Allora... vediamo se si riesce a combinare qualcosa nonostante i cambiamenti di LJ...
Perchè oggi è il 516!! (e si, anche in questo lato del globo è 516!!!)
Yeah!
Per festeggiare la nascita del mio ichiban, eccovi una piccola birthday fic. In realtà non lo avevo propriamente programmato, ma questo fine settimana mi sono venute un paio di idee, e beh... sono riuscita a fare qualcosa. (Oltretutto credo che questa sia la mia prima birthday fic, yeah!)
All'inizio non avevo deciso di farla con un paring, anzi, essendo una birthday fic avrei preferito farla senza. Poi, beh, visto che ho ancora l'OMS in corso, ho pensato di farne una compatibile.. anche se ma non ha nessun riferimento preciso (a parte il fatto che sia una ohmaru ^^'''). Quindi ha poco a che vedere con la serie, ma, appunto c'è dell'ohmaru. Anche se poi, più che ohmaru è eitolove, da buona birthday fic.
Bene, ora passiamo alla fic vera e propria (o forse è meglio dire "minific").
Titolo: 516
Gruppo: Kanjani8
Paring: Ohmaru (Okura Tadayoshi & Maruyama Ryuhei)
Genere: birthday fic, eitolove
Rating: G
Disclaimers: Okura dovrebbe appartenersi da solo, o al massimo delle sue fan. In realtà è ancora proprietà di Johnny.
Avvertimenti: come citato sopra, è compatibile con OMS pur non essendone propriamente parte... eccetto uno spruzzo di coppia ohmaru stabilita, comunque non ha nessun riferimento alla serie. I miei difetti & pesantezze di scrittura ormai dovreste conoscerli. (E perdonate se a scrivere futuro nel passato mi sono incartata con qualche verbo u_u)
516
Quando il fastidio si trasformò in un suono comprensibile, Okura capì che stava dormendo. “Stava”, tempo passato. Istintivamente cercò a tastoni di acciuffare la luce del suo telefonino per azzittire il prima possibile il rumore del tremolio sul suo comodino.
-Pronto?- Mormorò nel ricevitore, prendendo la chiamata prima ancora di controllare chi lo stesse chiamando.
-HAPPY BIRTHDAY TO YOU... HAPPY BIRTHDAY TO YOU...
E mentre le sue orecchie processavano la voce di Ryo, i suoi occhi mettevano a fuoco l'unica altra fonte di luce della stanza, la sua sveglia digitale i cui led erano accesi in forma di “03.08”.
-HAPPY BIRTHDAY, DEAR TADAYO--
-Stronzo...- Grugnì ancora addormentato, chiudendogli la telefonata addosso.
Troppo insonnolito per incazzarsi, ma già troppo sveglio per riprendere sonno immediatamente, Okura si girò piano, per accertarsi che quell'imbecille di Ryo non avesse finito anche per svegliare Maru. Poteva inturne solo il profilo, ma sembrava ancora addormentato, beato lui.
Anche se non aveva molto da stupirsi di un sonno così profondo; Okura non sapeva a che ora Maru fosse arrivato, ma dalla bunka hoso a casa sua gli ci doveva essere voluto un po' di tempo.
Maru aveva insistito per stare la notte con lui. “Voglio festeggiare il tuo compleanno la sera del 15, così il 16 puoi divertirti con i tuoi amici”. Okura preferiva pensarlo il suo linguaggio in codice per “passa pure la notte con una donna”, piuttosto che il suo dare per scontato un non invito ad una ipotetica festa.
Stupido Maru, Okura gli aveva detto che non avrebbe potuto aspettare sveglio al ritorno dal Recomen. Altro che festeggiamento, come poteva anche solo considerarlo stare insieme l'essersi infilato nel suo letto mentre dormiva?
Gli venne da sorridere a guardare il suo stupido, tenero Maru.
