E' arrivato sabato: giorno di consegna!
Anche in questo capitolo c'è un mezzo esperimento " letterario"...fallito miseramente come al solito credo...ma noi ci proviamo!XD
Siate clementi , nè?
Titolo: i dolori del giovane Macchan
Fandom : Arashi
Genere: si tenta di mischiare il serio al faceto...ma quì la cosa sta diventando parecchio tragica .
Rating: pg. 17 ad abbondare, proprio!
Pairing : Aimiya
Desclaimers:Nessuno mi appartiene ma è solo questione di tempo .
capitoli precedenti
http://pasticci-fanfic.livejournal.com/450417.html Tu rururu ruru ri la la lala tralleeerò
Tu rururu ruru ri la la lala tralleeerò
Trallallero tralli li lalla ...turuturu tu....
tra...lìllila lalleeero lalala trallalà lala
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Tu rururu ruru ri la la lala tralleeerò
Tu rururu ruru ri la la lala tralleeerò
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PURU PU PU PU
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Trallallero tralli li lalla ...turuturu tu....
tra...lìllila lalleeero lalala trallalà lala
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<<...E quindi?.....>>
Sbuffò <>
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Tu rururu ruru ri la la lala tralleeerò
Tu rururu ruru ri la la lala tralleeerò
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JUn si allungò verso il sedile posteriore e si mise a frugare nel borsone bianco.
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<>E con quel “ proprio quì” voleva dire “ perchè proprio sotto casa di Aiba “.
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Qualcuno, dal di fuori, spalancò lo sportello del passeggero dell'auto.
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<<...Yo>>Gli rispose quello senza staccare gli occhi dallo schermo ma arricciando le sopracciglia irritato.Contando che l'ultima volta che l'aveva visto gli aveva sbattuto una porta in faccia era comprensibile.
<>Lo salutò sorridendo JUn con il braccio appoggiato sul volante.<
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Sho fece come suggeritogli e si mise a sedere alle spalle di NINo.
Tu rururu ruru ri la la lala tralleeerò
Tu rururu ruru ri la la lala tralleeerò
<> Chiese puntando il mento verso Kazunari .
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Trallallero tralli li lalla ...turuturu tu....
tra...lìllila lalleeero lalala trallalà lala
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Jun lo guardò in cagnesco, con gli occhi a fessuretta per poi aggrapparsi allo schienale rivolto verso Sho .Appoggiò il mento sul rivestimento morbido e bisbigliò.
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Tu rururu ruru ri la la lala tralleeerò
Tu rururu ruru ri la la lala tralleeerò
Sho per tutta risposta, digrignò i denti puntando l'indice nella direzione del terzo incomodo.
<>Insistette JUn con un filo di voce , facendosi comprendere con il labiale.
Sakurai continuava a incrociare le braccia disegnando grandi croci in aria quando...
<>Esclamò JUN ad alta voce ad un tratto rapito dalla sua insana passione per la moda .
Trallallero tralli li lalla ...turuturu tu....
tra...lìllila lalleeero lalala trallalà lala
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<> Tagliò corto Sho , sperando che quel discorso scomodo cadesse lì .
Tu rururu ruru ri la la lala tralleeerò
Tu rururu ruru ri la la lala tralleeerò
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<>Si accalorò fissando JUn negli occhi minaccioso.
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Trallallero tralli li lalla ...turuturu tu....
tra...lìllila lalleeero lalala trallalà lala
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PURU PU PU PU
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Sibilò tra i denti SHo simulando con le mani il gesto di chi strozza qualcuno.
Tu rururu ruru ri la la lala tralleeerò
Tu rururu ruru ri la la lala tralleeerò
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PURU PU PU PU
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Tu rururu ruru ri la la lala tralleeerò
Tu rururu ruru ri la la lala tralleeerò
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JUn tirò su tanto fiato che per poco non si strozzò con la saliva.
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PURU PU PU PU
<> Ripose Sho categorico .
<< E adesso vogliamo andare? Sono in ritardissimo!>>
Gli menò uno scalpellotto sulla fronte e JUn si decise finalmente a voltarsi e a mettere in moto .
Percorserò la strada fino agli studi televisivi con NIno che , biascicata qualche bestemmia verso il suo nintendo, lo aveva spento e fissava intensamente qualcosa fuori dal finestrino mentre Matsumoto ogni tanto si voltava verso il migliore amico lanciando occhiate sconcertate ed eccitate assieme .
<> Mormorava tra sè Sakurai .
Quando finalmente arrivarono a destinazione Sho, malgrado le numerose e rumorose proteste, venne trascinato nell'area relax . Jun con gli occhi che gli brillavano impazienti, proruppe.
