Titolo: I didn't mean it...
Fandom: Kis-My-Ft2
Genere: Angst/AU
Raiting: Nc-17
Pairing: Nikaido Takashi x Senga Kento, Kitayama Hiromitsu x Nikaido Takashi, Kitayama Hiromitsu x Fujigaya Taisuke.
Desclaimer: Non sono miei e blablabla, meno male perchè avrei pestato Nika e Senga e seviziato Hiro e Taisuke XD.
Note:
Ch.1,
Ch.2 “Sono stato da mia madre fino ad oggi, avevo bisogno di schiarirmi un po’ le idee…specie dopo che Taisuke mi ha mandato un messaggio dandomi dello stronzo per essere stato con te.”
Quindi Fujigaya glielo aveva detto che sapeva con chi lo aveva cornificato, eh? Takashi si era illuso che il più grande non lo venisse mai a sapere, almeno a quel modo non avrebbero dovuto affrontare l’argomento, non si sarebbero messi a discutere e lui non si sarebbe ritrovato a pensare che forse era stato un cretino a dire tutto a Taisuke.
Hiro però non sembrava avercela con lui, da quando lo aveva visto, nei suoi occhi non aveva visto nessuna espressione di rabbia o delusione nei suoi confronti, era più che altro triste, si.
A dire il vero lo aveva messo in conto il fatto che non facesse capriole in preda alla gioia, ma non credeva di poterlo vedere così spento, quasi si aspettava di vedersi un Kitayama comunque vivace, quello che era sempre stato dopo ogni rottura che aveva affrontato, ma quello che aveva davanti era una persona completamente diversa, anche quando gli parlava, Nikaido aveva notato che non lo aveva mai guardato in faccia, continuava a tenere gli occhi fissi all’orizzonte, come se aspettasse di vedere arrivare qualcuno da quel punto, e sapeva anche di chi si trattasse.
“Ti manca?”
“Come l’aria ed il fatto che non mi voglia parlare mi fa impazzire”
Non aveva mai sentito l’amico parlare così, con nessuno aveva usato certe parole e…ed era come se solamente in quel momento, Nikaido si accorgesse di quanto Taisuke contava davvero per l’altro, non che poi non lo sapesse anche da solo, ma sentire determinate cose da uno come Hiromitsu, in un momento triste, gli aveva dato quella sensazione di apprendimento.
Quanto era strano vederlo sotto quell’aspetto però, in tutti quegli anni di conoscenza, non si era mai accorto di quel lato di Kitayama.
“Mi dispiace Hiro…”
“Non è colpa tua, avrei dovuto…solo stare più attento”
Aveva per caso intenzione di prendersi l’intera colpa? Era ubriaco almeno quanto lo era stato Takashi, magari usarlo come scusa sarebbe stato banale, ma nel loro caso era sul serio così, nessuno dei due aveva in mente di finire a letto insieme, nessuno dei due desiderava l’altro in modo così passionale; tra loro era stato solo un grosso errore. Il peggiore che potessero fare.
Buttando uno sguardo sull’amico, lo vide sospirare prima di chiudere gli occhi per un attimo e portare la testa all’indietro, lo poteva vedere persino deglutire con frequenza; stava per piangere, eh? Per quanto tentasse di essere forte anche davanti a lui, la tristezza che doveva provare stava prendendo il sopravvento.
Gli avrebbe voluto chiedere quante volte aveva provato a contattare Fujigaya, magari tentare una volta in più avrebbe fatto capire all’altro quanto ci teneva a chiarire con lui, no? Però le parole non riuscivano a lasciare la bocca di Takashi, quindi rimase in silenzio osservandosi la punta dei piedi.
“Pensavo che stare da mia madre per un po’ mi avrebbe aiutato, ma non è successo, sai? Ogni volta che mi svegliavo, speravo di trovare Taisuke accanto a me”
“Se tu provassi a parlarci di nuovo, magari potrebbe perdonarti, no?”
In fondo ci sperava che quei due tornassero insieme, come stava soffrendo Hiromitsu, era sicuro che stesse soffrendo anche Taisuke, forse un po’ di più dato che si era preso il tradimento da parte di un amico anche, però quella era l’ultima cosa che importava a Takashi, avrebbe voluto riprendere la loro amicizia, quello si, ma per prima cosa avrebbe voluto rivedere i piccioncini insieme ancora una volta.
Li aveva sempre invidiati un po’, sembravano una coppia così perfetta da non sembrare neanche vera, si coccolavano ogni volta possibile, si baciavano in modo dolce in ogni momento, anche davanti agli amici, sembravano esserci solo loro e nessun altro; era un po’ quel rapporto che a lui sarebbe piaciuto avere con Senga.
“Mi ha urlato chiaramente che non voleva più avere niente a che fare con me, mi ha persino spaccato un vaso in testa, se noti bene ho un bernoccolo qua..”
“Io credevo che ti stesse solo crescendo il cervello!”
Quando lo sentì ridere alla sua stupida battuta, si rasserenò un po’, non gli piaceva vedere le persone a cui voleva bene stare così male, pure se il sorriso di Kitayama sembrava quello di un topo.
Forse Takashi poteva provare a parlare con Taisuke? Anche se c’era la possibilità che gli gridasse contro tutto il suo odio per avergli portato via Hiromitsu, poteva pur sempre tentare, no?
“Però tutta questa situazione ha un lato positivo”
“Quale sarebbe?”
