TITOLO: Mordimi
FANDOM: Arashi
GENERE: Demenziale/Romantico
PAIRING: Aimoto/Sakumoto/ Ohmiya/
RATING: NC -17
DISCLAIMER: Con il sole che mi picchiava in testa gli Arashi mi sono apparsi dicendomi che erano mie per poi dirmi: te piacerebbe!!!!
Capitoli precedenti:
I ,
II ,
Capitolo 3
<< Che aspetti? Uccidimi no? Sei qui per questo...>> dice Satoshi guardandolo negli occhi e spingendo in avanti il petto così che la punta del pugnale provoca una piccola foratura sulla sua camicia d'organza bianca che si macchia con una goccia del sangue del vampiro.
<< Non essere sciocco...non uccido chi non può difendersi.>> dice Nino gettando a terra l'arma e cercando di distogliere lo sguardo da quello del ragazzo ancora inginocchiato di fronte a lui.
<< Sei buono infondo...>> dice appoggiandosi alle sue ginocchia per aiutarsi ad alzarsi anche se non ne avrebbe bisogno, ma il battito accelerato del cuore di Nino lo spinge a provocarlo.
<< Non significa niente!>> dice quello voltandosi a guardarlo di nuovo e incrocia lo sguardo di Satoshi e il suo sorriso.
<< Dipingi!>> gli dice burbero incrociando le braccia al petto.
<< Sono contento che tu non mi abbia ucciso...e poi...>>
<< E poi?>>
<< Adesso c'è occhio alla spesa!>> dice accendendo la televisione.
<< E sorridi mica posso fare un ritratto con il modello offeso.>>
<< E' la mia faccia! O così o me ne vado!>>
<< Smileeeeee...>> dice Satoshi provando a fargli fare un sorriso allargandogli la bocca.
<< Umh... c'è da esercitarsi ma puoi farcela.>> dice tornando alla tela.
Nino con la pelle d'oca, non solo per il contatto freddo con le mani fredde del vampiro, ma per l'emozione di quel gesto cerca di riprendere il battito normale del suo cuore impazzito, ma vedere Satoshi concentrato a dipingere non lo aiuta affatto a rilassarsi.
<< Puoi chiedermelo se vuoi...>> dice Satoshi risvegliando Nino dal suo imbambolamento.
<< Eh? Cosa?>> dice quello stordito.
<< La domanda che più ti preme chiedermi. Fammela.>>
<< Io...ecco...>>
<< Dillo...>> lo incalza Satoshi senza staccare gli occhi dal lavoro che sta facendo.
<< Tu...sei...sei... sei tinto?>> chiede Nino col cuore in gola e Satoshi si volta di scatto a guardarlo.
<< Eh?>>
<< Si insomma! I tuoi capelli hanno un colore strano! Sono tinti vero?>> dice Nino e Satoshi scoppia a ridere a crepapelle.
<< Che ridi!?>>
<< Scusa ma... sei veramente una forza! Insomma sei qui con un vampiro e la prima cosa che gli chiedi è se i suoi capelli sono tinti?>> dice piegato in due dalle risate.
<< Beh che ti dovrei chiedere? La capitale della Svezia? Che marca di profumo preferisci? Che ne so mi è venuta in mente così!>> dice Nino ultra imbarazzato.
<< Sei strano forte!>>
<< Allora? Sono tinti o no?>>
<< Segreto!>>
<< Il tuo amico aveva detto che avreste risposto a tutto!>> dice Nino.
<< Per la verità ha detto che avremmo risposto a qualunque domanda sulla nostra natura vampiresca...>> precisa Satoshi.
<< Allora non ho nulla da chiedere.>> dice Nino voltandosi a guardare la tv.
<< Non mi fai la domanda più ovvia?>>
<< Ovvero?>>
<< Come sono diventato vampiro...>>
<< Perché non lo sei dalla nascita?>> chiede Nino perplesso.
<< Non tutti i vampiri nascono già vampiri... alcuni...lo diventano a causa di qualcuno... o meglio...grazie a qualcuno...>> dice Satoshi con un flebile sorriso.
<< Quindi eri...umano?>> chiede Nino guardandolo con apprensione.
<< Si...>>
<< Chi ti ha ridotto così?>>
<< Non mi hanno ridotto così... mi hanno salvato la vita trasformandomi.>>
<< Ti hanno maledetto altro che salvato!>>
<< Non parlare così di Jun!>> lo ammonisce Satoshi.
