Moon LoD - La ricerca della felicità - Episodio 27 (part1)

Feb 01, 2010 22:07

Eeeee salve a tutti!!! Ebbene sì, habemus mezzo papa, ovvero la prima parte dell’episodio 27!!!
Questo finesettimana sembrava che tutte le congiunzioni astrali ce l’avessero con me… mi son ridotta a scriverlo ieri notte alle 2, ma ho vinto io, tiè!!!! 8)

Dato che con le foto ancora sono ben lontana dalla fine e che questa settimana potrò giocare poco o niente :(((( , intanto ho pensato di postare la prima parte, così potete vedere come sono andate le votazioni dell’ep. precedente… avrete azzeccato la scelta migliore oppure no??? ;-)
Avvertenze per l’episodio: un po’ di dialoghi nonsense Somma Creatrice/Erede e, as usual, linguaggio e foto piuttosto diretti… watch out, ok?? ;-)




Iniziamo subito da quello che tutti volete sapere: sì, ci avete azzeccato! :-D
Non so se ultimamente sto diventando più prevedibile io o state diventando più sgamati voi, ma così è :-DD la B, quindi, era la soluzione giusta, e tra un attimo andremo a vedere che cosa comporterà…

La A (dire di sì a Marmion) era la soluzione a metà: Clary non sarebbe mai neanche arrivata al paese delle fate, in quanto Jace li avrebbe beccati insieme, infuriandosi di brutto e perdendo il controllo, finendo per ferire gravemente Marmion e trasformare Clarissa in vampiro… poi ci sarebbe stata la possibilità di rimediare, ma tra loro sarebbe definitivamente finita.
La soluzione C era quella sbagliata: Clary avrebbe ovviamente iniziato una relazione con Xavier, mentre Jace sarebbe morto (per mano di chi lo capirete tra poco)… Clary avrebbe convissuto per il resto della sua vita con il senso di colpa per la sua morte e, per la propria sicurezza, avrebbe anche dovuto smettere di fare la ladra, finendo sposata, rinchiusa in casa e senza un briciolo della sua agognata libertà… (questo era anche lo scenario in cui Clarissa, per noia, avrebbe pure iniziato una relazione con Gwen :-D)
Sempre riguardo ai possibili scenari, nella seconda parte di questo episodio capirete anche dove portava lo scenario B dell’episodio 25, ovvero cosa sarebbe successo se Clary adolescente avesse seguito Marmion anziché il suo stalker ;-)

Statistiche: come detto sopra, siete stati proprio bravi… siete in 14 a correre per il bannerino, mi sa che stavolta mi sbancate! :-DDD missregular e Myriam natsumi82 sono invece in corsa per il bannerino Disaster!!! :-D
Infine, un complimento particolare ad albakiara e claudiola, che nei relativi commenti hanno azzeccato qcosa in maniera molto precisa… ;-)

Basta chiacchere, si passa all’azione!!!!

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Altra serata difficile per la nostra Clarissa…
Non bastava aver seguito quel gran fedifrago di Jace ed averlo beccato praticamente in flagrante tradimento, il bastardo… ci si è dovuto mettere anche Marmion a complicare le cose con la sua proposta…

Francamente? Clary è tentata eccome dal mollare tutto e seguirlo nel paese delle fate. Mar è il suo migliore amico e, nonostante le differenze tra loro, di lui si fida… così come è estremamente tentata dal mandare al diavolo tutto e tutti e tornare alle sue vecchie abitudini… sono proprio i momenti come questi, in cui si richiede un qualsiasi impegno da parte sua, quelli che le fanno venire voglia di scappare alla velocità della luce…

… se solo non fosse per quel maledetto di un vampiro!!!!!! A questo punto, per quello che gliene frega, può anche andarsene a quel paese… ma vuole essere LEI a mandarcelo! Non esiste che sia lui a rifiutarla, cazzo!!!!

E poi, per quanto riguarda Marmion… non funzionerebbe. Stringi stringi, è l’unico ragazzo a cui non ha mai pensato di saltare addosso… almeno, non seriamente. Vorrà pur dire qualcosa, no??
Clarissa: “Mar… non posso, mi dispiace. Non posso seguirti, né stare con te… mi spiace tanto.”


Marmion: “Clary… io ti voglio bene, veramente… e quella promessa che ci siamo fatti da bambini…”
Clarissa: “… era una promessa da bambini. Anch’io ti voglio bene, e tanto. In pratica, sei l’unico vero amico che ho, l’unico che non ho mai pensato di portarmi a letto tanto per fare e poi mollare come se non fosse successo niente… preferisco tenerti, preferisco che tu rimanga… capisci?”


Marmion: “Credo di sì… e anch’io preferisco rimanerti vicino, se possibile. Ma voglio che tu sappia che, per me, quella promessa era vincolante, anche se te l’avevo fatta quando eravamo piccoli…”


Clarissa: “Lo so, e ti ringrazio Mar… ma promesse del genere non fanno proprio per me…”
Marmion: “Clary… stai attenta a Jace, ok?? Qualsiasi cosa tu decida di fare… promettimi che starai attenta, ok??”


Clarissa: “Te lo prometto…”


Marmion è davvero preoccupato… e deve ammettere che anche lei non è per niente tranquilla. Con Jace le cose sono facili quando si tratta di portarselo a letto, e neanche sempre… ma parlare…… :-SSS

Ormai però ha deciso e, dato che resta ancora qualche ora di buio, non vuole perdere altro tempo: a casa del vampiro la luce è accesa, quindi è già tornato dalla sua puttana zannuta… bene, è venuto il momento di chiarire quella faccenda una volta per tutte…


Appena messo piede in casa, Clary non si perde in convenevoli e, con veemenza, chiede di nuovo a Jace di dirle la verità: a che gioco sta giocando?? ha o no altre relazioni??


