivaletti - che Chris non avrebbe mai notato - erano arrotolati gli slip della donna, insieme a degli shorts scuri. Se fosse riuscito ad ignorare quel piccolo fattore, sarebbe davvero stata una situazione normale... ma non poteva.
Il capo di Tom tra le gambe lunghe e lisce di Elsa gli impediva di ignorare gli slip sugli stivaletti.
Congelato, e con un principio di erezione, rimase ad osservarli quasi senza respirare, come se quella funzione vitale potesse distrarlo da ciò che stava fissando.
La spagnola teneva i palmi delle mani ben piantati sul tavolo, mentre le lunghe dita dell'uomo vagavano sulle cosce ed i polpacci, accompagnando i sicuri movimenti delle labbra e della lingua tra le gambe dell'altra - lo immaginava benissimo, ed era estremamente sensuale ed eccitante.
Erano... oscenamente belli.
Lì avrebbe guardati per ore, sentendosi sempre e in ogni caso la persona più fortunata al mondo.
Poi un gemito si liberò dalle labbra di Elsa, che si tese eccitata e tirò il capo all'indietro, mostrando la sinuosa linea del collo che si perdeva sotto il maglioncino, facendo desiderare a Chris di essere lì con loro a mordere quella bella e profumata pelle.
Rimasto incantato da ciò che stavano facendo e, perso totalmente nei suoi pensieri, non riuscì a trattenersi dall'emettere sua volta un verso di piacere.
Quella reazione - il gemito che spezzò il mondo che gli altri due si erano creati -, fu in grado di attirare gli sguardi su di sé, e l'australiano si sentì quasi a disagio per averli interrotti. Spostò gli occhi da Tom ad Elsa e viceversa, non sapeva che dire - se scusarsi o meno -, ma fortunatamente fu proprio Hiddleston a toglierlo in gran parte dall'imbarazzo, regalandogli un sorriso ed una risatina... e a quel punto Chris sentì le sue ginocchia tremare come se non potessero più reggerlo.
Anche la spagnola gli rivolse un lieve sorriso, con le gote leggermente arrossate ed il respiro irregolare.
" Ben tornato a casa, Chris...", lo accolse Tom, umettandosi le labbra quasi distrattamente - aveva su di esse il sapore della donna, e quel gesto rapì completamente l'altro uomo.
" Come è andato il servizio fotografico?", chiese Elsa, con tono gentile, senza preoccuparsi di nascondere una leggera nota eccitata nella tua voce.
" Bene...", non sapeva esattamente come fosse riuscito a parlare senza balbettare, e neanche come le sue gambe riuscirono a muoversi da sole, portandolo vicino al tavolo.
Sinceramente però, aveva ben altro per la testa. Era attratto da entrambi, fisicamente e spiritualmente, ed il vederli in quelle condizioni gli faceva quasi perdere la ragione.
Non chiese alcuna spiegazione - era necessario?! -, preferendo chinarsi su sua moglie per poterla baciare.
Carezzò le labbra con le sue, lentamente e senza alcuna fretta, approfondendo il bacio gradualmente fino a rimanere senza fiato.
Si separò da lei con un lieve sorriso, subito ricambiato.
" Ciao Chris...", ridacchiò Elsa, carezzandogli la nuca con le lunghe dita.
L'australiano si godette per qualche istante quelle attenzioni poi, abbassò lo sguardo per osservare Tom.
Ricambiava la sua occhiata con una mezza espressione maliziosa, tenendo socchiuse le labbra umide ad arrossate... estremamente invitanti.
Si chinò verso di lui, incantato dall'espressione lasciva e divertita che gli illuminava il viso, cercando poi di coinvolgerlo in un bacio.
Sentì subito il sapore di Elsa mischiato a quello dell'inglese e, tremando eccitato, mordicchiò il labbro inferiore del suo compagno.
" È stato... un bel ritorno a casa...", ammise una volta separato dalla bocca di Tom.
" Non avevamo dubbi a proposito...", rispose sincero Hiddleston, lanciando un'occhiata complice ad Elsa.
