GIVE ME MY HEART BACK
Jun si guardò intorno. Una stanza bianca… il suo cuore iniziò a battere forte
<< Mi hanno preso.. mi hanno trovato…>> iniziò a mormorare, in preda al terrore.
<< Sei in una clinica privata.>> disse Masaki. Jun si girò a guardarlo. Lo trovò stanco, dimagrito. E lo chiese
<< Da quanto sono qui?>> chiese. Masaki fece un debole sorriso
<< Sono due mesi domani… >> disse, e la voce gli tremò. Jun vide con sgomento le lacrime riempirgli gli occhi
<< Ma-chan…>>
<< Pensavo di averti perso per sempre… a me… a me non importa che tu mi lasci solo per mesi, perché tanto torni sempre, ma questa volta…>>
<< Ma-chan, adesso sono qui…>> disse Jun. Masaki annuì, calmandosi. Poi scosse la testa, mentre riprendeva a piangere
<< Ma-chan?..>>
<< Quanto tempo mi è concesso, questa volta?>> chiese. Jun distolse lo sguardo, sospirando
<< Lo sai che è… complicato… >>
<< Allora però non dare la colpa solo a me se non funziona!>> singhiozzò Masaki. Jun sospirò. Sapeva che quando Masaki faceva così, era perché era tremendamente spaventato. E si sentiva solo.
<< Non me ne andrò per un bel po’…>> disse Jun
<< Non mi basta! Non mi basta più, Jun!>> urlò Masaki << Non ce la faccio a svegliarmi tutte le mattine con l’angoscia, senza sapere se ti troverò o no accanto a me! Non riesco a vivere con l’ansia ogni volta che esci! Con il terrore che qualche tuo cliente o ex cliente ti ammazzi! Io… io non ci riesco più, Jun… io ho bisogno di sapere che… che tu sei li… che quando torno la sera, tu ci sei… io ho bisogno di te…>> Masaki si prese il viso tra le mani. Jun si asciugò gli occhi
<< Ma-chan…>> lo chiamò ancora. Masaki lo guardò, e Jun gi posò una mano sulla guancia, facendolo chinare verso di sé. Lo baciò, cercando di comunicargli tutto quello che non era mai riuscito a dirgli. Che lo amava. Che si sentiva bene solo quand’era con lui. Che quando erano separati, gli sembrava di vivere in apnea. Che voleva allontanare da lui quel Sakurai, perché non sopportava che lo toccasse… Masaki si staccò dal bacio, con gli occhi ancora pieni di lacrime. Sorrise mestamente
<< Beh, forse per adesso potrei accontentarmi…>> mormorò
<< Io non voglio più che tu veda Sakurai. Non per quello che fate dopo le cinque, quantomeno…>> disse
<< Non succede già più.>> disse Masaki, guardandolo dritto negli occhi. Jun sorrise, felice. Masaki era solo suo? Poteva davvero sperarci?…
<< Mi hanno preso.. mi hanno trovato…>> iniziò a mormorare, in preda al terrore.
<< Sei in una clinica privata.>> disse Masaki. Jun si girò a guardarlo. Lo trovò stanco, dimagrito. E lo chiese
<< Da quanto sono qui?>> chiese. Masaki fece un debole sorriso
<< Sono due mesi domani… >> disse, e la voce gli tremò. Jun vide con sgomento le lacrime riempirgli gli occhi
<< Ma-chan…>>
<< Pensavo di averti perso per sempre… a me… a me non importa che tu mi lasci solo per mesi, perché tanto torni sempre, ma questa volta…>>
<< Ma-chan, adesso sono qui…>> disse Jun. Masaki annuì, calmandosi. Poi scosse la testa, mentre riprendeva a piangere
<< Ma-chan?..>>
<< Quanto tempo mi è concesso, questa volta?>> chiese. Jun distolse lo sguardo, sospirando
<< Lo sai che è… complicato… >>
<< Allora però non dare la colpa solo a me se non funziona!>> singhiozzò Masaki. Jun sospirò. Sapeva che quando Masaki faceva così, era perché era tremendamente spaventato. E si sentiva solo.
<< Non me ne andrò per un bel po’…>> disse Jun
<< Non mi basta! Non mi basta più, Jun!>> urlò Masaki << Non ce la faccio a svegliarmi tutte le mattine con l’angoscia, senza sapere se ti troverò o no accanto a me! Non riesco a vivere con l’ansia ogni volta che esci! Con il terrore che qualche tuo cliente o ex cliente ti ammazzi! Io… io non ci riesco più, Jun… io ho bisogno di sapere che… che tu sei li… che quando torno la sera, tu ci sei… io ho bisogno di te…>> Masaki si prese il viso tra le mani. Jun si asciugò gli occhi
<< Ma-chan…>> lo chiamò ancora. Masaki lo guardò, e Jun gi posò una mano sulla guancia, facendolo chinare verso di sé. Lo baciò, cercando di comunicargli tutto quello che non era mai riuscito a dirgli. Che lo amava. Che si sentiva bene solo quand’era con lui. Che quando erano separati, gli sembrava di vivere in apnea. Che voleva allontanare da lui quel Sakurai, perché non sopportava che lo toccasse… Masaki si staccò dal bacio, con gli occhi ancora pieni di lacrime. Sorrise mestamente
<< Beh, forse per adesso potrei accontentarmi…>> mormorò
<< Io non voglio più che tu veda Sakurai. Non per quello che fate dopo le cinque, quantomeno…>> disse
<< Non succede già più.>> disse Masaki, guardandolo dritto negli occhi. Jun sorrise, felice. Masaki era solo suo? Poteva davvero sperarci?…