143 (I love you)

Sep 18, 2009 15:18


Eccoci al cap 5 ovvero il momento della svolta^^
è un pò lunghetto ma sopportate!XD

TITOLO:143 ( che in americano sembra significhi I love you)
AUTRICE: ioooooo ( ho uno schifo di nik lo ammetto, ma ormai il danno è fatto)
GENERE: hem, romantico a tratti demenziale...credo.
FANDOM:Nino (Arashi)
RAITING: pg-13
PAIRING: hem...non credo ce ne siano ...boh!
DISCLAIMERS:non ouno Nino...ma è solo questione di tempo
NOTE:Non ho la minima idea di come siano realmente i luoghi che descrivo perciò abbiate pietà^^
Cap1
Cap2
Cap3
Cap4


Il mese seguente per Sara passò molto in fretta: impegnata nel completamento dei costumi sul lavoro e a casa impegnata sui libri , per imparare un po' di giapponese. Stava facendo progressi, che applicava nella lettura di INTERESSANTISSIMI articoli delle riviste per adolescenti che riguardavano, come prevedibile, gli Arashi.A parte Nino infatti, aveva incominciato ad ammirare tutti i componenti del gruppo, le sembravano davvero degli show man: capaci di cantare , ballare, recitare e tenere sù più di un programma, non era proprio cosa da tutti!

Dopo il giorno dello "scandalo del pat pat",come Sara lo definiva ogni qual volta quelle raccapriccianti immagini le tornavano alla mente, non aveva più incontrato Nino e dato che proprio quel giorno iniziava il tour estivo degli Arashi Sara prevedeva che non l'avrebbe visto per molto altro tempo ancora, anzi incominciava a dubitare che l'avrebbe mai più rivisto: dopo la figuraccia che aveva fatto l'ultima volta molto probabilmente Kunashi-sempai l'avrebbe tenuta alla larga dal gruppo più che poteva T__T..che tragedia!

La povera si consolava all'idea di poter vedere gli arashi alla tv (ne aveva comprata una di seconda mano) e rimirarsi il cappellino di Nino che teneva appeso all'attaccapanni vicino alla porta come se fosse di qualcuno che veniva lì molto spesso e che se l'era dimenticato.

La mattina del 24 Sara arrivò al lavoro come ogni giorno, salutò il portiere, prese l'ascensore, salì al terzo piano e come sempre si accinse ad entrare nella stanza n.57 ...ma quel giorno qualcosa era diverso: affacciatasi sulla porta Sara non trovò le sue colleghe sedute come al solito in postazione, chine sulla macchina da cucire: stranamente erano tutte in piedi, raccolte in piccoli gruppetti ai lati della stanza e sembravano intente in una appassionate discussione che le teneva con gli occhi spalancati e le mani alla bocca .Un brusio fitto fitto completava la scena che lasciò Sara ferma sulla porta e un po' interdetta.

-Ma...che hanno queste?..Sarà successo qualcosa ?

Appena le sue giovani colleghe si accorsero di Sara, si fecero segno l'un l'altra e incominciarono a fissarla. Un silenzio di tomba, ancora più strano del brusio di poco prima, calò sulle spalle della ragazza come un macigno.

-....'giorno...-

Accennò con un filo di voce ma non ebbe risposta. Camminò a spalle curve verso la sua scrivania girando timidamente gli occhi attorno. Tutte in quella stanza continuavano a guardarla insistentemente ...era come se aspettassero che inciampasse o qualcosa del genere.

Sara poteva sentire lo scricchiolio delle sue converse sul pavimento.

-Oddio, ma che hanno queste per fissarmi così?Devo avere una faccia orrenda, magari ho ancora il segno del cuscino in faccia ...ODDIO!...forse mi puzzano le ascelle?!-Sara abbasso il naso in direzione del braccio destro per controllare...-snif snif...non mi sembra , ma allora perchè???-

La sua "compagna di banco" Hitomi, di solito solare e sorridente, fissava stranita il foglio davanti a lei con le sopracciglia corrucciate e gli occhi rossi. Sara provò comunque a salutarla.

