Eccomi qui, diamoci una mossa a finire questa storia va, quindi eccovi l'ultimo capitolo ^O^
Titolo: Chains of Blood
Fandom: Arashi e Kanjani
Genere: AU, angst
Raiting: NC-17
Pairing: Yoko/Jun, Sakumoto, Yoko/Jun/Sho, Ohmiya
Desclaimer: Ne gli Arashi, ne Yoko sono di mia proprietà, ma la storia si e siccome quella è mia gli faccio fare quello che mi pare U___U
Ringraziamenti: Come al solito a Jinny e Harin che l'hanno letta in anteprima e che si sono appassionate <3
Capitoli precedenti:
Prologo,
Cap.1,
Cap.2,
Cap.3,
Cap.4,
Cap. 5,
Cap.6,
Cap.7,
Cap.8,
Cap.9,
Cap.10,
Cap.11,
Cap.12,
Cap.13,
Cap.14,
Cap.15,
Cap.16,
Cap.17,
Cap.18,
Cap.19,
Cap. 20,
Cap. 21,
Cap.22 Capitolo 23
Fu un ondata d'immagini tutte insieme quelle che vide Jun, come lo scorrere di una vita non sua davanti agl'occhi, i momenti belli, quelli tristi, il dolore, ma anche la felicità, ma sopratutto l'amore, sentimenti di ogni genere. Quando infine le immagini finirono di scorrere nella sua testa fu anche il momento in cui l'altro lo allontanò da se. Fu la separazione più difficile da subire, era un po' che quando il bambino nascendo si separa dalla propria madre. Ma in più c'era il dolore, insopportabile, in tutto il corpo lo invadeva, sentiva il suo stesso sangue bruciare nelle proprie vene. Cominciò a gridare e contorcersi per il dolore, mentre l'altro lo teneva con forza cercando di calmarlo.
-Va tutto bene Jun, ora passa, ora passa- continuava a ripetergli l'altro, poi con lentezza il dolore si affievolì, il respiro di Jun si fece più lento e regolare, fino a calmarsi del tutto.
D'un tratto aprì gl'occhi, tutto era diverso da come lo vedeva prima, c'era come più luce, anche se era notte e la stanza era quasi al buio vedeva distintamente come se fosse giorno, ogni oggetto ogni cosa aveva un colore più brillante che alla luce del sole.
Continuò a guardarsi intorno meravigliato dalla bellezza della notte.
-E' tutto così bello, non me ne ero mai accorto- sussurrò.
-Nulla è splendido come lo sei tu ora- rispose il vampiro, poi prese per mano Jun e lo accompagnò davanti a uno specchio. Jun stentò a credere che quel riflesso fosse davvero il suo, non aveva più nessun segno della sua malattia, anche se aveva ancora indosso il pigiama dell'ospedale poteva vedere il suo corpo come era cambiato, era in forze, le sue gambe riuscivano a tenerlo in piedi, i suoi respiri erano pieni e regolari.
-Sei bellissimo- disse Yoko sorridendo dietro di lui nello specchio.
Jun si girò verso l'altro e rimase a guardarlo, voleva ringraziarlo, voleva dirgli quanto era felice, voleva dirgli cosa provava per lui, voleva chiedergli di non lasciarlo mai, ma non riusciva a trovare le parole, non ne era capace.
-Non sarai più solo amore mio, mai più- disse Yoko scostandogli una ciocca di capelli dagl'occhi per poi baciarlo dolcemente e Jun ricambiò il bacio, ora si sentiva al sicuro e finalmente amato.
-Come ti senti ora?- chiese Yoko, era stanco, non aveva mai dato a nessuno tutto quel sangue, nemmeno quando Jun era ferito, però quella volta c'era stato Sho ad aiutarlo, non aveva mai voluto ammetterlo ma fu davvero d'aiuto e si occupò di Jun ogni volta che lui usciva per nutrirsi, giorno e notte senza quasi riposare.
-Mi sento... sazio- e per la prima volta era davvero così, non sentiva la necessità di sangue ed era lucido.
-Vuol dire che ha funzionato- disse Yoko sorridendo e sentì un gran peso andare via, -Mi dispiace davvero tanto per quello che ti ho fatto- disse inchinandosi.
-Non devi scusarti- disse Satoshi.
Yoko si voltò leggermente verso Nino che però era immobile dove stava e fissava Satoshi.