Jace, come aveva già fatto in precedenza, rifiuta le domande, rispondendole che è semplicemente ridicolo…


… ma Clary stavolta non ha intenzione di lasciar cadere il discorso così…
Clarissa: “Ridicolo?? … basta, ora hai finito di prendermi per il culo! Stasera ti ho seguito, brutto stronzo, ti ho visto con quella zoccola di una vampira!!!”


Jace, all’inizio, sembra cadere completamente dalle nuvole…


… ma, dopo un attimo, l’espressione passa dall’incredulità alla consapevolezza… diventando infine dura e definitiva… come le parole che seguono…
Jace: “Bene, ormai credo che non ci sia più motivo di fingere… è vero, ho un’altra. Non volevo dirtelo, per me era molto più comodo andare avanti così… ma, adesso che l’hai scoperto, è meglio finirla qui.”


… cazzo.
Una doccia fredda del genere… ok, è da un po’ che se lo immagina, ed in pratica l’ha quasi visto… ma sentirlo dire da lui fa’ male. Fa’ un male boia. E’ umiliante e soprattutto… è assurdo.
L’ha ammesso troppo facilmente, troppo velocemente… no, c’è qualcosa che non quadra…
Clarissa: “No, non ci credo. Jace… dimmi la verità! Questo… non è da te. L’avessi fatto io, capirei, ma tu…”
Jace: “Io sono un vampiro! certo che ho altre femmine! pensavi veramente di bastarmi?? pensavi veramente di essere l’unica?? sei solo un’illusa, Clarissa… una povera, adorabile illusa. Mi sono divertito con te, a letto sei piuttosto brava… ma direi che può bastare così. Adesso vattene e non tornare. Non ti voglio più.”


Ecco fatto. L’ha detto.

C’è qualcosa che continua a non tornare… ma le parole di Jace l’hanno completamente atterrata, colpendola proprio dove fa’ più male… ed il resto è scomparso.

Non la vuole. Non la vuole. Lui… non la vuole. Non vuole lei. Non ha mai voluto solo lei. E ora non la vuole proprio più. Lei… non è voluta.

Clarissa si avvia piano verso l’uscita, incapace di aggiungere niente, incapace di pensare… consapevole solo del cuore che le batte, con un rimbombo quasi udibile, nel petto… e la crisi arriva senza preavviso e molto più forte delle altre volte… un dolore acutissimo al plesso solare, il respiro improvvisamente mozzato e tutto che diventa nero……


… prima di svenire, fa’ appena in tempo a vedere Jace, che è riuscito a prenderla al volo un attimo prima di cadere a terra e che urla il suo nome… e poi, il buio.


Una volta ripreso conoscenza, Clary ci mette un poco a mettere a fuoco l’accaduto…
Clarissa: “… cos’è successo?? perché sono sdraiata qui?”
Jace: “Ti sei sentita male, Clarissa… sei svenuta…”
Clarissa: “Ah, sì… ho avuto una delle mie crisi…”
Jace: “Come stai adesso?? Devo chiamare un dottore? Hai bisogno di qualcosa??”
Clarissa: “No, niente… passano da sole… è solo una roba psicologica… tra un attimo starò meglio…”


Jace: “Grazie al cielo… non sapevo cosa fare! Non potevo portarti all’ospedale, non sapevo cosa dirgli, e avrebbero sicuramente pensato che fosse per via di un salasso, ma non poteva essere quello, sono giorni che non bevo da te… il battito era forte, e respiravi normalmente, ma non ti riprendevi… ho avuto paura che… credevo… ma grazie al cielo, grazie al cielo stai bene!!!!”


Clary si tira su, lentamente, con la testa che ancora un po’ gira, e guarda il vampiro, che sembra davvero spaventato dal suo svenimento…
Clarissa: “Ma allora almeno un po’ te ne frega di me…”
Jace: “Clarissa… non ti immagini neanche quanto mi frega di te…”


Clarissa: “E allora perché quella messa in scena, prima?? Jace… per favore. Voglio solo la verità. Non ti chiedo altro. Dimmi la verità e poi… se vuoi me ne andrò e non ti scoccerò mai più, giuro.”


Jace non le risponde subito… si allontana da lei e si volta, come se non riuscisse neanche a guardarla in faccia…
Jace: “La verità… la verità non è per tutti. A volte, le bugie sono la soluzione migliore… servono per proteggere le persone a cui si tiene… la verità è dolorosa e pericolosa… non porta a niente di buono… bisogna essere forti, per riuscire a sopportarla…”


Clarissa: “Basta con questi discorsi!!!! Cosa potrai mai nascondermi, accidenti a te, se preferisci farmi credere che vai in giro a scoparti altre, piuttosto che dirmelo??? Ti rendi conto di quanto sei assurdo?? Non sono una bambina, Jace! Ho il diritto di sapere cosa c’è dietro, se riguarda me! Perché riguarda me, non è così??”
Jace: “… sì. Riguarda te. Ha sempre riguardato te. E la tua famiglia…”
Clarissa: “La mia famiglia??”
Jace: “Purtroppo sì. E’ vero, hai il diritto di sapere… ormai siamo andati troppo oltre. Non credevo che avresti reagito in quel modo… speravo che, se fossi riuscito ad allontanarti, per te sarebbe andato tutto bene… ma non posso vederti star male così…”
Clarissa: “Racconta, porca miseria!!!!!!!”


Il vampiro torna a girarsi verso la parete, cercando parole che non riesce a trovare… ed infine, con una voce bassa e mortalmente fredda…
Jace: “Non c’è un modo facile per dirlo… quindi… il motivo per cui ti ho seguito per tutto questo tempo… perché ho iniziato a farlo, quando eri solo una ragazzina… è che io avrei dovuto trasformarti in un vampiro… come me. Sono stato creato per questo. Ero nella posizione più adatta, per farlo: abbastanza vicino alla tua famiglia per potermi avvicinare, e abbastanza lontano da non avere scrupoli… non se la ricompensa fosse stata… adeguata. E lo era… eccome, se lo era.”