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<>Provò Sho allontanandosi ma JUn lo afferrò per il polso e come fosse una mazza da basaball , lo fece girare in tondo per poi riportarlo esattamente dov'era all'inizio
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Cosa intendeva JUn con quel “numericamente”?
Dovete sapere che anni addietro, quando i nostri due carissimi amici per la pelle si affacciavano alla pubertà e alle sue tante misteriose meraviglie , ancora troppo imbarazzati per chiamare le cose con il loro vero nome ,avevano inventato un metodo per indicare i vari gradini che portavano dal semplice amicizia al sesso. Lo stratagemma , che gli permetteva di parlare dei loro incontri “ piccanti” anche in pubblico, era molto semplice: una scala che partiva dallo 0 ( nessun contatto fisico),in mezzo aveva il 50 ( il bacio) e arrivava fino al 100 ( il sesso) mentre tutti i numeri che li separavano andavano ad indicare , senza che esistesse una corrispondenza precisa , ciò che stava nel mezzo di quei due estremi.
<<50, c'è stato un 50 !>>
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<>Insistette Il ragazzo liberandosi dalla presa dell'altro e allontanandosi di qualche passo .
<>Jun lo aveva acchiappato di nuovo dal bordo della t-shirt.
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Sho rise amaramente ….
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<> Gli gridò mentre l'altro correva via e scompariva dietro l'angolo.
Intanto,ben nascosto dietro alla fila dei distributori, qualcuno sussurrava.
<<50...che diavolo significa 50!?>>
Riprese a fissare JUn nella speranza di carpire qualche altro indizio.
Matsumoto fece un lungo sospiro e poi le mani in tasca, si avvicinò pericolosamente alle macchinette .
Lo spione prese a grattare freneticamente sula vernice nella speranza di aprirsi un varco nella parete ma constata l'inutilità di quel gesto folle,non potè far altro che appiccicare le braccia al muro trattenendo il fiato e tirando in dentro la pancia, sperando in un miracolo.
Pi pi pi piiiiii
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pi pi pi piiiii piiiiiii
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Era la voce di JUn quella che sbraitava ma incredibilmente, non verso di lui.
Il ragazzo prima tentò di far risvegliare l'apparecchio colpendolo con le braccia poi sempre più infuriato,scuotendolo e in fine massacrandolo a suon di calci .
<>Sbam Sbam!<< Erano i miei ultimi spiccioli! Dannato! >>SBAM SBAM
Ma ogni tentativo fu inutile : l'ennesimo calcio , dato con più forza dei precedenti ma evidentemente male assestato , si rivelò più dannoso per l'eroe che per il ladro.
<> GRidò Jun stringendosi il piede.
Saltellò poi fino alla fila di sedie al centro della stanza e vi si lasciò andare di peso.
<> Si ripetava piegato a massaggiarsi il piede.
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IL piccolo 007 allora, si affacciò, pensando di poter approfittare dell'incidente per darsi alla fuga. Da quella posizione JUn non l'avrebbe mai visto perciò si mise gattoni , il nintendo stretto tra i denti e incominciò a camminare a quatro zampe quatto quatto dietro la fila di sedie .
Sigh
Si voltò a quello strano suono. Se l'era immaginato?Vide allora le spalle di JUn che si alzavano e abbassavano singhiozzando .
Sigh sigh
Matsumoto si premette le mani sulla bocca mentre mugugnava qualcosa di apparentemente incomprensibile ,ranicchiandosi ancora di più si se stesso.
TRoppo incuriosito da quell'avvenimento lo spione si fermò e fattasi il più vicino possibile , tese l'orecchio.
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Il ragazzo si asciugò le acrime con i palmi delle mani , tentando di riprendere il controllo.
<> Scosse la testa
<>Sospirò <>
Si massaggò le tempie stanche per pianto e stette per qualche istante in silenzio sospirando profondamnete.
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Preso da una improvvisa risoluzione , Jun balzò in piedi e si stiracchio mentre la spia si appallottolava più che poteva contro le sedie .Solo quando sentii i passi un po' zoppicanti di Matsumoto che si allontanavano per il corridoio finalmente si rilassò stendendosi sul pavimento.
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Camminava rapidamente, piegato su di un lato come la torre di Pisa, i denti digrignati, il cappellino calato sulla fronte.
Intravisto il regista con la coda dell'occhio frenò la sua corsa e si piegò in un profondo inchino per pronunciare con voce squillante le sue scuse.