-Ho capito tante cose stanotte sai. Solo che prima non riuscivo a metterle insieme, mentre ora... grazie a te ci riesco. Jun mi ha lasciato vedere tutto stanotte quindi non serve che ti scusi, so che non lo hai fatto apposta e so che porti questo peso da sempre. Ma ora io sto bene e... potrò di nuovo stare insieme a Nino senza fargli del male-
-T...toshi- singhiozzò Nino per la prima volta.
Satoshi in un secondo fu in ginocchio davanti a lui e lo abbracciò stringendolo a se, sembrava saper usare i suoi poteri alla perfezione.
Yoko capì che era il momento di andare via e di lasciarli soli, sarebbe tornato lì la notte seguente per controllare che andasse tutto bene e avrebbe insegnato a Satoshi alcune cose che era importante sapere. Per un po' lo avrebbe tenuto sotto controllo, poi avrebbe deciso Satoshi cosa fare se rimanere con loro oppure no.
Yoko entrò in casa, era molto stanco ed aveva tardato per nutrirsi, sentì subito che Jun era lì, ma neanche una luce sembrava accesa, quindi a grandi passi si diresse verso la camera da letto, Jun era lì, raggomitolato sul letto che guardava fuori la grande vetrata che mostrava il cielo che pian piano andava rischiarandosi.
Yoko chiuse le pesanti tende e calò l'oscurità più totale, poi si sedette sul letto e fece alzare Jun abbracciandolo, Jun cominciò a piangere aggrappandosi ai vestiti di Yoko, bagnandoglieli con le sue lacrime, ma lui non riuscì a dire nulla se non a tenerlo tra le braccia e stingerlo a se, tutto questo era doloroso e non solo per Jun lo era anche per Yoko.
Sho si svegliò di soprassalto, era stato sveglio a lungo prima di riuscire ad addormentarsi, dopo che Jun era sparito avrebbe voluto corrergli dietro, raggiungerlo per scusarsi, per dirgli che lo amava, che anche se era un vampiro che non gl'importava, che anche se non ricordava non poteva cambiare i suoi sentimenti. Ma dove poteva cercarlo? Cosa sapeva di Jun in realtà? Non sapeva nulla era questa la verità.
Ma ora sapeva però, perchè quell'incubo non era un incubo erano ricordi, quel malditesta che aveva era sparito e adesso ricordava tutto, si ricordava di Jun, di quello che aveva fatto per lui, di quello che si erano detti, del perchè Jun lo aveva allontanato, della paura che aveva avuto quando lo aveva trovato ferito e aveva capito di non poter fare nulla per lui, della gelosia che provava per Yoko, ora ricordava chiaramente tutto, anche dove trovarlo.
-Jun sei sicuro di non voler venire con me?- chiese Yoko, era il tramonto e si era preparato per raggiungere Satoshi.
-Si, preferisco rimanere qui- disse Jun, voleva fingere di star bene ma non era così e Yoko lo sapeva per questo non voleva lasciarlo solo.
-Magari vado e lo faccio venire qui che dici? Almeno non stai da solo- propose ancora.
-Devi portarlo a caccia che senso avrebbe se lo porti qui- rispose giustamente Jun.
-Ma anche tu hai bisogno di nutriti, ieri hai perso molto sangue-
-Kimi sto bene davvero, semplicemente non mi va di uscire-
-Jun...- ma non riuscì a parlare di nuovo perchè improvvisamente qualcuno suonò alla porta mettendo sull'allerta tutti e due i vampiri, aspettarono qualche istante poi sentirono bussare, fu Yoko ad andare ad aprire.
Si ritrovò con sua grande sorpresa Sho davanti, con il fiatone per aver fatto le scale di corsa nonostante fossero all'ultimo piano di un alto grattacielo.
-Per... fortuna... siete ancora qui- disse con sollievo.
-Che ci fai qui?- chiese Yoko con un misto di paura e preoccupazione.
-C'è Jun? Voglio parlargli- disse.
-Sho non so se è il caso, Jun...-
-Sho?- chiese sorpreso Jun arrivando alle spalle di Yoko, aveva sentito il suo odore e si era avvicinato per vedere se fosse veramente lui.
-Jun posso parlarti?- chiese.
-Io...-
-Ti prego!- disse interrompendolo prima che potesse dire qualsiasi cosa.