" Ma a questo punto direi che... il tavolo è un po' scomodo per tutti.", aggiunse la donna.
" Direi... di sì.", assentì l'inglese, sollevandosi e tendendo gentilmente la mano all'altra per farla scendere dal tavolo.
Chris lì osservò incapace di parlare, socchiudendo la bocca senza emettere fiato quando Elsa si chinò per togliere dal suo stivaletto gli shorts e gli slip.
Il lungo maglione che indossava copriva la sua nudità ed Hemsworth trovò la cosa decisamente eccitante.
Si mossero rapidi verso la camera da letto, animati tutti e tre dalla stessa necessità.
" India?", chiese Chris una volta nella stanza, liberandosi della giacca.
" Dorme come un angioletto...", rispose Elsa, senza nascondere una certa urgenza nella voce. Si sedette sul letto, togliendosi frettolosamente gli stivaletti e permettendosi poi di lanciare delle occhiate abbastanza eloquenti ai due uomini.
Mai in vita sua si sarebbe aspettata di vivere una situazione simile, ma era stato semplice innamorarsi di uno come Chris. Poi era arrivo Tom... e lui non si poteva odiare. All'inizio, quando aveva scoperto la loro relazione, aveva provato a detestarlo, ma alla fine tra lei e l'inglese si era formata una sorta di piacevole complicità che aveva reso impossibile capire quando l'amicizia si era trasformata in una sorta di amore.
" Faremo meglio a non svegliarla.", constatò Tom, sorridendole e avvicinandosi per baciarla. Elsa rispose piano al suo bacio, allargando le gambe per permettergli di mettersi tra di esse.
Chris - cercando di non incantarsi di nuovo - salì a sua volta sul letto, mettendosi seduto alle spalle della donna. Le sfiorò il collo con le labbra, insinuando le mani fin sotto il lungo maglione che indossava per carezzarle il bacino, iniziando poi a sollevarlo lentamente... mettendo a nudo il ventre piatto ed il reggiseno color carne.
Tom si staccò subito per permettere a Chris di spogliarla, osservando i movimenti dell'uomo, facendo poi scorrere lo sguardo sul perfetto corpo di Elsa.
Il maglione venne subito abbandonato per terra e l'inglese, sorridendo, si spinse verso la bocca di Chris, reclamando un bacio, mentre la donna armeggiava con i bottoni della sua camicia - che presto raggiunse il maglioncino.
Le labbra di Elsa si posarono subito sul collo e sulle clavicole di Tom, e tremò lievemente quando le mani ruvide di Chris scivolarono tra le sue gambe. Le carezzò le cosce, spingendo di tanto in tanto le dita verso la sua femminilità e divorando al tempo stesso le labbra di Tom.
Le mani dell'inglese si mossero a sua volta sul corpo di Elsa, soffermandosi sulla schiena e sul reggiseno che sganciò dopo qualche momento.
Abbandonò le labbra di Chris, per spingersi verso la donna, baciandola e carezzandole i capelli mentre l’australiano faceva salire le mani sul ventre e poi sul seno nudo.
Tom baciò con dolcezza gli zigomi leggermente pronunciati di Elsa, mentre Chris guidava le sue dita su un capezzolo duro e scuro. Lo strinse e vi giocò malizioso, leccandole il collo fino a quando non riuscì a rubarle un vero e proprio gemito.
La spagnola si inarcò contro il corpo di Chris, spingendo il petto in avanti e afferrando l’altro uomo per i pantaloni, strattonandoli fino a riuscire a liberare la cintura dalla fibbia. Riuscì ad abbassarli senza troppe difficoltà, e Tom se li sfilò completamente calciandoli via.
“ Qualcuno…”, esordì Hiddleston all’orecchio di Elsa. “ Ha ancora… troppi vestiti, non trovi?”
Lei ridacchiò e, allontanando a malincuore le mani di Chris dal suo corpo, si rigirò per poter baciare suo marito.
“ Penso che Tom abbia ragione…”, confermò poco dopo, posando entrambe le mani sulle spalle dell'australiano per spingerlo all'indietro sul materasso.