… che cosa???? Clary è ammutolita, e Jace continua…
Jace: “Hai mai sentito parlare della Strega Valerie? O del vampiro Rehvenge?? Per farla breve, sono entrambi nemici dei tuoi genitori… in passato li hanno sconfitti, anche se non sono mai riusciti a catturarli… immagino che prima, quando hai detto di avermi seguito, tu mi abbia visto con lei… non è una vampira, ma una Strega Oscura. Ero andato a farle il mio rapporto periodico sull’andamento della situazione…”


Jace: “Quando la loro coalizione è stata sconfitta, Valerie e Rehvenge non hanno avuto che una sola cosa in mente: vendetta. Dato che la situazione non permetteva un attacco diretto, hanno pensato a qualcosa di diverso. Quale rivalsa migliore che trasformare l’adorata figlioletta dei loro avversari in un vampiro?? Sarebbe stata la vendetta perfetta. Per far questo, però, gli serviva qualcuno, come dicevo, di adatto… senza contare il fatto che ero uno Stregone… mi hanno catturato senza problemi, ero solo uno stupido, borioso ragazzo convinto di essere migliore di tutti… convinto di riuscire ad uscire indenne da quello che nasconde la notte. Mi hanno tramutato in vampiro ed è stato… orribile. Quando mi sono reso conto di cos’era successo, sono quasi impazzito… ed è stato allora che mi hanno proposto il patto: se li avessi assecondati… se ti avessi seguita, avessi conquistato la tua fiducia e ti avessi trasformato in vampiro… loro mi avrebbero guarito. Sarei di nuovo tornato umano. Ed io ho accettato.”


Clarissa: “Ma non è vero… non esiste un modo per guarire dal vampirismo. Mi hanno assicurato che è un processo irreversibile...”
Jace: “Lo credevo anch’io, ma non è così. Me l’hanno mostrato… hanno fatto bere una pozione ad un altro vampiro e questo è tornato umano. Gli effetti sono permanenti… il modo c’è.”
Clarissa: “Quindi… fammi capire… è colpa mia se sei stato trasformato? è colpa mia, se sei diventato un vampiro??”


Jace: “Non è colpa tua … tu non ne potevi sapere niente. Io credevo… sinceramente, credevo… di poter fare qualsiasi cosa per tornare ad essere umano. Qualsiasi. Ti ho seguita notte dopo notte, ti ho osservata, ti ho parlato, mentre tentavo di convincermi ad agire… e intanto riferivo tutto a loro. Rimandavo, cercavo di spiegargli che avevo bisogno di più tempo affinché ti fidassi di me… perché nel frattempo era successo l’impensabile.”
Clarissa: “… ah beh, se tutto questo è normale, mi domando cosa mai potrebbe essere l’impensabile…”
Jace: “Clarissa… non hai capito, ancora? Mi sono accorto di amarti. Come avrei potuto… ??”


Clarissa: “... amarmi??? ma se non hai fatto altro che cercare di starmi lontano!!!!!”
Jace: “Ho cercato, appunto… ma non ci sono riuscito. La notte in cui siamo diventati amanti è stata la più bella e la più brutta della mia esistenza: non credevo di poter scendere più in basso di così, i sensi di colpa… mi hanno divorato. Approfittarmi di te in quel modo è stato…”
Clarissa: “Approfittarti?? Jace… io non… non capisco. Questa storia è semplicemente… troppo.”


Jace: “… è comprensibile. Se non vuoi avere più niente a che fare con me, lo capisco e ti do’ ragione. Sono sicuro che tu riuscirai in quello che ho fallito io… ma, comunque vadano le cose, Clarissa, ti giuro… ti giuro che non ti farei mai del male. Credimi, ti prego. Preferirei morire adesso, diventare polvere in questo stesso momento, piuttosto che farti del male…”


Clarissa: “Io… non lo so. Ho bisogno di tempo. E’ troppo, e ho bisogno di riflettere… mi dispiace.”


Clarissa torna al dormitorio, quasi in uno stato di trance, cercando di elaborare quanto ha appena saputo… la storia è assurda, ma dev’essere vera. E’ tutto troppo preciso, troppo dettagliato… quando era piccola, adesso che ci pensa meglio, ha effettivamente sentito nominare Valerie e Rehvenge dai suoi genitori… e, accettando per vero il racconto di Jace, si spiegherebbe tutto. I silenzi, i tentativi di starle lontano… i discorsi sulla pericolosità della notte, il disgusto quando cedeva alle sue richieste… il cambiare discorso ogni volta che per scherzo lei accennava alla vampirizzazione, ed il continuo studiare libri per invertire il processo… le telefonate e le assenze strane. Non c’è verso, dev’essere vero.

Clary si prende qualche giorno per riflettere… pensare non è mai stato il suo forte, ma adesso lo deve fare, almeno per un po’. Cosa prova lei riguardo alla faccenda? È tutto molto confuso…
Tanto per cominciare, rabbia. Lui finora le ha nascosto tutto: invece di andare da lei e spiegargli la situazione ha preferito mentire, macerarsi in silenzio, portare avanti la sua “missione” e riferire tutto al nemico…
Però… in pratica, non ha mai fatto niente che non gli abbia chiesto (o pregato) lei. L’avrebbe potuta trasformare, o ammazzare, milioni di volte, senza nessun problema, gliel’avrebbe lasciato fare e probabilmente l’avrebbe anche ringraziato… :-SS
E poi… pena. E senso di colpa: può dire quello che vuole ma, indirettamente, è per colpa sua che si è trovato in quella condizione. E’ stato per lei che l’hanno trasformato… merda.