Jun annuì e tornò nel salone e Yoko si fece da parte per farlo entrare, avrebbe ritardato, ma non avrebbe lasciato Jun solo con Sho ora. Entrò nel salotto anche lui e si mise vicino alla finestra la tenda semiaperta che lo celava dalla luce che ancora lo infastidiva, mentre Jun seduto sul divano veniva illuminato tenuamente dalla luce del tramonto che gli provocava solo un leggero calore che per lui però essendo giovane risultava anche piacevole.
-Siediti pure- disse Jun facendogli segno verso la poltrona, ma Sho lo ignorò rimanendo in piedi.
Sembrava un po' a disagio, forse per la presenza di Yoko, ma in quel momento anche se Jun sapeva che avrebbe potuto, non gli avrebbe chiesto di andare via, aveva bisogno che fosse lì con lui, qualsiasi cosa Sho fosse venuto a dirgli.
-Io... io ora ricordo!- esordì d'un tratto Sho, -Ricordo tutto! Ricordo la prima notte, che nonostante ti volessi dare il mio sangue non lo volevi, quando eri ferito, la sera che portai Masaki, la prima notte che passeggiammo insieme. Ora ricordo di nuovo- annunciò Sho, con la grande sorpresa di entrambi i vampiri.
Allora era vero che il legame che si poteva creare tra un umano e un vampiro che venivano attratti dal sangue, poteva essere più profondo di qualsiasi cosa.
-Jun mi dispiace per quello che ho detto ieri, ero arrabbiato e spaventato, non riuscivo a capire, poi quando te ne sei andato non ho fatto in tempo a fermarti per scusarmi e pensavo di averti perso, però poi mi sono svegliato e ricordavo tutto, sapevo dove trovarti, non pensavo di trovarvi ancora qui, io credevo che...-
-Sho dove vuoi arrivare?!- chiese Jun d'un tratto non sopportando più quella tensione.
Sho fece un respiro profondo, non sapeva quale sarebbe stata la risposta di Jun, però se era vero quello che aveva detto, se era vero che lo amava non avrebbe dovuto temere nulla.
-Jun non mi importa cosa sei, non mi importa se sei un vampiro, se ti nutri di sangue, puoi nutrirti del mio sangue quando vuoi se lo desideri, non mi importa nemmeno che non potremo fare cose normali come passeggiare nel parco per fare un picnic o andare in spiaggia a prendere il sole! Davvero non mi importa, ma ti prego... rimani con me- disse.
Jun rimase in silenzio, solo ora forse realizzava la sua situazione e capiva di trovarsi a un bivio e che non voleva scegliere la strada da percorrere.
-Io... io non capisco... Sho cosa stai cercando di dirmi?- chiese.
-Che ti amo, e che non mi importa quello che sei, voglio solo stare insieme a te per sempre. Jun... vieni via con me- ribadì più chiaramente e in quel momento Yoko sentì un dolore al petto.
Era paura, la paura più grande che avesse mai provato, quella di perdere Jun, quella di ritrovarsi di nuovo da solo, abbandonato a una vita immortale fatta solo di solitudine, se fosse stato così avrebbe ben presto fatto la scelta che molti anni prima aveva fatto il suo creatore.
Jun rimase in silenzio per un po' cercando di far chiarezza.
-Sho... tu non capisci... dici con leggerezza di prendere il tuo sangue quando voglio, ma tu sai che vuol dire? E' proprio questo il problema, lo è sempre stato con te, ho tentato di spiegartelo anche quando avevi il marchio, questo non è un gioco, per me questo non è un gioco! Io non posso vivere senza il sangue, devo berlo per non impazzire, e tu non puoi vivere dandomi il tuo, io stesso ho donato il mio sangue per notti e notti a un altro vampiro e il mio corpo ne ha risentito, fino al punto che ti ho aggredito. Io non mi rendevo conto nemmeno che eri tu lo vuoi capire?! Anche se io ti dicessi di si che voglio stare con te... che vita sarebbe la nostra? Io non invecchio, non cambierà nulla nel mio aspetto, tu invece cambierai Sho e io ti farò soffrire per questo. Anche se io ti amo così tanto... non credo che questo sia un bene per te- spiegò Jun guardando Sho negl'occhi cercando di fargli capire quant'era dura per lui la situazione.
Però l'espressione severa di Sho cambiò diventando sempre più dura e alla fine si lesse solo la rabbia sul suo volto.