-Hi-hitomi-san buongiorno-

Quella per tutta risposta ebbe un ritorno di pianto, scattò in piedi e corse verso la porta.Tutto il resto della stanza allora tornò a parlare concitatamente , a scuotere la testa e a mandare a Sara delle occhiatacce affilate come spade.

Sara non sapeva che pensare .

-Oddio oddio oddio...non va bene ! Non va assolutamente bene!Se qui non scappo rischio il linciaggio!-

Con la solita nonchalanse che la contraddistingueva ( inciampando sui suoi stessi piedi e maciullandosi un'anca per la seguente caduta sulla scrivania più vicina)percorse a passo spedito quella fossa di cariatidi e si buttò nel corridoio con l'idea di rinchiudersi in bagno.

Stava per imboccarne l'entrata quando sentì una voce piagnucolante ed assieme furente provenire dall'interno:

-NON E' GIUSTO!!!NON è giusto!Non è giusto!-

-Calmati Hitomi.-chan ,non piangere...-

-Come faccio a non piangere? MI dici come faccio???!!!E' un'ingiustizia!Io lavoro qui da 3 anni, capisci??!!Da tre anni!!!E...e...IO meritavo di essere scelta! NON lei...quella straniera!!!-

Sara si sentì mancare. Stavano parlando proprio di lei!

-Certo, hai perfettamente ragione!Dopo Ayumi-san sei tu quella con più esperienza, era logico che scegliessero te!-

-E invece evidentemente non è così!!Sai cosa mi ha detto!??...SAi...snif ...cosa mi ha detto Ayumi quando mi ha chiamato ieri?-

Seguì il rumore di una sonora pernacchia dopo la quale la ragazza continuò.

-MI ha detto, ha detto ...snif ... "Allora Kunashi-sempai ha fatto-dovrò chiamare qualcuno per sostutuirti, questa proprio non ci voleva..."E allora Kazunari-san , che era nella stanza, ha detto..proprio così, ha detto..."perchè non chiami Sara -chan?Lei è brava , no?"...-

-CHE CCCCOOOOSAAAA???!!Questo non lo sapevo!-Adesso anche l'altra ragazza incominciava ad arrabbiarsi.

-Aspetta!Aspetta!Non è finita , perchè dopo che aver detto "lei è brava, lei è brava" sembra che si sia voltato verso Satoshi-san e abbia continuato " vedrai, è uno SPASSO"!!-

-NOOOOOOO!!!!-

-SIIIIIIII!!!!-

-"È uno spasso?"ma che significa "è uno spasso"?? -

-Secondo te!!!???-

-...-

-.....-

-NOOOOOOO!!!NON E' POSSIBILE!Questo significherebbe che...-

-Quella PUTTANA!!!!-

-A far carriera così, sono bravi tutti!-

Sara dietro la porta tremava di rabbia.Quelle pettegole, come avevano avuto il coraggio di sparlare di lei così alla spalle!!??Strinse i denti e palesò la sua presenza .

Le due ragazze la guardarono stupite.

-Come vi siete permesse, COME???!!!Io non sono , NON SONO...quello che voi dite!Io non sapevo neppure nulla di questa storia prima di sentirla da voi!E non sono il tipo di persona che utilizzerebbe certi "trucchetti " per fare carriera!E poi se Kunashi sempai ha scelto me invece che voi non è con me che dovete prendervela , ma con lui!BRUTTE OCHE!!!-

Detto questo si voltò sui tacchi e si mise a correre in direzione delle scale.

"Voglio andare a casa! Voglio andare a casa!Voglio andare a casa!"

Pensava mentre gli occhi già incominciavano a bruciarle terribilmente.

-PORPORA-SAN!-

Una voce decisa di donna la chiamava dall'ufficio alle sue spalle.

