Ai wa Moumoku no

Oct 30, 2010 21:09

Scusatemi immensamente per il ritardo e scusate se non ho risposto ai commenti ma li ho letti tutti lo giuro scusate m(_ _)m sono davvero incasinata più che mai ç_____ç scusate. Ora posto subito dopotutte siete tutte pronte ad uccidere akimura per quello che ha fatto alla junjina ç____ç e siete arrabbiate con Sho perchè non lo ha fermato, ma Jun è testardo e sapeva a cosa andava incontro e poteva finire davvero tanto male ç____ç ma ora vediamo che succede...

Titolo: Ai wa Moumoku no
Fandom: Arashi
Genere: AU, Storica
Capitoli: 13 di 20
Raiting: Dal PG-15 all' NC-17
Pair: Sakumoto
Desclaimers: non sono miei perchè loro si ammmano<3<3
Ringraziamenti: A harin e Jinny che hanno aspettato che mi passasse la crisi durata quasi 1 mese per poterla finire di leggere.
Post Precedenti: Intro, Cap.1, Cap,2, Cap.3, Cap.4, Cap.5, Cap.6, Cap.7, Cap.8, Cap.9, Cap.10, Cap.11, Cap.12

Capitolo 13
Riallacciò la veste come meglio potè con le mani che gli tremavano, poi si alzò cercando il proprio bastone, lo tròvò poco lontano, Akimura si era addormentato e... ora doveva approfittarne, prendere i documenti e scappare, si avvicinò alla scrivania e l'aprì piano, cercò con le mani il cilindrò e lo trovò subito, poi si rialzò e si avvicinò alla porta facendola scorrere piano dopo aver nascosto il cilindro nella manica del kimono.
Sentì subito dei passi veloci avvicinarsi e quando sentì delle mani sorreggerlo si fece indietro.
-Jun sono io, sta tranquillo- disse Masaki per tranquillizzarlo; -Ce la fai a camminare?- gli chiese preoccupato.
Jun annuì e Nino chiuse la porta alle sue spalle.
-Stai tremando- disse Masaki aiutandolo a spostarsi.
-Hai i documenti?- chiese poi Nino, sembrò freddo e distaccato e Masaki lo guardò male.
-Si, ce li ho- rispose Jun.
-Ok seguitemi, dobbiamo fare presto prima che si accorga che sono spariti- disse Nino poi a passo svelto cominciò a guidarli lungo i corridoi del palazzo.
Masaki prese il bastone di Jun e si passò un braccio intorno alle spalle aiutandolo a camminare il più velocemente possibile, quando cominciarono a sentire la confusione crearsi nel palazzo capirono che Akimura doveva aver scoperto che i documenti erano spariti; affrettarono ancora di più il passo.
-Di qua- disse Nino guidandoli verso un lato del giardino dove un cavallo era in attesa.
-Prendete questo cavallo- disse loro e si sostituì a Masaki per sorreggere Jun mentre questo saliva in groppa, poi aiutarono Jun a salire.
-E tu?- chiese Masaki.
-Vi seguirò tra poco- disse Nino -Ora andate!- aggiunse colpendo il fondoschiena del cavallo che partì rapidissimo attraversando il portone del palazzo.
Quando uscirono dalla città alcune guardie li stavano seguendo ma quasi subito una dozzina di uomini a cavallo li affiancarono.
-Il capo ci ha mandato ad aiutarvi, voi continuate verso la foresta, li fermiamo noi- disse un uomo, Masaki annuì ed incitò il cavallo ad andare più veloce.
Jun dietro a lui stava ancora tremando e sicuramente non gli sarebbe passata in fretta, per fortuna Sakurai aveva mandato qualcuno per controllare, o forse lo aveva mandato perchè preoccupato per Jun ma... in quel momento Masaki ringraziava che lo avesse fatto.
Quando arrivarono nella radura a gran velocità tutti gli uomini gli si fecero intorno, uno di questi prese le briglie del cavallo di mano a Masaki e questo scese da cavallo per primo aiutando poi Jun.
Gli uomini erano confusi dal vedere Jun con le vesti scomposte e stracciate e con alcuni segni sul corpo, probabilmente non riuscivano a immaginare quello che realmente era accaduto.
-Chiamate un medico!- urlò Masaki.
-No!- lo fermò Jun.
-Ma Jun...-
-I documenti... prima- balbettò, poi tese la mano aspettando che Masaki gli restituisse il suo bastone.
Si diresse verso la grotta, Masaki era un passo dietro di lui, lo seguì fino alla sala dove si trovava Sho insieme agli altri uomini, gli stessi che Jun aveva trovato in quella stanza 2 sere prima.
Ohno fece subito per avvicinarsi quando vide lo stato in cui era Jun, ma quando vide Sho alzarsi si fermò, rimasero tutti immobili anche Masaki si fermò sulla porta e Jun avanzò lentamente e solo nella sala, Sho gli andò incontro e quando furono a poca distanza Jun estrasse la pergamena dalla veste e la porse a Sho.
-I documenti- disse Jun chinando la testa in segno di rispetto.
Sho prese il cilindro che Jun gli stava porgendo ma non disse nulla, aveva lo sguardo fisso su Jun, il quale rialzò la testa un secondo prima di perdere i sensi.
Ci fu un brusio che durò un istante, sia Masaki che Satoshi avevano fatto istintivamente un passo avanti per raggiungere Jun anche se troppo lontani, ma non servì perchè Sho fu pronto a sorreggerlo prima che cadesse a terra, poi lo prese in braccio e uscì dalla sala, seguitò da Satoshi che ordinò subito di chiamare un medico.

