MUSCLES?

Jul 23, 2016 10:47

E visto che sono sparita per un sacco di tempo, mi doppio! (bella scusa) e vi lascio pure una cosina scritta non troppo tempo fa! Muahaha

TITOLO: Muscles?
AUTRICE: Jinnypazza82
GENERE: PWP
FANDOM: Arashi
PAIRING: Sakumoto
RATING: pg-17 (qui avevo problemi già quand'ero avvezza, figuriamoci ...)
DISCLAIMERS: Non mi appartengono, e la cosa continua a non piacermi per niente, ok?
NOTE: Quando ancora avevo la giappotv ... danni mentali causati dalla pubblicità

Sho guardò, in maniera piuttosto curiosa, Jun che, praticamente dal nulla, si era autoinvitato a casa sua dopo le riprese di shiyagare. Avevano già festeggiato il suo compleanno la sera precedente, Jun si era prodigato a preparargli i suoi piatti preferiti, l’aveva lasciato dormire da lui nonostante la paura dei paparazzi, gli aveva regalato un completo su misura e lo aveva riempito di attenzioni per tutta la notte ...
<< Vuoi festeggiarmi di nuovo? >> chiese, dopo dieci minuti buoni che bevevano in silenzio. Jun ridacchiò, poi scrollò le spalle
<< Perché no? Perché non ogni giorno? ... >>
Sho lo guardò, accigliandosi leggermente, e si alzò dalla poltrona su cui era, per sederglisi accanto sul divano. Jun sospirò, accocolandoglisi contro e sorridendo
<< Ogni tanto mi chiedo come sarà quando potremo finalmente ... essere noi, senza più obblighi vrso i fan e l’agenzia ... >> mormorò
<< Saremo vecchi e rugosi ... >> borbottò Sho. Jun alzò un sopracciglio
<< Passi troppo tempo con Nino ... >> lo canzonò. Sho ridacchiò, poi lo strinse un po’ di più, sorseggiando lentamente il vino che il più piccolo aveva portato. Posò il bicchiere, giocando distrattamente con i capelli di Jun
<< Hai messo i fan prima dell’agenzia ... è proprio da te. >> sorrise. Jun ridacchiò, poi si staccò, lo sguardo attirato da qualcosa nella stanza
<< Se non fosse per i fan, sai che me ne fregherebbe di non farci scoprire. Ma ci sostengono sempre, non possiamo creare scandali. Non deluderli è il nostro lavoro. Loro sostengono noi, noi dobbiamo sostenere loro ... no? >>
Sho sorrise
<< Nonostante tutto. >> disse. Jun gli sorrise, annuendo. Poi si alzò e marciò attraverso il soggiorno, raccogliendo qualcosa da vicino il televisore
<< Scusa, è da prima che lo guardo, ma ... che accidenti è questo? >>
Sho spalancò gli occhi, poi rise
<< Ecco, mi hai scoperto! Un elettrostimolatore per gli addominali ... anche per gli altri muscoli in realtà ... per quando non ho tempo per andare in palestra ... >>
Jun si girò a guardarlo, un sopracciglio alzato, poi scosse la testa, ridacchiando, e tornò sul divano, elettrostimolatore alla mano. Sotto gli occhi quasi increduli di Sho, si tolse il maglione e si aprì la camicia, sistemando le ventose ed accendendo, scoppiando a ridere quando la velocità gli sembrò troppo alta, cercando di capire come funzionasse il telecomando. Sho glie lo prese di mano e lo regolò su un ritmo piuttosto lento. Si trovò a fissare i muscoli di Jun che si contraevano e rilassavano, come ipnotizzato, e, in maniera non del tutto conscia, allungò una mano, posandola sul ventre del compagno, sentendo quelle contrazioni. Si trovò ad arrossire leggermente, mentre alzava lo sguardo sull’espressione divertita ed un poco imbarazzata di Jun. Si chinò leggermente in avanti, baciandolo con foga. Era mai possibile eccitarsi per una cosa simile?! Si trovò a chiedersi. Jun era li, che giocava con un “affare” per gli addominali e lui, a guardare quei muscoli che si contraevano ritmicamente, era andato completamente nel pallone ... scese a baciare il collo dell’altro, una mano ancora ben salda sul ventre che continuava a contrarsi e rilassarsi. Jun sospirò, gemette appena quando Sho mordicchiò la pelle subito sotto la mandibola, leccando poi. Scese ancora, seguendo il profilo delle clavicole, poi alzò lo sguardo. Gli occhi di Jun erano leggermente lucidi, ed aveva il viso arrossato, le labbra socchdiuse ... lo baciò ancora, andandogli a stuzzicare i capezzoli, facendogli scostare la schiena dallo schienale del divano per togliergli la camicia, accarezzandogli al contempo la schiena. Jun sospirò, per poi appoggiarsi di nuovo indietro