Sara si girò, arrestando la sua corsa.

-E' Kunashi-sempai, al telefono, vuole parlare con lei-

Sara fu per qualche istante indecisa se rispondere o meno...non sapeva se fosse la cosa giusta da fare.

-Signorina!...-la richiamò la donna avvicinandosi a lei e bisbigliandole con fare confidenziale -Ho saputo che sostituirà Ayumi-san...congratulazioni!- sorrise - Non si curi di quelle pettegole, tutta invidia!-

A quelle parole si rincuorò un poco, non tutti pensavano male di lei allora...afferrò timidamente il cordless.

-P-pronto?-

Dall'altra parte del telefono una voce profonda sbottò.

-Sara-chan , finalmente!-

-Buon giorno Kunashi-sempai..-

-Bando ai convenevoli,ho bisogno di aiuto e... dimmi...sei interessata a prendere il posto di Ayumi-chan come mia assistente durante il tour ?-

Sara a quelle parole venne invasa dalla paura, guardò in cerca di aiuto e incontrò il viso gentile della signora di fronte a lei.Quella sorrise ancora e bisbigliò - Che aspetti??!!-

-...CERTAMENTE!...Kunashi-sempai-

-Bene, bene!Ne sono felice!Allora dovrebbe venirti recapitato un plico ...-

-Un plico?-

La donna di poco prima scomparve in una stanzetta per poi riapparire portando tra le braccia una spessa risma di fogli.

-Ahhh, eccolo il plico^^''-

-Quel plico contiene tutto quello che devi sapere sull'andamento del concerto: l'ordine delle canzoni, i cambi di costume, le istruzione su come gestire il dietro le quinte...devi studiartelo tutto entro domani-

-Domani ??!!-

-Sì, domani.Prenderai il treno...-

La donna fece sventolare un biglietto di fronte al naso di Sara.

-E ci raggiungerai a Kobe , dove alloggiamo , poi andremo assieme a Kyoto,sarai lì giusto in tempo per il concerto delle sei.-

-Ah, ok....ma aspetti!Come farò a trovarvi una volta lì?-

-Ti verrò a prendere io: andiamo in albergo a poggiare le tue cose e poi allo stadio, tutto chiaro?-

-S-si...tutto chiaro ma...-

Sara era indecisa se chiedere o tenersi quella domanda poco cortese per se...

-Le sono molto grata per questa opportunità sensei...ma mi chiedevo...ecco...perchè proprio io?Ci sono ragazze dello staff che hanno molta più esperienza di me e che magari sarebbero più...-

-Vuoi che dia l'incarico a qualcun'altro?...

-NO, no! Non è quello ...vorrei solo capire...perchè...-

IL sempai si zittì per qualche secondo per poi aggiungere con espressione grave:

-...Ti sto dando fiducia, Sara-chan, perchè credo tu abbia la stoffa...-

La ragazza sentì il suo cuoricino strizzarzi in petto.

Poi dalla cornetta schizzò fuori un risolino.

-E poi sei stata richiesta...hehe...-

-.......O/////O....-

In quell'istante le tornarono in mente le parole che aveva sentito in bagno poco prima "Kazunari-san"...."è uno spasso"

-C-che vuole dire che sono stata richiesta?Ssnsei?....senseiiiii?? ….prontooo???-

Tu-tu-tu-tu-tu

-......-

-grazie...-

Per Kunashi-sempai la conversazione era terminata, che motivo c'era di salutare?

-Certo...mi scordo sempre di non essere in Italia...-

Sara afferrò il plico , il biglietto del treno e ringraziata la gentile signora, prese l'ascensore per tornarsene a casa.Aveva quel malloppone da studiare , la valigia da preparare , non era il caso di trattenersi sul posto di lavoro per sorbirsi l'odio (neppure tanto celato) di una ventina di costumiste inferocite.

