Ciao! Mi chiamo Daria, nutro una profonda passione per il Giappone (lingua, tradizioni, cibo, popolo....insomma tutto XD), amo leggere e scrivere e mi pare di essere capitata nel posto giusto ^^; i miei gruppi preferiti sono Arashi e News, questi ultimi sono arrivati in seguito dopo aver visto quantità industriali di drama, Arashi invece sono il primo amore, li ho conosciuti grazie ad una ragazza di Nagoya che mi ha consigliato di ascoltarli, è stato il momento esatto in cui ho detto addio alla sanità mentale XD. Le mie coppie preferite sono Sakumoto *_*, Koyashige, Ohmiya e Tomapi.
Detto questo vi lascio il primo capitolo di questa mia prima storia!!
Titolo: Senza te non vivo più
Genere: romantica
Pairs: Sakumoto
Rating: pg15
Declaimer: gli Arashi non mi appartengono, ciò che ho scritto è frutto della fantasia
Capitolo 1
Driiiiiiiiiin, Driiiiiiiin
“ Konnichiwa!! Siamo Jun e Sho, se ci state ascoltando vuol dire che abbiamo di meglio da fare, perciò non vi risponderemo. Lasciateci un messaggio e forse, ma solo forse vi richiameremo”…
“Sho-chan sono Masaki, che fine hai fatto? Non dovevamo vederci? Io ti aspetto nel posto tu sai dove per andare a prendere i tu sai cosa.”
Jun guardò torvo il ragazzo che aveva davanti e a cui sembrava fosse passato sopra un camion.
“Jun, ti posso spiegare” iniziò a biascicare confusamente Sho
“Non ce n’è bisogno ho già capito tutto, vai pure a giocare con il tuo amichetto”
Sho fece per alzarsi dal letto. Sembrava rincuorato, ma si bloccò di colpo non appena elaborò le parole di Jun.
“Ma cosa hai capito? Aiba…ha b-bisogno di a-a-aiuto…p-per comprare…”
“Per comprare?” lo incalzò l’altro a cui non erano sfuggite balbuzie e sguardo scostante
“….”
“….SHO PARLA!”
“Un regalo Jun, un regalo…a …a sua madre”
“E ti ci è voluto un secolo per dirmelo??” chiese Jun sempre più dubbioso
“Lo sai che la tua infinita beltà mi fa uscire di senno”
“Senti chi parla” arrossì il più giovane e sorridendo aggiunse “Anche tu sei bellissimo”
Sho approfittò del breve momento di calma per dare un bacio al suo ragazzo.
Alzatosi dal letto si vestì in fretta consapevole che Jun lo stesse fissando.
“Ti sta bene quella maglietta…” aspettò che Sho si voltasse completamente verso di lui per aggiungere “perché non te la togli?” costruendo l’espressione più tenera del mondo. Sho non poteva resistere alla sua espressione da piccolo bambino orfano indifeso abbandonato su un gommone in mezzo al mare.
Gli saltò addosso e prese a baciarlo con foga. Jun assaporava già il gusto della vittoria quando arrivò un messaggio al cellulare di entrambi.
[Sho’s phone]: Sono sotto casa tua, cioè vostra! Ti aspetto! Masaki
[Jun’s phone]: Smettila di consumarlo o diventerà inutile, oltre che stupido. Fattene una
ragione e smonopolizzalo! Masaki
“Devo proprio andare amore, altrimenti Masaki ci intasa tutte le linee telefoniche” disse Sho rassegnato
“Dici che se gli getto un secchio d’acqua in testa e gli intimo di andarsene lo fa??” e un’espressione diabolica si accese sul suo viso
“La prossima volta”
“Sho….ma tu…ti senti monopolizzato da me???” chiese Jun con la testa bassa
“Sì!…..ma se sei tu…mi sta bene” sfoderò il suo sorriso smagliante e uscì di casa.
Jun si assicurò che il suo ragazzo non fosse più nei paraggi. Prese il telefono “Ohno! Sono Matsujun hai trovato qualcosa…wow l’agenda segreta di Nino…dimmi qualcosa…no la cioccolata l’abbiamo già usata, vedessi che disastro il mio povero divano….mmm..no non mi convince…” mentre parlava, distrattamente il suo sguardo si fermò al secchio del ghiaccio per lo champagne “Ohno, ho risolto da solo…se funziona ti passo l’idea così potrai sorprendere Nino”
Chiuse la chiamata e andò a farsi la doccia. Aveva poco tempo e doveva preparare tutto entro domani.
“Aiba-chan ma sei veramente sicuro che possa funzionare, insomma non è tutto troppo complicato?”
“Ma che dici Sho” disse l’amico “secondo me sarà felicissimo”
“Sarà, ma ho un brutto presentimento…sai quante cose possono andare storte durante un viaggio”
“Ma Sho-chan non lo trovi romantico: due persone meravigliose che si amano, scelgono di fare un viaggio insieme con passeggiate sulla spiaggia, immersioni subacquee, cene a lume di candela…” Aiba nel pronunciare queste parole venne circondato da una nuvola rosa con fiorellini gialli vorticanti intorno alla sua figura
“Secondo me avrei fatto meglio a comprargli quel cappello e quel bracciale che desiderava tanto” si disse Sho ignorando l’amico che continuava a elogiare le meraviglia di una vacanza saltellando.
