[The Hobbit] Out of sight, Out of mind | III. Something that must remain secret

Mar 27, 2013 11:33


Titolo: Out of sight, Out of mind
Titolo del Capitolo: III. Something that must remain secret
Fandom: The Hobbit
Personaggi: Dwalin, Balin, Fìli, Kìli, Thorin Oakenshield
Genere: Introspettivo, Malinconico
Rating: Rosso
Avvertimenti: Slash, What if? (E se…), Incest
Conteggio Parole: 1240
Note: 1. Scritta per questo prompt: “Dwalin si ricorda il vero motivo per il quale lui e Balin non si vedono spesso - che non è il lavoro ma i sentimenti che non dovrebbero provare l'uno nei confronti dell'altro. Possibilmente con un flashback smut.” ed io ne ho tirato su, beh... una cosa un po’ più lunga del previsto che ho deciso di dividere in tre (o quattro) parti. Salto temporale qui ci troviamo a casa di Beorn e verrà mostrata ‘più chiaramente’ un’altra coppia. Simile, e al tempo stesso diversa, a quella creata da Balin e Dwalin :3
2. Partecipa a 500 Themes Italia con il prompt: 159. Temi ciò di cui non puoi parlare
3. Ovviamente per il mio dolce uomo che mi ha riempito di prompt ù_ù
4. Non betata °A°




