[Saint Seiya] My first

Dec 24, 2009 11:31

Titolo: My first
Fandom: Saint Seiya
Rating: PG14? nc-17?
Personaggi: Aphrodite/Death Mask
Canzone: Barry White and Gloria Gaynor - You're my first, my last, my everything
Avvertimenti: yaoi, reverse, first time
Conteggio parole: 1104
Prompt: Saint Seiya, Aphrodite/Death Mask, “Sei peggio di una donna!” “Perché non mi hai mai visto a letto…” @ fanfic_italia's p0rnfest + 20 Clothes / 011 Pigiama @ kinks_pervs





Era troppo bello per essere reale. Anzi, troppo bello per essere un uomo.

-Giusto per curiosità: quante ore al giorno passi lì davanti?- raspò la voce di Death Mask alle sue spalle.
Senza distogliere lo sguardo dallo specchio, Aphrodite emise uno sbuffo leggero, con aria vezzosamente annoiata, e riprese a spazzolarsi i morbidi boccoli. -Non è colpa mia se ho una chioma di cui curarmi mentre tu hai un porcospino morto al posto dei capelli. E comunque il fatto che io ti abbia rivolto qualche volta la parola non ti autorizza ad entrare senza invito nei miei appartamenti privati.-
-Sei peggio di una donna!- grugnì Mask con disprezzo, cercando di calcolare a mente una stima approssimativa del tempo che quello svedesino dorato passava davanti allo specchio.
-Perché non mi hai mai visto a letto...- rispose Aphrodite senza scomporsi.
-Uh uh, come siamo espliciti, bambolina! Cos'è, un invito?-
-Non per uno che mi chiama 'bambolina'- sussurrò Pisces voltandosi con un sorriso dolcissimo sul volto e una rosa rossa fra le dita.
-'Merluzzo del Baltico' va meglio?-
-Usare il mio nome no, eh?-
-Sei una palla, Aphrodite. Vuoi scopare sì o no?-
Lo svedese sogghignò in maniera meno dolce ma di gran lunga più realistica. -Ci speravo dalla prima volta che ti ho visto.-
Si alzò e allacciò le braccia intorno al collo di Mask, appoggiandosi a lui. Avvicinò il viso al suo, ma all'ultimo momento si allontanò. Mosse qualche passo all'indietro, verso il letto, trascinando con sé l'italiano, poi si lasciò cadere all'indietro. Semisdraiato, iniziò a sbottonarsi la camicia del pigiama di seta grigia che indossava.
Death Mask lo guardò dall'alto, poi si tolse la maglietta, ghignando di soddisfazione.
Aphrodite gli infilò un dito oltre l'orlo dei pantaloni per tirarlo verso di sé. Gli scoccò uno sguardo provocante da sotto in su, poi inclinò il capo e prese a mordicchiare languidamente la pelle abbronzata dei fianchi e del basso ventre, mentre le sue dita combattevano nervosamente coi bottoni dei jeans.
Mask gli affondò le mani fra i capelli, stringendoli e spingendogli istintivamente il capo verso il basso. I pantaloni furono rapidamente tolti di mezzo, liberando un'erezione ormai quasi dolorosa. Dite gli concesse un paio di leccate, dalla base alla punta e vice versa, che fecero mugolare Death Mask senza ritegno.
-Se già fai così per il dopo dovrò procurarmi dei tappi per le orecchie- lo prese in giro. Peccato che la voce gli uscì in un sussurro roco ed eccitato; già stava faticando a trattenersi dal toccarsi.
Aphrodite prese per mano Mask, invitandolo a sdraiarsi accanto a lui, poi si lasciò sfilare i pantaloni del pigiama, assaporando con un sospiro il fruscio della seta.
Death Mask si sollevò, puntellandosi sui gomiti, per osservare quella grazia di Dio che si trovava davanti. Con un dito gli accarezzò una guancia, poi scese sul collo e infine sul petto a stuzzicare i capezzoli già turgidi per l'eccitazione, che spiccavano sul paesaggio niveo della pelle di Aphrodite, il quale sospirò ancora, leccandosi le labbra in maniera oscena. Mask tuffò il viso su quel corpo, lasciando morbidi baci lungo le cosce muscolose e lisce, salendo lento con la lingua, mordendo di tanto in tanto l'interno coscia: Aphrodite ormai ansimava vistosamente.
