A Pescara c'è una cosa che chiamiamo "sveglia mammocci", una specie di forte altolà che desta un corpo dallo stato imbambolato-catatonico in cui si trovava e lo riporta al mondo reale.
Ecco, il periodo di merda che ho vissuto è stato lo "sveglia mammocci" più forte che abbia mai sentito.
E' una cazzata e solitamente detesto queste stronzate, ma è tutto vero. Ci sono momenti in cui penso che adesso tantissime cose le apprezzo di più. Penso a tratti che in passato ho sorriso poche volte come in questa foto.
Ogni tanto ecco, ci ricasco. Ricomincio ad essere negativa e a preoccuparmi. Andrea è momentaneamente a casa [quindi no stipendio] e i creditori sono ancora tutti là, lo sfratto è imminente.. quindi torno buia. Mi chiudo. Ricomincio a parlare poco, ad essere un po' più fredda, insofferente.
Poi Andrea trova un modo per prendermi così tanto per culo che mi rendo conto: sono ridicola.
A stare tristi non si risolve un cazzo. Mettiamocelo in testa.
Lo so che è tipo impossibile sorridere a volte, la pesantezza è più forte di tutto. Però boh, bisogna tentare.
Tante persone mi hanno teso una mano quando stavo annegando. Anche solo un commento, una mail.
C'è chi mi ha mandato abbracci che valevano più dell'oro, chi in punta di piedi sorridendo mi ha portato vagonate di sugo per "farmelo assaggiare" e tanta pasta. La mamma e la sua Nutella. Mia sorella che ha "anticipato" un sacco di bollette.
Ecco, è una stronzata ma se qualcuno di voi è triste, lasci una X qua sotto. E magari una mail, un indirizzo di posta. Qualsiasi cosa.
Ci s'organizza =]