E se non?

Mar 26, 2013 17:57

Salve a tutte mie care utentine! ^O^
Mi paleso, come mio solito, dopo un po' XD La scuola è in pausa, mia moglie vampiretta87 è venuta a trovarmi per le vacanze e ho una serie di novità/notizie:
1) Abbiamo creato la pagina facebook (dalle ceneri di quella del defunto forum AfD ç__ç) della Pasticceria Italiana! CLICKKATE, mettete "mi piace" e spargete la voce ^__^
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3) -più personale XD- Con la definitiva scomparsa di sito e forum AfD ho "perso" alcuni link a delle fanfiction che avevo postato solo lì. I link defunti devono essere sostituiti nel mio MASTERPOST e quindi mi sono resa conto che mi toccherà postare delle fanfiction (molto) vecchie scritte in gioventù e di cui potrei anche parzialmente vergognarmi XD
...ma mia moglie e l'altra mod mi stanno praticamente costringendo, quindi... ^^" Iniziamo...

Titolo: E se non?
Gruppo: Arashi, Toma, YamaP, News, T&T
Rating: PG
Genere: alternative universe (per eccellenza!)
Disclaimers: non mi appartengono e buuubi .__.
Note: scritta il 13 giugno del 2008. Considerate quindi quanto adolescente e inesperta fossi all'epoca XD Per altro è solo una one-shot che sarebbe dovuta essere una serie... facevo già schifo 5 anni fa in quanto a continuità XD
Cosa sarebbe dei nostri 5 Arashi se non ci fossero stati gli Arashi? In che gruppi sarebbero finiti, che genere di amicizia avrebbero?


