(no subject)
Ecco la seconda parte della mia prima fic....
Titolo: The dream that becomes truth
Pairing: Yamashita Tomohisa/ Rika Taylor ( Personaggio strainventato)
Genere : Romance
Rating: PG13
Desclaimer: E no purtroppo ne Pi ne gli altri Jhonny's mi appartengono
Commenti : Tutto ciò deriva semplicemente da un sogno creato dalla mia mente.
Parte prima
Quando riuscì a riprendersi notò con piacere che l'imbarazzo di Kevin era praticamente svanito, e lui e Park Shin Hye, ridevano e scherzavano come se si conoscessero da una vita, lo invidiava molto, avrebbe dato qualsiasi cosa pur di poter parlare anche lei in quel modo con Tomohisa, ma dentro di se era certa che purtroppo quel sogno non si sarebbe mai realizzato, decise così di tornare alla realtà evitando però di disturbare i due.
- Senti Kev, stavo pensando di andare a fare un pò di foto in quel parco che c'è qui vicino.-
- Ok andiamo- Kevin fece per alzarsi ma lei lo fermò,- Tranquilli, voi rimanete ancora un pò, magari mi raggiungete dopo.-Kevin cominciò a preoccuparsi- Rika va tutto bene?-Lei si voltò dando le spalle all'altra ragazza, e fece l'occhiolino a Kevin.- Si, tranquillo....divertitevi voi due ...Ci vediamo più tardi.
Kevin capi al volo quali fossero le intenzioni di Rika, e nonostante le fosse grato,questa sua azione fece si che il suo imbarazzo tornasse a farsi sentire, ma Park fu brava ad eliminarlo ancora una volta.
- Allora dimmi, che genere di musica fate...-
Era riuscita ad introdurre l'unico discorso sul quale Kevin avrebbe potuto parlare per ore, ed infatti cosi fece dimenticandosi completamente di qualsiasi sorta di imbarazzo che potesse provare nei confronti della ragazza.
Nel frattempo Rika stava passeggiando su un piccolo sentiero in uno dei parchi più belli che lei stessa avesse mai visto, le mancava il fiato per l'emozione. I colori che la circondavano erano colori che non credeva potessero esistere, quel posto era magico e le sensazioni che le trasmetteva erano indescrivibili,ma ad un tratto la magia si spezzò, quando lei, come al suo solito, inciampando nella radice di un albero, si ritrovò sdraiata a terra.
- Accidenti...che botta....Ma perchè succedono tutte a me..-
Poi qualcuno le tese la mano e lei la afferrò tirandosi su.
- Ti sei fatta male.-
Lei rimase perplessa sentendo quelle parole..." Eppure io questa voce l'ho già sentita", poi alzò lentamente il viso per vedere il volto della persona che l'aveva aiutata, e quando capi chi era avrebbe voluto trovare un tombino per nascondersi dentro.
- Sapevo che prima o poi saresti caduta, camminavi con aria troppo sognante per non finire così-
Lei fece un sorrisetto quasi isterico per la vergogna..- Eh eh!!! Mi capita spesso, ormai ci sono più che abituata, comunque grazie per avermi aiutata.-
- Figurati è stato un piacere...Comunque io mi chiamo Yamashita Tomohisa, ma puoi chiamarmi Yamapi.
" Mio caro, io so perfettamente come ti chiami...e in questo momento vorrei morire"- Piacere io sono Erika Taylor, ma puoi chiamarmi Rika.-
- Bene allora, Rika da dove vieni?-
- Vengo dall'Italia, sono qua per lavoro.-
- Bella l'Italia, mi piacerebbe venirci un giorno, è sempre stato uno dei miei obiettivi.-
- Già, l'Italia è stupenda, Ma devo ammettere che la tua città è una delle sette meraviglie, non pensavo ci potesse essere al mondo un posto tanto bello e rilassante.-
- Anche io adoro venire qui a passeggiare, questo parco mi fa star bene, e mi rende felice.-
Lei gli sorrise gentilmente- Ho avuto la tua stessa impressione.-
- Non vorrei sembrarti sfacciato, ma ti va se ci sediamo un pò?- " Se me lo chiedi, guardandomi cosi, non pretenderai mica che ti dica di no vero?"Il cuore cominciò a batterle all'impazzata, e si convinse che quello era solo un sogno, e che era impossibile che stesse accadendo veramente,
- Certo, mi farebbe molto piacere.-
I due ragazzi decisero, allora di sedersi su di una panchina e iniziarono a chiaccherare.