Già durante il viaggio in metro la ragazza iniziò a sfogliare le pagine e si rese subito conto di quanto effettivamente fosse complesso il compito che le era stato affidato, cercò perciò di concentrarsi e studiare ...ma (ormai la conosciamo) una domandina continuava a fare il girotondo tutto attorno alle sue connessioni cerebrali impedendole di impegnarsi seriamente:

"Perchè mai Nino avrà detto che SONO UNO SPASSO!!!???...

potrebbe essere una presa in giro...uno dei suoi soliti scherzi,,,,ma sì, di certo è uno scherzo...magari anche cattivo...però ha anche detto che sono brava!!! Allora pensa che io sia brava??!!Se penso che lui ha detto "Sara-chan" mi sento male!Ha pronunciato il mio nome!Si ricorda il mio NOME!!!"

-KIAAAAAAA!!!!!!-

Quando si accorse che l'intero vagone la fissava Sara capì che non era il caso di dilungarsi ancora su quell'argomento, per lo meno in pubblico e si immerse nella lettura.

Come prevedibile la nostra restò sveglia fino a notte tarda per studiare il suo plico: preparò schemi, tabelle, simulazioni di situazioni di panico per testare la sua prontezza di riflessi, lavorò davvero duramente e solo alle 4 di notte , quando fu troppo stanca per continuare, si dedicò alla sua valigia.Non che farsi la valigia fosse un grande problema ...però….si chiedeva se fosse il caso portarsi dietro anche il cappellino di Nino....

"Se qualcuno lo venisse a sapere mi prenderebbe per una pazza scatenata, un caso disperato, da ricovero!....Ma io lo voglio portareeeee...!!!!.E' come un portafortuna...più o meno...."

Sara guardò in direzione dell'appendi abiti, il cappellino la fissava * non chiedetemi come!* e sembrava implorarle "ti prego, voglio venire anche ioooo" era così dolce che Sara non ebbe il cuore di lasciarlo solo a casa.

Alle 8-00 prese il treno che l'avrebbe portata fino a Kobe. Il viaggio procedette tranquillo , con Sara che ciclicamente si rilassava, si addormentava , sognava Nino che le ripeteva "Sei uno sasso , sei un sasso"e la lanciava giù da un ponte , si risvegliava di soprassalto , vituperava per qualche minuto e tornava a rilassarsi.

Come da programma trovò Kunashi- sempai ad aspettarla alla stazione.Questi la accompagnò all'hotel dove ebbe appena il tempo per poggiare la valigia in camera che dovette subito risalire in macchina e seguire il suo sempai.

-WOOOOO!!!!Ma è assolutamente enoooormmeeeeee!!!!-

-Mai visto uno stadio prima d'ora, Sara -chan?-

-Sinceramente?...No...-

Superata l'entrata principale i due si diressero verso il retro della imponente struttura dove una decina di ragazzi con gli asciugamani in testa a mò di bandana e l'aria da veri duri,erano intenti a scaricare dai camion oggetti elettronici non meglio identificati che evidentemente dovevano servire per l'allestimento del palco.

Sara non gli invidiava affatto."Fare lavori da mulo...con sto caldo!"

-Tu ti occuperai di quello lì-

La informò Kunashi sempai all'improvviso. Col solito ditone indicò un altro camion, completamente pieno di vestiti.

-EEEEEHHHHH?????!!!!Vuole dire che dovrò scaricarmi tutta quella roba??...DA sola!!!???-

IL sempai ridacchiò. Evidentemente si aspettava quella reazione.