-Non ho paura di invecchiare mentre a te non succederà, non ho paura di amarti nonostante tu possa uccidermi! Voglio darti tutto di me compreso il mio sangue se lo vorrai! Voglio starti vicino quando hai bisogno di me, voglio renderti felice in ogni momento! Io voglio solo questo e credevo lo volessi anche tu! Continui a dirmi che mi ami ma è solo una bugia! Il fatto è che tu hai Yoko e non hai bisogno di scegliere vero?! Lui è un vampiro come te quindi è più facile! Non lo lasci per dovere, perchè ti ha salvato!- urlò arrabbiato additando Yoko che si girò verso si lui, non sopportava che Sho parlasse così a Jun anche se quello che Sho aveva detto pensava fosse vero, Jun sembrava non voler scegliere per comodità, per riconoscenza, non per amore.
-Ti sbagli!- esordì Jun alzandosi e alzando la voce.
-Se quello che mi stai chiedendo si riduce a scegliere tra te e Yoko... Io non voglio scegliere! Non sceglierò mai!!- disse arrabbiato -Sho io ti amo, ma amo anche Yoko- disse Jun voltandosi vero il vampiro che rimase sorpreso da quelle parole che non si aspettava, pensava che sarebbe stato lasciato, aveva capito quanto Jun amasse Sho, quanto stesse soffrendo a causa di quei sentimenti. Lui aveva sempre esternato i suoi sentimenti a Jun, mentre Jun era sempre restio a farlo, ma ora forse capiva che semplicemente era in imbarazzo e non riusciva a esprimere quello che provava, forse non lo aveva mai detto con le parole, ma con il cuore, con il corpo gli aveva sempre detto ti amo.
-Io non voglio e non posso scegliere tra di voi, so che è egoistico da parte mia, ma se tu mi stai chiedendo di lasciare Kimi per venire con te non lo farò, io non posso vivere senza di lui, per me è tutto e io lo amo, ed amo anche te, però se è una scelta quella che vuoi che io faccia non la farò mai, non sceglierò una strada invece di un altra, io voglio rimanere tra le due senza scegliere, sono egoista lo so ma è come chiedermi di ignorare una parte dei miei sentimenti- disse risoluto.
-Tu... tu vuoi stare... tu vuoi stare con tutti e due?- chiese Sho guardandolo sconvolto dalla dichiarazione fatta da Jun poco prima.
-Si! Io amo entrambi e non voglio scegliere tra l'uno o l'altro, Kimi è la prima persona che ho amato, la prima che mi è stata vicina che mi ha dato affetto e amore, già quando ero ancora umano avevo paura che un giorno sparisse, da quando l'ho conosciuto ho continuato a lottare per vivere un giorno in più solo per vederlo di nuovo ed ogni notte avevo paura che non venisse più da me. Poi ci sei tu e i miei sentimenti per te sono diversi, ma non per questo più o meno intensi, mi c'è voluto tanto per capire cosa provavo, l'ho forse cominciato a capire soltanto quando ti ho tolto il marchio- spiegò.
-Lui però lo sapeva- disse Sho.
-Si lo sapevo- intervenne Yoko per la prima volta, -Il mio legame con Jun è molto forte, sono il suo creatore e Jun non può nascondermi niente è vero, però lo conosco anche molto bene e so quanto per lui è sempre stato difficile esternare ciò che prova, sembra forte ma invece ha paura di molte cose, ed ora che ricordi anche tu dovresti saperlo-
Sho lo ricordava, ricordava quanto Jun avesse paura la notte che era stato ferito, sapeva quanto non voleva più entrare in un ospedale anche solo per procurarsi il sangue, ma era difficile accettare comunque il fatto che Jun non volesse scegliere, era sempre stato geloso di Yoko, anche se Yoko aveva già capito da tempo i sentimenti di Jun e quelli che anche lui provava per Jun.
-Perchè tu accetti questa cosa? Perchè non dici nulla? Non ti da forse fastidio? Non sei geloso?- chiese rivolgendosi direttamente a Yoko.
-Mi da fastidio si, e sono anche geloso. Ma se Jun avesse scelto te mi sarei fatto da parte. Io lo amo più di qualsiasi cosa e voglio solo che sia felice- disse severo.
-Ora basta smettetela vi prego- disse Jun.