Perché lui non riusciva proprio a vederlo come lo vedeva l’altro, nella mente di Nikaido Takashi tutto era schifosamente un casino.
“So che posso soffrire come un cane anche io, solo per amore.”
Doveva ammettere che si accontentava di poco se lo trovava un lato positivo, però c’era anche da tenere conto che Hiro non si era mai innamorato di qualcuno fino a quel punto, era quasi normale che fosse contento nel sapere di poter stare male, eh?
Come quando si era reso conto per la prima volta, di poter provare amore per una persona sola, ma non quell’amore che di solito dava col sesso, era stato decisamente qualcosa di più e lui ricordava quanto il più grande sorridesse come un ebete ogni volta che qualcuno menzionava Fujigaya Taisuke.
“Oh e posso pure dire di essermi innamorato eh! Di averlo fatto con tutto quello che sono e di essere stato felice come non lo ero mai stato, così tanto che la fine della nostra storia mi sta uccidendo…”
Solo in quel momento lo vide crollare e scoppiare a piangere, si era portato persino la testa tra le mani cercando almeno di non farsi vedere da Takashi, era davvero un tipo orgoglioso Hiromitsu, lo era sempre stato e di sicuro non aveva piacere a piangere davanti a qualcuno, nemmeno se amico. Era davvero un grande stupido, credeva sul serio che lo potesse giudicare un debole se lo avesse visto piangere?
Credeva davvero che Nikaido fosse così stupido, da non sapere quanto soffrisse?
“Sei proprio un cretino Hiro”
“G-grazie”
“Cosa, vorresti dirmi che non ti sei fatto scopare dal mio ragazzo?!”
Con quella frase in testa, passò un fazzoletto al più grande e dopo cercò qualcosa da dirgli per cercare di fargli capire quanto fosse un cretino a rimanere ancora seduto con lui, invece che andare da Fujigaya e provare a riprenderselo.
“Quando Taisuke è stato da me, ho provato a spiegargli la situazione, ma non mi ha ascoltato nemmeno per mezzo secondo”
“E’ testardo quando ci si mette, vero?”
“Uhm, un pochino.
Però Hiro, tu pensavi a lui…”
“Eh?”
Lo stava guardando con un’espressione che dire stupita sarebbe stato poco, praticamente gli occhi gonfi che aveva a causa delle lacrime, stavano uscendo dalle orbite e, se proprio doveva essere sincero, gli stava mettendo un po’ di terrore.
Il minimo che poteva fare comunque, era dirgli quello che ricordava, vero? E quello includeva il lasciarsi scappare quello che aveva mugolato mentre veniva e mentre si addormentava.
“Quando sei venuto, mi hai chiamato Taisuke..anche quando ti sei addormentato”
“Mi dispiace Takashi! Io no-“
“E’ tutto ok, non me la sono presa”
Takashi aveva alzato persino un sopracciglio alla reazione di Kitayama, anche lui come Senga aveva pensato che potesse esserci rimasto male? Erano tutti convinti che provasse qualcosa per quella scimmia per caso?
Almeno Hiro doveva sapere che a lui piaceva Kento, quindi perché aveva provato a giustificare quell’azione?
A Takashi non importava sul serio, non aveva mai preteso che l’altro pensasse a chi ci fosse sotto di sé, quando avevano fatto sesso erano pure ubriachi, chi diavolo avrebbe pensato chiaramente in quella situazione? Se avesse avuto una storia con chi diceva lui, anche Nikaido si sarebbe immaginato di stare con quella persona e non con Hiro, capiva cosa lo avesse portato a pensare a Fujigaya.
“Tai-chan, è sempre stato geloso di te, sai? Era carino quando mi diceva: “Vuoi passare più tempo con Nikaido che con me!”, poi metteva il broncio ed io lo baciavo per tutta la faccia per farglielo passare! Era divertente…”
Stavano entrando nella fase “Ti racconto tutto quello che facevamo”, eh? Alla fine dubitava che Hiro ne potesse parlare con la madre, per quanto aperta fosse quella donna, almeno da quello che si ricordava, sentirsi dire quanto si eccitasse il figlio entrando in un corpo maschile oppure quanto gli mancassero i baci di un altro ragazzo, sarebbe stato uno shock anche per lei.
“Tai-chan, è sempre stato geloso di te, sai?”
Quindi anche Taisuke provava un po’ di competizione nei suoi confronti, esattamente come faceva Takashi, certo, magari lui a Hiro non lo diceva e preferiva sfogarsi con Senga, ma la cosa non cambiava comunque.
“Non voleva che mi frequentassi?”
“No~voleva solo stare più tempo con me”
Quei due passavano la maggior parte del tempo insieme, com’era possibile desiderare di volerne avere ancora di più?
Takashi non poteva fare a meno di paragonare quello che provava per Kento, a quello che avevano Hiro e Taisuke, anche lui voleva sempre stare con il più piccolo, vero?
Pure lui avrebbe voluto passare sempre più tempo con l’amico, perché quando stavano insieme, il tempo sembrava scorrere sempre troppo velocemente che ventiquattro ore non sarebbero bastate.
“Dovrei continuare a tentare, vero?”
“Uhm, dovresti.”
Almeno così avrebbe evitato di piangersi addosso per tutto il resto della sua vita, chiedendosi pure cosa sarebbe successo se avesse insistito qualche volta in più.
Quando si trovava l’amore, era difficile decidere di lasciarlo andare via, no?