Quando giunse al suo membro eccitato, Death Mask non si limitò ad una leccatina superficiale, ma lo prese completamente in bocca: Aphrodite urlò, e fu qualcosa di indecente.
Non appena avvertì il sapore salato del liquido preorgasmico, Death si staccò, lasciando Aphrodite insoddisfatto e al limiti a fissarlo con uno sguardo carico d'odio.
Si girò su un fianco, poi risalì verso il suo viso imbronciato e arrossato. Ci pensò un momento prima di baciarlo, ma alla fine si lasciò tentare da quelle labbra piccole e rosee... come quelle di una donna, ma questo era maglio non dirglielo se non voleva ritrovarsi una rosa infilata in punti poco piacevoli, come gli era già stato minacciato in altre occasioni.
Restò a lungo a lasciarsi asfissiare dalla lingua di Dite che giocava nella sua bocca, lasciandosi mordere e mordendo a sua volta, finché non si ritrovò supino, le gambe leggermente aperte. Aphrodite ne approfittò subito: si inumidì due dita con la saliva, inchiodando nel farlo gli occhi azzurri a quelli scuri di Mask, spudoratamente sensuale, poi lasciò scivolare la mano fino alla sua apertura. Esitò un attimo solo prima di infilarci le dita eleganti, che parevano formate a tutt'altro scopo.
Death Mask si tese, trattenendo il respiro, ma fu un solo istante. Poi si inarcò, spingendo il bacino verso Aphrodite.
-Già così rilassato? Di', quanti sono passati di qui ultimamente?- domandò, rendendosi conto con fastidio di aver sperato come un vero sciocco che quell'italiano fosse tutto suo.
“Sei il primo.” avrebbe risposto Death Mask se la frase non gli fosse puzzata di romanticismo. -E tu, invece? Sembri esperto...- insinuò invece.
Dite aggiunse un dito, facendolo fremere. Sì, bisognava dire che sapeva come muoversi. Ma la risposta avrebbe stupito chiunque. -Sono vergine- ammise candidamente -Da tutte e due le parti- aggiunse sogghignando.
Sostituì alla mano il proprio sesso con un guizzo rapido, senza lasciare a Mask il tempo di stupirsi né delle sue parole né dell'intrusione improvvisa.
Touché. Colpito e affondato. Centro perfetto., svolazzò incoerente la mente di Death Mask -o quel poco che ne era rimasto- nel sentirsi improvvisamente colpire in quel punto. Ansimando, invocò il nome di Aphrodite e bestemmiò quello degli dei, sorrise, imprecò. E Pisces, che una bambolina non lo era ma una persona raffinata sì, trovava dannatamente eccitante sentirsi nelle orecchie quella sequela di improperi, quasi quanto trovarsi sepolto dentro quel corpo. Quasi.
Spingispingispingi.
-Ah...!- gemette Death Mask, in estasi.
Ancoraancoraancora.
-Sto per...- soffiò Dite con rabbia. Stava durando schifosamente troppo poco, o almeno così gli sembrava. Dei, ci avrebbe passato la vita a scopare con quell'uomo!
Piùfortepiùfortepiùforte.
I muscoli si tesero in un ultimo spasmo, le mani si strinsero ancora una volta e la pelle sudata sfregò contro la pelle sudata, prima di esplodere in un orgasmo accecante, insieme.
Aphrodite si accasciò su Death, incurante del seme schizzato fra i loro corpi, che stava macchiando anche le lenzuola. Tanto non erano di seta come il pigiama.
-E' vero che era la prima volta?- borbottò Death Mask incredulo.
-Ti giro la domanda, tesoro.- ironizzò lo svedese, comodamente accoccolato addosso all'amante -E non farmi il terzo grado. Cosa credi, di poter accampare qualche diritto su di me? Sappi che non sopporto le persone gelose.-
-Ora sei tu quello che sembra voler avere una- mimò con le dita le virgolette -“relazione seria”. Che minchia me ne frega di cosa sopporti e cosa no?-
-Giusto.-
-Giusto.-
-Però questo è da rifare.-
-Assolutamente- annuì l'italiano.
-Assolutamente- gli fece eco Dite, passandogli una mano fra i capell- il porcospino morto che aveva in testa.


fan fiction, canzone: you're my first my last my ever, autore: gondolin_maid, nota: fa

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