Si sedette lontano dalla folla per controllare di nuovo la scaletta. Sentì qualche suo kohai ridere e si ricordò di quando, qualche anno fa, era riuscito per la prima volta a partecipare ad un Johnny’s Countdown. Si ricordava la tensione prima dell’inizio e l’ottima atmosfera che aveva provato dietro le quinte, insieme a qualche vecchio amico e qualche membro di nuovi gruppi come lui, che gli stavano appiccicati come francobolli solo perché era più grande d’età.
-Hola!- lo salutò qualcuno sedendosi sulla poltroncina al suo fianco e spiando sui suoi fogli.
Non rispose immediatamente e il nuovo arrivato glielo fece notare:
-Cos’è? Non si salutano più i vecchi amici?- fece, offeso.
-Ciao, Ninomiya…- sbuffò, mettendo via i testi e le scalette e guardando il suo coetaneo.
-Hoi! Puoi anche chiamarmi Nino, ne! Mi pare di conoscerti da fin troppo tempo per usare i cognomi, Matsumoto-san…- lo prese in giro, accavallando le gambe e sorridendo.
-Ci siamo anche noooo~i!- esclamò qualcuno alle sue spalle e ben presto altri due bizzarri individui con dei costumi pieni di piume variopinte si sedettero al suo stesso tavolo.
-Aiba-sempai! Toma-chan!- li salutò Jun con un lieve sorriso.
-Perché con loro sei più gentile?- borbottò Nino, ma venne ignorato.
-Waaaaa~h! Ancora una volta assieme, i MAIN! Un po’ mi mancate, lo sapete?- fece Aiba in tono nostalgico, muovendo una mano in aria come per indicare il tempo trascorso e rischiando di perdere qualche piuma nel farlo.
-Ognuno ha preso la propria strada…- fece notare Toma, sorridendo.
Jun annuì e si guardò intorno per cercare con lo sguardo i suoi compagni di band: sperava fossero tutti presenti, perché non aveva alcuna intenzione di dover fare l’appello come alle gite delle elementari.
-Come va col gruppo?- chiese Nino.
-Per quanto riguarda noi Feather bene! Stiamo per lanciare un nuovo singolo e Tomachan sta per girare il dorama di “Hachimitsu to Clover”!- esclamò Aiba sorridendo a 32 denti -E tu, Kazu? Il primo cantautore della storia della Jimusho?- chiese, ammiccando.
-Non mi lamento… lavorare da soli ha i suoi pro e i suoi contro…- disse, vago. Poi tornò ad osservare Jun che si guardava in giro preoccupato e gli chiese: -E a te come va, Ridā?- con un sorrisetto.
-Bene, grazie… anche se non trovo Masu e… oh, no eccolo… ok, pericolo scampato- sospirò.
-Ridā dei NEWS, la band più popolare del momento… com’è cresciuto il nostro MatsuJun…- disse Masaki, sorridendo.
-Sono Ridā solo perché sono il più grande…- fece Jun scuotendo la testa -E’ un ruolo che ti riempie di impegni ed è anche scomodo, ogni tanto- disse. -Ma mi trovo bene e ogni tanto mi sembra di essere quasi mamma chioccia con i pulcini- aggiunse sorridendo.
Rimasero qualche secondo in silenzio mentre un po’ di gente si sedeva ad un tavolo poco lontano dal loro e iniziava a chiacchierare animatamente. Jun riconobbe subito di che gruppo si trattava e ebbe un sussulto.
-Oh, guarda… i V7 e i SIT…- disse distrattamente Aiba, poi si ricordò di una cosa e iniziò a squadrare Jun, come gli altri due.
-Che volete???- fece quello, saltando sulla difensiva.
-No, così… ci chiedevamo se… ecco… vai ancora dietro a Sakurai-sempai?- chiese Nino sorridendo. Jun lo colpì sulla testa e nascose il viso dietro i fogli della scaletta.
-A quanto pare sì!- osservò Toma, ridendo.
-Non è vero… è solo che… lo ammiro…- mormorò Jun, lanciando un’occhiata all’altro tavolo.
-Secondo me ti piace!- esclamò Aiba, un po’ troppo ad alta voce.
-Chi??? Chi ti piace, Ridā???- chiese curioso YamaPi sedendosi sulle gambe di Jun.
-Ness…- -Sakurai-san- disse Nino, coprendo le parole di Matsumoto.
-DAVVEROOO???- chiese Pi guardandolo stupito, mentre Jun ringhiava: -Nino, io ti strozzo…-.
-Caspita MatsuJun! Proprio il Sakurai dei SIT!- esclamò Tomohisa sognante -Mi duole doverti contraddire, ma lo ammiro e basta, Pi… sono solo stato talmente scemo da dirlo in un’intervista quando ero più piccolo e da allora queste 3 iene me lo ricordano ogni vola che ci incontriamo- spiegò pazientemente Jun al suo kohai.
-Oh… capisco. Beh… a me dei SIT piace Tsubasa! O forse Takky? Bah… sono tutti e 3 molto bravi…- pensò ad alta voce Tomohisa.
Tornò per un attimo ancora il silenzio mentre all’altro tavolo prendeva la parola Okada-san.
-E a te non piaceva Ohno-sempai dei V7?- osservò Toma riferendosi a Nino, che rise.
-Stesso discorso di Jun. Ci ho rinunciato- rispose Kazu.
-Io non ci ho rinunciato! Ho detto che…- iniziò a protestare Jun, ma venne inaspettatamente interrotto da Imai-sempai che si unì al gruppo per salutare Aiba. I due tavoli vennero presto attaccati e la discussione “ricordiamoci dei tempi che furono” continuò imperterrita.
-Vai a cercare gli altri, Tomo… ho paura che Shige sia ancora rimasto chiuso nel camerino…- disse Jun costringendo Pi ad alzarsi -Ok…- rispose lui senza troppa voglia e si diresse spedito verso Koyama per chiedergli le chiavi del camerino che sicuramente Shige si era ricordato troppo tardi di prendere.
-A riguardo…- fece Takky collegandosi alla precedente discussione -Un po’ di giorni fa ero in sede e uno scemo dell’ufficio aveva impallato il computer. Visto che avevo tempo gliel’ho sistemato e…-
-Vorrei far notare che quest’uomo ci tiene talmente tanto al computer che si è spaccato il setto nasale pur di non farlo cadere sulle scale- disse Sho indicando Takky.
-Beh, comunque… ho scoperto che nel 1999 c’era un progetto praticamente pronto, che però poi è stato misteriosamente interrotto e dimenticato. Era per 5 persone che avrebbero dovuto debuttare alla Hawaii- continuò Hideaki.
-Era un gruppo deciso per essere fisso?- domandò qualcuno dal fondo del tavolo.
-A quanto pare era per pubblicizzare i mondiali della pallavolo… un po’ come per voi V7…- disse ancora Takky. Poi si guardò intorno e sorrise. -Dovevano farne parte il nostro Sho, Ohno, Aiba, Ninomiya e Matsumoto. Pare un mix strano, no?- chiese.
I 5 chiamati nominati si studiarono e sorrisero imbarazzati.
-Chissà, come sarebbe stato…- disse Aiba alzando le spalle.
Jun guardò intensamente quei suoi 4 potenziali compagni di band e si immaginò di essere seduto su quello stesso tavolino, ma membro di quella strana compagine il quale progetto non aveva mai visto la luce del sole. Con un timido sorriso pensò che sarebbe stato il più piccolo di tutti e in un certo senso, la cosa non gli sarebbe affatto dispiaciuta. Ohno-sempai sarebbe stato sicuramente il Ridā, ma dato che conosceva il suo carattere riservato probabilmente il vero “organizzatore” sarebbe stato Sakurai-sempai. Lavorare ancora con Aiba-sempai e Kazu gli avrebbe fatto davvero piacere. Forse non sarebbe stata poi un’idea così cattiva.
Chiuse gli occhi un istante, li riaprì e chiese: -E il nome quale doveva essere?-.
Takky gli sorrise e rispose: -Arashi-.

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