[HAIKYUU!!] Aliens exist
Fandom: Haikyuu!!
Pairing: Iwaizumi/Oikawa
Rating: safe
Avvertimenti: //
Wordcount: 702
Cosa sto per leggere: Oikawa insiste a dare la colpa agli alieni per qualsiasi cosa. Iwaizumi non è d'accordo. Oikawa vorrebbe solo baciarlo. (COW-T prompt: "Troppo tardi")
"Perché mi guardi male? Sono stati loro."
Iwaizumi, effettivamente, gli sta restituendo uno sguardo torvo, in bilico fra l'esasperazione e l'ennesima ramanzina. Oikawa trattiene a stento la risata che gli pizzica la gola, inscenando con maestria il più sincero degli sguardi innocenti. Sbatte le ciglia, stringe le labbra e lo osserva con insistenza e gli occhi di chi davvero non ne sa niente di niente.
C'è dell'incertezza nella lunga pausa di silenzio che Iwaizumi lascia trascorrere fra di loro, eppure alla fine cede, e glielo domanda davvero. "Loro chi?" Suona quasi come un ringhio, sbrigativo e sospetto.
E' un'occasione d'oro, di quelle che a Oikawa non capitavano forse dai primi anni delle medie, e non ha intenzione di lasciarsela sfuggire. Gli si allarga il sorriso, tradendo appena la fretta che ha di rispondergli, eppure la voce non inciampa né gli mancano le parole. Semplicemente aspettava questo momento da troppo tempo per poterlo rovinare in alcun modo.
"Gli alieni," sentenzia tutto quanto impettito, non un briciolo d'esitazione. "Sono stati gli-"
"Smettila di dare la colpa agli alieni, sei stato tu, ti ho visto."
Oikawa solleva le sopracciglia con un sorrisetto sospeso fra le labbra. "Non è possibile, io non ho fatto proprio niente," gli ripete sollevando entrambe le mani per simulare innocenza.
Iwaizumi lo fissa a lungo, con le narici dilatate e la fronte corrugata, come se fosse indeciso sulla risposta giusta da restituirgli per non dargliela vinta, e Oikawa si sorprende a pensare quanto gli piace quando fa così, perché è semplicemente l'Iwaizumi più sincero e antico che conosce - quello che lo richiama spesso e gli sorride raramente, ma quando lo fa è pieno d'amore negli occhi e nel petto.
Avanza d'un passo e gli si fa più vicino, tanto che i loro nasi quasi si sfiorano. Oikawa non ha perso il sorriso stampato fra le guance, che si aguzza appena nell'osservare il broncio di Iwaizumi farsi cautamente più incerto.
"Che vuoi?" Lo sente borbottare deviando lo sguardo altrove, e probabilmente, se non fosse intrappolato fra Oikawa ed il lavandino di un bagno pubblico, se la sarebbe già data a gambe levate.
A Oikawa, però, interessa solamente l'occasione preziosissima - la seconda, oggi, deve essere natale - che Iwaizumi ha deciso di regalargli. Approfitta del suo attimo d'imbarazzo per sollevare la mano e piantargli una sberla sonora e secca contro le natiche, solo per sentirselo quasi trasalire addosso e poi irrigidirsi tutto quanto, con gli occhi spalancati e la bocca mezza dischiusa.
"Adesso sì che sono stato io," Oikawa sfoggia un ghigno fra le labbra. "Ma prima sono stati assolutamente gli alieni."
"Ma sei scemo?!"
La voce di Iwaizumi rimbalza risentita contro le pareti strette, e Oikawa non fa che ridere ancora più forte. Lo scorge con la coda dell'occhio voltarsi allarmato verso la porta del bagno, e senza pensarci troppo decide che non ha ancora finito di sorprenderlo, oggi. Si sporge in avanti e gli afferra il viso fra le mani prima di trascinarlo verso di sé, strappandogli il bacio disordinato che aspetta di dargli da tutta la mattina.
"Troppo tardi," glielo soffia contro le labbra dopo essersi scostato da lui quanto basta per sentire l'interezza del suo corpo irrigidita ed immobile, premuto contro di sé.
Iwaizumi ha bisogno di un attimo per processare (e Oikawa rimane a fissarlo deliziato per tutto il tempo), ma alla fine trova la forza di sfarfallare indispettito le sopracciglia e di spingerlo via da sé, liberandosi una via verso l'uscita del bagno. Prima di allontanarsi, però, frappone una mano fra il proprio viso e quello di Oikawa, premendo il palmo contro le sue labbra e spingendolo via così, senza nemmeno guardarlo negli occhi, con le guance in fiamme. A Oikawa sembra che le sue dita indugino un po' troppo sul proprio viso, ma in fondo potrebbe anche sbagliarsi.
"Si ci ha visto qualcuno ti ammazzo. Torniamo in classe," è l'ultima cosa che gli sente dire prima che la porta del bagno sbatta lasciandolo solo. Probabilmente non gli rivolgerà più parola per il resto della giornata, ma in fondo gli sta bene così. Ne è valsa la pena. E infatti, "Sissignore!" cinguetta mentre lo rincorre lungo il corridoio, per nulla intenzionato a lasciarlo in pace.
