[Sherlock (BBC)] Sharp Observation

Jan 02, 2013 01:46


Titolo: Sharp Observation
Fandom: Sherlock (BBC)
Personaggi: Greg Lestrade, Mycroft Holmes
Genere: Introspettivo, Erotico
Rating: Rosso
Avvertimenti: OneShot, Slash, What if? (E se…), Lemon
Conteggio Parole: 1666 (FiumiDiParole)
Note: 1. Partecipa al p0rn fest #6 @ fanfic-italia. Prompt: "Non penso sia il tuo ombrello quello che preme contro di me!"
2. Scritta tutta per il mio amore. Te la avevo promessa ed eccola qui… spero ti piaccia ç_ç
3. Ambientata prima della “morte” di Sherlock XD i due personaggi li conosco a grandi linee e spero di non aver scritto una schifezza
4. Non betata. Assolutamente non betata!




Il familiare rumore della caffettiera lo riportò improvvisamente alla realtà, costringendolo ad interrompere il suo sonnellino iniziato sul tavolo della cucina.
Si sollevò stiracchiandosi, avvicinandosi poi al fornello con in mano una bianca tazzina.
Doveva ammettere che in quell'istante il caffè era forse l'ultimo dei suoi desideri - il primo era tornare a letto a dormire - ma doveva lavorare, e quella bevanda gli serviva proprio per iniziare la giornata alla centrale di polizia.
Attese con gli occhi socchiusi che il gorgogliare della caffettiera terminasse, e fece appena in tempo ad afferrare il manico che si ritrovò stretto tra le braccia familiari di Mycroft Holmes.
" Greg...", mormorò l'uomo, sorridendo contro il suo orecchio.
" ... 'giorno...", rispose l'ispettore, accennando un lieve sorriso, che puntualmente si spense - facendolo anche svegliare del tutto - quando avvertì le forme dell'altro con più chiarezza.
Si irrigidì non poco, cercando inizialmente di ignorarlo mentre veniva assalito da un migliaio di domande dalla dubbia intelligenza - come poteva averne ancora voglia dopo quella notte!?
" Non penso sia il tuo ombrello quello che preme contro di me!", borbottò Greg a quel punto, incapace di ignorare l'erezione del maggiore degli Holmes e cercando di versare il suo caffè nella tazzina nonostante la ferrea stretta dell'altro.
" Acuta osservazione.", lo lodò Mycroft per poi aggiungere un: " E per colazione gradirei del tea accompagnato da dei croissant con confettura d'albicocca."
L'ispettore sospirò.
" Devo ricordarti che sei a dieta?"
" Come hai precedentemente notato, non ti suo premendo contro il mio ombrello. Secondo un rapido calcolo, con quei croissant non recupererò neanche lontanamente le calorie che intendo perdere."
" Mycroft...", sapeva che era inutile tentare di farlo ragionare ma doveva tentarci perché non era per davvero il momento.
" Ti sento pensare ad un sacco di scuse futili. Se ti preoccupa il lavoro, caro il mio Ispettore Lestrade, ti assicuro che arriverai perfettamente in orario."
" Non-"
" E in caso di ritardo...", tagliò corto Mycroft facendogli posare la tazza. " Sarai giustificato dal Governo Inglese, perché la tua presenza è richiesta dal sottoscritto in questo preciso istante.", concluse facendolo voltare per poi tappare ogni sua protesta con un bacio.
Greg aveva ovviamente molte altre 'scuse' con le quali declinare quel sicuramente piacevole invito, ma... la furba mano del maggiore degli Holmes che si insinuò tra le sue gambe gli fece improvvisamente cambiare idea.
" A-ah...", sussultò stupito per quel malizioso tocco e, blocco tra il mobile ed il corpo dell'altro, non poté far altro che lasciarsi baciare ancora e sentire la mano muoversi lenta sopra i suoi boxer che, con fin troppo entusiasmo, iniziarono ben presto ad essere troppo stretti.
Per quanto Mycroft apparisse come una persona a modo, gentile e servile, Greg aveva avuto suo malgrado l'onore di andare oltre quell facciata, scoprendolo un maniaco del controllo - e mai come in quel momento la definizione 'avere la situazione in pugno' appariva come veritiera.
Possedeva ovviamente l'innaturale intelligenza del fratello minore ma Mycroft sembrava essere un passo avanti nei confronti di Sherlock.
