Titolo: Wet Dreams
Fandom: RPF Attori
Personaggi: Chris Hemsworth, Tom Hiddleston
Genere: Introspettivo, Erotico, Romantico
Rating: Rosso
Avvertimenti: What if? (E se…), Slash, Lemon
Conteggio Parole: 4481 (
FiumiDiParole)
Note: 1. Partecipante alla challenge indetta da
500 Themes Italia con prompt: 205. Memorie di un sogno
2. Partecipante anche all’
Avengers Prompt Meme di
spandex-ita3. Senza senso e p0rnoXD i personaggi in certi punti sono OOC.
4. Dedicata al mio Tom personale<3
" Apri le gambe."
Rabbrividì violentemente nel sentire la roca voce di Chris soffiare quel secco ordine.
" C-Chris..."
Un bacio sul suo ginocchio lo fece quasi rilassare, mentre le mani dell'australiano vagavano senza metà sul suo corpo nudo.
" Tranquillo Tom...", lo rassicurò Hemsworth, piegando le labbra in un sorriso tanto malizioso quanto sensuale, mentre lo costringeva lentamente a fargli stendere le lunghe gambe, esponendo il suo corpo eccitato e sudato.
L'inglese deglutì, sentendosi come incollato a quel letto. Troppo fragile e pesante per riuscire a muoversi... troppo affascinato dal potere che Chris stava esercitando su di lui.
" Lasciati... andare...", sussurrò ancora il più giovane, sistemandosi tra le gambe oscenamente larghe di Hiddleston, chinandosi fino a posare dei soffici baci sul petto, soffermandosi poi sui capezzoli scuri dell'amante. Alternandosi tra i due bottoncini di carne, lì succhiò e lì tirò verso di sé con i denti, titillandoli poi con la lingua fino a renderli duri sotto le sue attenzioni.
Tom ansimò in risposta, chiudendo i pugni sulle lenzuola ed avvertendo tutto il suo corpo eccitarsi ed addormentarsi al tempo stesso; come se la crescente lussuria volesse bloccare ogni suo movimento.
Il resto era stato come cancellato dal calore di Chris e più la sua bocca scendeva verso il basso, diventando esigente e vogliosa, più Tom sentiva le forze abbandonarlo e l'eccitazione aumentare.
“ C-chris…”
L’uomo si soffermò sul ventre, i capelli gli coprivano il viso andando a solleticargli piacevolmente il ventre sudato.
Tom cercò inutilmente di muoversi, ma sentiva di essere in grado solo di socchiudere le labbra e di emettere degli alti gemiti, come se fosse stato legato su quel letto alla completa mercé di Hemsworth.
" A-ah... Chris...", si tese quasi allo spasmo al pensiero di essere sottomesso dal compagno in quel modo, e tenendo gli occhi fissi su quelle labbra maledettamente invitanti e piene - che si nutrivano del suo corpo -, sperò che non si fermasse lì ma che andasse oltre: reclamando il potere che aveva conquistato con il suo corteggiamento.
Seguì ancora i movimenti dell’australiano, avvertendo un crescente vorticare nella sua testa, simile alle vertigini, più la bocca di Chris si avvicinava al suo sesso dolorosamente eretto.
Lo chiamò ancora con la voce rotta dagli ansiti.
“ T-ti prego…”, gemette con tono inconsciamente supplichevole, diventando ancor più rosso quando Hemsworth alzò lo sguardo su di lui, scostando i capelli con una mano.
I suoi occhi chiari erano resi quasi più scuri dall’eccitazione, tant’è che brillavano di una strana luce maliziosa… ma ciò che attrasse lo sguardo di Tom furono ancora le sue labbra.
Sapeva che erano morbide e calde, e di sicuro un po’ umide dalla lingua che vi passava sopra in continuazione.
Era sensuale e carico di malizia, non sembrava quasi più il suo Chris… ma quelle maledette labbra gli facevano dimenticare ogni dubbio, ogni strana idea sul comportamento dell’australiano.
“ C-chris…”, ansimò ancora e, finalmente, la rosea ed ardente lingua di Hemsworth andò a posarsi sulla punta del suo sesso, strappandogli un urlo che lo lasciò senza fiato.