Ma non poteva trovarsene un altro normale, invece di andarsi ad incasinare la vita con lui??? :-SS anche se, in realtà, non è dipeso da lei… date le premesse, era inevitabile che le loro strade si incrociassero. Era già stato deciso: l’unica cosa imprevista è stata la… passione (per usare un eufemismo) scoppiata tra i due. E quella almeno se l’è proprio goduta, in barba a tutti i piani malvagi del mondo, tiè.

Sinceramente non sa se ci potrà essere un futuro, tra loro due. Non sa neanche se ce n’è mai stata la possibilità… né se è quello che vuole lei. Ci sono troppi fattori di mezzo, troppe cose, da considerare… e, appunto, quello non è il suo forte. L’unica cosa che sa adesso è che, almeno, deve fare il possibile per aiutarlo… e purtroppo c’è un’unica persona che può farlo…
Clarissa: “Se c’è qualcuno che è in grado di invertire il processo… quello è mio padre. Dobbiamo andare da lui.”


Clary ci mette un po’ a convincere Jace, che, comprensibilmente, vorrebbe rivolgersi a chiunque tranne che ad Erik… ma, alla fine, raccolto tutto il coraggio, si presentano a casa Moon, pregando di cavarsela, in qualche modo… è un suicidio, ma non c’è altro modo…

L’inizio, in realtà, è promettente: Clary viene accolta con gioia… non era previsto che passasse a casa…
Alex: “Tesoro!! Ma che bella sorpresa!!! Venite, venite, accomodatevi!”


Ok, rispetto a tutto quello che c’è in ballo, presentare Jace in famiglia di sicuro non è il problema… ma questo non significa che non sia comunque nervosa anche per quello… ugh, che sensazione fastidiosa!!!
Clarissa: “Uhm, nonno… lui è Jace… un mio… uhm, amico…”
Alex: “Che bello che hai portato a farci conoscere un tuo amico! Ah, che mani fredde, giovanotto! Ma sai come si dice, no?? Mani fredde, cuor sincero! ;-)”
Jace: “^__^’ ”


Eh… fossero tutti come il nonno, sarebbe molto più facile… peccato che suo padre non sia proprio così…
Lei e Jace hanno seguito Alex in salotto, interrompendo quella che è evidentemente una normale serata davanti alla tv… meraviglioso, Clary si vede già i titoli dei giornali… “Bagno di sangue durante una tranquilla serata casalinga”… :-SSS


Quando Alex ha annunciato la sorpresa, sua madre e sua nonna si sono alzate, felici e pronti a salutarli… suo padre inizialmente anche, almeno fino a che non ha notato Jace…
Erik: “Che diavolo significa questo? Clarissa, sei impazzita?? cosa ci fa’ un vampiro in casa mia??”


… e figurati se non se ne accorgeva subito…
Clarissa: “Papà… papà, aspetta. Non lo riconosci?”
Erik: “Ma che stai dicendo?! Come potrei mai riconoscere un essere simile?? Allontanati da lui, basta un semplice incantesimo per sbatterlo fuori…”
Clarissa: “Papà… è Jonathan. Jonathan Lightwood, il tuo apprendista al C.R.A.S.H.… te lo ricordi?”


Erik, che si era già avvicinato per buttare fuori l’ospite indesiderato, a queste parole si ferma di colpo…
Erik: “Jonathan?? Ma come… com’è possibile??”


Prendendo un bel respiro profondo (oddio, ma quanto è più facile andare a scassinare le porte altrui, invece che affrontare suo padre!!!!), Clary gli spiega tutta la storia, così come Jace l’ha raccontata a lei, sorvolando su alcuni “dettagli” e sottolineando invece il fatto che esiste una cura al vampirismo…


Quando sentono i nomi di Valerie e Rehvenge, entrambi i suoi genitori sbiancano letteralmente…


… e Zoe parte per la tangente, come suo solito…
Zoe: “Per tutti i parassiti… ancora loro!! Amore, stai bene? Ti hanno fatto qualcosa, ti hanno avvicinata?? Non ti devi preoccupare, tutti e due non vi dovete preoccupare… adesso ci pensiamo noi, vi assicuro che faremo il possibile per risolvere questa faccenda… se esiste davvero una cura vedrete che la troveremo, e nel frattempo vi metteremo sotto protezione con gli incantesimi più forti…”


Bene, perfetto… se sua madre continua a parlare a raffica così, forse riescono a farla franca…
Erik: “Zoe, ferma un attimo. Clarissa… spiegami una cosa: tu, di preciso, come hai fatto a sapere tutto questo?”


… appunto. Era troppo sperare che passasse inosservato…
Clarissa: “Ecco, papà… io… cioè, lui… quello che voglio dire è che… vedi, noi……”


Incredibile come una parolina così piccola… tre minuscole lettere… possano fare la differenza.
Tutti, a quel punto, hanno capito: Tara ha alzato gli occhi al cielo, Alex ha fatto due occhi grandi così, e Zoe… Zoe ha guardato Erik.

Suo padre… la sua espressione… è un’espressione che non gli ha mai visto prima… mai diretta a lei. Le fa’ male solo a guardarlo. Incredulità, dolore… e delusione. L’ha deluso profondamente, l’ha tradito, gli ha spezzato il cuore.
Quando alla fine ritrova la parola, anche la sua voce è spezzata…
Erik: “Clarissa… come, come hai potuto?”


Poche parole, pesanti come macigni, affilate come frecce.
Clary si sente invadere dal panico: apre la bocca, cerca di spiegarsi, di dirgli una qualsiasi cosa per giustificarsi, ma Erik ha appena iniziato…
Erik: “COME HAI POTUTO?? Come hai potuto anche solo lasciare che ti avvicinasse!!!!!!! Proprio tu, tra tutti… come hai potuto???”


