[Drabble] Ma se parli d'affetto...
Ma se parli d’affetto, m’avvalgo della facoltà di non comprendere.
Finché Thor parlava di guerra con entusiasmo, di devastazione con la gioia di un bambino che distrugge il castello di sabbia del suo vicino soltanto perché gli è venuto meglio… Lo capivi.
Lo deridevi, certo. Perché era stupido, infantile ed estremamente manipolabile. Ma lo capivi.
Non era l’enigma che ti sei trovato davanti quando sei sceso sulla Terra a comunicargli la morte di vostro padre, o l’insensatezza personificata che ha spaccato il Bifröst sebbene fosse l’unica strada per tornare da quella sciocca e debole femmina. Degna soltanto di essere dominata, in ogni senso della parola.
Questa pallida imitazione d’un dio, che s’abbassa a combattere con i mortali - con un gruppo di psicolabili incapaci perfino di legarsi le scarpe senza iniziare una lunga discussione su quale sia il metodo più veloce ed efficace per farlo - tu proprio non riesci a comprenderla.
Quest’individuo che dice di essere tuo fratello, quando sa bene che tu non hai una famiglia ma soltanto un castello di bugie che ha cominciato a sgretolarsi ben prima che Odino ti rivelasse la verità sulle tue origini, e che s’ostina a volerti salvare da te stesso in nome d’un sentimento a te sconosciuto… No, non lo comprendi.
Affetto, è così che lo definisce, giusto? Ma per favore.
Di cose del genere, che portano soltanto seccature e nessun guadagno tu non ne hai proprio bisogno.
Finché Thor parlava di guerra con entusiasmo, di devastazione con la gioia di un bambino che distrugge il castello di sabbia del suo vicino soltanto perché gli è venuto meglio… Lo capivi.
Lo deridevi, certo. Perché era stupido, infantile ed estremamente manipolabile. Ma lo capivi.
Non era l’enigma che ti sei trovato davanti quando sei sceso sulla Terra a comunicargli la morte di vostro padre, o l’insensatezza personificata che ha spaccato il Bifröst sebbene fosse l’unica strada per tornare da quella sciocca e debole femmina. Degna soltanto di essere dominata, in ogni senso della parola.
Questa pallida imitazione d’un dio, che s’abbassa a combattere con i mortali - con un gruppo di psicolabili incapaci perfino di legarsi le scarpe senza iniziare una lunga discussione su quale sia il metodo più veloce ed efficace per farlo - tu proprio non riesci a comprenderla.
Quest’individuo che dice di essere tuo fratello, quando sa bene che tu non hai una famiglia ma soltanto un castello di bugie che ha cominciato a sgretolarsi ben prima che Odino ti rivelasse la verità sulle tue origini, e che s’ostina a volerti salvare da te stesso in nome d’un sentimento a te sconosciuto… No, non lo comprendi.
Affetto, è così che lo definisce, giusto? Ma per favore.
Di cose del genere, che portano soltanto seccature e nessun guadagno tu non ne hai proprio bisogno.