Titolo: Hiddlesworth Week
Titolo del Capitolo: Come Home
Fandom: RPF Attori
Personaggi: Tom Hiddleston, Chris Hemsworth
Genere: Introspettivo, Erotico, Romantico
Rating: Rosso
Avvertimenti: What if? (E se…), Slash, Lemon
Conteggio Parole: 1626 (
FiumiDiParole)
Prompt: Day 4 - Hiddlesworth playing Thorki
Note: 1. Partecipante alla challenge indetta da
500 Themes Italia con prompt: 44. Ti desidero
2. Partecipante alla prima
Hiddlesworth Week indetto da
「Then Chris smiles, and it’s all okay!」 Hiddlesworth~.
3. Lo sapevo che alla fine li avrei fatti copulareXD comunque… non è incesto vero? *frecciatina*
4. Dedicata alla persona che amo<3
Sembrava una frase fatta, una futile scusa per rendere meno vergognoso quello che stavano per fare. Ma alla fin fine era la realtà: tutto quello era iniziato a causa di un gioco.
Non era la prima volta che, scherzando, Tom e Chris si fingevano Loki e Thor anche fuori dal set, ma mai prima di quella sera si erano spinti così oltre.
Erano praticamente rimasti soli sul set della gabbia - lo chiamavano così ormai - e Chris aveva quasi trovato spontaneo rivolgersi a Tom, intrappolato dietro il vetro, come se fosse suo fratello...
Un gioco innocente.
Almeno fino al momento in cui tutto iniziò a degenerare.
" Loki, fratello mio... sai cosa devi fare per uscire da questa gabbia. Consegnami il Tesseract e rinuncia a questo tuo piano suicida... torna a casa con me.", dichiarò Hemsworth, cercando di dare alla sua voce un tono grave e drammatico.
Tom ovviamente sorrise e, stando subito al gioco, trasformò quella sua espressione divertita in una smorfia tipica di Loki.
" Ti pare che io abbia il Tesseract qui con me, Thor?", allargò le braccia con fare teatrale mostrando le mani vuote ed avanzando poi verso la parete di vetro che li separava.
Hiddleston in realtà voleva tornare alla roulotte, cambiarsi e farsi una rilassante doccia - entrambi intendevano quello con ‘casa’ -, ma più di tutto quello, amava e desiderava divertirsi con l'australiano. Passare più tempo possibile con lui era divenuta quasi la sua massima aspirazione, quindi era stato naturale stare al gioco.
" Ti scongiuro Loki. Dipende tutto da te.", Chris posò la mano sulla parete in vetro, e il suo gesto venne subito imitato dall'inglese.
Palmo contro palmo. Separati dalla fredda barriera trasparente.
Doveva apparire particolarmente toccante come scena, ma i due avevano altro per la testa.
" No Thor. È troppo tardi ormai. Non si può tornare indietro."
" La giustizia asgardiana sarà clemente se ti arrendi, fratello."
" Sono un Dio... io sono un Re! Ed un sovrano non si arrende mai.", dichiarò con sicurezza Tom, tant'è che Chris pensò per davvero di avere davanti il Dio degli Inganni.
Talvolta era difficile capire dove finisse Hiddleston e dove iniziasse Loki...
" Tu non sei Re."
" E tu non sei mio fratello.", ghignò l'inglese in tutta risposta.
" Non sono i vincoli di sangue a renderci fratelli, ma ciò che abbiamo vissuto insieme."
Tom sorrise malizioso, strappando un nuovo brivido all'australiano.
" Quello che abbiamo vissuto insieme, caro fratello, è un insieme di torbide passioni e gemiti mal celati dalle spesse mura delle nostre camere...", fece una pausa, mostrando una voce tremendamente roca ed eccitata. " Non sono cose che solitamente fanno dei fratelli."
A quelle frasi, Chris si morse le labbra - stava forse parlando della loro relazione? -, ma ovviamente non si ritirò dal gioco.
" Non ti sei mai rifiutato o lamentato."
" Mai, lo confesso.", Hiddleston piegò le labbra in un sorrisetto.
Era bastata una frase per far diventare il loro gioco più intimo, e a nessuno dei due sembrava sbagliato.