“ Tom?”, la voce dell’australiano lo raggiunse quasi lontana quando il suo grido di spense.
“ S-sì?”, ansimò cercando di alzare il bacino con forza, anche se aveva fallito in tutti i suoi precedenti tentativi.
Stranamente riuscì nel suo intento, ma non fu in grado di incontrare la bocca dell'amante…
“ Tom? Ci sei? Va tutto bene?”
Qualcuno bussava e lo chiamava? Chris?
Ma non era… tra le sue gambe?
Guardò disperato l'australiano, scoprendolo inconsistente. Cercò ancora di muoversi, emettendo un altro gemito, e da quel disperato momento in poi, tutto il suo corpo iniziò a risvegliarsi dal sogno fin troppo vivido che aveva fatto.
“ C-chris?, rispose alla chiamata con voce incerta, stringendo i denti quando notò la ben visibile erezione tra le sue gambe.
Non poteva accogliere il suo migliore amico in quello stato, ma non poteva neanche lasciarlo lì fuori.
“ Va tutto bene? Hai urlato prima!”, esclamò dall’altra parte dell’uscio Hemsworth, in attesa che il suo amico venisse ad aprirgli.
“ Eheheh…”, Tom sforzò una risata e, sperando che l’altro non si rendesse conto delle sue condizioni, andò alla porta.
Sorrise subito quando incrociò gli occhi chiari dell’amico velati di una leggera preoccupazione, inconsciamente li sovrappose a quelli del suo sogno. Quelli erano così scuri da mozzargli il fiato e scavargli un buco in pieno petto...
Anche quelli che aveva davanti lo privavano dell'aria, ma in modo diverso.
“ Ero quasi caduto. Non… preoccuparti.”, mentì riprendendosi in parte dai suoi pensieri, cercando subito di rassicurarlo, facendosi poi da parte per farlo entrare come faceva sempre - doveva essere il più naturale possibile.
“ Sicuro di non stare male? Sei rosso… e sudato…”, constatò prontamente Chris, attraversando l'uscio della roulotte dell’inglese. Erano ormai abituati a passare tanto tempo insieme senza troppi convenevoli: la roulotte di uno era anche la roulotte dell’altro alla fin fine.
“ Mai… mai stato meglio.”, rispose Tom, riuscendo a dare alla sua voce un tono serio e calmo. Era un attore, doveva essere in grado di gestire quella situazione… o, almeno, cercò di convincersi che fosse così.
Per prima cosa doveva nascondere il suo corpo e, imitando Chris che aveva preso posto su una sedia, lui andò a sedersi sulla poltrona, accavallando le gambe e sfoggiando un sorriso tranquillo.
“ Avete finito le riprese per oggi?”, domandò cercando di intavolare una discussione meno personale.
“ Fortunatamente sì.”, assentì l’australiano, senza celare un tono sollevato. “ Abbiamo ripetuto un sacco di volte la stessa scena.”
“ Meno male che io non ne avevo oggi.”, si carezzò il collo quasi nervosamente.
“ Eh sì.”, Hemsworth piegò le labbra verso l’alto, osservando i movimenti di Tom. “ Senti… stiamo pensando di andare a prendere una pizza. Sei dei nostri?”, aggiunse poi, tirando indietro i lunghi capelli biondi.
L’inglese non riuscì a non incantarsi davanti a quel gesto così normale, ma che ai suoi occhi apparve stranamente sensuale. Scosse impercettibilmente il capo, scacciando il pensiero di quei capelli che gli carezzavano il ventre e delle mani sui suoi fianchi.
Sospirò e sorrise ancora, finto e forzato.
“ Non vedo perché no.”, annuì aprendo il primo bottone della camicia. Aveva caldo, e quell’erezione stretta nei suoi pantaloni non gli stava dando pace… ma soprattutto era la presenza di Chris a metterlo a disagio.
Poteva ammetterlo giunto a quel punto, ma aveva sempre trovato l'australiano affascinante. Tuttavia c’era una bella differenza tra il trovare qualcuno “attraente” e quello che gli era successo.
Per quanto quel sogno fosse piacevole, non era ‘normale’ sognare di farsi scopare dal proprio migliore amico… e non era neanche ‘salutare’ il volerlo fare nella realtà.