-AAHHHH, questi giovani d'oggi, senza spina dorsale!!!!...Vorrà dire che ti darò una mano io-

Per un'ora intera Sara non fece altro che trascinare bustoni e scatoloni attraverso il lungo corridoio che percorreva il perimetro dello stadio. Nonostante la fatica e l'impressione di essere diventata un facchino, provava una inaspettata felicità nel trovarsi dietro le quinte: potersi intrufolare nei camerini, scoprire i trucchi nascosti dietro il palco, spiare il lavoro dei tecnici alle prese con le pedane mobili.Era tutto così eccitante!Ma soprattutto ciò per cui non stava più nella pelle era l'idea di rivedere Nino, faccia in faccia, dopo un intero mese di astinenza!Mentre era lì che fantasticava su come, il quando e il quanto sarebbe stata figa in quell'occasione, sentì il rumore di stanche ciabattate provenire da dietro la sua schiena.

-Aiba-chan come fai ad essere così rumoroso anche quando sei stanco!?

Seguì una risata collettiva con Aiba che protestava.

-Senza di me questo gruppo sarebbe un mortorio!-

Sara, a quelle voci, non seppe resistere alla tentazione di voltarsi a guardare e non fu poca la sua sorpresa quando scoprì di trovarsi proprio sulla traiettoria del passaggio degli arashi al completo.

Resasi conto delle condizioni pietose in cui si trovava ( coi capelli legati a cipolla, il viso stremato e la maglietta grondante)Sara cercò invano un modo per sfuggire a quell'incontro ad alto tasso di vergogna e nell'immediato non le venne idea migliore di farsi più al lato che poteva, mimetizzarsi col muro e ficcare la testa nello scatolone che si portava dietro alla ricerca di qualcosa di introvabile!

Nino, attratto buffa figura che se ne stava accovacciata proprio di fronte a lui, smise di chiacchierare con gli altri e strizzò gli occhi per osservare con più cura., .Non gli ci volle molto per riconoscere la nostra...

-Sara-chan!-

Sara, che intanto aveva rispolverato le sue origini cristiane e prometteva di accendere un cero alla madonna se quella l'avesse fatto la grazia di renderla invisibile per qualche minuto,quando si sentì chiamare rafforzò le sue preghiere, sperando che Nino desistesse ma...

_Sara-chan,-

Ripetette quello attirando l'attenzione degli altri che si fermarono tutti in attesa di una risposta.

Sentendosi dieci paia di occhi puntati addosso, la ragazza si arrese e si voltò leggermente di lato.

-OOOOhhh, Kazunari-san, saaalveeee...Salve a tuuuuttiiiii-

-Se sei qui vuol dire che Kunashi-san ti ha scelto!Omedetou!...-

-Ah g-grazie...-balbettò Sara sforzandosi di sorridere.

-E questa chi sarebbe?- bisbigliò il riida all'orecchio del compagno.

-Lei ?Ma come non la riconosci?....E' la famosa Sara di cui vi ho parlato-

-AAAAAhhhhhhh!!!!!-Risposero gli altri in coro, facendo cenno di aver capito e abbozzando un sorriso.

Sara voleva morire!Nino aveva parlato di lei al gruppo ???!!

"Ma perchè ridono!!??Nino ma che gli hai raccontato!?"Pensava, cercando di nascondersi il più possibile dietro lo scatolone.

-Allora , grazie per il tuo duro lavoro!-

Riprese Nino con un inchino seguito ( nello stupore più totale di Sara) da tutti gli altri.

Quella in piena crisi di panico si affrettò a rispondere all'inchino , ma esagerò un po' troppo e andò a sbattere la capoccia contro il muro di fronte a lei.

-Ah, ozkare...AIOOOOO!!!!-

Nino scoppiò a ridere mentre la ragazza si portava una mano alla testa e cercava di tenere in equilibrio lo scatolone con la gamba.

-Hoi, ti sei fatta male?!-

Al culmine dell'imbarazzo guardò i 5 :erano stupiti e divertiti assieme e si sforzavano di trattenere le risate.

-No, grazie tutto a posto...-

-Sicura? Non vuoi una mano con lo scatolone?-

-NO! NO!!davvero, hehe!^^''-

Al che Nino, con la faccetta un po' delusa, rispose

-Va bene... allora ci vediamo dopo, ciao Sara-chan.... gambattè ne!-

Sara, che non si sentiva più le dita della mano per lo sforzo, per la prima volta desiderò che Nino se ne andasse in fretta .