<< Matsumoto? E'...è stato lui?>> chiede Nino con un misto di orrore e disgusto.
<< Si. E gli sono grato.>>
<< Perché?>>
<< Lui mi ha...>> dice Satoshi ma si interrompe iniziando ad annusare l'aria intorno a se.
<< Che succede?>> chiede Nino spaventato vedendo le sue pupille dilatarsi e i suoi canini uscire in bella mostra.
<< Cibo!>> ringhia correndo via e Nino lo inizia a inseguire fino al giardino dove una scena raccapricciante gli fa gelare il sangue.
Jun e Sho con la bocca sporca di liquido rosso e Masaki steso a terra privo di sensi e un rivolo di sangue che esce dalla testa.
<< Che gli avete fatto! Che hai fatto Sakurai!? Sei passato al nemico!?>> gli urla furioso.
<< Eh?>> chiede Sho voltandosi con una fetta di anguria mangiucchiata in mano.
<< Anguria?>>
<< Wuah! Jun-chan! Perdonami! Sono scivolato! Non l'ho fatto apposta!>> si lagna il ragazzo col vampiro che lo guarda con fare omicida.
<< Che sta succedendo?>> chiede Nino non capendo.
<< Masaki-kun ci stava portando dell'anguria affettata ma è scivolato facendola cadere addosso a Jun e ha battuto la testa.>> dice Sho mangiando la sua fetta di anguria tutto allegro.
<< Io...ti uccido Masa!>> urla Jun coi vestiti sporchi, ingurgitando il frutto con foga.
<< Non ne vuoi un po'?>> chiede Satoshi seduto a gambe incrociate ai piedi di Jun che mangia.
<< Sei corso qui perché hai sentito l'odore...dell'anguria?>> chiede dubbioso.
<< Certo!>>
<< Non perché il vostro domestico sanguina?>>
<< Nessuno potrebbe bere il suo sangue! Guarda tu stesso!>> dice Jun porgendogli un telescopio e Nino, anche se un po' titubante esamina un po' del sangue di Masaki.
<< Ma...ma...sono...>>
<< Sono zollette di zucchero>> dice Jun rabbrividendo e Nino può dire con certezza che le zollette di zucchero gli stanno sorridendo.
<< Vado a cambiarmi. Vogliate scusarmi.>> dice Jun alzandosi dalla panchina.
<< Matsumoto-san! Ehm...Jun....>> lo richiama Sho.
<< Si?>>
<< Devo seguirti?>> dice e Satoshi cerca di trattenere una risata.
<< Eh? No...no non ce n'è bisogno. Mi cambio e torno>> dice con aria imbarazzata, andando via seguito da Masaki che gli scodinzola dietro.
<< Volevi vederlo nudo?>> gli chiede Nino.
<< Ma no che dici! E' solo che dobbiamo vedere com'è la loro vita per decidere se lasciarli in vita o meno e mi chiedevo se dovessi andare anch'io tutto qui...>> dice Sho arrampicandosi sugli specchi.
<< Si si come no... maniaco!>> gli dice Nino sedendoglisi accanto.
<< Ah! Che scorpacciata!>> dice Satoshi tamburellandosi la pancia gonfia.
<< Ohno mi stava dicendo che Matsumoto...>> inizia a dire Nino ma Satoshi lo blocca tappandogli la bocca con una buccia di anguria.
<< Evhi!>>
<< Vi trovate bene Sakurai-san?>> chiede Satoshi a Sho per cambiare discorso.
<< Sembra un posto accogliente non...>>
<< Non un covo di assassini...>> dice Satoshi.
<< Sembrate molto diversi dagli esemplari che abbiamo incontrato fino ad ora.>>
<< Esemplari? Siamo animali per voi Sakurai-san? Come darvi torto... alla fine molti di noi pensano solo a soddisfare la loro sete di sangue come animali senza cervello...>>
<< Io non intendevo offendervi Ohno-san...>> dice Sho mortificato.
<< Non vi preoccupate. Ho sentito di peggio, e anche Jun.>> dice Satoshi con lo sguardo triste.
<< Ohno...-san non dovremmo andare avanti col tuo dipinto?>> chiede Nino per smorzare quell'atmosfera che lo sta urtando.
<< Ti piace fare il modello?>> dice ridendo e Nino sorride anche lui.