Sho era rimasto colpito da quelle parole, anche lui amava Jun, anche lui voleva soltanto che Jun fosse felice, però allo stesso tempo era anche geloso, si sentiva inferiore a Yoko, non si sentiva all'altezza di poter rendere davvero felice Jun, probabilmente era questo che gli faceva paura, non il fatto che vedesse Yoko come una possibile minaccia, come qualcuno che tutto a un tratto gli potesse portar via Jun.
-E se io lo accettassi?- chiese d'un tratto Sho spiazzando gli altri, -Se io accettassi che non vuoi scegliere, se accettassi di condividere il tuo amore con Yoko... potrei restare?-
Jun era sorpreso da quelle parole, fino a un attimo prima non poteva neanche sopportare l'idea che lui amasse entrambi con la stessa intensità ed ora invece...
-Jun io devo andare da Satoshi ora- disse Yoko scuotendo Jun dal suo silenzio.
-Ah! Si- rispose girandosi verso l'altro che si era avvicinato a lui, rimase fermo a pochi centimetri da Jun, poi gli prese il viso tra le mani e gli diede un bacio sulla fronte.
-A dopo amore mio- disse soltanto e Jun sorrise, gli erano mancate quelle parole, anche se non glielo aveva detto, aveva notato che il più grande non le aveva più dette.
Poco dopo Jun e Sho furono soli e calò il silenzio.
-Non mi hai ancora risposto- gli fece notare Sho.
-Lo so, ma... Sho tu sei umano, vuoi vivere per sempre una doppia vita? Divisa tra giorno e notte? Ti ho imposto di farlo una volta, non voglio che tu lo faccia di nuovo-
-E allora trasformami! Tutto si risolverebbe no? Sarei come te, non ci sarebbe più nessun problema- propose subito l'altro.
-No Sho non voglio! Non sarebbe giusto, non voglio privarti della tua vita. Io non ho mai vissuto come una persona normale, ed è anche per questo che credo di essermi innamorato di te, perchè sei umano, sei tutto quello che io non ho potuto essere, io volevo vivere attraverso di te. Io amo la tua umanità come amo te-
-Jun io non capisco... voglio stare con te, mi sento perso quando non ci sei, eri il mio pensiero fisso anche quando non ricordavo nulla, eri un pezzo mancante nel mio cuore ed era doloroso, davvero doloroso, quindi ti prego, non mi allontanare- lo scongiurò, l'idea di perderlo superava qualsiasi altra cosa, anche la sua gelosia.
-Sho no, io non ti voglio allontanare, tu non sai come sto male, anche ora in questo momento, quanto ho voluto scappare lontano credendo che così ti avrei dimenticato, ma non ce l'ho mai fatta. Però non chiedermi di trasformarti, non posso, non voglio e non mi sento pronto per farlo, non so neanche se ne sarei in grado e io non voglio farti del male-cercò di spiegarsi meglio che poteva ma era difficile Sho non era un vampiro, non poteva capire che enorme sforzo richiedesse una trasformazione e che poteva essere rischioso, poteva anche non funzionare.
-E allora prendimi così come sono, non mi importa di nulla, ne di vivere una doppia vita, ne di invecchiare. Se in futuro te la sentirai per me andrà bene, ma se invece non accadrà mai non mi importa, diventerò vecchio ma ti rimarrò accanto. Poi tu dovrai lavarmi la schiena e prepararmi pappine per la mia bocca sdentata- disse infine per sdrammatizzare facendo il verso di se stesso senza denti, facendo così ridere Jun per la prima volta.
-Ti amo Jun, ti amo più di qualsiasi altra cosa al mondo- disse infine tornando serio e avvicinandosi all'altro, poggiano la fronte su quella di Jun, accarezzandogli il viso liscio e candido.
-Anch'io ti amo- disse Jun poi una lacrima scarlatta gli scivolò via lungo la guancia, Sho la asciugò con il pollice e si portò la mano vicino al viso ad osservare il colore rosso del sangue di Jun.
Jun lo fermò immediatamente temendo che portasse alle labbra quel sangue, non che una così piccola quantità potesse cambiare qualcosa in Sho, però non doveva farlo.
-Non devi...-
-Lo so Jun, non lo farò, però ti prego, non trattenerti mai per me, io sarò qui sempre anche per asciugare le tue lacrime-
Dopo aver sentito quelle parole Jun davvero cominciò a piangere, ma allo stesso tempo baciò Sho e furono solo rosse lacrime di gioia.