-H-hai...g-gambarimasu...-sussurrò felice di vederlo incamminarsi assieme agli altri verso una stanza lì vicino. I cinque entrarono e chiusero la porta.

Solo allora lasciò andare lo scatolone che cascò a terra provocando non poco trambusto.

-Che doloooooooreeee-

Ripeteva massaggiandosi a tratti la testa e le dita.

-E anche questa la aggiungiamo alla lista dei momenti più gloriosi della mia vita...-

Dopo l'incontro inaspettato, Sara continuò il suo lavoro ancora per un bel po', fino a quando tutti gli abiti non furono sistemati nella saletta che si trovava proprio sotto al palco: come descritto nel plico ogni membro aveva una sua postazione(contrassegnata da un ventaglietto raffigurante ciascuno il rispettivo volto)che comprendeva una sedia, un ventilatore pronto per essere azionato, una cesta piena di asciugamani e naturalmente un appendi abiti con tutti i costumi di scena e relative scarpe abbinate.

Quando finalmente fu tutto pronto, Sara si diresse verso lo stanzone adibito ai pasti, dove su un lungo tavolo erano stati disposti una serie di cibi precotti e qualche bibita per lo staff.

Memore dell'esperienza di poco prima però, la ragazza decise di passare prima un attimo in bagno a darsi una rinfrescata "quando possiamo...evitiamo certi inutili imbarazzi,no?".

Arrivata nella sala Sara si guardò attorno in cerca degli Arashi e scortili seduti ad un tavolo anche loro intenti a rifocillarsi, si complimentò con se stessa per essere stata previdente.

Afferrò una ciotolina di ramen precotto, aggiunse l'acqua calda e si mise a spiluccarlo in piedi, passeggiando...

Quando (per puro caso, eh!)si ritrovò nei pressi del tavolo degli Arashi, si accorse che non stavano più mangiando, ma erano tutti concentrati sulle carte che Nino teneva in mano e che mescolava agilmente.

"Sta facendo uno dei suoi trucchi di magia!Che bello!Voglio vedereeeee!"

Incuriosita come non mai si avvicinò al tavolo più che potè e allungò il collo per scorgere le carte sul tavolo ma quando finalmente riuscì a piazzarsi in una posizione ideale si accorse che il gioco era finito e tutti già chiedevano a Nino di spiegargli come funzionava il trucco.

-No, no! Hehe,Un vero mago non rivela mai i suoi segreti!...Sara chan!-

A Sara quasi non venne un colpo, l'ennesimo.

Tutto il tavolo si voltò nella sua direzione .

-Eeeeeeee.....anche voi qui?-

-Che ne diresti se ti predicessi il futuro?-Le chiese Kazunari-san giocherellando con la carta che teneva in mano.

-Il futuro?- Ripetè sbigottita.:non aveva mai sentito dire che Nino si dilettasse anche con l'astrologia.

Gli altri membri del gruppo lo guardarono un po' spaesati ma non dissero nulla.

Voi che avreste fatto se Ninomiya Kazunari vi avesse chiesto di leggervi il futuro?L'unica cosa possibile certo, avreste accettato! E così fece anche Sara.

Nino, ricevuto il consenso della ragazza, prese un'aria seria seria, chiese a Sara di mescolare le carte, ne dispose quattro in cerchio e pose al centro del cerchio un'altra carta, coperta.Poi iniziò la sua divinazione.

-Vedo, vedo....- si soffermò sulla prima carta in alto-...un abito...un costume!!Sei una costumista!-

"Ma và?"Pensò Sara perplessa.

Spostandosi sulla carta successiva Nino continuò.