<< Vuoi lasciare l'agenzia per fare il modello Nino? Potevi dircelo!>> lo prende in giro Sho e Nino lo guarda in cagnesco.
<< Vado al cesso! Ci vediamo nel tuo laboratorio.>> dice rivolto a Satoshi prima di mollare un calcio al ginocchio di Sho ed andarsene verso il castello.
<< Sakurai-san?>> lo richiama Satoshi.
<< Si?>> risponde l'hunter massaggiandosi il ginocchio.
<< Non so cosa vi ha già raccontato Jun o cosa vi racconterà ma spero che voi avrete il cuore e l'animo di giudicarlo con il vostro raziocinio di essere umano e non con la mentalità di hunter.>>
<< Io...>>
<< Credo che il vostro battito del cuore abbia risposto prima delle vostre parole.>> dice Satoshi congedandosi da Sho.
<< Masa che c'è?>> chiede Jun lanciando i panni sporchi nel cesto della biancheria sporca.
<< Voglio scusarmi per averti sporcato...>> dice mestamente, tormentando il pizzo del costumino da cameriera.
<< Se lo rovini non te ne compro un altro...>> dice Jun bloccandogli le mani con le sue e Masaki lo guarda con gli occhi affranti da cucciolo.
<< Jun-chan...>>
<< Che?>> dice Jun sistemandogli meglio in testa il pizzo del cerchietto.
<< Ecco...>>
<< Ora sei perfetto! Sembri una vera Maid di Akihabara!>> dice Jun con un sorriso e Masaki non riuscendo più a controllarsi lo abbraccia.
<< Masa...>>
<< Scusa Jun-chan. Solo due minuti... restiamo così solo un altro po'...>> dice il ragazzo e Jun riesce a sentire il battito irrefrenabile del suo cuore e lo scorrere del suo sangue.
<< Masa...perdonami...ma...>>
<< Jun?>> sentono fuori nel corridoio.
<< E' Sho! Presto passami quella camicia!>> dice Jun staccandosi da Masaki che stringe i pugni lungo ai fianchi.
<< Permesso...>> dice Sho entrando nella camera armadio.
<< Sho... vieni stavo cercando qualcosa da mettermi>> dice Jun ricomponendosi.
<< Beh hai il tuo bel da fare vedo.>> dice Sho osservando gli innumerevoli capi di abbigliamento appesi ordinatamente.
<< Jun-chan è peggio di una donna...>> dice Masaki e Jun si volta a guardarlo pronto a fulminarlo ma lo sguardo spento del ragazzo gli impedisce di dire qualunque cosa.
<< Si vede che sei una persona dal gusto raffinato.>> dice Sho non badando agli sguardi che i due si lanciano, ma osservando esterrefatto gli abiti di Jun.
<< Ma...vi ho disturbato forse?>> chiede poi voltandosi non ricevendo nessuna risposta dai due.
<< No... Matsumoto-san mi stava sgridando per averlo sporcato con la mia goffaggine. Torno ai miei lavori... padrone...>> dice Masaki accigliato, uscendo dalla stanza senza degnare Sho di uno sguardo.
<< Forse ci è rimasto male...>> conclude Sho che non ha evidentemente capito che stesse succedendo in quella stanza prima del suo arrivo inatteso e Jun ringrazia il cielo che l'hunter non abbia tutto quest'acume per certi particolari.
<< Gli passerà...>> dice Jun finendo di chiudersi la camicia sul collo e Sho nota il segno di un morso sul collo.
<< Eri...eri umano?>> chiede titubante e Jun si copre con la mano quell'indelebile marchio sulla sua pelle.
<< S...si...>> risponde turbato.
<< Perdonami non voglio farti ricordare certe cose eppure continuo a farti domande inopportune...>> si scusa Sho.
<< Ti faccio vedere il castello?>> propone Jun mettendosi una giacca sulla camicia e Sho annuisce.
Girano per l'enorme castello in lungo e in largo, tanto che Sho si stupisce di quanto sia ben arredato con buon gusto.
<< Hai scelto tu mobili, tappezzeria e decori?>> chiede a Jun.
<< Si...come l'hai capito?>>
<< Beh si nota il tocco delicato e armonico unito a un'eleganza raffinata.>> cerca di dire per fare un complimento anche se lui, di certe frivolezze non ne capisce niente.
Jun si sente arrossire come una ragazzina .
<< Non potrei mai lasciare che arredi Satoshi... non ha per niente stile.>> dice aprendo la porta dell'enorme sala da ballo.
