Notte Bianca part II (AJ/S)

May 02, 2011 00:28

Titolo: We'd set the fire to the third bar.
Autore: perlinha
Fandom: RPF Calcio
Pairing: Adam Johnson/David Silva
Rating: PG-13
Warning: slash, AU
Word count: 1052 (fdp)
Prompt: "Adam Johnson/David Silva, Adam cameriere in un pub" by sanzina89 @ Notte Bianca II di maridichallenge
Disclaimer: tutta farina del mio sacco pieno di camole.
Note: titolo gentilissimamente fornito da Martha Wainwright (♥♥♥) e gli Snow Patrol.



Aasdsfhsamazing banner by sanzina89


David non sapeva esattamente perché era finito in quel buco a bere birra con gli amici. I tavoli di legno avevano chiazze inquietanti, patatine sparse a caso e piccole pozzanghere di birra sulla superficie. Per non parlare delle sedie.
Il servizio, però, era ottimo. Non tanto per la velocità e l'efficienza, quanto per la bellezza dei camerieri. Soprattutto quello che si stava dirigendo verso il loro tavolo, portando con sé un vassoio pieno di bottigliette di vetro aperte, un'invitante sbuffo di schiuma sopra ognuna di esse.
Ne avevano già bevute troppe in tutti gli altri bar in cui erano stati, i suoi amici, perciò non c'era da stupirsi quando uno di loro si rivolse al cameriere chiedendogli sorpreso: "Ma che bravo, le hai aperte tutte tu?"

Adam odiava quel lavoro. Aveva a che fare ogni sera con uomini ubriachi, puzzolenti e molesti, e riceveva una paga decisamente troppo bassa per controbilanciare la pazienza che quelli gli portavano via come fossero sacchi di grano in tempi di carestia.
Questo qui, poi, voleva prenderlo a pugni. Per cosa lo aveva preso, per una coniglietta di Playboy? Ci mancava solo che gli mettesse una mano sul cu- no, ecco, troppo tardi.
A quel punto, però, successe una cosa inaspettata: uno della compagnia, un piccoletto dal viso strano ma incredibilmente bello, scattò in piedi di fronte al buzzurro che gli aveva appena messo le mani addosso. Si presupponeva fosse un suo amico, perciò perché tutta quell'aggressività?
"Ehi, giù le mani dall'unica cosa decente di questo posto, hai capito, Pedro?"
"Cosa cazzo vuoi, David? In quanto cliente, ho tutto il diritto di essere servito. Come si dice, il cliente ha sempre ragione."
"Questo non ti dà il diritto di palparlo come fosse una bambola gonfiabile." E poi, rivolgendosi ad Adam, "Scusalo, è ubriaco e non conosce più le buone maniere. Se vuoi ce ne andiamo. Mi dispiace."
Adam era senza parole. Era la prima volta che un cliente si scusava con lui senza secondi fini, prendendosela addirittura con un suo- fermi tutti, come lo aveva appena chiamato?
"Aspetta. David, vero? Ehm, cos'è che hai detto sull'unica cosa buona di questo posto?"
David a quel punto arrossì all'incirca fino al viola, ma si riprese subito: "Vieni, andiamo fuori a fumare una sigaretta. Puoi prenderli, cinque minuti, no?" In realtà la sua intenzione era allontanarlo il più possibile dalle mani troppo lunghe di Pedro. Se poi casualmente fosse riuscito ad avvicinarlo un po' a sé, beh, tanto di guadagnato.
"Io...ok." Tecnicamente non avrebbe potuto, ma in quel momento il padrone del pub era chino dietro il bancone. Occhio non vede, cuore non duole.