A dispetto di ogni previsione, dopo la breve sosta a Gran Burrone, la Compagnia aveva trovato un altro momento di meritata pausa nell’accogliente casa di Beorn, il mutapelle. C’erano stati momenti di tensione e di dolore, battaglie e ferite che dovevano essere curate... e quella dimora era come una manna dal cielo per tutti.
Non erano tanto lontani da Erebor, e anche se erano separati dalla loro ‘casa’ dal Regno degli Elfi, tutti si sentivano così speranzosi e felici da concedersi canti e balli.
Perfino Dwalin, che non era mai stato un tipo particolarmente incline all’ottimismo - soprattutto quando si parlava di certi argomenti -, si ritrovò a dirsi che le cose potevano solo andare bene. Che avevano ormai superato il peggio.
Era tutto merito dell’aria pacifica di quel luogo e del buon cibo che era stato loro offerto, tant’è che non trovò vergogna o timore nel sedersi accanto a suo fratello, cingendogli le spalle con un braccio per attirarlo a sé quasi affettuosamente.
Nessuno parve far caso a quel gesto, ma dal sorriso che piegò le labbra di Balin, Dwalin comprese che anche quest’ultimo era sicuramente stato contagiato da quell’allegria generale.
Ovviamente, quando arrivò il momento di riposare negli enormi giacigli preparati per loro da Beorn - giganteschi per dei Nani -, entrambi decisero di non rischiare oltre quella sera. Quindi, mentre Dwalin si concedeva un momento per fumare la pipa accanto al focolare, Balin preferì invece farsi una passeggiata prima di distendersi... e solo grazie a quella sua scelta assistette ad una scena che, sfortunatamente, non poté gradire - come poteva d’altro canto?
La voce di Thorin era intrisa di rabbia, e nonostante la stesse tenendo forzatamente bassa era stata ugualmente in grado di attirare la sua attenzione.
Balin non poté fare a meno di preoccuparsi nel sentire quel tono, e silenzioso si avvicinò per poter scoprire il motivo di quel litigio e tentare come al suo solito di fare da paciere - inoltre, il maggiore dei figli di Fundin conosceva fin troppo bene il suo principe per sapere che se stava discutendo in quel modo doveva essere accaduto qualcosa di grave... e doveva per forza cercare di calmarlo.
" Siete una vergogna!", sibilò adirato Thorin, e al vecchio guerriero bastò una sola occhiata per vedere Fìli e Kìli abbassare il capo davanti a quelle parole, seguite subito da altri crudeli rimproveri.
Balin, rimanendo nascosto nell'oscurità degli alberi, non faticò a comprendere il motivo di quella discussione a senso unico che non dava ai due giovani Nani neanche l’opportunità di difendersi, complice anche il timore reverenziale che provavano nei confronti del loro parente.
Solo Kìli, aiutato dall'ardore della sua giovane età, tentò di far ragionare Thorin, ma il secco rumore dello schiaffo che si abbatté sul suo viso segnò la fine di ogni argomentazione.
" A letto. Ora. E non vi voglio più vedere vicini fino alla fine di questo viaggio. Capito?", ordinò Thorin e senza fiatare i due ripresero la strada per l'abitazione del mutapelle.
Thorin, rimasto solo, si concesse un sospiro quasi triste che tradiva la durezza della sue parole e Balin si decise a lasciare il suo nascondiglio.
“ Ragazzo...”, esordì, attirando su di sé lo sguardo del principe.
“ Balin...”, gli occhi di Thorin si riempirono per qualche attimo di vergogna e timore, e il vecchio guerriero si affrettò a donargli un breve sorriso rassicurante.
“ Non preoccuparti. Non sono qui per giudicare i tuoi nipoti.”, rispose, e l’altro Nano emise l’ennesimo sospiro.
“ Lo sapevi già?”, chiese, e quando Balin assentì non poté non appoggiarsi contro il tronco di un albero mormorando un: “ Cosa ho sbagliato con loro?”, che fece rabbuiare non poco il più grande.
Quella domanda, sicuramente legittima, lo portò a pensare a cosa sarebbe accaduto se fossero stati lui e Dwalin in quella stessa situazione.
Non osava neanche immaginarlo, ma non poté non chiedersi che cosa avrebbero fatto in quel caso...
Forse Dwalin avrebbe preso ugualmente la via della fuga pur di proteggerlo e lui sarebbe rimasto solo, forse non sarebbe cambiato niente, ma quello non sarebbe stato neanche lontanamente d'aiuto a Fìli e Kìli.
Erano così giovani e avevano solo bisogno di una guida e di comprensione, per quel motivo poteva solo cercare di far ragionare il principe.
“ Se la loro relazione non esistesse, se non ci fosse quel legame, saresti fiero di loro?”, domandò quindi in risposta.
“ Lo sono da quando sono nati, Balin.”, ribatté Thorin. “ E sarò sempre orgoglioso di definirli i figli di mia sorella.”
“ Allora non hai sbagliato niente... hai aiutato Dìs a crescere due ragazzi educati e degli abili guerrieri. Ciò che provano l’uno per l’altro è al di là del tuo potere.”
“ Balin... non voglio che soffrano.”, ringhiò serio il principe. “ Se il loro legame venisse scoperto, verrebbero disprezzati dalla società... e non voglio che accada. Non potrei... proteggerli...”
Quella risposta parve quasi eliminare un peso dalle spalle dell’anziano che, sorridendo ancora, carezzò la spalla di Thorin.
Temeva di scontrarsi con i pregiudizi di quel Nano - del suo Re - che tanto ammirava, e che in realtà era semplicemente preoccupato per i suoi nipoti.
“ Puoi proteggili con la tua comprensione. Con la tua presenza, ma non costringerli a negare ciò che provano l’uno per l’altro. Quella crudeltà li allontanerà solo ed esclusivamente da te, e non servirà a tenerli separati. Quando il tuo cuore sceglierà il suo Thadulurel, comprenderai quando sia complicato fare a meno di quella persona...”, spiegò comprensivo.
“ So benissimo che significa.”, borbottò il principe, stupendo non poco Balin con quella sua affermazione. “ E non posso permettermi di amarlo.”, concluse secco.
“ Thorin...”
“ No. Questa è una mia scelta.”, tagliò corto il Nano. “ Il suo posto non è qui con noi. Non è qui con me... non posso permettermi di farlo soffrire.”
Balin non faticò a comprendere di chi stesse parlando Thorin, ma preferì non fiatare per lasciare che fosse il tempo a mettere chiarezza su quella situazione... anche perché il maggiore dei Fundin era una persona compassionevole e attenta, e si era presto reso conto dell’interesse che Bilbo nutriva nei confronti del loro Re, quindi ai suoi occhi quella rivelazione era una cosa positiva.
Ad entrambi serviva solo un po’ di tempo e di coraggio.
“ Comprendo.”, assentì. “ Ma dovresti parlare con i ragazzi prima di perderli.”, continuò, tornando sul discorso principale.
“ Li avrebbe potuti scoprire chiunque.”, si difese il Nano.
“ Sgridarli per la loro mancanza di attenzione è corretto, ma dovevi incoraggiarli a trovare la giusta riservatezza, spiegargli il motivo della tua rabbia.”
Thorin sospirò ancora, concedendo per l’ennesima volta la ragione al suo vecchio amico.
“ Domani proverò a sistemare questa situazione...”
“ Hai fatto la scelta giusta.”, rispose Balin.
“ Tu...”, esordì Thorin, scrutandolo negli occhi con una tale intensità che il vecchio guerriero temette di ritrovarsi dinnanzi ad una domanda scomoda, riguardante il suo legame con Dwalin. “ Sapevi da tanto di loro?”
“ … sì, ed ho mantenuto il segreto.”, rispose sincero ed anche altrettanto sollevato dalla piega presa dal discorso. “ Perché basta vederli per capire che non c’era nulla di sbagliato nel loro amore.”, continuò.
“ Kìli ha cercato di dirmelo...”
“ Ti somiglia. Siete sempre stati due teste calde.”, sorrise Balin, strappandone uno anche al principe.
“ Ti ringrazio, amico mio.”, esordì qualche attimo dopo. “ Per la tua riservatezza e saggezza. Sono felice di averti al mio fianco anche durante questo viaggio.”
“ Ed io ti sono grato per aver scelto di intraprendere la via del dialogo con Fìli e Kìli.”, e senza più parlare, tornarono verso l’abitazione di Beorn... dove li attendeva una notizia tutt’altro che lieta.

Nota:
Thadulurel: L’Unico tra tutti. Nella mia headcanon i Nani si possono innamorare una sola volta nella vita e visto che in italiano non rendeva bene “l’uno” ho deciso di ‘inventare’ la parola per definire quel legame. La parola è realmente in Khuzdul, ma l’idea di utilizzarla per lo scopo di definire il legame è mia.

character: dwalin, work: out of sight out of mind, warning: incest, character: fili, rating: rosso, character: thorin oakenshield, !fanfiction, character: kili, fandom: the hobbit, pairing: fundincest, character: balin, warning: slash, warning: longfic, warning: what if?

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