Clarissa: “Papà, lasciami spiegare…”
Erik: “Spiegare COSA??? Ti ha morsa?? Ha bevuto il tuo sangue???”

Erik le si è avvicinato e, nonostante le proteste, si è messo a controllarle il collo ed i polsi… quelli sono a posto, l’ha morsa troppe poche volte e troppo tempo prima alla gola perché ci siano rimasti segni… grazie a dio a suo padre non passa neanche per l’anticamera della testa di altri posti in cui cercare…


Erik: “Almeno questo… Clarissa, bambina mia, forse non ti rendi conto… è contro natura!!! E’ un mostro!!! E’ morto, MORTO, è un essere morto, lo capisci questo??”
Clarissa: “No!!!!! papà, non è morto, è vivo! In maniera diversa da noi, ma è vivo! Cammina, parla, ragiona… è vivo!! Non ha chiesto lui di diventare così, sapessi quanto ci sta male…”
Erik: “Mi sembra il minimo: non l’avrà chiesto lui, ma l’ha scelto. Ha scelto di lasciarsi trasformare!”
Clarissa: “E che altro doveva fare?! l’avevano aggredito!!!”
Erik: “Avrebbe dovuto scegliere di morire. Meglio la morte, che un’aberrazione del genere…”
Clarissa: ”… ma ti rendi conto di cosa stai dicendo??????”


La situazione è ormai degenerata: lei urla, suo padre urla, il resto della famiglia non sa che fare e Jace non riesce ad alzare gli occhi da terra, neanche quando Erik lo attacca direttamente…
Erik: “E tu… tu… invece di rivolgerti alla Congrega hai pensato bene di seguire lei, di carpire la sua fiducia, di sedurla, maledetto!!!”


Clarissa: “A parte il fatto che, a dirla proprio tutta, non è stato lui, ma sono stata io… per forza non si è rivolto a voi Stregoni!! Aveva paura, sapeva bene come lo avreste accolto!!!!”
Erik: “E aveva ragione!!! ma ora porremo fine una volta per tutte al problema!!!”
Zoe: “Erik, no!!!!!!!”


Erik ha tolto di mezzo la figlia e ha sfoderato la bacchetta, puntandola verso Jace, che ha ringhiato di riflesso, ma non ha fatto niente per difendersi… la situazione è pessima, la superiorità di suo padre è schiacciante, Clary non sa che fare… ma, poco prima che il vampiro venga ridotto in un mucchietto di pixel cenere, è qualcun altro ad intervenire…
Alex: “ADESSO BASTA!!!!!!!!!!”


E’ talmente raro sentire il nonno urlare, che tutti si sono fermati immediatamente…
Alex: “Smettetela, subito. Non è così che si risolvono le cose: parlatene, discutetene, ma non vi permetto di comportarvi in questo modo!!! Questa è casa mia, e pretendo una discussione civile!”

Zoe si avvicina ad Erik…
Zoe: “Erik… papà ha ragione, questa non è una soluzione. Dobbiamo parlarne e pensare a cosa fare… adesso che ci hanno raccontato tutto, Jonathan sarà in grave pericolo… dobbiamo avvertire il Centro e decidere il da farsi… anche in merito a questa fantomatica cura, potrebbe essere importante, pensa all’impatto sulla comunità…”
Erik: “Fai come vuoi, io non ne voglio sapere niente. Avverti il Centro, prendi le decisioni che preferisci… ma tienimi fuori da tutto questo. Non mi riguarda.”


Erik: “Quanto a te… ti voglio a casa entro domani sera. Dato che sembra non essere successo niente di irreparabile… ed in nome del fatto che ero affezionato a Jonathan prima che diventasse questo… questo mostro, farò finta di non saperne niente… ma adesso devi giurarmi solennemente che non lo vedrai mai più, che non avrai mai più contatti con lui e che ti dimenticherai anche solo della sua esistenza. Questa follia deve finire adesso.”


No… no!! questo no!!! Clary non sa ancora come andranno le cose tra loro due… SE andranno le cose tra loro due, in un qualsiasi modo… ma questo non può prometterlo. Certo, potrebbe mentire, come ha sempre fatto… probabilmente sarebbe difficile, ma non impossibile… ma ora basta, almeno su questo, basta.

Clarissa: “Papà… non ho intenzione di tornare a casa domani, né di prometterti niente. Ti devi rendere conto che ormai sono grande e posso prendere le decisioni che preferisco. Non sono più una bambina… da un sacco di tempo, ormai.”


Una volta sentito questo, senza lasciarle aggiungere una sola parola in più, Erik le ha voltato le spalle. E le ha fatto segno di andarsene.


Con il cuore in pezzi e le lacrime agli occhi, Clarissa è uscita di corsa di casa, senza guardare nessuno… via, via, deve andare via di lì… ma viene raggiunta sulla porta da sua madre…

Zoe: Clary… Clary, aspetta!! Avvertirò il Centro della situazione, metteremo in atto degli incantesimi di protezione per entrambi, ma dovrete comunque stare attenti: ora che è venuta fuori tutta la storia, i metodi di Valerie e Rehvenge cambieranno… quanto alla cura… sinceramente, credo anch’io che sia solo un mito. Ma altri miti si sono rivelati veri, in passato, quindi... indagherò. Farò il possibile per aiutarvi, te lo prometto.”
Clarissa: “Grazie mamma…”
Zoe: “Quanto a tuo padre… tesoro, per noi è stato uno shock, ma per lui lo è stato molto di più. I suoi trascorsi con i vampiri lo hanno ferito profondamente, ed è solo perché ti ama così tanto che ha reagito in questo modo. Ha paura, tanta paura per te. Cerca di capirlo, ti prego… dagli tempo.”