<< Signor festeggiato del giorno dopo, hai troppi vestiti addosso. Fammi vedere un po’ se questo coso funziona. >>
Sho ridacchiò a quelle parole, togliendosi la felpa che aveva indossato quel giorno. Un residuato della sua giovinezza da rapper ...
Jun gli posò una mano sul petto, scendendo poi, con una carezza fin troppo languida, fino all’addome
<< Non male ... >> disse, soffiando sulla pelle di Sho, andando a depositargli un bacio di fianco all’ombelico. Sho sospirò poi, preso da nuova foga, si spogliò completamente. Jun si mosse leggermente, con sguardo vagamente autoritario, e Sho lo baciò, scendendo poi fino al petto, prendendogli un capezzolo tra i denti, mordicchiando leggermente. Jun gemette forte, portandosi poi una mano alla bocca, arrossendo violentemente per quel suono assolutamente incontrollato. Sho gli tolse i pantaloni, con una lentezza quasi esasperante, e Jun si trovò a muoversi, impaziente, ma Sho lo fermò. Aumentò leggermente la velocità dell’elettrostimolatore, e anche quello fece gemere Jun. Poi, con gesti fin troppo calcolati, andò ad accarezzare l’erezione ora visibile del più piccolo attraverso la stoffa dei boxer aderenti. Jun si inarcò contro la sua mano, trattenendo il fiato e rilasciandolo poi in maniera spezzata, frammisti a piccoli gemiti, mentre Sho continuava ad accarezzarlo
<< Sho-chan ... >> quasi un miagolio, e Sho si trovò a non poter attendere oltre. Tolse i boxer al più piccolo, che sospirò profondamente, ed iniziò a prepararlo, facendolo gemere ed inarcare ancora ed ancora. Anche solo guardarlo mentre il piacere lo faceva muovere sul divano in quella maniera scomposta fatta di treminti, sussulti e gemiti, era già tremendamente eccitante. Sentiva brividi di piacere puro scendergli lungo la schiena, mentre osservava l’espressione di Jun cambiare, il suo corpo muoversi incontrollato
<< A ... adesso ...  >> gemette Jun, inarcandosi di più. Sho lo fece sdraiare sul divano, togliendo poi le dita. Lo penetrò con una spinta forse un po’ troppo forte, ma non riusciva più a ragionare nemmeno lui. Jun gli si aggrappò alle spalle, piegando la testa all’indietro con un grido strozzato, allacciandogli le gambe attorno ai fianchi per poi iniziare ad accarezzargli braccia e petto. Sho gemette quando Jun si concentrò sui suoi capezzoli, ed iniziò a muoversi, senza riuscire a trattenersi dal gemere lui stesso. Jun tolse l’elettrostimolatore, per poi stringersi forte a Sho, aderendo completamente al suo corpo. Sho aumentò il ritmo delle spinte e si scostò leggermente, andando ad avvolgere l’erezione del più piccolo, sentendosi al limite. Jun quasi gridò quando la mano doi Sho fu su di lui, e gli affondò il viso nell’incavo tra spalla e collo. Quando sentì le spinte, ed il movimento della mano del più grande, farsi più veloci, aprì gli occhi, beandosi dell’espressione di Sho nel momento in cui, chiamandolo forte, si riversava dentro di lui. E vderlo, fece raggiungere l’apice anche a Jun, che poi rilassò la testa indietro, con un lungo gemito. Sho gli si accasciò contro, sospirando, incurante del seme del più piccolo su di lui (e probabilmente sul costoso rivestimento del divano), riprendendo fiato, baciandogli il petto di tanto in tanto. Jun lo cinse, beandosi del suo calore, stanco e appagato. Sho si scostò leggermente, baciandolo, per poiu uscire da lui, e fece per andare a cercare un asiugamano, ma Jun lo attirò di nuovo a sé
<< Ancora un po’ ... >> supplicò, tenendolo stretto. Sho sorrise e gli baciò la fronte, le palpebre che si stavano chiudendo, le labbra, ancora rosse per i baci di poco prima. Poi gli posò il capo sul petto, aspettando che il respiro del più piccolo si regolarizzasse. Si alzò ed andò a prendere un asciugamano, con cui si assicurò di ripulire, almeno alla meno peggio, sé stesso e Jun. Vedere il movimento involontario dell’altro, addormentato profondamente, mentre lo puliva, rischiò di farlo eccitare di nuovo. Per fortuna sono 34, pensò, dieci anni fa gli sarei saltato addosso di nuovo ... Prese una coperta, tornò a sdraiarsi accanto a Jun, che lo strinse di nuovo a sé, e si concesse di dormire.

g: arashi, r: nc-17, p: sakumoto, gnr: pwp

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