-Questa carta in particolare, mi sta parlando di una camicia....una camicia bianca...-

-....si....?=_=''-

-Una porta, una porta chiusa...con qualcuno dentro...-

A questo punto Sho mise la mano sulla bocca a bloccare una risata.

"..Ma cosa...?"

Nino arrivò all'ultima carta del cerchio e dopo averla esaminata esclamò

UNA SERRATURA!!!! Ho visto una serratura, ho visto DALLA serratura!-

A quel punto anche Aiba e Ohno incominciarono a ridere sotto i baffi e a Sara venne il sospetto che qualcosa di strano stava per accadere.

Adesso Nino doveva solo voltare la carta al centro del cerchio...

-Quest'ultima carta, ci rivelerà quale sarà il tuo futuro, qual'è il tuo posto nel mondo...-

Vedendo i 4 ragazzi così divertiti Sara avrebbe voluto che Nino la piantasse così

-Non so se la cosa mi interessi alla fine....-

Ma il ragazzo non la ascoltò e proseguì, girò la carta e la alzò al cielo, prendendola con entrambe le mani.

-Ecco la risposta!- gridò con fare ascetico- Questa carta mi dice che in realtà tu non sei una costumista ma ….sei ….tu sei...

UNA SPIONAAAA!!!!-

Concluse puntandole il dito contro, finalmente svelando il suo sorriso .

IL tavolo scoppiò in una sonora risata, Sho batteva le mani, Jun si asciugava gli occhi Ohno dava pugni sul tavolo e Aiba persisteva nel tenere la bocca spalancata e mostrare tutti i suoi bianchissimi denti.

A quella vista Sara finalmente comprese la trappola in cui era caduta. Avvampò all'istante, il suo respiro si fece intenso mentre aggrottava la fronte in una espressione rabbiosa.Indietreggiò di qualche passo e uscì dalla stanza lasciando il suo ramen ancora caldo sul tavolo.

Mentre correva per il corridoio alla ricerca di un luogo dove sfogarsi Sara farfugliava.

"Adesso ho capito, FINALMENTE ho capito come sei fatto!Brutto nano malefico e bugiardo!

Non volevi altro che una occasione per prendermi in giro! Per questo hai chiesto a Kunashi sempai che io venissi!!Ma come puoi essere così cattivo??Meschino?!Ma che ti ho fatto???!!! BASTARDO!!!!"

Quando finalmente Sara trovò un angoletto isolato si lasciò andare alle lacrime , il muro di fronte a lei fu la sfortunata vittima dei suoi calci e dei suoi pugni disperati.

L'idea che Nino la considerasse solo una spiona da umiliare in pubblico le aveva letteralmente spezzato il cuore e adesso si sentiva tremendamente stupida per tutto il tempo che aveva perso a pensare a lui, a quando si erano visti e parlati, si vergognò di avere portato con sé il cappellino e si ripromise di bruciarlo appena ne avesse avuto l'occasione.

Lì per lì l'unica cosa a cui riuscì a pensare era che voleva prendere il primo aereo per tornarsene in Italia, fuggire il più lontano possibile da quella sensazione di vergogna che provava e che era dolorosa come mai aveva provato prima.Per qualche minuto si lasciò andare allo sconforto più totale, furono le parole di Kunashi-sempai a farla tornare in sé:

"Penso che tu abbia la stoffa"..."la stoffa"...."si...io ho la stoffa"incominciò a ripetersi con rabbia.

Non doveva scappare , tutto l'opposto!Doveva restare e dimostrare a quello stupido che si sbagliava!Che non era quella ragazzetta "spassosa" che credeva!Lei era una professionista!E se ne sarebbe accorto presto!

Si ripromise che d'ora innanzi si sarebbe comportata con freddezza e con distacco, non permettendo più a Nino di superare il muro della sua indifferenza.E poi di sicuro gliel 'avrebbe fatta pagare!!
Se qualcuno fosse così gentile da spiegarmi come inserire il ...link(?) per i capitoli precedenti gliene sarei davvero grata^^
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