Ma soprattutto stupido. Ancor più considerando che festa o non festa, invito o non invito, si sarebbero per forza visti comunque per il suo compleanno, dato che avevano una registrazione con tutto il gruppo.
Lavorare con tutto il gruppo, proprio il giorno del suo compleanno... Era una cosa che odiava. Lo metteva in imbarazzo: non era lui a scegliere il calendario dei loro lavori, ma così gli sembrava di costringere gli altri a fargli gli auguri.
Non poteva certo aspettarsi una giornata di lavoro normale. Probabilmente quelli dello staff gli avrebbero organizzato qualcosa, una torta, forse, da impilare nei suoi fianchi insieme a quelle per Yoko dei giorni scorsi...
E poi il manager gli avrebbe fatto sapere delle centinaia di messaggi con cui le sue fan stavano innondando twitter. Non li avrebbe letti, mai andare a cercare commenti su se stessi in internet, lo dicevano anche tutti gli attori americani nelle interviste; ma sapere di avere fan così affezzionate lo rassicurava, e, beh, gli faceva piacere.
Anche la telefonata di sua madre, quella sarebbe arrivata prima del lavro. Fargli gli auguri sarebbe stata la scusa del giorno per lamentarsi del non ricevere visite più spesso nonostante le registrazioni per la Kantere. E Okura avrebbe sfoggiato il solito “Una volta che vengo ad Osaka quando c'è anche papà, possiamo cenare tutti insieme”, assicurandosi una buona scusa per i prossimi mesi.
Ma prima della telefonata di sua madre, doveva arrivargli la mail di auguri di Yasu. Anche se si sarebbero visti al lavoro, sicuramente gli avrebbe mandato prima un messaggio. Pieno di emoji, in puro stile Yasuda. A differenza di “qualcuno” Yasu avrebbe aspettato un orario decente, ma i suoi auguri arrivavano sempre di mattina, e di solito erano i primi ad arrivare.
Quest'anno Yasu era stato battuto da Ryo e la sua “simpatica” idea.
E ovviamente sarebbe stato superato anche da Maru, che si era attraversato mezza Tokyo di notte, solo per restare a dormigli accanto.
Gli altri invece gli avrebbero fatto gli auguri di persona, una volta arrivato allo studio.
Yoko, gli avrebbe fatto gli auguri sorridendo. Nonostante... beh, nonostante tutto, Yoko gli avrebbe fatto gli auguri sorridendo.
Hina invece lo avrebbe avvicinato subito dandogli il suo regalo. Qualcosa di costoso, perchè benchè la sua taccagneria fosse proverbiale, i regali di Hina erano sempre i più costosi. Al punto che se ogni volta loro riuscivano ad accettarli era solo per la sincera modestia dei “Dai prendilo, è una sciocchezza da nulla” con cui commentava ogni volta.
Anche Subaru sicuramente gli aveva preso un regalo. Se i regali di Hina erano i più costosi, quelli di Subaru erano sempre i più cool. Che si trattasse di abiti, accessori o qualcosa riguardante la musica, se ne sentiva l'accurata scelta di Subaru. Che poi per darglielo, avrebbe aspettato di essere scortato da Yasu, e avrebbe nascosto l'imbarazzo dietro una facciata di affettato formalismo, aumentando così il suo nel riceverlo.
Nella speranza che Ryo avesse terminato le sue prese per il culo, e che Maru si limitasse a fargli la colazione non avesse nessun regalo troppo folle in serbo per lui, Okura sapeva già che la sua giornata sarebbe andata così.
Forse dopo più di dieci anni, i suoi compagni di gruppo gli erano diventati un po' prevedibili.
Ma ad Okura la cosa non dispiaceva.
Guardata un' ultima volta l'ombra di Maru muoversi nel sonno, Okura gli si accoccolò accanto, pensando a come, alla fine, la miglior sopresa di compleanno sia lo scoprire di poter contare sull'affetto di così tante persone.