-S...sho- sussurrò Jun mentre sembrava riprendere i sensi.
-Sono qui- rispose la voce di Sho e subito dopo Jun sentì una mano posarsi sulla sua; cercò di alzarsi, ma subito Sho lo fermò.
-No, rimani a letto e riposa- disse.
-Che hai?- chiese Jun avendo notato qualcosa di strano nel tono della voce di Sho.
-Nulla- rispose secco.
-Fa come vuoi- rispose Jun innervosito.
-Ma ti rendi conto di quello che è successo?!- urlò d'un tratto Sho.
-Certo che me ne rendo conto! E' successo a me lo so bene!- rispose Jun arrabbiato, scansando la propria mano da quella di Sho.
-Il medico ha detto che stai bene, ma...- Sho abbassò lo sguardo a terra, dando poi con rabbia un calcio al mobile vicino al letto.
-Ti prego lasciami solo- sussurrò d'un tratto Jun.
-No, non ti lascio solo... non ora- disse Sho prendendogli di nuovo la mano, ma Jun si scansò immediatamente.
-Non toccarmi, non ora- disse Jun.
-Nino mi ha raccontato cosa è successo- lo informò poi.
-Sta bene?- chiese Jun, lo avevano lasciato indietro ed era in pensiero per lui.
-Si sta bene- rispose Sho; -Perchè non sei scappato? Quando sei rimasto solo in quella stanza perchè non sei fuggito?- chiese Sho.
-Ero lì per un motivo, dovevo trovare i documenti- disse semplicemente Jun.
-Hai rischiato di essere ucciso! E quello... quello che ti ha fatto... quei documenti non valevano quello che hai subito- disse Sho e in quel momento era se stesso che stava odiando per aver lasciato Jun andare nonstante sapesse che sarebbe potuta finire male.
Jun non disse nulla rimanendo in silenzio, gli occhi fissi in un punto imprecisato delle lenzuola che comunque non vedeva.
-Non avrei dovuto permetterti di andare- disse poi.
-E' qui che ti sbagli!- urlò Jun, -Io non sono un ragazzino e non sono qui per essere a tua disposizione quando hai voglia di stare con me, sono felice che tu sia vivo e voglio aiutarti, per questo ho fatto quello che ho fatto! Mai mi sono fatto toccare da altri, io ero solo per te, volevo solo te!- urlò mentre lacrime cominciarono a rigargli il volto facendolo esplodere dopo essersi tenuto tutto dentro.
-J...un...- balbettò Sho, spaventato e scioccato dal vederlo così.
-Notti fa mi hai chiesto perchè ho tagliato i miei capelli e io non ti ho risposto... li ho tagliati perchè non sopportavo che altri potessero toccarli, perchè quando è successo ero così disgustato che altri apparte te potevano accarezzarli e dire quanto erano belli, perchè ti credevo morto e l'unica cosa che volevo era la morte anche per me, ma sono stato un codardo e non sono riuscito a togliermi la vita, ed ero troppo spaventato per lasciare che altri mi toccassero così chiunque mi si avvicinava più del dovuto l'ho ucciso. Ho ucciso tante persone... io non sono più il ragazzino che credevi un tempo, io... io... sono sporco- disse infine, stava tremando come una foglia, Sho era spaventato non aveva mai visto Jun così, l'unica volta che aveva pianto in modo tanto disperato era quando da bambini lui gli aveva rotto il bastone, ma erano dei bambini, mentre ora Jun era spaventato, arrabbiato e Sho non potè far altro che abbracciarlo, ignorando il fatto che si dimenasse per farsi lasciare, che tremasse sempre di più per la paura. Continuò ad abbracciarlo, accarezzandogli i capelli e la schiena continuando a ripetergli che era al sicuro ora, che era tutto finito e che non era vero che era sporco.
Passò parecchio tempo prima che Jun riuscì a calmarsi e sfinito si addormentò tra le braccia di Sho, la testa poggiata sul suo petto, il viso ancora bagnato dalle lacrime, Sho lo distese piano senza farlo svegliare, poi lo coprì con le lenzuola e uscì dalla stanza.
-Cosa è successo?- chiese Satoshi che insieme a Masaki erano ancora fuori dalle stanze di Sho.
Sho alzò lo sguardo su Masaki e per la prima volta gli rivolse la parola...
-Stagli vicino, te ne prego, stagli vicino- disse.
Masaki non si aspettava quelle parole ed annuì sorpreso, per poi osservare Sho allontanarsi seguito da Satoshi.

g: arashi, r: pg-15, r: nc-17, p: sakumoto, gnr: au, gnr: storica

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