Jan 20, 2006 14:13
Il freddo si trasmette in un'aere, in un etere di particelle di ghiaccio. Tutto è più soffuso, la luce piò opaca e sospesa, restia a dirigersi veloce su tutto, preferisce rimanere vagante e vaga e vagamente riflessa da queste particelle brinose. L'aria è di ghiaccio, noi respiriamo tanti piccoli cristalli e respiriamo luce fatata.
Il sole è vicino a noi, non ci guarda più dall'alto con superbia infuocata, ma si piega verso di noi, ma per questo non ci sentiamo più confortati dalla sua presenza, né più riscaldati. Pare sia lui a soffiarci addosso questo vento freddo, insensibile. Come è possibile? Come?
Questo pensava uno scrittore che guardava la sua montagnetta nel tramonto. Nel tramonto della sua vita. Quando già aveva fatto tutto quel che doveva fare.
Che schifo.
EDIT: Vagante e vaga et vagamente riflessa!