Andavano a letto insieme da parecchio tempo ormai, e quello era solo un gioco stupido... anche se tremendamente erotico.
" In nome del nostro passato amore allora, ti prego di porre fine a tutto questo."
Tom appoggiò l'avambraccio sul vetro, concedendosi l'ennesimo malizioso sorriso.
" Costringimi~", sussurrò con voce bassa e calda, e senza pensarci due volte Chris aveva già aperto la gabbia di vetro.
" Non desidero utilizzare la violenza, fratello."
Hiddleston si spostò, sfuggendo al corpo dell'australiano che lo inseguiva, per andare a sedersi sulla piccola brandina della gabbia.
" E cosa desideri, figlio di Odino?", chiese, mentre le forti braccia di Hemsworth finalmente lo catturavano in un abbraccio reso soffocante dalla pelle dei suoi indumenti.
" Desidero te. Solo ed esclusivamente te.", rispose, sfiorando con le labbra il collo dell'inglese.
Si concesse un sospiro a quelle tenere ma vogliose carezze sulla sua pelle, consci di essere ormai prossimi al punto di non ritorno - o l'avevano già superato?
Ignorarono prontamente i campanelli d'allarme che li ammonivano facendo notare loro che non erano del tutto soli sul set e, scambiandosi uno sguardo complice, si baciarono fino a perdere la cognizione del tempo.
Restarono semi distesi sulla brandina a carezzarsi e a giocare con le loro umide lingue che si inseguivano maliziose, fino a quando il mezzo gemito che sfuggì dalle labbra di Tom non lì riportò in parte alla realtà.
Dovevano andare via fin quando erano in tempo… ma era come se Loki avesse preso il sopravvento sul corpo dell'altro, iniziò a muovere lentamente il bacino rivolgendo all'australiano uno sguardo divertito.
" Ti desidero fratello...", sussurrò, sentendo le loro erezioni dure e frustrate contro i vestiti.
Chris si morse le labbra, spingendosi di nuovo verso Hiddleston per baciarlo con più decisione.
Al diavolo il set. Al diavolo proprio tutto.
Era eccitato. Tom lo era a sua volta. In poche parole erano entrambi eccitatissimi e il suo amante aveva la classica espressione del: " Da te mi farei fare di tutto."
Pensare di spostarsi o, addirittura, di fermarsi era fuori luogo oltre che assurdo. Non avrebbe avuto senso.
Gli rivolse quindi un ampio sorriso.
" Non sai quanto ti desidero anch'io.", mormorò, andando ad armeggiare con i pantaloni dell'inglese.
" Credo di poterlo sentire.", rispose Tom soffocando una mezza risata e portando a sua volta le mani sulle cinture per aiutare il compagno - il costume, oltre che caldo, era anche alquanto scomodo.
" Tornerai a casa con me?", sussurrò poco dopo l'australiano, riuscendo a liberare l'erezione dell'altro dalla stretta morsa dei pantaloni.
" Vedremo..."
Era un sì ovviamente.
La 'casa' non era altro che la roulotte di Chris, e quello che stavano per consumare era l'apice di quel gioco che aveva ormai perso il controllo.
Veloci, lasciandosi guidare solo dal desiderio e da quel pizzico di paura legata all'essere scoperti, si liberarono dello stretto necessario per potersi unire.
Tom si sollevò dalla brandina, incespicando quasi qui pantaloni arrotolati sulle ginocchia, e si piegò sensualmente in avanti appoggiano le mani sulla parete in vetro... offrendosi all'amante.
" Thor...", la voce di Hiddleston era bassa e provocante.
Era la voce di Loki, diversa da quella dell'attore... il Dio degli Inganni aveva davvero preso vita e chiedeva al fratello di essere soddisfatto. E Chris voleva farlo.
Si inumidì frettolosamente le dita e lo preparò con fare rude e forse un poco riguardevole - si sarebbe fatto perdonare più tardi: a letto e con lo budino. Iniziò con lo strappargli dei gemiti rochi, dapprima infastiditi poi di piacere quando colpì la prostata.
Nel sentire quegli arrendevoli versi non riuscì a trattenersi dal portare a sua volta la mano libera tra le sue gambe, cercando un po' di sollievo carezzando la sua asta tremendamente dura.