Conosceva il mondo e le persone in un modo meno analitico dell'altro Holmes, ed inoltre era anche più... malizioso - confermato dal fatto che lo stava masturbando senza alcuna vergogna contro la cucina.
Aveva avuto chissà quanti amanti - Greg non si era neanche azzardato a chiederlo, anche perché sapeva che il suo amante sarebbe stato crudelmente sincero -, e prima di scegliere l'ispettore come suo attuale compagno aveva pensato bene di 'controllarlo'.
Telecamere nascoste, intercettazioni ambientali e telefoniche... riuscendo a scoprire tutto ciò che gli interessava: dai tradimenti della moglie fino al successivo divorzio.
A quel punto aveva semplicemente atteso l'occasione più propizia ed erano passati rapidamente dagli sms - prima imbarazzanti e poi eccitanti - per giungere poi sul letto dell'appartamento di Lestrade.
Greg non era mai stato con un uomo - né aveva mai pensato di scopare con qualcuno del suo stesso sesso -, ma Mycroft era stato abbastanza furbo da coglierlo proprio in un momento di debolezza, e ciò che fino a qualche tempo prima non era neanche nei suoi pensieri, era ormai diventata una piacevole abitudine - in fin dei conti gli piaceva stare con Holmes.
" Ti sento pensare e non agire...", sussurrò poco dopo Mycroft, strappandolo dal suo limbo fatto di piacere e ricordi. " Devo fare tutto da solo?", insistette l'uomo, e ovviamente Greg reagì di conseguenza: invertendo le posizioni per spingerlo contro il mobile della cucina.
Nonostante il gemito che riuscì a rubargli con quel gesto, l'ispettore sapeva benissimo che il maggiore degli Holmes non era minimamente stupito dalla sua reazione - aveva calcolato tutto.
Cercò subito di mettere a tacere quella frustrante vocina che gli ricordava che Mycroft lo stava manovrando come una delle sue marionette, ripetendosi come un mantra la frase: " Non faccio tutto quello che mi dice Mycroft Holmes."
Lo baciò quindi con forza e non curanza, stringendo a sé il corpo dell'amante per cercare di sfilargli il più velocemente possibile i boxer.
Da quella posizione poteva sentire perfettamente il sesso duro dell'uomo ma, come per dispetto, lo ignorò per portare la mano sulle natiche di Mycroft.
Lo sentì emettere un sibilo quasi infastidito in reazione al suo gesto, cosa che lo fece scioccamente gioire al pensiero di averlo sorpreso... certo, poteva esserci riuscito, ma era più probabile il fatto che si stesse semplicemente illudendo con quella sua stupida convinzione.
Tentò quindi di non dare peso ai suoi pensieri, spingendo invece le dita tra le natiche del suo amante.
Nella sua mente aleggiava ancora la convinzione di essere controllato come un burattino da Mycroft, ma quando lo sentì sussultare al minimo contatto delle falangi con il suo orifizio, Greg dimenticò ogni cosa.
Ricordava solo ciò che avevano fatto la notte prima e come il corpo di Holmes fosse ancora estremamente sensibile, tant'è che gli parve quasi di avere il controllo di quell'erotico gioco, di essere lui a decidere quando e come dare piacere al suo amante... ma era una illusione.
Mycroft aveva voluto iniziare quel gioco e conosceva ogni sua mossa, tuttavia Lestrade non era abbastanza lucido per potersi rendere conto della sua sciocca presunzione.
Continuò a baciarlo senza nascondere la sua soddisfazione, spingendo poi l'indice oltre il sensibile anello muscolare dell'uomo. Non era eccessivamente stretto ed Holmes reagì subito con un sospiro compiaciuto, accogliendo senza alcuna lamentela anche la seconda falange che si mosse insieme alla prima.
Piegò e sfregò le dita contro i muscoli del suo amante, ascoltandone i gemiti ed i sospiri crescere fino a quando Mycroft non lo bloccò.
“ Greg…”, gli bastò semplicemente la voce improvvisamente roca dell’uomo per farlo rabbrividire e fermare - era in suo potere, era davvero stupido pensare di poter davvero controllare Holmes. “ Ora…”, aggiunse poi sulle labbra dell’ispettore, senza però aggiungere altro.