“Ricontrolliamo tutto! Aiba ti prego, piantala di saltellare e aiutami a fare il punto della situazione” disse Sho rivolgendosi al collega
“Sho-chan facciamo così: io leggo dalla lista, tu mi dici se è OK e spunto”
Sho non osò ribattere ormai aveva deciso così ed in fondo quella soluzione gli stava bene.
“ALLORA 1” urlò Aiba beccandosi una sberla in testa “Itai!”
“Sei rumoroso” lo sgridò Sho
“Gome Sho-chan….1” mentre pronunciò il numero si discostò leggermente dall’amico “Biglietti aereo”
“Hai”
“Conferma per la pensione al faro”
“Hai”
“Champagne” disse Aiba ridendo
“Secondo te prendo lo champagne tre giorni prima?”
“Scusa, volevo vedere se entravi nel panico oppure no” disse prendendo un’altra sberla da Sho
“Conferma gita in barca”
“Hai”
“Notte a Nagasaki”
“Hai”
“Prenotazione al ristorante”
“Hai”
“Anello”
“Hai” rispose infine Sho arrossendo lievemente.
“Ma…Sho-chan, non manca una cosa importante?” chiese Aiba.
Stavolta Sho entrò davvero nel panico “Cosaaaaa??”
“Preservativo e lubrificante” disse Aiba come se fosse la cosa più ovvia al mondo
“Aiba-chan…tu stai frequentando troppo Nino, ma sappi che se hai intenzione di continuare…sguinzaglio Jun e gli lascio campo libero”
“Non faresti mai una cosa del genere al tuo migliore amico” piagnucolò Aiba aggrappandosi al braccio di Sho.
È vero non l’avrebbe mai fatto, ma l’altro non poteva esserne certo. Spaventare un po’ Aiba era dovere altrimenti poteva scordarsi il viaggetto romantico. Promemoria: spegnere i cellulari. Ohno, Nino e Aiba potevano essere degli ottimi amici, i migliori, ma era difficile che non si impicciassero degli affari di Sho e di Jun.
Jun uscì dal supermercato con sei bustoni della spesa. Forse aveva esagerato, ma doveva essere tutto perfetto per la serata di domani. Sapeva cosa avrebbe fatto Sho: gli avrebbe comprato quei due o tre accessori che qualche giorno prima aveva fatto capire di desiderare. Non perché li volesse davvero, ma avrebbe evitato al suo ragazzo inutili problemi o che si presentasse con qualcosa di orrendo. Poi era curioso di vedere se il suo Sho si ricordasse la ricorrenza che stava per arrivare, rimase piacevolmente colpito dal constatare che sì la ricordava.
Il giorno dopo sarebbe stato un giorno bellissimo perfetto.
Tutto secondo i piani. Si era assicurato che Nino non rovinasse nulla, accordandosi con Ohno che lo avrebbe tenuto impegnato tutto il giorno.
“Dovrò farmi sdebitare in qualche modo” sussurrò tra sé “Speriamo che Sho informi Aiba di non interferire in alcun modo nella giornata”
Mentre continuava a pianificare vide seduti su una panchina proprio Aiba e Sho. I due erano intenti a confabulare tra di loro. Il primo teneva un enorme foglio in mano, l’altro ascoltava e annuiva con la testa.
“Per comprare il regalo alla madre di Aiba” ripetè Jun con vocetta fastidiosa e continuò a camminare stizzito per essere stato preso in giro.
“Tadaima” disse Sho entrando in casa, ma non ricevette alcuna risposta
“Jun ci sei?” provò a chiamarlo, ma di lui nessuna traccia.
“Che diamine! Ma che fine avrà fatto”
Andò a farsi un bagno caldo, sperando che nel mentre arrivasse Jun e gli facesse compagnia. Ma fu inutile, la casa era vuota. Si avviò ciabattando al frigo, con ancora l’asciugamano in testa, prese una birra e si lasciò andare sul divano.
Solo in quel momento si accorse di un bigliettino, proprio su quel divano, posto sopra una macchia color cioccolato. Tutto ciò ravvivò i ricordi legati a quella sera in cui avevano sperimentato la cioccolata.
Lesse il bigliettino pieno di speranze, ma rimase interdetto.
Okaeri Sho! Sono da mia sorella, tornerò molto tardi, tu va’ pure a dormire. Non ho avuto tempo per preparare nulla di commestibile. Arrangiati!
PS: e comunque sappi che non sono fesso! Idiota!
Jun
“Ma cosa gli è preso? È caduto e avrà sbattuto forte la testa….” rilesse ancora il bigliettino “Ma tu guarda questo, lunatico perverso che non sei altro!!”
Arrabbiato scolò altre due birre, senza aver mangiato fecero subito effetto su di lui. Incapace di arrivare sin alla camera, crollò sul divano.
Quando Jun rientrò a casa erano ormai le tre del mattino. Era ancora arrabbiato con Sho, ma vederlo rannicchiato sul divano, con il suo biglietto stretto nel pugno e le tre bottiglie di birra sul pavimento lo intenerirono. Pensò che Sho fosse come una mogliettina che aspetta il rientro del proprio marito. Decise di spostarlo un po’ così da potersi appisolare affianco a lui “Buonanotte amore mio” disse baciandolo.