“ Fantastico!”, sorrise soddisfatto Hemsworth, alzandosi e stiracchiandosi.
Ancora una volta l’inglese non riuscì a non seguire i suoi movimenti. I muscoli guizzanti delle braccia, le vene che si intravedevano e… e il piccolo straccio di pelle nuda che apparve dalla maglietta forse troppo piccola per Chris.
Si leccò inconsciamente le labbra, pensando che gli sarebbe piaciuto leccare quei muscoli…
“ Tom?"
Si sarebbe inginocchiato davanti a lui e avrebbe esplorato con la lingua l'ombelico, carezzandogli i fianchi e le natiche sode.
Si morse le labbra al solo pensiero, avvertendo una violenta scossa tra le gambe.
" Cristo Tom! Stai bene?"
Per l’ennesima volta la voce dell’amico - questa volta allarmata - lo strappò dai suoi pensieri.
“ S-sì?”, esalò sbattendo gli occhi e guardando l'altro confuso.
Chris al contrario lo fissava serio, avvicinandosi per scrutarlo meglio in viso - Tom non poté non tremare all'idea di averlo così vicino.
“ Tu resti qui.”, dichiarò con decisione l’autraliano. “ Ti faccio portare la pizza D'accordo?”
“ E-eh? Come?”, Hiddleston aggrottò la fronte stupito, cercando senza rendersene conto di sprofondare nella poltrona.
“ Sei completamente rosso e sudato. Forse ti sei preso la febbre.”, constatò Chris, poggiando la mano sulla fronte umida e calda di Tom come per cercare una conferma.
Istintivamente, l’inglese scostò subito la mano dell’altro schiaffeggiandola e mordendosi poi le labbra per non gemere quando il ricordo delle mani di Hemsworth sul suo corpo tornò prepotentemente a galla.
Quella sua reazione ovviamente stupì non poco Chris. Entrambi erano abituati ad avere parecchi contatti fisici, Tom soprattutto visto che amava essere abbracciato e farlo a sua volta... quindi non era mai capitata una cosa simile.
“ S-scusa…”, balbettò l’inglese, rendendosi solo in quell'istante del suo gesto.
Chris non poté fare a meno che preoccuparsi ulteriormente e, inginocchiandosi davanti all’amico, gli carezzò una gamba come per rassicurarlo.
Hiddleston rabbrividì, faticando a ricacciare nel profondo della sua mente tutte le immagini del suo sogno… dove l’australiano, tra le sue gambe, gli ordinava di aprirle - e lo stava per fare, maledizione!
“ Che succede Tom? Sei… strano… ti ho fatto qualcosa?”, domandò Chris, mordicchiandosi distrattamente le labbra per la preoccupazione - era un innocente tic nervoso che però attirò subito le tormentate iridi di Hiddleston.
L’inglese osservò i denti dell’amico torturare quelle labbra così piene ed invitanti… quelle che nel suo sogno lo stavano facendo impazzire. Le ricordava morbide, delicate ma anche cariche di passione… le voleva ancora.
“ No Chris…”
La lingua balenò per un istante fuori dalla bocca di Hemsworth e solo qualche attimo dopo Tom perse la testa. Si spinse verso di lui e, mandando letteralmente al diavolo il buon senso, cercò di baciarlo.
Erano soffici come nei suoi ricordi… ma non riuscì ad assaporarle come desiderava. Infatti Chris, superato lo stupore, lo allontanò senza nascondere un vago rossore.
“ T-tom… perché…? P-per che cos’era… q-questo?!”, balbettò, tenendo l’amico bloccato per le spalle.
L’inglese si morse le labbra, distogliendo poi lo sguardo.
Fantastico.
Aveva fatto un disastro e solo perché era impreparato ad affrontare quella situazione.
Non era da lui comportarsi in quel modo… ma non si era neanche mai sentito così eccitato, né aveva mai desiderato qualcuno con l’intensità con la quale voleva Chris…
Non sapeva proprio come comportarsi.
“ S-scusa…”, sussurrò mostrandosi agitato. “ Non volevo, o meglio… s-sì. Lo volevo… ma…”
Spiegare la situazione gli sembrava quasi impossibile giunti a quel punto - tutto gli era sfuggito di mano -, ma la cosa che più di tutte lo metteva in difficoltà era il non saper come salvare la sua amicizia con Hemsworth.