"Fumi?" David gli tendeva un pacchetto pieno di Marlboro Light.
"No, grazie. Ma non mi dà fastidio. Ci mancherebbe altro. Non potrei mai lavorare qui, in quel caso." Adam si scoprì a ridacchiare un po' nervoso, grattandosi distrattamente la nuca. "E, ehm, grazie. Per prima."
"Figurati. Non so come hai fatto a non tirargli un cazzotto. Ti assicuro che se ne meriterebbe un paio, in generale."
"Se dovessi prendere a pugni tutti quelli che mi danno fastidio qui dentro, mezza Manchester andrebbe in giro con un occhio nero. Per non parlare del mio licenziamento in tronco. Sono pure in nero."
David gli sorrideva con quegli occhi furbetti, come a dire, sarebbe carino vedere tanti mezzi panda per strada, ma anche, mi dispiace per il tuo contratto inesistente, però, dai, almeno non ci devi pagare le tasse.
Tutto questo l'aveva solo pensato. Invece gli disse: "Non prenderla come l'ennesima molestia, ma...hai da fare dopo la chiusura?"
Adam era incerto se ridere o restare a bocca aperta o sorridere come un beota. Nel frattempo, per essere sicuri, era arrossito.
"N-no...non ho niente da fare, in realtà. Perché?"
"No niente, pensavo che potremmo, non so, prenderci due birre, o fare due passi. Se ti va."
"Sì, oddio, come no, certo che mi va! ...Ripensandoci, potresti aiutarmi a passare lo straccio mentre aspetti. Sto scherzando, non guardarmi così!" Era stato inevitabile scoppiare a ridere davanti a quel faccino stupito. Un po' più evitabile, forse, scompigliargli i capelli in un gesto che somigliava leggermente di più a una carezza che a una presa in giro.

Un'ora più tardi, le serrande erano state abbassate per evitare invasori dell'ultim'ora, agli amici era stata data buca in massa, e lì dentro era finalmente tornata a regnare la calma.
David era chino su una macchia di materiale non meglio identificato, il mocio umido tra le mani. Lo stava agitando come fosse un giocatore di curling. Adam, seduto sopra un tavolino appena pulito, rideva come un matto.
"Non è così che si combattono le macchie cattive!"
"Ah no? E come, allora?"
"Aspetta," sospirò Adam, scendendo dal suo trespolo come una maestra che si alza dalla cattedra per aiutare un bimbo a fare bene le aste e i tondini.
Scivolandogli alle spalle, mettendogli le mani sopra le sue sul manico di scopa, ignorando bellamente la definizione di spazio personale, gli aveva insegnato pazientemente a passare lo straccio.
Eliminata la macchia, David si era girato verso di lui e aveva ammesso: "È stata una bella lezione. Molto utile. Grazie, maestrina."
Poi l'aveva guardato negli occhi con un sorrisino e un'espressione davvero poco confondibile, proprio come se si aspettasse qualcosa come, ad esempio, un bacio. Beh, pensandoci bene, a una distanza inesistente come quella, non è che si potesse fare molto altro.
Perciò Adam aveva scritto mentalmente un bell'ottimo sul registro, e gli aveva posato piano piano le labbra sulle sue. Sapeva di birra, di fumo e di gomma da masticare, ma il miscuglio di sapori non gli dispiaceva affatto. In più, la sua bocca era morbida, proprio come quella di uno a cui non dava eccessivamente fastidio essere baciato dal cameriere di uno squallidissimo pub.
Staccandosi leggermente, David l'aveva guardato con aria quasi adorante, mormorando qualcosa come, "l'avevo detto, io..."
Adam aveva alzato un sopracciglio, a metà tra il curioso e il divertito.
"...che eri l'unica cosa decente di questo posto."
"Ehi!" Ridendo, gli aveva dato un buffetto sul lato della testa, perché, che cavolo.
"Ok, ok, sei un po' più che decente."
"Smettila, o ti faccio pulire anche i bagni."
"Cosa? No, no, lascio a te l'onore, non mi permetterei mai."
"Scemo, li ho puliti prima mentre bidonavi malamente i tuoi simpaticissimi amici."
"Bene, allora rimane da pulire solo quell'angolo laggiù."
Ma Adam non la pensava allo stesso modo, e riavvicinandosi si prese un altro bacio. Ok, forse gli piaceva davvero tanto quella bocca.

L'angolo ancora sporco dovette aspettare molto a lungo per la sua dose quotidiana di pulizia.

pairing: aj/silva, random posting: ilmattinohal'oroinbocca

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