I don't want nevermore hurt you

Jan 31, 2010 10:02

Rieccomi qui, ieri ho avuto la scrittura compulsiva e sento che c'è qualche residuo ancora anche oggi, quindi dato che ieri ho scritto tanto era anche giusto postare oggi U____U quindi siccome abbiamo lasciato la fict a un momento critico e non si quali sono le condizioni di Jun, trasferiamoci in ospedale per fargli visita e vedere come sta ç______ç

Titolo: I don't want nevermore hurt you
Fandom: Arashi
Genere: angst
Raiting: R
Pairing: Sakumoto (fucilatemi fate di me quello che volete ma ne son drogata non riesco a scrivere altro =____=)
Desclaimers: Non sono miei e bla bla bla...
Ringraziamenti: A Harin e Jinny che si son sorbite tutto, forse maledicendomi di aver scritto un angst^^
Post precedenti: Intro, Cap.1, Cap.2 , Cap.3, Cap.4

Capitolo 5
Nino e Ohno arrivarono insieme di corsa, incuranti delle infermiere che gli urlavano di non correre, che era un ospedale.
-Come sta?- chiese subito Nino con il fiatone.
-Il dottore ha detto che non è nulla di grave, ha qualche costola rotta ma non ha danneggiato nessun organo, per il resto è solo pieno di ematomi, lividi ed escoriazioni- spiegò Masaki.
-Cosa hai raccontato ai medici?- chiese Ohno.
-Nulla, gli ho detto che l'ho trovato così. E loro lo hanno chiesto a Jun quando si è svegliato e lui... gli ha detto di essere caduto dalle scale-
-Lo protegge ancora!- si infuriò Nino.
-Credo che lo stia facendo sopratutto per noi oltre che per lui, se si venisse a sapere che è stato Sho cosa succederebbe al gruppo?- disse Masaki.
Nino fu sorpreso perchè sembrava estremamente cosciente di quella situazione, forse lo spavento lo aveva scosso, ma riusciva a ragionare molto meglio di lui questo era certo, perchè adesso Nino aveva solo voglia di andare a spaccare la faccia a Sho.
-Quanto tempo dovrà stare in ospedale?- chiese poi Satoshi.
-Un paio di giorni hanno detto, poi lo mandano a casa-
-Non vorrà mica tornarci ancora!- esclamò Nino.
-Ci ho parlato poco fa, è spaventato ed ha accettato di venire a stare da me- disse Masaki.
Nino si sentì sollevato, dopo quella sera pensava davvero che Jun sarebbe stato capace di tornare a casa da Sho.
-Io ora vado a lasciare un messaggio a Sho solo per fargli sapere dov'è e di non presentarsi in ospedale- disse questa volta con rabbia; -voi fategli compagnia-
Nino e Satoshi bussarono ed entrarono nella stanza, Jun era seduto a letto e fissava con sguardo perso le coperte che gli coprivano le gambe, aveva il pigiama slacciato da cui si intravedeva la fasciatura al petto che gli avevano fatto, aveva anche una fasciatura al braccio e il viso era gonfio, aveva qualche livido e alcuni cerotti.
Nino rimase fermò sulla porta, non pensava davvero che Sho fosse stato capace di ridurlo in quello stato; fu Satoshi ad avvicinarsi prese una mano di Jun sedendosi vicino a lui e Jun si girò a guardarlo accorgendosi di loro, poi improvvisamente scoppiò in lacrime, fu così improvviso, è come se avessero visto Jun andare in pezzi davanti a loro, Satoshi si alzò allora dal letto e lo abbracciò delicatamente per evitare di fargli male e cominciò ad accarezzargli capelli cullandolo come si fa con un bambino, Nino si avvicinò anche se si sentiva inutile in quel momento, però prese la mano di Jun e la strinse nella sua, sentì Jun ricambiare quella stretta continuando però a piangere.