Nello stesso momento Kevin e Park arrivarono al parco e si misero alla ricerca della ragazza.
- Ma dov'è finita quella pazza.Speriamo non si sia cacciata in qualche guaio.-
Kevin conoscendo bene Rika, era visibilmente preoccupato che potesse esserle successo qualcosa, Park se ne accorse e gli sorrise.
- Dai vedrai che non gli è successo niente,la conosco poco ma da quello che ho potuto capire di lei, non credo sia una ragazza sconsiderata.-
- Dammi retta quando ci si mette, quella ragazza riesce a diventare un pericolo per se stessa...e poi...- Kevin si fermò, qualcosa aveva attirato la sua attenzione.
- Kevin è tutto ok?- chiese la ragazza preoccupata.
- Vieni nascondiamoci- Lui le prese una mano e la trascinò dietro un cespuglio.
- Ehh???-
-SSSSH-
Le disse lui mettendole una mano sulla bocca e avvicinandosi a lei, a quel punto si rese conto di essere a cinque centimetri dal suo viso e di tenerle ancora la mano, l'imbarazzo ebbe il sopravvento e la lasciò andare.
- Scusa non volevo.-
- tranquillo, non c'è problema...ma per favore vuoi spiegarmi perchè ci siamo nascosti qui dietro e stiamo bisbigliando?-
- Guarda la.-
Il ragazzo indicò la panchina dove si trovavano Rika e Yamapi e poi si voltò verso di lei e sorrise.
- Oddio!!! Ma quello non è Yamashita Tomohisa.?-
- Si è proprio lui, e credi a me se gli roviniamo questo momento Rika sarebbe in grado di ucciderci.-
- Come ucciderci, mi stai forse dicendo che lei è una sua fan.-
- No ti dico molto di più, credo che lei ne sia follemente innamorata, ma non del cantante o dell'attore, proprio di lui come persona.-
- Perchè lo conosce.-
- Per quanto si è informata su di lui, credo lo conosca meglio lei che sua madre.-
-Allora, se non possiamo disturbarla, potremmo andare a prenderci un gelato, che te ne pare?-
- Mi piace la tua idea,andiamo.-
Nel frattempo al parco...
- Hai detto che sei qua per lavoro, di cosa ti occupi?
- Della stessa cosa di cui ti accupi tu.-
- Eh? Sei un'attrice?-
-No!!! Canto.
- Veramente? Bello, io amo cantare e ballare.
- Anche io, sono nata per vivere e provare l'adrenalina che solo un palco può darti.
- La penso esattamente come te. Sei venuta per fare un concerto, mi piacerebbe venire.-
- Eh? No frena frena... Sono qui per fare il primo video musicale.Non sono ancora tanto famosa da poter fare un concerto qua a Tokyo.
- Sono sicuro che non ti ci vorrà molto per esserlo
- No non molto, più o meno una vita intera.-
- ahahahahaha!!! Dai, vedrai che sarà molto prima.
All'improvviso, in lontananza si senti una voce che chiamava, i due si voltarono, e dal nulla sbucò Ryo che stava cercando disperatamente l'amico.
