Entry 5
Titolo: Chi troppo provoca...
Gruppo: Arashi
Pairing: Juntoshi
Rating: NC-17
Genere: PWP
Disclaimers: L'autrice di questo scritto pubblicato in forma anonima garantisce di non possedere diritti sulle persone e le cose realmente esistenti contenute in esso.
Note: Per Jun è diventata ormai un'abitudine ai concerti appiccicarsi al Riida, tanto che non ci fa più caso. Ma l'altro non sembra essere indifferente a quel contatto con il più piccolo al punto da voler qualcosa di più...
“Domo arigatou!” urla ancora Jun al microfono mentre il led è ormai completamente abbassato. Anche questo concerto è finito.
“Che bello! Che bello!” saltella Masaki sovreccitato.
“Si stupendo come sempre ma ora sono stanco morto” dichiara Nino stiracchiandosi.
Lo staff si complimenta e loro li ringraziano per il consueto aiuto.
“Otsukaresama Matsumoto-san”
“Otsukaresama” risponde Jun, stanco ma pienamente soddisfatto della buona riuscita del concerto quando, ad un tratto, si sente afferrare per un braccio e finire contro un’impalcatura di metallo con la schiena.
“Ma che diavolo…” si lamenta dolorante sentendosi in trappola.
“Matsujun…” mormora il suo assalitore.
“Riida?” chiede incredulo vedendosi il ragazzo davanti a se che lo guarda in modo strano mentre le lunghe dita lo tengono bloccato per non faro scappare “Che ti prende?”
“Mi chiedi che mi prende?” ripete Satoshi in tono sarcastico “Questo…” e si appoggia completamente contro di lui strusciandosi contro il corpo dell’altro che spalanca gli occhi.
“Ma…sei…”
“Duro? Eccitato come un cammello? Voglioso? Si lo sono Matsujun, parecchio anche e la colpa è tutta tua”
“Mia?” chiede Jun allibito “Che centro io?”
“Che centri? Hai anche la faccia tosta di chiedermelo?”
Jun guarda Satoshi senza capire che gli sia preso e perché sia in quello stato.
“Tu…” inizia a dire Satoshi guardandolo languido “Mi hai provocato per tutto il concerto…” esala e sul volto di Jun si dipinge un sorriso malizioso.
“Non ho fatto nulla… Riida…” mormora muovendo il ginocchio contro di lui incontrando la sua erezione nei pantaloni facendolo sospirare “ E… Nino lo sa che sei così eccitato?”
“No… per una volta non è lui a farmi eccitare così….”
“E se lo scopre… si arrabbia…”
“Anche Sho-kun si arrabbierà se scopre che ti voglio scopare?”
“Allora non dobbiamo farci scoprire…” mormora Jun al suo orecchio prima di leccarlo “Dobbiamo stare attenti…”
“Non lasciamoci segni Matsujun…” mugugna Satoshi accarezzandogli i fianchi quando Jun scivola via dalla sua presa inginocchiandosi davanti a lui “MatsuJun…”
“Mi faccio perdonare…! Sorride lascivo abbassandogli i pantaloni.
“Cazzo…” mormora vedendo quanto sia già eccitato il più grande.
“Si è un cazzo MatsuJun… sembra che tu non ne abbia mai visto uno. Che Sho-kun ne è sprovvisto?”
“No no è assolutamente dotato… altrimenti non starei con lui no?” sorride leccando la sua erezione pulsante.
Satoshi ansima mettendo le mani tra i suoi capelli.
“Non mi scompigliare i capelli…”
“Ma se te li sei toccati per tutto il concerto… sono comunque sudati e sporchi…” mormora sentendo Jun premere coi denti sulla sua lunghezza “Ahi!”
“Non sei nella posizione ideale per insultare i miei capelli…” afferma riprendendo il suo lavoro, leccando con vigore facendo gemere Satoshi all’invero simile.
Soddisfatto dalle reazioni dell’altro, Jun prende completamente in bocca il membro eretto di Satoshi iniziando a succhiare compiaciuto.
Il più grande geme forte muovendo il bacino contro di lui chiaro invito a farlo godere ancora di più.
Jun si tiene alle sue cosce mentre la bocca continua a lavorare su di lui facendo quasi urlare Satoshi dal piacere ma quando sente che sta per raggiungere l’orgasmo, Jun si rialza in piedi lasciandolo insoddisfatto.