Lestrade socchiuse gli occhi, quasi incantato dalla maliziosa carezza della bocca del suo amante, ma si riprese quasi subito quando Mycroft lo spinse all’indietro fino a costringerlo seduto su una sedia.
Boccheggiò stupito, ma ancora una volta tutti i suoi pensieri si annullarono quando il maggiore degli Holmes si sedette sopra di lui scostandogli i boxer.
“ Mycroft…”
“ Preferirei non sentire altre tue osservazioni, Gregory.”, dichiarò con voce ancora roca, sollevandosi fino a sentire l’erezione dell’ispettore contro di sé. “ Potrebbero essere… mhh… tutt’altro che acute e trovo poco eccitante la stupidità…”
A Greg sarebbe piaciuto controbattere con una battuta acida e ironica, ma quando sentì la punta del suo membro farsi strada nell’orifizio del suo amante, poté solo afferrarlo per i fianchi per aiutarlo.
Ogni affondo era profondo e strappava ad entrambi dei gemiti sempre più frequenti e presto, dopo aver tentato inutilmente di trattenere i loro versi con dei baci, i movimenti si fecero talmente veloci da far quasi ribellare le gambe di Holmes.
Solo in un secondo momento Greg riuscì a recuperare abbastanza lucidità per iniziare a masturbare il suo amante, e dinnanzi al gemito che riuscì a strappagli si sentì per la prima volta ‘realmente’ fiero di sé - Holmes non poteva mentire né controllare quelle reazioni, era tutto merito suo.
Sorrise gemendo a sua volta, lasciando che quei mugugni riempissero l’aria della cucina. Si strinsero presto in un abbracciò, cercarono ancora e ancora di unire le loro labbra incapaci di contenere i gemiti.
Greg sapeva di essere solo uno strumento nelle mani di Mycroft, e che come sempre era proprio il maggiore degli Holmes a dettare ogni ritmo e a scegliere come e quando scopare… era una cosa frustrante ed anche imbarazzante, ma era tutto così piacevole ed eccitante in quegli istanti che Lestrade non avrebbe mai avuto il coraggio di lamentarsi o di porre fine al loro rapporto.
Non aveva più nessuno ormai e Mycroft era un’ottima compagnia - esclusi gli ovvi difetti ‘dell’essere un Holmes’ -, e più il suo membro entrava nel corpo del suo amante, più sentiva di avere davvero bisogno di tutto quello.
“ C-cristo…”, ansimò ancora, assecondando a sua volta i movimenti dell’altro mettendosi quasi sulle punte dei piedi.
“ Più f-forte…”, ordinò Mycroft poco dopo, sentendosi pericolosamente vicino all’orgasmo, ed incapace di fare diversamente Lestrade mosse più veloce la mano sul sesso di Holmes, senza mettere di muoversi e di spingere il bacino verso quello dell’altro uomo.
Continuarono a muoversi freneticamente, fino a quando Mycroft raggiunse l’apice del piacere con un roco verso soddisfatto, imitato dopo qualche affondo anche da Greg che emise un gemito quasi liberatorio.
Ormai privati della voce da quegli ultimi versi, i due rimasero quasi immobili e silenziosi.
Era stato intenso come ogni volta e Mycroft, non poteva non sentirsi pienamente soddisfatto.
“ Direi che sia il caso di farci una doccia!”, dichiarò Greg quando riuscì a parlare, accennando poi una lieve risata - scopare lo metteva sempre di buon umore, Mycroft se ne era accorto già da un po’ di tempo.
Holmes, dinnanzi a quell’affermazione, si sollevò dalle gambe di Lestrade per liberarlo dal suo peso, inclinando poi elegantemente il capo per osservare con malcelata soddisfazione la canottiera dell’ispettore sporca di sperma. Sinceramente Mycroft avrebbe preferito mangiare prima di andare a lavarsi - il bagno per lui era un momento di pace, quasi quanto la lettura di un giornale o il tea pomeridiano -, ma doveva dare ragione all’altro.
“ Ancora una volta, la tua è un’acuta osservazione, Gregory.”

character: gregory lestrade, rating: rosso, character: mycroft holmes, !fanfiction, fandom: sherlock (bbc), warning: lemon, warning: slash, pairing: mystrade, warning: oneshot, warning: what if?

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