- Pi, si può sapere che fine avevi fatto, è più di mezzora che ti cerco.-
- Eh? Che fine ho fatto? nessuna, non mi sono mosso per niente da qui.-
- Ok DonGiovanni muoviti, siamo in ritardo per l'intervista...- poi si voltò verso Rika..- Io sono Nishikido Ryo, molto lieto, ti prego di scusarci, ma ora dobbiamo andare...Forza muoviti Baka.-
- Solo un secondo, la saluto e arrivo.-
- Ok, ma datti una mossa.-
Lui si avvicinò a Rika e le sorrise,- Mi ha fatto piacere conoscerti, spero di rivederti presto.-Detto questo le accarezzò una mano e poi fece per allontanarsi, ma si fermò di scatto voltandosi ancora una volta verso di lei.- Ah!!Rika, se hai voglia di parlare con qualcuno... mi trovi qua ogni giorno alla stessa ora di oggi. A presto.-
- Ok grazie.-
Rika a questo punto si incamminò verso l'uscita del parco per andare a cercare gli amici, poi le rivennero in mente le ultime parole pronunciate dal ragazzo e si fermò a riflettere "Non mi avrà mica dato un appuntamento.... Rika ma che vai a pensare, accontentati del regalo che hai avuto, figurati se lui sta pensando a te...." E con questo pensiero nella mente si incamminò alla disperata ricerca dei due amici.
I due erano seduti su un muretto e ridevano e scherzavano mangiando un gelato, quando all'improvviso la mano di Kevin si allungò verso il viso di Park, la quale gli sorrise arrossendo leggermente, cercando di capire quali fossero le intenzioni del ragazzo, anche lui arrossi davanti al sorriso della ragazza, ma almeno per questa volta le sue intenzioni erano innocenti, infatti l'unica cosa che fece fu quella di toglierle una foglia che le era caduta tra i capelli, e proprio in quel momento Rika apparve davanti ai loro occhi ancora rossa in viso, all'inizio i due apparvero visibilmente imbarazzati ma appena la vide, Kevin scoppiò a ridere senza riuscire più a smettere e cosi fece anche Park, Rika non riusciva a capirne il motivo.
- Ma la piantate voi due, si può sapere che avete da ridere?-
Kevin si asciugò gli occhi, e cercò di riprendere fiato per poter rispondere.
- Rika,...tu non hai idea della faccia che hai.Se di fianco a te ci fosse un pomodoro, non sarei in grado di dirti quale dei due è più rosso.-
- EHH??? parli sul serio?
A questo punto intervenne anche Park.
- Amica mia, mi sa che ti sei presa una bella cotta.-
- Eh?... Di cosa parli?
I due scoppiarono a ridere ancora una volta.
- Ho capito....voi due mi avete spiata...- In quel momento si ricordò dell'ora passata a parlare con Yamapi, e si dovette sedere per evitare di svenire per l'imbarazzo.
Dopodichè raccontò tutto a Park e Kevin compresa l'ultima frase del ragazzo.
- Rika, tesoro, quel ragazzo ti ha dato un appuntamento.-
- Ma dai Park, non prenderti gioco del mio povero cuore, è assolutamente impossibile che mi abbia dato un appuntamento.-
- Bhe, non è del tutto impossibile.-
- Kev non mettertici anche tu...-
- Vedi se io dovessi mai dire una roba simile ad una ragazza, il mio intento sarebbe assolutamente di chiederle un appuntamento.-
" Se Kevin dice cosi, è probabile che ..... ODDIO MI HA DATO UN APPUNTAMENTO", e mentre pensava ciò il suo viso ritornò di un acceso rosso porpora, è Kevin scoppiò a ridere ancora una volta.
- Mi hai stancato io me ne torno in albergo.
- Dai Rika non prendertela è più forte di me.
- Tranquillo non me la sono presa, voglio stare un pò da sola, devo riprendermi da troppe emozioni.
- Ok allora ci vediamo dopo.
- Ok a dopo, divertitevi piccioncini...
I due sentendo queste parole si guardarono in faccia e ricordando la scena precedente non poterono fare a meno di arrossire per poi scoppiare a ridere subito dopo.