Capirlo… come fa’ a capirlo?! Le ha voltato le spalle. Letteralmente. Si è rifiutato di ascoltarla, di sentire le sue ragioni… l’ha rifiutata. Merda, è meglio se non ci pensa… altrimenti finisce per sentirsi male un’altra volta…

Clarissa: “Io… io non capisco. Non riesco assolutamente a capire…”
Jace: “Io sì. Se mi disprezza anche solo la metà di quanto mi disprezzo io… ha ragione lui, sarei dovuto morire, anziché finire in questo modo… ma non ce l’ho fatta, non sono stato abbastanza forte.”
Clarissa: “Siete completamente pazzi, tutti e due. Che male c’è nello scegliere la vita, anziché la morte?!”
Jace: “E’ vita, questa? No, lasciamo perdere, è un discorso troppo complesso… e ora è inutile parlarne. Clarissa… tu stai bene? posso fare qualcosa per te?”
Clarissa: “… no. Suona strano, detto da me, ma l’unica cosa di cui ho bisogno adesso è di stare da sola.”


Jace la lascia andare, senza neanche chiederle se e quando si rivedranno… e menomale, perché non lo sa neanche lei.
Clary è stanca. Stanca di tutto quello che è successo, stanca di quella situazione… non è per quello che è fatta lei, non funziona così. Non è fatta per pensare. Non ha mai saputo come si fa’ e non ha intenzione di imparare adesso.

E quindi, a parte i contatti con una delegazione di Streghe che, come le aveva accennato sua madre, sono andate ad incontrarla all’università per interrogarla sulla faccenda e porre degli incantesimi protettivi sul dormitorio e su di lei (e tramite le quali ha saputo che Jace si è trasferito altrove ed è stato posto sotto protezione)…


… per il resto, cerca di scordarsi di tutto. C’è solo lei, lei e le sue attività: non si ferma un attimo, è sempre in movimento, che siano i suoi allenamenti, intensificati e resi sempre più faticosi…


… che, perfino, lo studio: in fondo, ci sono tante persone che, pur di non pensare, si mettono a leggere… ce la potrà fare anche lei, no??


… ok, quello forse no…


Meglio tornare ad altre attività: sudare quanto possibile in palestra, svagarsi con lo shopping…


… e… beh.


Il suo svago preferito, ed il miglior modo per non pensare, è sempre uno. Uscire tutte le sere, bere tutte le sere, ballare tutte le sere, conoscere ragazzi nuovi tutte le sere… questo funziona. Anche se, per ora, non se n’è portata a letto nessuno… non è certo la voglia che le manca, è… blah. Intanto si sbaciucchia un po’ chiunque, poi si vedrà… tanto, quando deciderà di farsi qualcuno, le basterà schioccare le dita……


Insomma, nelle settimane successive alla crisi, Clary non sta ferma un attimo… muoversi, muoversi, muoversi… vedere gente, parlare, sentire musica al volume + alto possibile, uscire… qualsiasi cosa va’ bene, pur di non fermarsi… pur di restare sempre in movimento…


… perché se fa’ tanto di fermarsi un attimo… se si ferma………


Basta, basta, basta!!!!
Si è rotta le palle. Lei non è fatta per pensare, è fatta per agire. A questo punto della laurea non gliene frega niente, non gliene fregava neanche prima ma ormai, proprio… è inutile che stia bloccata laggiù a cazzeggiare. Può cazzeggiare anche altrove, ed ha già un paio di idee per tenersi occupata…


Clarissa, così, senza laurea e di umore pessimo, torna a Baia di Belladonna… e, come prima cosa, si cerca un appartamento. I soldi non sono un problema: al posto della laurea mancata, si è fatta liquidare dalla Società una piccolissima percentuale dei profitti che gli ha direttamente procurato con i suoi colpi… e con quella piccolissima percentuale lei può tirare avanti per anni!!!

Dopo un’approfondita ricerca (tanto, di tempo da perdere ne ha un sacco), finisce per affittare un bell’appartamento grande in zona residenziale… ben lontano da casa sua… certo, il posto è da ristrutturare e arredare, ma è proprio quello che voleva lei…


Il complesso non è grande, sono 4 case in tutto e, una volta sbrigate le pratiche formali, Clary non perde tempo e va’ a conoscere i nuovi vicini, nella tenuta + adatta alla bisogna (top scollatissimo, minigonna ascellare, tacchi da arrembaggio)… beccasse un gran bel vicinozzo promettente, per scordarsi un po’ dei suoi problemi… cosa ci sarà mai dietro la porta n° 1??


Un vecchietto vedovo, a cui tra un po’ piglia un infarto nel trovarsela davanti conciata così… :-S


Porta n° 2… pure peggio. Tizio con indosso il pigiama più sudicio mai visto, che la come se fosse appena uscita dal videogioco “Pixel bagnati XXX”… via di lì, subito!!!! :-SSSS


Speriamo che la porta n° 3 sia quella giusta, pensa Clary… prima di ritrovarsi davanti ad una:
- donna;
- casalinga;
- con pupo posseduto/urlante/sbavante in braccio…
... vade retro Satana!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! :-SSSSSSSSSSSSS


… ok. I rapporti di buon vicinato possono anche finire lì. Non avrà mai e poi mai bisogno di zucchero, di questo è certa. :-SSSS

Scartata l’opzione “vicini”, il passo successivo è contattare una ditta di ristrutturazione e sbizzarrirsi alla grande con la scelta di mobili/utensili/casalinghi vari… lei è più portata per vestiti, cosmetici etc., ma in realtà il segreto sta nel variare: non ci si deve fossilizzare su un solo reparto (come ci insegna la cara Becky :-P nda)…


Dietro il pagamento dell’anticipo in denaro sonante, i lavori in casa procedono spediti e Clary, che evidentemente tiene parecchio alla nuova abitazione, ignora per giorni la scomodità, i rumori e la polvere e finisce per trascorrere ore ed ore ad osservare con attenzione la sua casa sorgere dalle proprie fondamenta come l’araba fenice … perché è questo che stai osservando, no, Clary???
Clarissa: “Ma che sei scema?? Hai bisogno di un altro paio di occhiali?? No, dico… ma hai notato che pezzi di carne sono quegli operai, o no?!”


