[Supernatural] You'd better stick to pie

Oct 28, 2012 16:56

Fandom: Supernatural
Pg/Pair: Dean Winchester, Castiel (Destiel)
Word Count: 738
Rating: PG-13
Avvertimenti: NON CONSIGLIATA A STOMACI DEBOLI, a meno che già non sappiate cos'è la "Torta Biblica Farcita di Crema Sacra"
Disclaimer: I personaggi appartengono a Eric Kripke e pure alla CW.



Superata le delusione per non aver trovato da nessuna parte una scatola infiocchettata che contenesse la sua amata torta di mele - ci contava: era il suo compleanno, dopotutto! - si lasciò tentare dal dolce apparso all'improvviso sul tavolino del motel. Nonostante la sua inaspettata apparizione suggerisse una provenienza ultraterrena, ne prese un morso senza pensarci su troppo.
Ignorando il biglietto che l'accompagnava, su cui c'era scarabocchiata una frase per nulla rassicurante “È commestibile. Credo. Mi auguro ti piaccia, è fatta con tutto il mio amore.”
Gah! Meglio appallottolare quel foglietto, bruciarlo, nella speranza di dimenticarne quanto prima il finale, così disgustosamente sdolcinato. Il pennuto doveva essersi dato alle commedie romantiche, dopo i porno. Un salto di qualità, non c'è che dire.

Ci voleva un certo coraggio per assaggiare qualcosa fatto da Castiel, certo, ma Dean Winchester non si faceva spaventare da certe inezie.
Il sapore era inconsueto. Familiare, ma non quello che avrebbe associato ad alcun dessert da lui conosciuto. Vagamente amaro, con un retrogusto acre. Quasi fossero stati impiegati cioccolato fondente e limone. Dopo la prima fetta ci si abituava, però, e mhhhhh... Diventava davvero deliziosa. Squisita. Orgasmica.
Sam era uscito, per fare rifornimento di generi di prima necessità quali il whiskey ed il caffé. Dean poteva quindi invitare il talentuoso artefice della sua torta di compleanno, per ringraziarlo come meritava e per togliersi lo sfizio di sapere cosa ci fosse in quel dolce.

“Forse non sono stato abbastanza chiaro nel mio biglietto, Dean.” Castiel si materializzò alle sue spalle, ancor prima che potesse chiamarlo. Era così vicino che poteva sentirne il respiro sulla sua pelle. Dannazione! Poteva anche aver imparato a cucinare, ma il concetto di spazio personale ancora gli sfuggiva.

“La prossima volta potresti materializzarti direttamente in braccio a me, Cas! E chi ti avrebbe autorizzato a leggermi nella mente, scusa?”

“Terrò a mente la tua proposta e ti chiedo perdono. Non avevo realizzato che fossero i tuoi pensieri, il volume e la nitidezza delle parole m'ha indotto a supporre che ti stessi rivolgendo a me ad alta voce.” Chiarì, non comprendendo appieno perché Dean fosse così arrabbiato. Forse la torta non era stata di suo gradimento. Però n'era stata consumata un quarto e le fette mancanti non erano finite nel cestino. La faccenda andava chiarita. Immediatamente. “La torta ti è piaciuta, o sbaglio?”

“Okay okay, come non detto. La torta non era male.” Scrollo le spalle per poi aggiungere, come se si vergognasse d'aver detto una bugia - lui, lui che mentiva per sopravvivere! “No, okay, era deliziosa. Tanto da concederti l'onore di dividerla con me, ed io non sono uno che condivide le proprie torte con chicchessia. In pochissimi hanno avuto questo onore, insomma, e tu te lo sei meritato.” Si alzò, vagamente imbarazzato, per andare a recuperare un altro piatto e delle posate.
Tagliò una fetta per Castiel, che nel frattempo si era accomodato sulla sedia di fronte alla sua. Cas però, scosse la testa. “Apprezzo l'offerta e ti ringrazio, ma non ho appetito.”

“Peccato, non sai cosa ti perdi!” Ghignò, pulendo il piatto in un battibaleno.

“So benissimo cosa mi perdo, Dean. L'ho preparata io stesso.” Rispose Castiel, confuso.

“Era un modo di dire... Comunque sia, ancora non m'hai detto qual è il segreto di questa bomba.”

“Il mio amore, Dean. C'era scritto sul biglietto. Suppongo, però, che sia risultata alquanto vaga come descrizione per il tuo limitato intelletto umano. Avrei forse dovuto scrivere 'ogni goccia del mio amore' o arrischiare un 'con semi scaturiti dal mio amore.' Perdonami. Non ricordo precisamente la ricetta, ora, ma se vuoi puoi cercarla su quella scatola con i tasti che Sam non vorrebbe che tu usassi a sua insaputa. La puoi trovare sotto il nome di Torta Biblica farcita di Crema Sacra.” Spiegò al festeggiato con infinita pazienza. A volte gli umani non vedevano più in là del proprio naso, era incredibile.

Dean sbiancò, rielaborando nella sua testa le parole di Castiel.
Si precipitò a recuperare il portatile di Sam e la nausea incipiente si trasformò in conati di vomito quando lesse la ricetta. Questi pazzi sostenevano fosse peccato disperdere il seme, ma non utilizzarlo per il nutrimento del corpo. Oddio. Lui aveva... Con gusto... Parecchie fette...

Corse in bagno, ficcandosi due dita in gola per liberarsi fino all'ultima briciola da quell'orrore culinario. Ogni rigetto veniva intervallato, sistematicamente, da una maledizione diretta a Castiel.

“Sinceramente, Dean, non capisco la ragione di tutto questo dramma. Non dev'essere poi così diverso da quando lo ingoi.”

“IO TI AMMAZZO, TI AMMAZZO.”

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