Chris accennò un sorriso, distendendosi e permettendo alla donna di aprirgli la camicia, puntando invece gli occhi sul suo compagno che si liberava delle scarpe prima di raggiungere Elsa sul letto. Tom sorrise, e tenendo a sua volta gli occhi ben puntati su quelli dell'altro uomo, carezzò lentamente la schiena della spagnola - strappandole un sospiro -, e senza arrestare il cammino della propria mano, la fece scivolare fino al corpo di Hemsworth, aiutando Elsa a spogliarlo.
Riuscirono a lasciarlo con solo l’intimo addosso e, scambiandosi un’occhiata complice, si abbassarono sull’australiano vezzeggiando con baci, carezze e morsi il suo corpo come se si fossero alleati contro di lui - cosa che ovviamente era già accaduta parecchie volte da quando avevano iniziato la loro relazione e che non gli era mai dispiaciuta.
Si concesse un lungo sospiro, e chiudendo gli occhi seguì mentalmente i movimenti dei due.
Elsa gli baciava il collo ed il petto, stuzzicando con le unghie e con le dita i suoi capezzoli sempre più duri e sensibili, mentre Tom scivolava verso il basso, con una lentezza quasi estenuante, leccando il ventre e mordendolo dove la pelle si faceva più delicata.
Erano delicati ma sensuali, e Chris presto iniziò a muoversi irrequieto, sempre più eccitato e frustrato.
" Cazzo...", ansimò facendo affondare il capo nel materasso ed inarcandosi alla ricerca di un contatto maggiore. Allungò la mano sul corpo di Elsa, cercando di attirarla a sé per un bacio, ma la donna fuggi ridacchiando.
" Hai fretta?", domandò, leccandogli l'orecchio senza però impedirgli di carezzarle la schiena e le natiche.
" Da quando... ah... hai iniziato a frequentare Tom sei...", sospirò. " Sei… ingestibile..."
L'inglese, tirato in causa, condusse una mano tra le gambe del suo compagno, stringendo il pugno da sopra i boxer.
" Sarebbe colpa mia?", chiese malizioso, facendo gemere l'australiano.
" Ah... sì..."
" Sei tu, caro mio.", ribatté Elsa, sfiorandogli le labbra con le sue. " Sei facilmente controllabile."
Chris gemette ancora, senza neanche cercare di controbattere, piacevolmente colpito dalla piega degli eventi e per nulla contrariato dalla sua totale sottomissione... con due come Elsa e Tom non poteva né voleva fare altrimenti.
Socchiuse le labbra, accogliendo un nuovo bacio da parte della spagnola, allargando al tempo stesso le gambe per lasciare all'altro uomo maggior movimento.
Hiddleston infatti gli sfilò con attenzione i boxer e gli regalò una prima carezza che lo fece tremare visibilmente.
" Cristo... Tom!", gemette, ricevendo in risposta una risatina compiaciuta ma che sfortunatamente non venne seguita da altre carezze. L'inglese infatti si alzò dal letto baciando la spalla di Elsa, ed attirando su di sé gli sguardi dei suoi amanti.
Lo osservarono mentre si toglieva i boxer, lasciandoli sul pavimento, e andare verso un mobile accanto al letto. Aprì il primo cassetto, e anche senza continuare a guardarlo Chris sapeva che cosa stava prendendo. Strinse quindi a sé Elsa, ribaltando le posizioni per bloccarla sotto di sé, rivolgendole un ampio sorriso.
Iniziando a baciarle tutto il viso mentre con una mano le carezzava un fianco.
" Facilmente controllabile?", domandò divertito, facendo ridere la donna.
" Te la sei presa?", domandò circondano il bacino dell'australiano con le gambe.
" Direi di no...", mormorò spingendo la mano sulle natiche, voltandosi poi verso Tom quando lo risentì salire sul letto alle sue spalle.
L'uomo posò sul letto una scatoletta di preservativi, e versò sulla sua mano il freddo e gelatinoso contenuto di tubetto che aveva preso dal cassetto. Lo sparse con attenzione tra le dita, e lo passò poi ad Hemsworth che lo imitò.