Beh… stavolta non posso proprio darti torto, honey. 8) ho un po’ paura a chiedertelo, ma la mia parte temeraria è anche un po’ curiosa di sapere cosa ti passa attualmente nella testolina…

*Macho macho man.. I’ve got to be a macho man… Macho macho man… I’ve got to be a macho!*


Ehi!! Ma allora, qualcosina alla fine l’hai ereditata da tua madre!!!
Clarissa: “Sì, beh… questo era solo l’inizio, tanto per scaldare l’ambiente… non penso che mia mamma avrebbe anche immaginato il resto…… 8))”

… passiamo oltre…

Grazie agli strafighi operai, la casa viene messa velocemente a posto: gli arredatori possono fare il resto e, ben presto, Clarissa è ufficialmente la padrona di un gran bel posticino…


… non grande come la villa della sua infanzia, ma tutto suo, ottenuto con i risparmi onestamente (?) rubati!!! Ogni singolo soprammobile è legato ad un bel ricordo notturno… la corsa sul tetto di quella magione… l’arrampicata sui muri di quell’altra… allarmi evitati, adrenalina salita… ah, quanti ricordi…
(O__o)


Una volta sistemata, Clary ha comunicato a Zoe il cambio di indirizzo e, in poco tempo, il C.R.A.S.H. ha di nuovo fatto il necessario per apporre le protezioni legate alla casa… stavolta a passare è stato direttamente Mikail, che approfitta della visita per tentare di parlarle un po’…
Mikail: “Clarissa, capisco che non siano affari miei, ma mi permetto comunque di parlartene perché ti conosco da quando eri piccolina, e comunque è una faccenda che riguarda anche noi: il Centro, e la Congrega tutta, non sono contro i vampiri. So che hai potuto avere l’impressione che la nostra politica al riguardo fosse diversa, ma…”
Clarissa: “… impressione?? Mikail… papà ha minacciato Jace a bacchetta spiegata. Se non fosse intervenuto il nonno…”
Mikail: “Tuo padre ha solo bisogno di tempo. Lascia che gli parli Zoe, dagli una possibilità… non sai quanto sta male per la situazione che si è venuta a creare…”
Clarissa: “E perché, credi che io sia felice di non vederlo, di non parlargli?? Credi che io non ci stia male??”
Mikail: “Sono sicuro di sì, tesoro… avete lo stesso caratteraccio, voi due, non ammetterete mai di aver sbagliato per primi… ti chiedo solo di pensarci, ok? Gli manchi così tanto…”


… come se a lei non mancasse. Come se non le mancasse da morire. Più di quanto le manca casa sua, adesso che non ci può andare. Prima non faceva altro che cercare di scappare, perché tanto poteva tornarci quando voleva… mentre ora vorrebbe solo sapere di poterci tornare, di tanto in tanto. Sente sua madre e i nonni al telefono, ma non è la stessa cosa…


E, ovviamente…… le manca Jace. E’ un’assenza fisica, tangibile, in maniera quasi insopportabile. Ogni tanto lo sogna perfino… le sembra di sentirlo intorno a lei, vicino.


E invece è dalla notte del litigio che non lo vede e non lo sente più… quella è ancora una ferita aperta. Ed è tutto così complicato…
Da una parte è ancora arrabbiata con lui perché per mesi le ha mentito: è vero, c’era un motivo, però avrebbe potuto dirglielo. Qualunque fosse il loro tipo di rapporto, lei non gli ha mai nascosto nulla, ladrate notturne comprese… poi, è arrabbiata con lui perché le ha fatto “perdere” suo padre… sa di essere ingiusta, è stata una propria scelta, ma è così.
E’ tutto molto contraddittorio… e non se la sente, neanche di contattarlo… è troppo difficile, adesso.


… uffa. A forza di passare il tempo da sola senza niente da fare, ecco che ricade in quella fissazione del pensare… e non va’ bene, non va’ bene per niente. Per fortuna, in casa ha trovato abbastanza spazio da poter installare una propria sala allenamenti privata…


… e, per ammazzare il tempo, ha anche trovato un lavoretto part-time proprio nella palestra del quartiere: non è di sicuro per via della paga (che è una miseria), ma è un modo per occupare parte delle giornate… e per farsi ammirare in tutina dai clienti, che le fanno il filo in trecento!! ;-) certo, finché non si annoia…


Nelle settimane successive, quella diventa quindi la routine: il part-time di giorno, locali e discoteche la sera (con annesse nuove conoscenze) e frequenti telefonate a casa, sempre quando suo padre è a lavoro, per sapere da sua madre come procedono le ricerche della cura del vampirismo e per aggiornarsi sull’andamento generale… ultimamente sua nonna non è stata molto bene, ma purtroppo è l’età…


L’unica novità degna di nota le arriva una sera da suo cugino Alec e da Simon… anzi, in realtà proprio da quest’ultimo: laureato da poco, ha deciso di fare il grande passo e di sposarsi con la sua ragazza dei tempi della scuola (sì, quella per cui aveva interrotto le “pomiciate in amicizia” con lei all’epoca)! I due sono passati a comunicarle la “lieta” novella, senza Luke (che ha trovato un finanziatore e sta girando l’Europa con i suoi quadri), per invitarla all’evento!!
Clarissa: “Ehhhh???? Ma sei sicuro?? Simon… ripensaci!!! Sei un gran bel ragazzo, non ti sprecare subito così! Dio, hai 25 anni, è una boiata… ma hai idea di quante ragazze potresti farti ancora?? Certo, potresti fartele anche dopo sposato, ma tu non mi sembri così sveglio…”
Simon: “Clary……”
Clarissa: “E poi, andiamo… lo sai che io *odio* i matrimoni!!!!”