Il regista, un po' contrariato, gli fece segno di andare e NIno obbedì , dopo essersi profuso in una seconda serie di inchini, avviandosi verso la sedia che gli era stata assegnata, quella di fianco ad Ohno.
Lasciò che il suo borsone bianco si rotolasse nell'erba ai piedi dello sgabello pieghevole e si lasciò andare sulla seduta , facendola sprofondare di qualche millimetro nella terra umida.
<>Lo rimproverò il Riida appena fu abbastanza vicino per sentirlo.
<> Fece volar via il berretto.<>
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Nino si massaggiò gli occhi con i polpastrelli e poi trascinò in giù i palmi mentre si esibiva in un lungo sbadiglio che lo rese molto simile all'urlo di Munch.
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<> Mugugnò Kazunari asciugandosi una lacrimuccia per poi sbattere le palpebre nel tentativo di farle rimanere aperte.
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Nino sembrò stupito dall'affermazione poi <>
<< E che aveva di tanto interessante per farti scordare gli impegni di oggi ?>>
<>Ci riflettè<<.Era un gioco ad indovinelli...,sai, tipo Monkey Island...>>
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<<...Ho provato per ore a cercare la soluzione di un enigma ….ma non ci sono riuscito>>
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<>Confessò stendendo le gambe e passandosi le dita tra i capelli.Gli alzò prima tutti per poi schiacciarli veso il centro a formare una cresta. Quella visione fece inorridire la parrucchiera che prese a correre nella sua direzione facendo saltellare il pesante marsupio che portava al cinto mentre piagnucolava sommessamente.
<> Lo pregò una volta arrivata di fronte a lui , trafelata.
Quello si voltò sollevando il mento per guardarla negli occhi e sfoderato il suo migliore sorriso da bimbo innocente, disse “ Ah, arigatou gozaimasu!”
Che cavolo centrava quella risposta !? Era chiaro che non la stava nemmeno ascoltando! Ma la ragazza pareva non essersene accorta , anzi arrossì addirittura e un piccolo sorrisino le increspò le labbra per tutto il tempo in cui si dedicò a sedare la rivolta dei ciuffi ribelli.
“E' così che se la cava ogni volta: fa quello che gli pare e poi sfodera il suo spucci-sorriso e tutto gli viene perdonato...che invidia...”
Pensava intanto SAtoshi osservando la scena.
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Ohno indossò il suo sguardo indagatore.
<>Lo esortò appoggiando il gomito al bracciolo di legno.
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<<( Questa era semplice...)Dov'era lei la notte del 23 agosto alle 11 di sera?>>
<>Entrò per un attimo in catalessi e le pupille gli scomparvero quasi del tutto dietro le palpebre ma poi concluse raggiante<>
Ohno storceva la bocca e pareva poco convinto.
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Riida scosse il capo sconsolato.
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Nuovamente Ohno dissentiva.
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Esclamò Kazunari mentre andava a recuperare il copione.
<>Lo interrogò SAtoshi con sguardo da vero detective.
Nino teneva gli occhi bassi e si grattava nervosamente il collo.
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Ma Ohno non demordeva e continuava a puntarlo torvo.
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Ohno incominciava davvero ad irritarsi
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Fece gli occhioni da cucciolo ma il Riida , il viso duro e inamovibile, si mise a braccia conserte in attesa.
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<<....E?...>>
<<”E” niente, è finito! >>
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<> Urlò qualcuno al megafono.
Nino e il Riida si guardarono terrorizzati.
<>Esclamò Kazu sfogliando disperatamente la pagine del suo copione . Più che un attore, pareva uno scolaro chiamato alla lavagna proprio il giorno in cui non aveva studiato.
Ohno saltò dalla sedia.
<>Gli bisbigliò
NIno allora sollevò il viso verso di lui e gli regalò un sorriso smagliainte “ Ah, arigatou gozaimasu” .
La stessa identica tattica usata con la parrucchiera!?
Il Riida si allontanò col cuore che pulsava più veloce rassegnato nell'amara constatazione che quel trucco funzionasse anche su di lui.
Assurdo!
Invece di andar meglio le cose stavano peggiorando sempre di più: se prima ad Aiba l'idea di lavorare con gli altri membri del gruppo non entusiasmava per via della sofferenza che la presenza di NINo gli provocava, adesso c'era anche Sho a fomentare la sua ansia e il suo imbarazzo.
Da quando , qualche giorno prima ,era piombato a casa sua e lo aveva baciato per poi scaricargli addosso quella domanda più pesante di un macigno“Mi permetteresti di starti vicino?” era diventato difficile comportarsi normalmente anche con lui.
