Eccomi qui come promesso, ora credo che dopo che avrete capito di cosa si tratta per bene mi vorrete uccidere, ma credete lo faccio per il vostro bene U____U *in realtà non ci crede nessuno* ultimamente ho poco tempo per scrivere e quindi se volete qualcosa di molto sostanzioso dovete darmi tempo e per riuscire ad averne di più senza trascuravi ho deciso di postare questa che inizialmente doveva essere una one-shot e che invece è diventata una fict a capitoli da 5 minuti, quindi se avete poco tempo per leffere questa è la fict giusta XD
Titolo: Sensei (perchè non sapevo che altro inventarmi)
Genere: fict da 5 minuti (non è un genere ma piacere U__U)
Fandom: Arashi (su questo non ci piove)
Raiting: R
Pairing: Sakumoto (ricomincio a rompere lo so =____=)
Desclaimer: I Sakumoto si appartengono reciprocamente U___U
Erano 3 anni che prendeva lezioni private da Sakurai-san, i suoi genitori volevano che entrasse nella migliore università, quindi avevano deciso una volta entrato alle superiori che aveva bisogno di un insegnante che lo seguisse quasi tutti i giorni dandogli lezioni private.
Sakurai-san era un universitario, il migliore del suo corso, si era diplomato con il massimo dei voti alle superiori.
Non sapeva perchè, alla fine Sakurai-san era sempre stato distaccato, portava a termine le sue lezioni e andava via, era sempre serio, non lo aveva mai visto sorridere; ma nonostante questo dal primo momento aveva provato un attrazione per lui.
Delle volte dopo le lezioni con qualche scusa ai suoi, era uscito di casa e lo aveva seguito, lo aveva visto fare cose quotidiane come la spesa, ma a volte lo aveva anche seguito in posti assai strani, e una volta lo aveva visto baciarsi con una ragazza fuori da un locole, fu quel giorno che capì che forse se ne era innamorato, perchè vederlo con quella ragazza gli aveva fatto davvero male; poi settimane dopo era ricapitata la stessa storia, però questa volta era un ragazzo; in quel momento decise che poteva riuscire a farlo innamorare di lui, dopotutto era sempre stato molto popolare a scuola tra le ragazze, quindi un certo fascino doveva averlo anche lui in qualche modo.
Aveva studiato un piano di "seduzione" ma aveva impiegato mesi e mesi per prendere coraggio e attuarlo, alla fine un giorno torrido d'estate, mentre i suoi erano via decise che era arrivato il momento di prendere coraggio.
Sakurai-san arrivò puntuale come al solito e nonostante l'afa insopportabile era impeccabilmente vestito, cominciarono la lezione come sempre ma Jun era troppo agitato per riuscire a seguire.
-Mi stai ascoltando?- chiese Sakurai.
-Uffa fa troppo caldo per studiare!- disse Jun prendendo tutto il coraggio che aveva e alzandosi dalla scrivania buttandosi sul letto.
-Non pensarci e concentrati sullo studio- rispose Sakurai tornando a guardare il libro che aveva in mano.
-Ma fa caldo!- si lamentò di nuovo Jun e vedendo l'indifferenza nel suo insegnante si tolse la maglietta rimanendo a petto nudo, poi si stese di nuovo sul letto un pò in imbarazzo; Sakurai lo guardò e Jun ne approfittò subito inumidendosi le labbra con la lingua in modo sensuale.
-Se non hai intenzione di continuare la lezione allora me ne vado- disse accingendosi verso la porta, ma Jun scatto in piedi e lo fermò abbracciandolo da dietro.
-Sakurai-san la prego... non se ne vada- disse con la voce tremante, -io...io credo... che lei... io credo di essermi innamorato di lei!- disse infine tutto d'un fiato arrossendo violentemente.
D'un tratto Sakurai gli prese un polso liberandosi dal suo abbraccio, poi lo spinse scaraventandolo quasi sul letto.
-Credi che non mi sia accorto che mi segui!- disse con aria severa e un tono di voce diverso da quello gentile e pacato che aveva sempre avuto.
-Allora è per questo che mi spii...- continuò facendo alcuni passi verso Jun che si fece più indietro sul letto.
-Sa...Sakurai-san- balbettò spaventato.
-Stai tentando di sedurmi vero?- disse afferrandolo di nuovo per un polso e Jun cominciò a strattonarlo per cercare di liberarsi.
-Sakurai-san mi fa male- disse con quasi le lacrime agl'occhi.
Ma Sakurai lo ignorò e bloccò anche l'altra mano facendolo sdraiare supino sul letto e posizionansi sopra di lui, poi improvvisamente violentemente lo baciò constringendolo ad aprire la bocca con la forza.
-Ti è piaciuto?- chiese staccandosi da lui.
-Mi lasci, mi lasci la prego- supplicò Jun ormai in lacrime.
Fu ignorato e bloccategli le mani cominciò con la mano rimasta libera ad accarezzargli il petto toccandolo e stuzzicandolo, fino ad arrivare alla cintura dei jeans, ma quando Sakurai fece per slacciarla Jun cominciò ad urlare.
-Yamete, yamete, yamete!-ripeteva disperato tra le lacrime.
Sakurai gli lasciò le mani e si rialzò.
-Sei solo uno stupido ragazzino- disse in tono freddo uscendo dalla stanza.