Ci sono autrici che mi sento di ripescare dal passato, perché se lo meritano. Perché, anche se non scrivono una parola dal 2005, la loro classe è rimasta inalterata e surclassata da ben pochi illetterati. Sto parlando, signori, di
UnicaRaptor.
Imparammo a conoscerla per banalità e amenità varie nel mondo di Harry Potter (e non escludo che, prima o poi, si torni a disseppellire qualche brava porcata), ma ciò che vi presento oggi è una chicca appartenente ad un fandom che sta particolarmente a cuore alla nostra fidata filologa, la carissima
fiorediloto. Sto parlando, come avrete ormai intuito tutti, di Sherlock Holmes.
La nostra amica Unica (posso chiamarti così, Unica, vero? Ormai siamo amiche di lunga data...), che si è pure arrogata il nickname di LadyHolmes (immagino con grande felicità del buon Sherlock), ha pubblicato, nel lontano 2005, una "cosa", perchè in altro modo non si può chiamare, che lei si è sentita di spacciare per una poesia. Siccome so che siete affamati, la potete trovare
qui. Altrimenti, se le scritte in rosso non vi danno noia, potrete leggerla anche scorrendo qui sotto...
Sherlock Holmes
(Cominciamo a fregare il colore? Unica, limitati al nero, per favore)
Sherlock Holmes è un grande investigatore
e per risolvere i casi non impiega molte ore. (Oooh, che meraviglia! Il componimento inizia come quello di un bambino di terza elementare. Però bisogna dire che almeno scrive il nome del protagonista giusto, il che non è da tutti…)
Suona il violino e fuma la pipa,
ed è capace di ogni fatica. (E la poesia è priva di rima, oltre che di una metrica fissa)
E' intelliginte, astuto e paziente
e come è facile dedurre (Dedurre non ci sta nella metrica! Sembra già una canzone di Pezzali)
è molto diligente.
Ha anche un brutto vizio,
di coca lui si fa,
ma non per sempre si maleddirrà. (E questo cosa vorrebbe dire, nella tua mente? E non mi sto riferendo solo al verbo “maleddirre”…)
Abita a Backer Street, (AAAH! NO! È Baker, senza C! Giusto perché ti avevo detto che avevi imbroccato il nome, eh…)
una strada di Londra,
dove quando è buoi (L’ETERNO BUOI! GRANDE VITA AL BUOI! Il buoi ci dà prova di essere una specie immortale già ben conosciuta in epoca vittoriana. Notate come già allora diffondesse il panico tra gli abitanti di Londra, attorniandosi della ormai famosa cappa di oscurità dal quale sbuca per attaccare gli sventurati passanti) sembra oscura e profonda; (Sembra oscura e profonda cosa? La strada? Londra? Il “dove” in questa frase sta bene quanto una paio di hot pants fucsia addosso Watson)(Non dico che questa immagine non potrebbe piacere al buon vecchio Holmes, eh…)
insiem al dottor Watson, (“Insiem” è un pregevolissimo termine poetico che, visto il resto della cosa che hai scritto, cara Unica, non c’entra proprio nulla)
suo compagno ed amico,
sono riusciti a scovare ogni pervertito. (Più che altro si sono scovati tra loro… Questi invertiti pervertiti…)
Quattro volte lui è stato sconfitto,
ma in quella peggiore non c'è stato delitto;
una donna lo ha battuto,
ma da qual giorno
è divenuto più astuto. (Ha completamente smesso di avvicinare le donne. Avvicina solo Watson)(Mi rifiuto di commentare le concordanze all’interno di questi quattro versi)(Per versi si intende versi di animale. Assomigliano vagamente a muggiti di buoi)
E ora per terra o per mare
riesce a scovare
ogni male. (Che grandiosa conclusione. Se ne sentiva proprio il bisogno di questa fic, eh Unica? Ti prudevano le mani a non scriverla. Chissà com’è contento Holmes… Mi chiedo se la tua latitanza, dal 2005 a oggi, non sia dovuta a qualche fan di Sherlock Holmes che, giustamente, ti cerca per farti fuori)
(Vorrei sottolineare che questa cosa ha ricevuto ben tre commenti positivi. Giusto per capire a che livello di follia siamo giunti…)
Allucinatamente vostra
Sourcreamandonions