Sakurai nei giorni successivi gli aveva mandato qualche messaggio dal contenuto apparentemente generico e disimpegnato in cui gli parlava del suo lavoro o gli raccontava qualcosa di divertente e a cui il disperato Aiba non sapeva mai come rispondere ...dosava le parole con il contagocce stando attendo a non sembrare “ troppo” entusiasta ma neppure del tutto disinteressato a ciò che gli veniva detto .
Era arrivato a fissare il cellulare con terrore ogni qual volta notava il suo schermo illuminato e lampeggiante e dobbiamo confessarlo, un paio di volte a quei messaggi non rispose affatto.
Si sentiva in colpa e pensava per questo di dovere delle scuse a Sho che però “ saggiamente” , parole sue, rimandava a quando si sarebbero incontrati di persona.
E quella mattina lo avrebbe davvero incontrato di persona , assieme a tutti gli altri , per girare uno spot.Si trattava di pubblicizzare un nuovo parco di divertimenti , situato alla periferia di Tokyo . L'unica consolazione era che forse, con la scusa di girare, si sarebbe potuto godere qualche giro di montagne russe.
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<>Lo imbeccò divertito il Riida mentre saliva a bordo.
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<<...e di sicuro è un lavoro meno stressante del nostro>> Commentò Ohno abbandonandosi sullo schienale con le braccia incrociate dietro il collo .
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Ohno allora si mise su un fianco per poter guardare comodamente Jun in viso e prese un'aria incredibilmente seria .
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<>Contò il Riida sulla punta delle dita .<>
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<>Rise Jun<>
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<>fece JUn.
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A quelle parole JUn piantò il piende sul pedale del freno e la macchina strisciò sull'asfalto gracchiando mostruosamente per alcuni interminabili secondi , fino a quando definitivamente non si fermò 4-5 metro più avanti.
<>Sbratò Ohno mentre teneva le mani spalmate sul parabrezza.
Ancora con la bocca spalancata per la sorpresa JUn prese a balbettare “ U-un gattino.....avevo visto un gattino...>>
<> Esclamò portandosi una mano al petto .
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<<....Cosa?Di che stai parlando?>>
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Capendo che non era il momento di chiedere di più Jun rimise in moto e stette per il resto del tragitto in un silenzio agitato a sorbirsi le lamentele di Ohno su quanto ingiusta la vita fosse con lui, mentre pregava in cuor suo che NIno , quella volta in area relax,non lo avesse visto piangere o che per lo meno non avesse detto nulla a Sho di quello che aveva sentito.
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Lo staff gli stava aspettando proprio di fronte all'entrata .
Quando Aiba scese dall'auto un forte profumo di vaniglia lo investì facendogli venire il capogiro.
Dette una occhiata in giro e constatò stupefatto che tutto attorno a lui sembrava ricoperto da una sottile nebbiolina rosa . Si stropicciò gli occhi più volte pensando che il sole cocente di quella mattina gli stesse giocando un brutto scherzo ma man mano che si si avvicinava all'ingresso si rese conto che quella “ nebbiolina “ non era solo frutto di una sua allucinazione da caldo ma che effettivamente il color pink acceso dominava incontrastato su tutto:i mattoni che lastricavano la strada, il gabbiotto per fare i biglietti, i palloncini,i riccioli del maestoso cancello in ferro battuto. Anche la gigantesca scritta sopra la sua testa, attorniata da cuori luccicanti di tutte le dimensioni , era rosa e che recitava “Lovepark”.
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<> Si affrettò a rispondere una eccitatissima regista che , dal modo in cui era vestita, pareva essa stessa parte integrante delle attrazioni .
<> Esclamò peigandosi in un profondo inchino che fece tintinnare i sonagli che portava in cima ai suoi codini.
Aiba si affrettò a rispondere all'inchino mentre pensava
Oddio ...nelle mani di chi ci siamo messi?
Quando tutti i membri furono arrivati Izuku-san, in stato di grande eccitazione, presentò ai 5 un uomo alto e baffuto in un elegante completo gessato.
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<>Gli informò raggiante <>Si inchinò poi per lasciare all'altro la parola.
<< Grazie mille Rina-chan....Dunque. Il concept di questo progetto è , come avrete sicuramente intuito, la coppia.>>Continuò poi assumendo una posa da cantante d'opera<< Questo luogo è stato creato affinchè i giovani innamorati possano avere un posto fatto apposta per loro per divertirsi , emozionarsi assieme e costruire dei romantici ricordi.>>
Izuku battè allora le mani e ripetè <
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<>Poi riprese un un crescendo di phatos<>
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Ohno, che pareva essere rimasto parecchio turbato alla vista di tutto quel rosa, aveva alzato la mano.