Il gel era freddo e, lasciando cadere per terra il tubetto, sfregò i polpastrelli tra di loro per spargervi il lubrificante, portandoli poi vicino alle labbra per alitarvi sopra nel tentativo di riscaldarlo almeno un poco.
Elsa si mosse sotto di lui, attendendolo quasi con impazienza, e rivolgendole un mezzo sorriso si piegò su di lei per baciarla, mentre spingeva delicatamente le dita tra le sue gambe.
Un mugugno si perse nelle loro labbra, presto seguito da un ansito dell'australiano nel sentire le fredde e lunghe falangi di Tom insinuarsi nelle sue natiche.
Cercò inutilmente di concentrarsi sul corpo di Elsa, sfregando il pollice contro il clitoride mentre con le dita cercava di spingersi dentro di lei, ma più Tom stuzzicava il suo orifizio, più le sue mani tremavano ed esitavano.
" Ti dai... una calmata?", borbottò Chris rosso in volto, faticando a mantenere la calma. L’inglese però ridacchiò e gli baciò la schiena, spingendo le dita dentro l’orifizio.
“ A-ahh…”
" Shh...", soffiò piano Tom, e ancor prima che Hemsworth potesse controbattere, le mani di Elsa si posarono sul suo volto, costringendolo a prestarle attenzione.
Gli occhi verdi della donna erano lucidi per il piacere e, baciandolo velocemente, gli rivolse poi un leggero sorriso malizioso.
" Al posto di lamentarti…”, prese tra i denti il labbro inferiore dell’australiano. “ Potresti darti una mossa…”
Chris mugugnò in risposta, socchiudendo gli occhi quando l’indice di Tom si piegò dentro il suo corpo.
“ Sicura?”, mormorò dopo qualche istante dopo, ricevendo un altro morso un po’ più forte che gli fece sentire tutta l’impazienza della donna.
A tentoni cercò quindi la scatoletta di preservativi prendendone una bustina, la strappò frettolosamente cercando di non romperlo - non che non ne avessero, ma aveva come in timore che portasse sfortuna. Lo fece scivolare con attenzione sulla sua erezione, muovendovi poi la mano per farlo aderire alla pelle.
Rivolse ad Elsa un mezzo sorriso, portando le mani sui suoi fianchi per farle sollevare il bacino e guidare il suo membro dentro di lei.
Entrò lentamente, lasciando il tempo ad Elsa di abituarsi all’intrusione ed ascoltando le reazioni del suo corpo, che si irrigidiva e si rilassava ad ogni respiro contro il suo membro.
Le sue orecchie vennero subito invase dai bassi e caldi sospiri della donna, e approfittando della tregua che Tom gli stava dando, continuò a muoversi con calcolata lentezza fino a riuscire ad entrare completamente.
“ Ah…”, nascose il volto nell’incavo del collo di Elsa, sospirando e rilassandosi a sua volta.
“ Chris…”, ansimò la spagnola, carezzandogli i capelli e lanciando un’occhiata ad Hiddleston che si riavvicinò al corpo del compagno. Gli sfiorò la colonna vertebrale con le labbra, spingendo di nuovo la mano tra le natiche dell’amante, penetrandolo con due falangi.
Sospirò ancora, inizialmente infastidito dalle dita di Tom, ma non si ritrasse attendendo che i suoi muscoli accettassero l’intrusione. Le avvertì muoversi lentamente, accompagnate dai rassicuranti baci dell’inglese e da quelli che anche Elsa iniziò a donargli sul collo e sulla spalla.
“ Muoviti…”, mormorò piano la donna, alzando il bacino per andare incontro al corpo del marito. L’australiano gemette contro la sua morbida pelle nel sentire il suo sesso affondare ancora nel corpo della donna e, attratto da quel calore, assecondò quel movimento, riuscendo anche ad accogliere più a fondo le dita di Tom.
Si mosse ancora, lasciando che nelle sue orecchie penetrassero i bassi gemiti di Elsa, raggiunti poi dai suoi quando le lunghe dita dell’inglese raggiunsero la sua prostata.