<< Wuah!>> dice Sho entrando e guardando il soffitto così alto e così ben decorato.
<< E' opera di Satoshi>> dice Jun fiero.
<< Stupendo...ahhhh>> dice Sho avanzando di qualche passo ma scivola sul pavimento lucido rischiando di prendere una sederata per terra ma Jun lo sostiene.
<< Tutto ok?>> dice stringendo il suo braccio e i due si ritrovano col viso a pochi centimetri.
Sho osserva quegli occhi così rossi quasi ipnotizzato prima di farfugliare un si poco convincente cercando di tornare a stare in piedi da solo ma il pavimento è troppo scivoloso e a casca a terra trascinandosi dietro Jun che gli frana tra le braccia.
<< Mi...mi...mi dispiace!>> balbetta Sho al culmine della vergogna nel mentre Jun scatta in piedi velocemente.
<< Juuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuun-chan!>> dice Masaki piroettando nella sala da ballo come se fosse una pattinatrice sul ghiaccio.
<< Masa ti avevo detto di dare la cera non di rendere il pavimento impossibile da camminarci!>>
<< Uffa eppure mi sono impegnato...>> dice tristemente quello.
<< Ora lo rilavi da cima a fondo finché questa cera malefica non viene via!>> gli ordina Jun.
<< Dici che viene via la cera di candela dal pavimento?>>
<< Eh? Cera di candela? Masa dovevi usare la macchina per dare la cera nel ripostiglio!>> dice Jun arrabbiato.
<< Davvero? Io invece ho sciolto un trilione di candele!>> dice quello tutto tronfio.
<< Masa!>>
<< Oh...oh... scivolo...>> dice Sho rimettendosi in piedi a fatica e Jun cerca di sorreggerlo dandogli la mano che il ragazzo afferra subito per paura di cadere ancora e Masaki li guarda immusonito.
<< Masa?>> lo richiama Jun ma quello non risponde troppo preso a osservarli mano nella mano.
<< Masa!>> gli urla Jun facendolo spaventare.
<< S..si?>>
<< Hai preparato qualcosa per pranzo? Lo sai che se Satoshi non trova il pranzo all'ora stabilita si arrabbia.>>
<< Ohno-san sa anche arrabbiarsi?>> chiede Sho incredulo al pensare all'altro padrone di casa arrabbiato visto il suo carattere calmo rispetto a Jun.
<< E non sai quanto fa paura quando si arrabbia! Fa così paura che Ju-rin sembra una bambina che fa i capricci!>> dice Masaki rabbrividendo al solo pensiero di Satoshi arrabbiato.
<< Allora?>>
<< No... non ho ancora preparato nulla...>> ammette il ragazzo.
<< Non si può mai contare su di te! Vado a cucinare io!>> dice Jun lasciando la mano di Sho che lo guarda tristemente.
<< Perché vuoi cucinare tu?>> chiede Masaki sospettoso.
<< Perché TU non hai cucinato nulla e perché abbiamo ospiti e dobbiamo fare una bella impressione. Tranquillo Sho a dispetto di Masa me la cavo assai meglio ai fornelli>> dice Jun con un sorriso smagliante.
<< Grazie ma non devi disturbarti così tanto per me e Nino. Ci adeguiamo.>>
<< Lo faccio con piacere! Qualche preferenza?>>
<< Mi fido di te.>> dice Sho facendo arrossire per l'ennesima volta Jun che si volta e sparisce in fretta lasciando i due lì in piedi sul quel pavimento scivoloso.
<< Allora io vado>> dice Masaki.
<< Masa!>> lo richiama Sho.
<< Non mi chiamare Masa! Solo Jun e Oh-chan possono farlo!>> gli risponde arrabbiato.
<< Scu..scusa non volevo Masaki-kun...>>
<< Che c'è?>> chiede scorbutico e Sho si stupisce del tono del ragazzo sempre così allegro e gioviale.
<< Potresti aiutarmi ad uscire di qui? Non sono molto stabile...>> dice e Masaki vorrebbe lasciarlo lì a marcire ma sa perfettamente che, non solo non lo farebbe mai perché è dannatamente buono, ma perché incorrerebbe nelle ire di Jun.
Il Jun che tanto ama, che vorrebbe tanto ricambiasse quei suoi sentimenti e che dall'arrivo nel castello di quel Sakurai sembra essersene invaghito.