Pairing: Iwaizumi/Oikawa
Rating: safe
Avvertimenti: //
Wordcount: 702
Cosa sto per leggere: Oikawa insiste a dare la colpa agli alieni per qualsiasi cosa. Iwaizumi non è d'accordo. Oikawa vorrebbe solo baciarlo. (COW-T prompt: "Troppo tardi")
"Perché mi guardi male? Sono stati loro."
Iwaizumi, effettivamente, gli sta restituendo uno sguardo torvo, in bilico fra l'esasperazione e l'ennesima ramanzina. Oikawa trattiene a stento la risata che gli pizzica la gola, inscenando con maestria il più sincero degli sguardi innocenti. Sbatte le ciglia, stringe le labbra e lo osserva con insistenza e gli occhi di chi davvero non ne sa niente di niente.
C'è dell'incertezza nella lunga pausa di silenzio che Iwaizumi lascia trascorrere fra di loro, eppure alla fine cede, e glielo domanda davvero. "Loro chi?" Suona quasi come un ringhio, sbrigativo e sospetto.
E' un'occasione d'oro, di quelle che a Oikawa non capitavano forse dai primi anni delle medie, e non ha intenzione di lasciarsela sfuggire. Gli si allarga il sorriso, tradendo appena la fretta che ha di rispondergli, eppure la voce non inciampa né gli mancano le parole. Semplicemente aspettava questo momento da troppo tempo per poterlo rovinare in alcun modo.
"Gli alieni," sentenzia tutto quanto impettito, non un briciolo d'esitazione. "Sono stati gli-"
"Smettila di dare la colpa agli alieni, sei stato tu, ti ho visto."
Oikawa solleva le sopracciglia con un sorrisetto sospeso fra le labbra. "Non è possibile, io non ho fatto proprio niente," gli ripete sollevando entrambe le mani per simulare innocenza.
Iwaizumi lo fissa a lungo, con le narici dilatate e la fronte corrugata, come se fosse indeciso sulla risposta giusta da restituirgli per non dargliela vinta, e Oikawa si sorprende a pensare quanto gli piace quando fa così, perché è semplicemente l'Iwaizumi più sincero e antico che conosce - quello che lo richiama spesso e gli sorride raramente, ma quando lo fa è pieno d'amore negli occhi e nel petto.
Avanza d'un passo e gli si fa più vicino, tanto che i loro nasi quasi si sfiorano. Oikawa non ha perso il sorriso stampato fra le guance, che si aguzza appena nell'osservare il broncio di Iwaizumi farsi cautamente più incerto.
"Che vuoi?" Lo sente borbottare deviando lo sguardo altrove, e probabilmente, se non fosse intrappolato fra Oikawa ed il lavandino di un bagno pubblico, se la sarebbe già data a gambe levate.
A Oikawa, però, interessa solamente l'occasione preziosissima - la seconda, oggi, deve essere natale - che Iwaizumi ha deciso di regalargli. Approfitta del suo attimo d'imbarazzo per sollevare la mano e piantargli una sberla sonora e secca contro le natiche, solo per sentirselo quasi trasalire addosso e poi irrigidirsi tutto quanto, con gli occhi spalancati e la bocca mezza dischiusa.
"Adesso sì che sono stato io," Oikawa sfoggia un ghigno fra le labbra. "Ma prima sono stati assolutamente gli alieni."
"Ma sei scemo?!"
La voce di Iwaizumi rimbalza risentita contro le pareti strette, e Oikawa non fa che ridere ancora più forte. Lo scorge con la coda dell'occhio voltarsi allarmato verso la porta del bagno, e senza pensarci troppo decide che non ha ancora finito di sorprenderlo, oggi. Si sporge in avanti e gli afferra il viso fra le mani prima di trascinarlo verso di sé, strappandogli il bacio disordinato che aspetta di dargli da tutta la mattina.
"Troppo tardi," glielo soffia contro le labbra dopo essersi scostato da lui quanto basta per sentire l'interezza del suo corpo irrigidita ed immobile, premuto contro di sé.
Iwaizumi ha bisogno di un attimo per processare (e Oikawa rimane a fissarlo deliziato per tutto il tempo), ma alla fine trova la forza di sfarfallare indispettito le sopracciglia e di spingerlo via da sé, liberandosi una via verso l'uscita del bagno. Prima di allontanarsi, però, frappone una mano fra il proprio viso e quello di Oikawa, premendo il palmo contro le sue labbra e spingendolo via così, senza nemmeno guardarlo negli occhi, con le guance in fiamme. A Oikawa sembra che le sue dita indugino un po' troppo sul proprio viso, ma in fondo potrebbe anche sbagliarsi.
"Si ci ha visto qualcuno ti ammazzo. Torniamo in classe," è l'ultima cosa che gli sente dire prima che la porta del bagno sbatta lasciandolo solo. Probabilmente non gli rivolgerà più parola per il resto della giornata, ma in fondo gli sta bene così. Ne è valsa la pena. E infatti, "Sissignore!" cinguetta mentre lo rincorre lungo il corridoio, per nulla intenzionato a lasciarlo in pace.