Chris però gli carezzò il volto, tentando di tranquillizzarlo.
“ Tom… calmati…”, gli sorrise rassicurante l’australiano, cercando a sua volta di non agitarsi. “ Va tutto bene, okay?”
“ No! Non va tutto bene!”, rispose Hiddleston. “ Non hai visto… che…”, la sua voce divenne quasi un sussurro e furono i suoi occhi a parlare per lui, puntandosi sulle sue gambe.
Solo in quel momento l’altro abbassò lo sguardo, notando il rigonfiamento nei pantaloni dell’amico.
“ Oh…”, sentì la bocca improvvisamente secca, ed il rossore che aveva colorato poco prima il suo viso divenne più acceso.
“ Mi dispiace…”, sussurrò mortificato Tom. “ Ma… ho fatto un sogno e…”
“ Io...”, prese un piccolo respiro, cercando di riordinare nella sua mente quegli ultimi fatti.
Il suo migliore amico era eccitato e l’aveva baciato. Ma non solo, aveva appena nominato un sogno e Chris non era stupido: sapeva che si trattava di un sogno erotico.
Quindi la sua domanda sorse sia spontanea che… necessaria.
“ Io ero presente?”, chiese esitante l’australiano, leccandosi ancora le labbra in attesa di una risposta.
Hiddleston, al contrario, non riuscì a fiatare, limitandosi invece a muovere il capo per rispondere affermativamente. Sentiva di voler sprofondare verso il centro della terra per non farvi più ritorno… ma la bocca di Chris sulla sua eliminò totalmente i suoi pensieri negativi.
Sgranò gli occhi impreparato, emettendo un mugugno quando sentì la lingua dell'altro cercare di farsi strada tra le sue labbra.
Non poté far altro che... lasciarsi andare, socchiudendo la bocca per rispondere a quel bacio inatteso.
Forse Chris era impazzito - o lui stesso aveva perso il senno -, ma qualunque cosa fosse era piacevole.
" Che… che facevo nel sogno?", domandò piano l'australiano.
Tom deglutì rumorosamente.
" Perché?", chiese con voce rotta dall'eccitazione.
" Perché... v-vorrei... farlo.", Chris non riuscì a non sorridere imbarazzato, erano mesi che si accontentava degli abbracci dell'inglese, di carezzarlo amichevolmente e di trattenere quello che provava...
E quella era la prima volta - e forse l'unica - che vedeva ricambiati i suoi sentimenti.
Non poteva lasciarsela sfuggire.
" P-perché vuoi...?"
" Perché lo desidero anch'io, Tom...", ammise sincero. " Tu mi piaci…”, sussurrò.
“ Mi… mi piaci anche tu…”, mormorò Hiddleston, sentendo le guance pizzicare per l’imbarazzo e la voce tremare incerta.
Tante volte avevano detto quelle parole, ma solo in quel momento assumevano un significato diverso.
Si scambiarono un mezzo sorriso, baciandosi ancora con più dolcezza.
“ Però…”, esordì Chris quando si separarono. “ Dobbiamo fare… qualcosa per… ehm… questo.”, dichiarò, abbassando lo sguardo tra le gambe dell’inglese che ridacchiò imbarazzato.
“ Sarebbe fantastico.”, ammise Tom, senza nascondere una sorta di nervosismo per la frustrazione accumulata.
“ Vuoi?”, lo sguardo di Hemsworth fu eloquente tanto quando il bacio che gli donò l’altro, carico di sollievo e di passione.
Era una risposta più che adeguata per l'australiano.
Lo strinse subito a sé in un abbraccio tanto possessivo quanto dolce, e quando Tom allargò le gambe si insinuò tra di esse per averlo il più vicino possibile. Gli carezzò la schiena e la nuca, andando presto a superare la leggera stoffa della camicia sudata senza smettere di divorare le labbra di Hiddleston.
Da quando aveva conosciuto Tom, non aveva mai desiderato altro. Nonostante fosse sempre stato certo della sua sessualità, con l'amico si era ritrovato a dover accettare che esisteva qualcuno del suo stesso sesso in grado di fargli provare simili emozioni.
