Posto anche io che l'avevo promesso ieri a Yuya *__*
Titolo: Una notte d’estate
Genere: Mista
Pairing: Lo scoprirete solo leggendo XD
Raiting: G/PG
Desclaimer: non sono miei e bla bla bla...
Note: Questa ficcy è stata scritta di getto, fu iniziata il 12 luglio e per il 17 era già conclusa XD
A me piace tanto, anche se il paring mi è stato contestato >___<
Capitoli precedenti:
Capitolo 1 -
Capitolo 2 -
Capitolo 3 Come sospettava era lui, perchè lo chiamava? Non avevano nulla da dirsi. Comunque rispose lo stesso.
- Dove sei? - disse la voce all'altro capo del telefono.
- Non si saluta più?
- Ti ho chiesto dove sei! - il tono andava crescendo.
- Perchè dovrei dirtelo?
- Perchè dobbiamo registrare e tu non ci sei!!
- Io ho parlato con lo staff e mi ha detto che potevo assentarmi, queste riprese sono esterne allo studio e le dovete fare voi a coppie, io l'ho già fatte.
- Non m'importa se le hai fatte o no! Vieni subito qui ho detto! - adesso urlava proprio.
- Non posso. - rispose secco il ragazzo.
- Dimmi dove sei, vengo lì.
- No. Ti ho detto che non posso.
- Sei da lui vero? - la voce al telefono sembrava a dir poco irritata.
- Anche se fosse? Non sono affari tuoi!
- Sì che lo sono! Non ne hai avuto abbastanza?
- Non sono fatti tuoi.
- Come no, poi da chi ti fai consolare, se non da me? Ricordi tempo fa?
- Non te l'ho certo chiesto io! Hai fatto tutto tu!
- Che ingrato!
- Non chiamarmi più, quando sarà il tempo tornerò! - e chiuse la telefonata.
Non riusciva a crederci! L'aveva fatto ancora, lo fa sempre. Si intromette nei suoi fatti, crede di sapere sempre tutto. Perchè non lo lascia in pace?
Solo adesso si era accorto del gran chiasso che aveva fatto, si girò per la stanza per vedere dove si trovava Jun.
Eccolo, era sul letto, stava dormendo? Aveva un aria così rilassata, per fortuna non si era accorto di nulla.
Piano piano si avvicinò al corpo disteso sul letto, e, facendo piano, si inchinò sopra di lui e trovatosi di fronte al suo viso lo scrutava con attenzione.
Le ciocche dei capelli gli ricadevano morbidi sulla fronte, le lunghe ciglie rendevano i suoi occhi, se pur chiusi, stupendi, le labbra attorniate da quei nei che lui aveva sempre adorato osservare.. era tutto per lui, che visione. Era talmente assorto che non si era accorto che quegli occhi da cerbiatto si erano aperti e lo stavano fissando.
- Che fai? - disse Jun cogliendolo di sorpresa.
- Eh? - rimase immobile, come congelato.
- Vuoi baciarmi? - e gli prese con forza il collo e l'avvicinò a sè.
- Ma cosa dici? - era troppo tentato di farlo, ma sapeva che era una provocazione, per non dire uno scherzo.
- Giusto.. - lasciò la presa - .. tu hai il tuo ragazzo, che ti chiama e ti vuole per sè.
- Cosa..? - adesso era sorpreso, non tanto dalle parole, ma dall'epressione del viso di Jun.
- Vuoi dirmi che non era lui? - adesso non lo guardava più negli occhi, ma scrutava il suo corpo.
- Guarda che non è come pensi..
- Ah si? Io invece penso proprio che mi stai bagnando tutto.
- Eh?.. - guardò sotto di se, era vero, stava gocciolando e inzuppando non solo Jun ma anche le lenzuola del letto.
- Mi sa proprio che dovrò farmi la doccia anche io - disse alzandosi e, con un ghigno aggiunse - vuoi venire?
- Che dici!! Mi vesto e metto a lavare la roba bagnata e rifaccio il letto. - doveva evitare un incontro ravvicinato con lui.
- Come vuoi, non combinare casini, io vado. - e si chiuse nel bagno.
Lo lasciò lì, al centro della stanza, proprio come tre anni fa. Lo faceva sempre, scompariva e lo lasciava solo.
"Jun.. Jun.. Jun dove sei???" li interrupe una voce che si avvicinava.
"Scusa devo andare" disse Jun preso dall'agitazione.
"Non ti lascio andare, finisci la frase" disse afferrandolo per le spalle.
"Devo andare, non posso farmi trovare in questo stato." si liberò dalla presa e fuggì via.
Una luce abbagliò il roseto accanto il quale lui e Jun avevano passato le ultime ore, non fece in tempo ad osservare ciò che aveva notato che sentì la voce vicina a sè.
"Ah sei tu! Cosa ci fai qui?"
"Niente, ero andato a fare una passeggiata e non conoscendo la zona mi sono perso." mentì.
"Capisco, adesso però torna dentro. E' pericoloso." disse guardandosi in giro.
"Ok Tsubasa." disse e, rassegnato, si allontanò.
"Aspetta, non hai visto Jun?" chiese preoccupato.
"No, avrei dovuto? Non è dentro con gli altri?"
"Non c'è, io e Takki lo stiamo cercando, non capiamo dove sia."
"Capisco, beh, del resto questa è casa sua, tornerà non preoccupatevi." e si allontanò.
Tsubasa non ancora del tutto convinto, continuò a guardare negli intorni fino a quando, accanto al roseto, non notò dei kanji incisi sul terreno.
"Aishiteru" e subito dopo "Sayonara". Tsubasa non capiva cosa fossero e chi li aveva scritti, ma ormai stanco, tornò a casa.
Sotto lo scroscio dell'acqua poteva finalmente dare sfogo alle sue lacrime. Quel baka si era presentato a casa sua su due piedi.
Aveva iniziato a riordinare e a blaterare che dovevano tornare a Tokyo assieme, però poi voleva andarsene via.
Che irresponsabile lasciare il suo gruppo e il suo ragazzo. Lo sapevano tutti com'era possessivo, solo lui sembrava non capirlo.
Comunque adesso non doveva pensarci, chiuse l'acqua si asciugò e si vestì.
- Ehi, che brava casalinga che sei - disse al ragazzo che aveva, non solo rifatto il letto, ma aveva pure salito delle ciotole di riso.
- Sì scherza, ma qui non c'è niente da mangiare. Domani facciamo la spesa. - disse imbronciato.
- Facciamo? Allora rimani?
- Certo che rimango, ma lo sai che io se non ho il cibo non resisto.
- Sì che lo so, ma domani scendo in paese solo io, adesso mangiamo.
- Itadakimasu! - dissero all'unisono.
Rileggendola vedo che è un pò incasinata da seguire XD però è bella e mette suspence U___U