Sho si presentò in ospedale il giorno seguente, per fortuna in quel momento erano lì tutti e tre quando lo videro arrivare dal corridoio.
-Ti avevo detto di non venire!- disse Masaki.
-Voglio vederlo- rispose Sho.
Fu inaspettato sia per Nino che per Masaki, videro soltanto Satoshi scattare e colpire Sho con un pugno che lo mando a terra attirando l'attenzione delle infermiere e di qualche medico.
-Con che coraggio vieni qui a pretendere di vederlo! Dovresti prima pensare a quello che hai fatto!- gli urlò contro.
-Ho sbagliato lo so, ma voglio vederlo, lasciatemici parlare- disse rialzandosi in piedi.
-Ma è Jun ora che non vuole parlare con te- disse Nino.
-Mi dispiace, giuro che non volevo fargli male, io lo amo...-
-Se lo amavi non avresti fatto quello che hai fatto!- urlò Satoshi.
-E' ovvio che hai un problema Sho, e devi risolverlo, anzi vedi di risolverlo perchè se provi un altra volta ad alzare le mani su Jun, giuro che se non lo farà lui sarò io a denunciarti- disse Masaki e il suo sguardo era serio, estremamente serio.
-Voglio solo scusarmi- insistette Sho.
-Stagli lontano! Curati e forse poi potrai parlarci se lui vorrà parlare con te!- urlò Masaki.
Sho guardo tutti e tre i suoi compagni di band, poi decise di andarsene.

Quella sera stessa fu Nino ad andare a casa di Sho e Jun
-Perchè sei venuto?- chiese Sho quando gli aprì la porta.
-Principalmente per prendere la roba di Jun, poi per parlare con te- disse Nino entrando senza aspettare di essere invitato, poi si avviò verso la camera da letto e cominciò a frugare nell'armadio.
-Una borsa?- chiese senza neanche guardarlo ma continuando a cercare nell'armadio.
-Sotto il letto- disse Sho.
Nino uscì dall'armadio con una pila di vestiti e li poggiò sul letto prendendo una delle borse da sotto il letto, poi cominciò a piegare le cose e ad infilarle nella borsa.
-Di cosa volevi parlare? Quella è mia-
Nino buttò via la maglietta che aveva in mano e continuò a piegare il resto.
-Ti avevo promesso che se lo avessi fatto soffrire te l'avrei fatta pagare- disse freddamente Nino continuando quello che stava facendo.
-Era questo quello che mi dovevi dire?- chiese Sho.
-No, non era questo. Io voglio bene a Jun, ma voglio bene anche a te, come lo voglio a Masaki e a Toshi... no a Toshi ne voglio di più ma è un altro conto-
-Ma non capisco cosa ti sia preso! Perchè hai cominciato a reagire così? Sto cominciando davvero a chiedermi se lo ami davvero- disse Nino, adesso il suo tono di voce, trasmetteva la delusione che provava in quel momento.
-Io lo amo!-
-Non lo dire!- urlò Nino girandosi questa volta a guardarlo.
-Non hai il diritto di dire che lo ami, perchè se lo amassi davvero non avresti fatto quello che hai fatto, ha ragione Toshi! Cosa ti ha spinto a fare una cosa del genere eh?- chiese.
-Io... ero geloso- confessò Sho.
-Di cosa? Di chi? Jun ha occhi solo per te, tu neanche ti immagini da quanto tempo gli piacevi quando alla fine vi siete messi insieme!-
Nino chiuse la borsa e la tirò su dal letto.
-Ho parlato con il medico di Jun in ospedale, naturalmente non ha creduto a Jun quando gli ha detto che era caduto dalle scale... inutile che fai quella faccia, Jun ha mentito per te, come ti ha sempre difeso, anche il giorno che lo hai violentato- disse quell'ultima parola con disprezzo ma non riuscì a trattenersi.
Sho venne investito da quelle parole, non pensava che Jun avesse mentito per lui, e sentirsi dire da Nino che lo aveva violentato gli aveva fatto disprezzare se stesso.
-Il dottore mi ha detto che lì in ospedale fanno una specie di servizio di recupero per persone violente, mi ha dato il numero della persona che se ne occupa, io ti consiglio di andarci ti sarà di aiuto e forse alla fine Jun potrà anche riuscire a perdonarti- disse porgendogli il foglio con appuntato un numero di telefono, poi uscì dalla stanza e poco dopo Sho sentì la porta di casa chiudersi.
D'un tratto cadde in ginocchio a terra le lacrime che gli rigavano il viso, poi un urlò uscì dalla sua gola, era un grido disperato seguito da tre parole che continuò a ripetersi per tutta la notte.
-Cosa ho fatto! Cosa ho fatto... cosa ho fatto...-

gnr: angst, g: arashi, p: sakumoto, r: r

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