Non sapeva se anche per Tom fosse la stessa cosa, ma in ogni caso era felice di poterlo finalmente stringere in quel modo.
Gli sfuggì in sorriso a quel pensiero, e scese con le labbra sul mento per poi spostarsi lentamente sul collo.
Si lasciò avvolgere dai suoi sospiri ed incantare dal suo profumo, e solo dopo qualche attimo di smarrimento cercò di togliergli la camicia.
Forse stavano saltando qualche tappa importante, forse dovevamo chiarire la natura di quel desiderio... ma si rifiutavano di separarsi. Erano attratti l'uno dall'altro, come se la loro stessa vita dipendesse dalla vicinanza tra i corpi.
Tom ansimò in risposta a quelle attenzioni, carezzandogli i lunghi capelli ed allacciando le gambe ai suoi fianchi come per impedirgli di fuggire, facendogli sentire al tempo stesso la sua eccitazione - ancora dolorosamente rinchiusa nei pantaloni - contro lo stomaco.
Hemsworth avvertì subito la voglia dell'altro e, aprendo l'ultimo bottone della camicia, scese immediatamente più in basso per carezzare il rigonfiamento e donargli un po' di sollievo.
L'inglese gemette a quelle attenzioni, alzando senza rendersene conto il bacino per sentire il più possibile la mano di Chris su di sé.
Si sentiva tanto una troia nel comportarsi in quel modo, ma Tom non aveva la testa per cercare di darsi una regolata…
Avvampò non poco dinnanzi a quelle considerazioni, ma riuscì facilmente ad ignorarle carezzando ancora i capelli dell’australiano e catturando le sue labbra per un altro bacio.
Sfiorò delicatamente la bocca di Chris, insinuandovi poi la lingua per invitare la sua gemella ad unirsi a quei lenti movimenti.
Duellarono placidamente, e Tom si costrinse ad interrompere quel bacio così calmo, solo quando Hemsworth gli aprì i pantaloni, strappandogli un verso tra il frustrato ed sollevato per l’assenza della mano dell’amante, che però aveva alleviato il dolore per la sua erezione rimasta rinchiusa per troppo tempo.
" Tom...", Chris iniziò a baciargli di nuovo il collo ed il mento.
" Mmmh?"
" Hai mai... fatto questo?", chiese incerto.
" No...", sapeva benissimo a cosa si stava riferendo l'australiano, e non poteva né voleva mentire in quella situazione.
" Neanche io.", sorrise l'altro, sfiorandogli le labbra con le sue, come se fosse sollevato al pensiero di essere il primo a toccare Tom in quel modo così intimo.
Lo afferrò infatti per i fianchi e, attirandolo verso di sé, lo bloccò sul bordo della poltrona riuscendo ad abbassargli facilmente i pantaloni e l'intimo. Combatté un po' sfilargli via almeno una gamba, e quando ci riuscì si dimenticò completamente dell'altra lasciando boxer e calzoni arrotolati sulla caviglia.
Un naturale rossore colorava i visi di entrambi, ma nonostante l'imbarazzo non si fermarono.
Chris infatti, dopo essersi morso le labbra per trattenere il leggero disagio, si avvicinò ancora di più a Tom, sollevandogli le gambe fino a farle posare sue spalle. Era una posizione alquanto intima, ma cercò di non pensarci, infilandosi invece le dita in bocca per inumidirle e prepararsi per iniziare a far abituare il corpo dell'altro al suo.
Anche se non aveva mai avuto delle esperienze in quel campo, sapeva come funzionavano le cose tra due uomini... e il suo solo pensiero era non ferire il compagno.
" Se ti faccio male...", avvicinò incerto l'indice bagnato di saliva all'entrata di Tom, fermandosi in attesa di un suo cenno.
L'inglese infatti assentì anche senza che l'altro finisse la frase.
" Non ti fermerò... perché andrà tutto bene.", mormorò incoraggiando Hemsworth, non riuscendo però a non irrigidirsi quando avvertì la falange stuzzicargli orifizio qualche istante dopo.