“ Ah…”, tremò a quel piacevole contatto che Hiddleston si premurò di ripetere più volte, sfregando i polpastrelli fino a sentire i muscoli di Chris sciogliersi.
Hemsworth si mosse eccitato contro il corpo di Elsa, riversando anche su di lei il piacere che provava.
Per lo attimo i gemiti si trasformarono in un lamento quando le dita del suo compagno lo abbandonarono e pur di non pensarci e soddisfare la donna si ritrasse per poi affondare ancora in una spinta.
Ansimarono entrambi, e Chris sollevando il capo cercò gli occhi di Pataky.
Tremendamente verdi e limpidi, carichi di passione e necessità... la baciò e mosse ancora il bacino, fermandosi solo quando avvertì il sesso di Tom, protetto dal preservativo, contro lo sue natiche.
Trattenne istintivamente il respiro, affidandosi alle mani di Tom sui suoi fianchi e ai baci che aveva iniziato a regalargli sulla schiena.
Spinse senza fretta il suo membro dentro l'orifizio di Chris, carezzandogli i muscoli per farlo rilassare.
" Dai... non è mica la prima volta, ragazzone.", mormorò con un sorriso, avvertendo nel sibilo che emise Hemsworth l'incapacità di trovare una risposta abbastanza sagace per controbattere.
Andò quindi alla ricerca degli occhi di Elsa e, incrociandoli, le mandò un bacio mentre afferrava con più fermezza i fianchi di Chris.
In un solo movimento entrò in lui, costringendolo ad affondare a sua volta nel corpo della donna.
Dalle loro bocche si liberarono dei gemiti e per qualche istante, il tempo di riprendere controllo del loro corpo - Tom si sentiva quasi perso dentro il suo amante, era talmente stretto da togliergli il fiato -, la stanza cadde del silenzio più assoluto.
" T-Tom...", il sospiro soffocato di Chris spezzò quell'anormale quiete, e l'inglese si convinse a muoversi ancora. Venne subito assecondato da Elsa che, alzando il bacino, andò incontro al corpo di Chris scosso dal piacere. Ne cercò ancora le labbra, cingendogli le spalle con le braccia.
Guidato dalla crescente necessità, presto anche l'australiano iniziò a muoversi insieme ai suoi due amanti, stringendo a sé l'esile corpo di Elsa e lasciando talvolta che i movimenti di Tom si riversassero sulla donna.
Parole senza senso riempirono la camera fino a qualche istante prima silenziosa mentre i loro corpi, trovando finalmente il ritmo giusto, continuarono a muoversi, baciarsi e a graffiarsi nella follia dell'amplesso.
Elsa raggiunse per prima l'orgasmo, inarcandosi sul materasso e puntando i piedi su di esso come se fosse preda di un crampo. I due, eccitati dal gemito emesso dalla donna e dalla sua espressione di piacere, si mossero quasi febbrili fino a raggiungere a loro volta l'apice.
Stremati, ma appagati, sciolsero il loro erotico abbraccio liberandosi subito della fastidiosa presenza del preservativo.
Si distesero vicini, troppo stravolti per parlare... o almeno così si sentiva l'australiano.
Tant'é che quando sentì il pianto di India poté solo boccheggiare stupito dinnanzi al coro dei suoi due amati: " Chris."
Prese un bel respiro e si tirò seduto sul letto a malincuore, lanciando un'occhiata maligna a Tom e ad Elsa - che ricambiarono prontamente con un sorriso che sembrava dirgli di darsi una mossa visto che era il suo turno.
" Ottimo tempismo, India...", sospirò e, facendo una breve sosta nel bagno per indossare un accappatoio, raggiunse sua figlia.
Ovviamente non riuscì a non pensare al fatto che prima o poi anche la piccola avrebbe preso l'esempio di quegli altri due e avrebbe iniziato a sfruttarlo...
" Cresci più lentamente che puoi, principessa...", mormorò cullandola con un sorriso, conscio che per lei, Elsa e Tom avrebbe sempre - e in ogni caso - fatto di tutto.
Se ne rendeva conto ogni giorno di più: era davvero un uomo fortunato.