" T-ti prego...", ansimò piano Tom, muovendo il bacino. " Ti voglio... ora..."
" Quanto?", domandò l'australiano mordendosi le labbra per non gemere, muovendo con più decisione le dita.
Tom emise un gridolino soffocato, ma riuscì ugualmente a rispondere.
" Tanto...t-tanto...", aggiunse anche un'oscenità che Chris corpi con un suo gemito più alto.
Soddisfatto dalla necessità dell'inglese, Hemsworth allontanò le dita dall'orifizio arrossato dell'amante.
" S-sei mio... dillo...", ordinò, lasciandosi prendere a sua volta dalla possessività tipica del Dio del Tuono, massaggiando l'entrata del corpo dell'altro con la punta turgida del suo sesso.
" S-sono tuo... t-tuo... ma m-muoviti...", lo pregò, cercando di muoversi verso l'erezione dell'australiano.
Chris si morse le labbra, eccitato dalle parole e dalla voglia di Tom, e lentamente si spinse dentro il corpo del suo compagno strappandogli dei gemiti simili a dei miagolii.
Era stupendo vederlo con le braccia tese sulla liscia parete di vetro che si appannava attorno ai palmi per via del calore… ed erano ancor più meravigliosi i muscoli dell’inglese che si contraevano alle prime spinte di Hemsworth per poi rilassarsi ed avvolgerlo in una stretta ed erotica morsa dalla quale non voleva liberarsi.
“ C-cristo…”, gemette Chris, dimenticandosi completamente della parte che stava recitando per gioco e concentrandosi solo su Tom e sulle sensazioni che stavano provando.
Ogni sua spinta, accompagnata da dei sensuali movimenti del bacino, rubava all’inglese degli alti versi di piacere. Strinse le mani con più forza sui fianchi di Hiddleston, cercando in quel modo di trovare un’angolatura che donasse all’altro più piacere.
Aumentò gradualmente il ritmo, faticando addirittura a tenere la schiena dritta e a restare in piedi - le ginocchia tremavano, temeva quasi di cadere e di trascinare con sé Tom. Si piegò infatti in avanti, cercando il collo dell’amante ed inspirando il profumo che emanava.
Tremò e si sentì quasi al limite della sopportazione, ma stringendo i denti cercò quasi di rallentare e di far durare quell’amplesso il più a lungo possibile.
“ T-toccati…”, ringhiò cambiando le sue spinte da veloci a lente ma più profonde.
“ A-ahh…”, il gemito dell’inglese gli fece girare quasi la testa e, appoggiandosi con l’avambraccio al vetro, portò l’altra mano tra le sue gambe a carezzare con forza il suo sesso teso e trascurato. Si lasciò andare a dei versi più acuti, senza curarsi minimamente di celarli o di trattenersi, e guidato da quella lussuria, anche Chris perse la testa.
Dimenticò la necessità di ritardare il più possibile l’orgasmo e riprese a muoversi più velocemente, ansimando contro l’orecchio di Tom.
Raggiunsero in pochi minuti l’apice e, lasciandosi andare sulla brandina sporca del seme dell’inglese - che era schizzato con forza su di essa e sul vetro -, cercarono di non fare altri danni.
“ Siamo… dei disastri…”, commentò l’australiano, concedendosi una risatina stanca ed imbarazzata.
Tom in risposta mugugnò qualcosa, cercando di non sporcare ulteriormente l’abito di scena - le costumiste avrebbero fatto sicuramente delle domande e, pettegole com’erano, ne avrebbero parlato anche con Robert e Jeremy: e quella era un’eventualità alla quale non voleva neanche pensare.
Chris lo guardò, il viso di Hiddleston era ancora arrossato e le sue labbra umide e gonfie… si concesse un nuovo sorriso e lo attirò a sé con un braccio baciandogli la tempia.
“ Ci sistemiamo e andiamo a casa, fratellino?”, domandò con dolcezza.
“ Mh… d’accordo. Ma non sono tuo fratello.”, ribatté Tom ricambiando il sorriso e cercando le labbra dell’altro per un tenero bacio.