“Matsujun…” ringhia con disappunto Satoshi col fiato corto e l’eccitazione a mille.
“Non mi volevi scopare?” chiede con aria fintamente innocente Jun e a Satoshi parte l’embolo.
Lo gira prepotentemente premendo la sua erezione contro il suo sedere ancora fasciato dai jeans.
“Sono ancora vestito Riida...”
“Per quanto sono eccitato adesso riuscirei a prenderti anche con addosso i vestiti che non te ne accorgeresti” mormora “Ma voglio godermi appieno la sensazione...”
Porta le mani al cavallo dei pantaloni di Jun sentendo che anche lui è eccitato provando ad aprirgli la zip ma non la trova dove abitualmente sta la zip.
“Cazzo Matsujun! Al diavolo te e questi jeans di merda che indossi sempre!” dice cercandola a lato.
“Ma se sono così belli!”
“Fanno schifo” dichiara Satoshi “E se fossi Sho-kun li butterei”
“Ma Sho non li butta se vuole fare sesso... sa cosa lo aspetterebbe...” sorride Jun aiutando Satoshi ad aprire i pantaloni e calarseli.
“Hai i boxer di Sho-kun...” dice Satoshi.
“Cosa? E come sai che sono suoi?”
“Sono quelli che gli hai regalato tu a Natale no? C'è pure la tua firma...” ridacchia facendo avvampare il più piccolo di vergogna “Deduco che abbiate stemperato la tensione pre-concerto con una scappatella...per quello tu hai i suoi boxer e lui i tuoi...” mormora accarezzandogli l'erezione fasciata dalla stoffa.
“Vuoi continuare a parlare di biancheria intima o ti muovi prima che ci scopra qualcuno?” chiede Jun impaziente.
“Hai troppa fretta MatsuJun...” ridacchia Satoshi abbassandogli i boxer, accarezzandogli i glutei divaricandogli le gambe. Jun asseconda il leader che, ormai fiunto al limite, lo penetra con un'unica, secca, spinta senza nemmeno preoccuparsi di prepararlo facendo gemere Jun di dolore.
“E poi sono io quello che ha fretta...” si lamenta Jun sentendo l'altro muoversi da subito.
“Non sei nella posizione per lamentarti piccolo...”
“Allora... muoviti...fammi vedere cosa sai fare...”
“Ok... ma non ti innamorare di me...io amo solo Kazu...” dice prendendo a dare poderose spinte dentro di lui. Jun si tiene alle impalcature di ferro gemendo forte “Ti sentiranno così...” gli ricorda affondando in quel calore stretto e invitante.
Jun si morde le labbra per non urlare mentre Satoshi, inesorabile, lo prende con forza, ansimando nel suo orecchio.
“Oddio MatsuJun...” mormora attanagliandogli i fianchi afferrando anche l'erezione di Jun, muovendola allo stesso ritmo delle spinte.
“Ri...ida...” ansima Jun inarcando la schiena prima di riversarsi nella sua mano mentre Satoshi viene nello stesso momento dentro di lui, coprendo il proprio urlo di godimento nell'incavo del suo collo sudato.
“Ora capisco... perché Sho-kun ci resta così male quando lo mandi in bianco...” sorride Satoshi.
“Attento a non innamorarti di me Riida. Resteresti deluso perché io amo solo Sho...” lo prende in giro Jun.
Satoshi esce da lui dandogli anche una generosa pacca sul sedere.
“Ehi!” si lamenta Jun.
“Non recriminare... hai goduto... e parecchio” ridacchia mentre si rivestono “E mica te l'ho rotto...”
“Oh-chan? J? Ma dove sono finiti?” sentono non molto lontano.
“Amore?” chiama la voce di Sho.
“Amore? Che orrore Sho-kun” commenta Nino “Smielato da diabete...”
“Sgorbio”
“Mi sa che ci cercano...” afferma Satoshi pulendosi la mano leccandola “Grazie del banchetto dopo concerto...” sorride malizioso.
“Al prossimo dopo concerto allora...” ricambia Jun allontanandosi e raggiungendo Sho.
“Non vedo l'ora...” sorride Satoshi andando da Nino che lo aspetta.