Titolo: Giulietta e Romeo - Arashespiriana
Fandom: Arashi, Yamapi, Kame, Jin
Genere: Demenziale
Raiting: PG (proprio per esagerare)
Pairing: Sakumoto
Declaimers: Non sono di mia proprietà e non lo è neanche l'opera di Shakespeare che probabilmente si sta rivoltando nella tomba.
Atti precedenti:
ATTO I,
ATTO II,
ATTO III ATTO IV
SCENA I
AIBA/FR. LORENZO: “Giovedì?”
JIN/PARIDE: “Si”
AIBA/FR. LORENZO: “Ma voi ignorate cosa prova Giulietta e mi sembra ingiusto”
JIN/PARIDE: “Non ho avuto l’opportunità di vederla, ne di parlagli”
In quel momento entra Giulietta.
JIN/PARIDE: “Che fortunato incontro”
JUN/GIULIETTA:”Se lo dite voi”
JIN/PARIDE: “Si lo è e lo sarà ancora di più giovedì”; “siete venuta per confessare al padre il vostro amore per me?”
JUN/GIULIETTA: “Se ciò dovrò confessare sarebbe meglio che non ci siate”
JIN/PARIDE: “Povera Giulietta, le lacrime hanno rovinato la tua bellezza”
JUN/GIULIETTA: “COSA? A me non sembra proprio. Intendete forse dire che sono diventata brutta?”
JIN/PARIDE: “Intendo dire di non trascurarvi, perchè la vostra bellezza mi appartiene”
JUN/GIULIETTA: “Che vi appartenga non credo proprio”
Vedendo che la situazione si stava facendo pericolosa, frate Lorenzo interruppe la discussione, congedando Paride.
JUN/GIULIETTA: “Io amare lui, sé”
AIBA/FR. LORENZO: “Abbiamo un bel problema”
JUN/GIULIETTA: “Vi prego trovate una soluzione”
AIBA/FR. LORENZO: “Ci sarebbe un modo, ma dovrete essere pronta a tutto”
JUN/GIULIETTA: “Di cosa si tratta?”
AIBA/FR. LORENZO: “Si tratta di un mio nuovo esperimento, è una bevanda che ti farà sembrare morta per 42 ore, così che verrai deposta nella tomba di famiglia e al tuo risveglio troverai il tuo Romeo”
JUN/GIULIETTA: “Ma sei sicuro che funzionerà? Non è che ci rimango secca?”
AIBA/FR. LORENZO: “Bè finora sui topi ha funzionato, quindi credo che andrà tutto bene”
JUN/GIULIETTA: “Sui topi, ma io ti sembro un topo? Non mi fido mica tanto!”
AIBA/FR. LORENZO: “Puoi sempre sposare Paride!”
JUN/FR. LORENZO: “No piuttosto preferisco rischiare, quindi dammi pure quest’intruglio, spero solo abbia un buon sapore”
AIBA/FR. LORENZO: “ Non saprei i topi non si sono mai lamentati”
SCENA II
OHNO/NUTRICE: “Bentornata Giulietta”
JUN/GIULIETTA: “Grazie. Avete detto a mio padre che sposerò Paride?”
OHNO/NUTRICE: “Si e ne è molto felice”
JUN/GIULIETTA: “Bene, ora lasciatemi, voglio riposare”
OHNO/NUTRICE: “Ok! Buon riposo”
Giulietta rimasta sola, si siede, prende carta e penna e comincia a scrivere.
Cara Nutrice
Gomen, per non averti detto niente su ciò che sto per fare, ma se te lo avessi detto, me lo avresti impedito.
Ma io amo il mio Romeo e non voglio sposare Paride.
Ora ti chiedo un favore quando mi troverai priva di vita, avverti i miei genitori e quando mi dovrai vestire per il mio funerale ti prego di mettermi il vestito lilla che ti lascerò su una sedia, perché trovo mi stia molto bene; per il trucco ci penso io, di te mi fido poco!
Ricordati che ti ho voluto bene e non preoccuparti per me.
Giulietta
“E’ ora di prendere questo intruglio orripilante, spero solo che abbia un sapore decente e soprattutto che non ci lasci le penne, perchè se dovesse accadere giuro che da fantasma tormenterò frate Lorenzo per il resto della sua vita!”
Dopo essersi preparata per l’occasione, Giulietta si sdraiò sul letto, bevve dalla fiala e si sentì subito intorpidire e con le ultime forse che le rimanevano disse: “Oh mio Dio come faceva schifo!”
ATTO III
La nutrice entra in camera di Giulietta e la trova che giace sul letto.
OHNO/NUTRICE: “Giulietta, su è ora alzati ti devi preparare, Paride è già arrivato” , nessuna risposta ne movimento, si avvicina “Giulietta mi hai sentito?” niente, era così bella distesa su quel letto ma estremamente pallida.
La nutrice si sedette sul letto a guardarla, poi con timore la toccò e sentì che era gelida, e con le lacrime agli occhi “Giulietta smettila di prendermi in giro, svegliati” disse piangendo sempre più forte e scuotendola, ma niente.
Poi scorse che tra la mano di Giulietta c’era una lettera, le prese in mano e singhiozzando l’aprì e la lesse bagnandola con le lacrime.
Poi si alzò ed andò ad informare il resto della casa della disgrazia.