Si morse le labbra, sciogliendole poi in un naturale sorriso quando Chris iniziò a baciargli la coscia, pizzicandolo leggermente con la barba. Inizialmente bastò quello per rilassarlo e fargli accogliere con un minuscolo lamento quella intrusione.
Era una strana sensazione, nuova ma non propriamente fastidiosa. Hemsworth continuò a coccolarlo con attenzione, muovendo piano l’indice dentro e fuori l’entrata fino a sentire i muscoli di Tom rilassarsi del tutto, pronti ad accogliere anche una seconda falange.
Allontanò quindi la mano per iniziare a fare pressione con entrambe le dita, incontrando subito una certa resistenza.
Le sue iridi si spostarono subito sul viso di Tom che, teso ed arrossato, teneva gli occhi ben chiusi.
Gli bacio ancora la coscia, cercando di non fargli pensare all'intrusione, solo qualche istante dopo portò la mano libera sul membro del compagno, iniziando a carezzarlo nel tentativo di donargli più piacere che fastidio.
Ci mise qualche momento per trovare il giusto ritmo ed essere in grado di superare l'anello muscolare con entrambe le falangi.
La carne dell'inglese si strinse subito ardente attorno alle dita, pulsando per il disagio contrapposto al piacere delle carezze che riceveva sul suo sesso.
" C-Chris...", mugugnò piano Hiddleston, cercando di prendere dei profondi respiri e di aiutare l'australiano in quei preliminari.
La sua testa diceva una cosa, ma tutto il suo corpo ne faceva un'altra.
Era strano non avere più il controllo di sé, ma alla fin fine non era poi così negativo l'affidarsi totalmente alle mani di Chris. Si fidava di lui e più volte aveva detto che gli avrebbe affidato la sua vita.
Gli donò un sorriso, riuscendo lentamente l rilassarsi e a trovare quasi piacevoli le dita che lavoravano dentro il suo corpo per farlo abituare ad un qualcosa di più grande ed invadente.
Era un pensiero tanto eccitante quanto romantico in un certo qual modo, ma suo malgrado smise di pensare quando Hemsworth allontanò le mani dal suo corpo per sollevarsi.
Tom ne seguì attento i movimenti, sorridendo in risposta a Chris quando, imbarazzato, iniziò a spogliarsi.
Il suo corpo era un capolavoro agli occhi dell'inglese, tant'è che non si trattenne dal rimettersi seduto ed allungare le mani sul ventre piatto di Chris.
Lo carezzò lentamente, spostandosi poi sui fianchi per aiutarlo a togliersi i pantaloni e i boxer. Si scambiarono dei nuovi sorrisi quasi timidi per la loro nudità, ma scoprirono che quell'intimità non lì disturbava più di tanto.
“ Momento…”, borbottò Hemsworth prendendo i pantaloni che aveva abbandonato per terra, cercando poi nel borsellino un preservativo - il ricordo di una notte in cui si erano ubriacati con Robert e Jeremy ed avevano cercato di gonfiarli con il naso.
Tom ridacchiò - in quel momento davvero imbarazzato -, allungandosi poi verso l’australiano per poterlo abbracciare e sentirsi al sicuro.
Chris ricambiò subito la stretta, facendolo distendere delicatamente sulla poltrona.
I loro corpi nudi si sfiorarono a quel movimento, strappando ad entrambi un sospiro poi, baciandosi ancora, cercarono la posizione migliore per superare quel confine che si era appena creato.
“ Va tutto bene…”, sussurrò, facendo sorridere Chris.
“ Lo dici per me… o per te?”, domandò piano l’australiano, baciandogli gli mento mentre con le mani apriva il piccolo pacchettino del preservativo.
“ Entrambi?”
“ Allora sì… va tutto bene.”, assentì Hemsworth, sollevandosi per far scorrere sul suo sesso eretto la protezione.
Tom ne seguì i movimenti, trattenendo il respiro fino a quando il compagno ebbe finito di indossare il preservativo.
" Non pensavo mi sarebbe... tornato utile.", commentò con una nota di imbarazzato divertimento Chris mentre Tom, ridacchiando, allargava leggermente le gambe per circondargli la vita ed attirarlo a sé.
Le braccia dell'inglese andarono a cingergli le spalle, carezzandogli la nuca ed il viso.