Alec: “Eddai Clary, piantala… è un matrimonio, mica un funerale!”
Clarissa: “No, a me i matrimoni deprimono quasi quanto i funerali, guarda. Piuttosto… non potrei venire al tuo addio al celibato?? TipregoTipregoTiprego, giuro che farò la brava……”
Simon: “…”
Alec: “…”


E, visto che la risposta degli amici di Simon è stata praticamente unanime (“La tua biscugina?? Quella strafiga?? Portala, portala, portala!!!”), alla fine Clary può davvero partecipare alla serata “for men only” organizzata per Simon, qualche settimana dopo, in discoteca… inutile dire che, fin dall’inizio, la Nostra è “leggermente” felice per come si prospetta la festa… mmmm, le ci voleva proprio un po’ di quel divertimento…… 8)


Inutile dire che i suoi parenti sono un po’ (parecchio) preoccupati, ma bisogna ammettere che, almeno all’inizio, Clarissa sembra comportarsi piuttosto bene: l’unico istante un pochino imbarazzante arriva al momento dei regali… Simon ha espressamente richiesto che *non* organizzassero niente di equivoco, nessun… intrattenimento particolare, e quindi tutti si sono limitati a cose scherzose, tipo abbonamenti a riviste famose più per i loro paginoni centrali che per gli editoriali, confezioni giganti di preservativi, manette e fruste (finte), cioccolatini dalle forme evocative, etc.... 8))
Tutto bene, quindi, almeno fino a quando uno degli amici di Simon non chiede a Clary che cosa gli ha regalato lei…
Clarissa: “Io? Beh… diciamo solo che non è una cosa che posso mettere sul tavolo… il mio, di regalo, va’ consumato caldo…”
Tutti: “OHHHHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!”
Simon: “Eheh, che simpatica, Clarissa scherza sempre…” *risata nervosissima*


… comunque…
Il bilancio della serata è più che positivo: Clary si è divertita da matti, ha ballato con tutti, e, tranne Simon e Alec, ci hanno provato praticamente tutti con lei…… meglio di così!!! 8)


Ma la festa non è ancora del tutto finita… come, ahilui (?), nota un Simon appena uscito dal bagno, che se la ritrova fuori dalla porta con un’espressione molto, molto poco rassicurante…
Simon: “Clary, che ci fai qui?? Guarda che hai sbagliato, questo è il bagno degli uomini!!”


… seee, certo… ha sbagliatissimo, lei……
Clarissa: “Come sarebbe, che ci faccio qui... sono venuta apposta per te... non lo vuoi scartare il tuo regalo??”


Simon: “Dai Clary, piantala di scherzare...”
Clarissa: “...”
Simon: “Cristo santo, ma sei seria?!”


... beh. Simon ormai dovrebbe averlo capito da tempo che se c'è un argomento su cui la Nostra NON scherza è proprio quello........ :-DDDD

Simon: “Clary... dai, lo sai come la penso... non è che non sia... cioè, tu sei stupenda, è ovvio, però....”
Clarissa: “Uff… ok, ok, come non detto...”

Clary si allontana da Simon, dandogli due pacche rassicuranti sulle spalle... il ragazzo tira un sospiro di sollievo…


… finché il respiro non gli si mozza proprio, nel sentire una mano scivolare verso il basso… il *suo* basso… e non solo la mano…… mentre quella disgraziata gli sussurra un…
Clary: "... vorrà dire che per stasera il regalo lo scarterò solo io……"
Simon: “!!!!!!!!!!!!!”


.... beh. Non pensavate mica davvero che mollasse l'osso (…) così facilmente??? :-DD
Già è tanto che si è limitata a quello, e solo perché dopotutto a Simon ci tiene, non vuole che litighi con la fidanzata per colpa sua (conoscendolo, se se lo fosse veramente fatto, sarebbe stato capacissimo di andare a confessarlo alla tizia :-S così invece magari non glielo dice!)... anche se è giusto che la tipa sia almeno un po' cornuta, dato che ha osato preferirla a lei!!! 8) oh sì, adesso si sente davvero molto meglio…

… bleah. tesoro, lasciatelo dire, di cuore e senza rancore: ma che schifo!!! O____O
Clarissa: “Scusa, ma non è in una pubblicità della vostra televisione che dicono ‘Se non ti lecchi le dita…’ “
Tutti: “CLARISSA!!!!!!!!!!!!!!!!!!”


… sorvoliamo, per pietà, sorvoliamo…… (e ringraziamo il cielo che, sempre in ambito patatine, non ha citato anche Rocco, va’ O__o)

Insomma: la festa è stata una figata, rapporti impropri nelle toilette compresi, ma è stata un po’ l’unico raggio di luce in un periodo noioso e incredibilmente monotono, eh.
Il punto è sempre uno: ad andare avanti così si annoia, e se non fa’ niente, finisce per mettersi a pensare, il che, come abbiamo visto, è pessimo. Lei ha provato, sinceramente provato a rigare dritta, ma… si rompe le palle!!!!!!! :-SSS


E c’è quel numero di telefono… quel numero che le brucia in tasca da quando ha mollato l’università… basta, ha tentato, è inutile rimandare oltre: c’è da fare una telefonata importante……


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E noi vedremo la “misteriosissima” (:-P) telefonata e le sue dirette conseguenze la prossima volta!!!
Spero, al solito, di non avervi stressato troppo… ci risentiamo con la seconda parte appena possibile!!! Buona serata!!! ^______^

moon lod, vampiri, generazione 7, magia, fiki-fiki, drama

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