<< Dammi la mano.>> dice porgendogliene una e Sho l'afferra subito terrorizzato all'idea di cadere di nuovo.
Cosa ci troverà mai in questo tizio...
Si chiede Masaki quando finalmente escono dalla sala da ballo e, lasciata la mano di Sho, richiude le porte.
<< Grazie! Mi hai salvato!>> dice Sho infinitamente grato con un enorme sorriso che spiazza Masaki.
<< Si...beh... di niente Sho-chan...>> dice avviandosi a passo svelto per uno dei corridoi.
<< Masaki-kun! Aspetta!>>
Che vuole adesso!?
<< Si?>>
<< Posso farti alcune domande?>>
<< Sei vivo?>> chiede Nino a Satoshi, che dopo essere tornati nel laboratorio di quest'ultimo, si è concentrato così tanto sul dipinto da non aver più aperto bocca.
<< Ohi? Ci sei?>> insiste Nino non essendo abituato a un così assordante silenzio.
<< Beh..tecnicamente sarei morto... >> risponde finalmente Satoshi.
<< Non mi parli...>> gli fa notare Nino sbuffando.
<< Ti dispiace?>>
<< Beh insomma se devo stare qui fermo a fare il modello mi annoio se non parli neanche!>>
<< Scusa ma quando dipingo mi estranio completamente...>> dice Satoshi.
<< Ti piace tanto eh?>>
<< Moltissimo...>>
<< Quanti anni hai?>> chiede Nino all'improvviso.
<< Eh?>>
<< Ti ho chiesto quanti anni hai!>> ripete il ragazzo scricchiolando il collo indolenzito.
<< E chi se lo ricorda! Ho perso il conto mentre ero ancora umano! Figurati adesso che sono passati secoli!>> ridacchia Satoshi.
<< Umh...17?>>
<< Perché proprio diciassette?>>
<< Edward Cullen ne ha diciassette...>>
<< Ti sembro lui?>> chiede Satoshi un po' contrariato.
<< Beh a parte i capelli simili...no...sei più bello...>> dice Nino che si accorge solo dopo che Satoshi fa cadere il pennello a terra di quello che ha detto.
<< Cioè voglio dire... oggettivamente... quello è strano... insomma brilla... sembra che gli sia sempre morto il gatto... tu sei...diverso...>> farfuglia Nino a disagio.
<< Team Jacob vero?>> chiede Satoshi.
<< Eh?>>
<< Comunque grazie del complimento!>> dice Satoshi con un sorriso abbagliante.
<< Ma io... prego...Ah! Se hai così tanti anni forse hai visto coi tuoi occhi i dinosauri!>>
<< Non sono così preistorico! Ho i miei bei secoli sulle spalle ma non ho ancora festeggiato il millenario!>> dice Satoshi fingendosi offeso.
<< Ahhhh basta mi fa male il culo a stare seduto!>> dice Nino saltando in piedi e avvicinandosi a Satoshi a vedere il quadro.
<< Che fai?>> chiede il vampiro sbarrandogli la strada.
<< Vedere come procede il quadro che altro?>>
<< Non se ne parla! Finché non è finito non lo vedrai Kazu!>> dice Satoshi e Nino lo guarda perplesso per il nome con cui l'ha appena chiamato.
<< Kazu?>>
<< Si...ehm... Kazunari...>>
<< Dillo ancora...>> dice Nino avanzando di un passo verso il vampiro
<< Che?>>
<< Il mio nome.>>
<< Kazu..nari...>>
<< Non fare il pirla! Come mi hai chiamato prima!>> dice Nino spazientito.
<< Ka...zu?>> dice Satoshi titubante, sentendo come una stretta al petto per quella vicinanza.
<< Mi piace.>> dice tenendosi il mento con fare pensoso e Satoshi lo guarda senza fiato come se fosse in apnea.
<< Mi fai vedere il quadro allora?>> prova a richiedere Nino.
<< No!>>
<< Eddai!>>
<< Ho detto di no e non insistere o ti mordo!>> prova a minacciarlo.
<< E io ti strappo il cuore!>>
<< L'hai già fatto...>> dice Satoshi senza riflettere.
<< Eh?>> chiede Nino non capendo l'allusione.
<< Niente non lo vedi finché non è finito e basta!>> dice Satoshi ormai in stato confusionale afferrando la tela e uscendo così rapidamente dalla stanza da non lasciare neanche il tempo a Nino di ribattere.