Le loro labbra si incontrarono subito dopo in una tenera carezza e, trattenendo il respiro, Chris condusse il suo membro verso l’entrata del compagno.
Hiddleston si irrigidì all'istante, e quello costrinse l'amante a fermarsi.
" Tom...", la voce di Hemsworth era rotta dalla preoccupazione e dalla tensione. Il corpo caldo dell'altro lo chiamava, ma l'idea di ferirlo era in grado di bloccare anche la lussuria. Tom riuscì ad avvertire tutto quello e, prendendo dei bei respiri, sorrise.
" Continua...", sussurrò carezzandogli il viso, sporgendosi poi in avanti per baciarlo ed impedirgli di parlare ancora.
Chris rispose piano e, accontentando il suo compagno, forzò il suo corpo a superare lo stretto anello muscolare dell'inglese. Hiddleston si morse le labbra per non lasciarsi sfuggire dei lamenti, era normale che facesse male... il suo corpo non era fatto per simili azioni, ma non per questo non poteva farle.
Doveva solo stringere i denti e rilassarsi, presto il dolore sarebbe passato diventando un lontano ricordo.
Convinto di quello, cercò di trasmettere la sua sicurezza anche all'australiano che si era di nuovo bloccato, indeciso e preoccupato.
" T-toccami...", soffiò Tom, arrossendo poi all'inverosimile, imitato subito anche da Chris.
Si fissando per qualche momento negli occhi, cercando di infondersi sicurezza e tutti quei sentimenti che provavano l'uno per l'altro.
Hemsworth allora andò a sfiorandogli le labbra con le sue, seguendo la richiesta che gli era stata fatta. Gli carezzò dapprima il petto sudato, ascoltando il forte battere del suo cuore, poi scese più in basso fino a tuffarsi tra i peli ricci che facevano da base al membro dell'inglese.
Con lo sguardo fisso su quello di Tom, percorse con le dita l'intero sesso dell'amante, studiandone le reazioni e sperando che quello servisse a farlo rilassare.
Il fiato di Tom si spezzò quasi subito a quelle carezze incerte, ed emettendo un mugolio lo incoraggiò ad andare avanti.
Chris era dolce e attento, sembrava quasi un controsenso vista la sua mole... ma Hiddleston sapeva benissimo che non esisteva nessuno più delicato del suo migliore amico: erano solo le apparenze a tradire con la prima impressione.
Riaprì gli occhi con fatica - non si ricordava neanche quando gli aveva chiusi - e cercò di incrociare lo sguardo dell'altro che, chiudendo finalmente la mano a pugno sul membro dell'inglese, iniziò a donargli delle carezze più profonde accompagnate quasi subito da dei leggeri movimenti del bacino.
Tom li sentì dolorosi in un primo momento, tant'è che si morse di nuovo le labbra per non lamentarsi, ma più la mano di Hemsworth percorreva la sua eccitazione, più i suoi sensi si attutivano conducendolo inesorabilmente verso il piacere. Infatti quasi non si rese conto delle prime spinte dell'australiano, riuscendo solo ad accoglierle nel suo corpo sollevando il bacino per andare incontro alla mano che lo masturbava.
Era lontano - quasi leggero - il dolore che ancora avvertiva e solo dopo altri affondi del suo compagno avvertì un’ondata di piacere travolgerlo.
“ C-Chris…”, non si trattenne dal gemere con forza, inarcandosi sotto l’amante e stringendogli i capelli tra le mani.
Sollevato da quella reazione, anche Hemsworth si concesse di emettere un verso compiaciuto, e senza fermarsi - sarebbe stato impossibile giunti a quel punto - lo cinse in un abbraccio con un solo braccio, portando le loro labbra a scontrarsi ancora.
Era un bacio umido e non profondo, intervallato dai gemiti e dai sospiri. Un semplice carezzarsi reso ancor più intimo dai respiri che si fondevano e dai loro corpi uniti nell’amplesso sempre più prossimo all’apice.
Tom gemette ancora il nome del compagno, soffiando quelle poche sillabe sulle labbra di Chris che, mugugnando e stringendolo con più forza a sé, cercò di cambiare leggermente angolazione delle spinte sollevandolo un poco dalla poltrona.