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Fu la regista a rispondere.
<>Cinguettò .
<> Urlarono Aiba, Sho, NIno e JUn all'unisono.
Con le mani intrecciate sotto il mento ed il lucidalabbra brillantinato che scintillava ad ogni movimento ,continuò, arricciando la bocca a pesciolino.
<>Ridacchiò <>
Intanto i 5 si guardavano tra loro o meglio:Ohno sbirciava Nino, NIno studiava JUn, JUn spiava Sho, Sho controllava Aiba e Aiba si fissava imbarazzato le scarpe.
<>Aggiunse mentre saltellava oltre il cancello .
<> Si sentì chiamare e riconobbe subito la voce di SAkurai.
Merda , lo sapevo! DEvo scappare!
Il ragazzo fece orecchie da mercante e si mise ad inseguire la regista , saltellando dietro di lei.
Decisamente un atteggiamento da persona matura.
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Si incamminarono dietro lo staff all'interno della struttura.
Sakurai con una espressione stanca e preoccupata .
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<> Annuì Jun
L'altro sospirò
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Non sei tu che stai sbaglaindo è lui che non capisce nulla!
Avrebbe voluto dirgli questo ma si trattenne, mordendosi il labbro . Gli rimase comunque un gran voglia di abbracciarlo .
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<> Kazunari, le braccia dietro la schiena e la testa protesa in avanti, si era intromensso nella conversazione.
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> Chiese con il suo sorriso furbetto.
Al che Matsumoto si ricordò della conversazione fatta in macchina col Riida. Quella richiesta improvvisa di fare due chiacchiere gli puzzava di ricatto e incominciò ad agitarsi.
<>Si affrettò a dire mentre con una mano sulla spalla di Sho lo esortava a camminare più velocemente.
NIno rimase in dietro di qualche passo per poi abbozzare una mezza corsa e accostarglisi nuovamente .
<>Domandò mostrandosi estremamente preoccupato.
Eccolo là, e te pareva!
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Sho pareva scioccato non tanto per la notizia quanto per il fatto di non saperne nulla.
<>gli spiegò Nino
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Esclamò Matsumoto uncinando il collo di NINo col braccio costringendolo così a seguirlo.
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Quando furono abbastanza lontani da non essere sentiti lo lascìò andare per poi aggredirlo
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<>Sghignazzò Kazunari con una mano alla gola e la voce leggermente strozzata, per nulla intimorito.
<> Provò a replicare JUn ma vene subito zittito.
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Matsumoto ,al ricordo del suo sfogo , piegò semplicemente il capo arrossendo.
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<>Aggiunse alla fine mentre si perdeva nei suoi tristi ragionamenti .
Nino allora gli si parò davanti, scuotendolo per le spalle .
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<>Fece spiando intorno caso mai Sho li potesse sentire.
<>Lo implorò sofferente cercando il contattato coi suoi occhi <>
Cosa doveva fare? Rivelare quel “ segreto” sarebbe equivalso a tradire la fiducia di Sho ma allo stesso tempo Jun sapeva che alla fine se lo sarebbe lasciato sfuggire.
E non soltanto perchè amava all'inverosimile il pettegolezzo e moriva dalla voglia di spifferare quello che sapeva a qualcuno ma anche perchè in fondo in fondo coltivava ancora una piccola speranza. La speranza che qualcuno si rubasse via Aiba battendo Sho sul tempo. Era un ragionamento egoistoco, puramente egoistico ma ….Nino sembrava parecchio coinvolto, che facesse sul serio?
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<>Ripetè Kazunari in trance alzando le braccia al cielo << Non so se sono sollevato o incazzato nero ….>>
Spalancò la bocca e ne uscì una spece di ringhio.
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A Jun veniva da ridere, Nino geloso era una assoluta novità per lui.
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<> LO rimproverò Kazunari tirandoli uno scalpellotto sulla fronte .
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Nino a quella frase ,lo fisso allibito con il braccio ancora sospeso in aria .
<>Si schernì Jun incrociando le braccia .
Stettero a guardarsi per qualche istante mentre balle di fieno rotolavano al suolo.
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Al che Nino parve ricordarsi dei suoi piani.
<>Proruppe con sguardo spiritato .
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<>Digrignò i denti mentre del fumo gli usciva dalle narici <>
<< Ed io che centro?>>
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Gli gridò mentre già correva a perdifiato in diezione delle telecamere.
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Quello inaspettatamente frenò e si voltò di nuovo a guardarlo.
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Sorrise e riprese a correre .
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