Quel movimento rubò all’inglese un verso ancor più alto, semi soffocato dalle loro bocche che ancora si toccavano e si univano senza la forza di approfondire quel contatto.
“ C-cristo… a-ancora…”, gemette Hiddleston stringendo le mani sulle spalle dell’australiano, sfiorando le labbra dell’altro ad ogni parola.
Chris emise un mugugno semi soffocato, ripetendo ancora lo stesso movimento che fece tremare entrambi per il piacere. Colpì più volte quello stesso punto, ascoltando i muscoli dell’amante tendersi e rilassarsi attorno al suo membro ad ogni ondata di piacere.
“ T-Tom…”, ansimò l’australiano, posando la fronte bollente su quella altrettanto calda dell’altro. Si sentiva quasi al limite, e muovendo la sua mano con più sicurezza e velocità sul sesso di Hiddleston cercò di portarlo all’orgasmo prima di lui. Desiderava che Tom fosse appagato e soddisfatto, non si sarebbe dato pace in caso contrario.
“ C-Chris… s-sto… cristo… a-ahh…”, la voce rotta e roca dell’inglese, seguita da tutto il suo corpo teso per il piacere giunto al suo apice, accompagnarono il caldo seme che andò a sporcare i loro due corpi vicini.
Hemsworth, gemette a sua volta per i muscoli che si strinsero attorno alla sua eccitazione, e cercando di muoversi con ancor più forza e velocità, appoggiò il piede sul pavimento della roulotte sia per non scivolare e sia per darsi il giusto sostegno.
Quelle nuove spinte più profonde costrinsero Tom a scivolare sui cuscini umidi di sudore della poltrona, graffiando con le unghie le spalle muscolose di Chris senza accorgersene. Lo stesso australiano non si rese conto di quel gesto, perso nel piacere che lo stava facendo quasi impazzire e gemere cose quasi senza senso.
“ T-Tom…”, ansimò ancora il nome di Hiddleston, chiudendo gli occhi e tremando quando il suo seme si riversò nel preservativo.
Tremò per qualche istante, scosso dall’orgasmo, senza riuscire a separarsi dal corpo dell’amante.
Ripresero fiato in rigoroso silenzio, con i capelli attaccati al viso e alla pelle sudata, ed i loro cuori uniti in un furioso battito emozionato.
Solo Tom, dopo qualche istante, sciolse la ferrea stretta delle sue caviglie dietro la schiena di Chris, stiracchiando le gambe improvvisamente indolenzite.
“ Ah…”
L’australiano lo guardò subito preoccupato nel sentire quel lamento.
“ Tom… tutto okay?”, domandò piano, costringendosi ad uscire dal corpo dell’amante stando attento al preservativo e a non fargli più male del necessario.
Hiddleston cercò di sistemarsi meglio sul divano, muovendo poi il capo in segno di assenso.
“ Penso… sia normale sentirsi un po’… dolorante…”, mormorò piegando le labbra in un sorriso per rassicurare l’altro.
“ Mh…”, Chris annuì poco convinto, sfilandosi lentamente il preservativo ed abbandonandolo per terra dopo averlo legato.
“ Ehi…”
“ Forse dovevo essere più… delicato…”, borbottò Hemsworth, stringendo a sé l’inglese come per chiedergli perdono.
“ Va tutto bene.”, rispose Tom carezzandogli la testa. “ E sinceramente… non è di questo che dovremo parlare…”
Chris alzò di nuovo lo sguardo, mostrandosi più deciso.
“ Mi piaci. Questo basta per ora, no?”
Sapevano entrambi che quello era un argomento delicato e non erano in vena di rovinare quel momento con discorsi sicuramente meno felici. Tom infatti sorrise ancora e, ignorando il leggero dolore, abbracciò il compagno.
“ Basta eccome.”, sussurrò, sfiorando le labbra dell’australiano.
“ Comunque… la prossima volta andrà meglio…”, aggiunse Chris serio, come se lo stesse promettendo più a se stesso che all’amante.
Tom infatti ridacchiò, arrossendo leggermente.
“ Ci sarà quindi una prossima volta?”, domandò.
“ Più di una, spero.”, rispose l’australiano, carezzando dolcemente la schiena del compagno e cercando le sue labbra per un nuovo bacio.