[ Burden Of Sacrifice ]

Jul 03, 2009 21:25

Ci stiamo avvicinando alla fine e quindi al triste destino che è spettato a Hiro-chan ç_ç (non odiarmi Hiroro, ma tu sei il seme e le morti eroiche toccano a te XDD Taisuke si prende quelle emo insomma u_U'').
Mancano solo due capitoli per sapere quello che è successo davvero *-*.

Titolo: Burden Of Sacrifice
Genere: AU/Angst/Emo/EATrattiStupida?XDD
Fandom: Kis-My-Ft2
Pairing: Kitayama Hiromitsu x Fujigaya Taisuke
Raiting: NC-17 (così Hiro sarà felice XDD)
Disclamers: Non sono miei manco loro e blablabla, altrimenti mi guarderei un porno dal vivo, mica ci scriverei u_u
Note: Il prologo si svolge nel "presente", come l'epilogo una volta che l'avrò fatto XD, mentre il resto della fic nel passato *_*!

“Che ne pensi della Spagna?”

“Calda~ quindi perfetta!”

Hiromitsu gli stava accarezzando le braccia con la punta delle dita, mentre lui stava prendendo appunti su quello che dicevano; si, stavano organizzando il loro matrimonio.
Avevano deciso che fosse la cosa migliore da fare, così avrebbero evitato di organizzare tutto all’ultimo minuto, nessuno dei due voleva far durare il pre-matrimonio più del dovuto.

Fino a quel momento avevano parlato soltanto del paese in cui celebrare le nozze, era sempre meglio di niente, no?

“E se portassimo con noi le nostre famiglie?”

“Uhm”

“Si, potremmo fare la cerimonia con loro e poi la festa con amici e colleghi, no?”

“C-colleghi?”

“Ahh~ il tuo capo ne sarebbe felice, ne sono sicuro”

Qualcosa non gli tornava, perché Kitayama sembrava essere così legato al suo capo?
Una volta aveva pensato potesse essere suo padre, Taisuke sapeva che il compagno non lo aveva mai conosciuto, quindi vedendo quanto fosse attaccato al suo capo, lo aveva pensato. Solo dopo aver saputo la verità, ovvero che l’uomo era morto prima che Hiro nascesse, aveva abbandonato quella stupida idea.

“Ok, anche se dell’ufficio non voglio nessun altro”

“Come vuoi tu~”

Tanto nemmeno a lui interessava avere troppo colleghi alla loro festa, ci sarebbe stato troppo pettegolezzo dopo e quello avrebbe potuto danneggiare la carriera del più grande. In fondo era un direttore di settore adesso, non un semplice responsabile come Fujigaya.

Appoggiando la testa sulla spalla del compagno, chiuse gli occhi lasciandosi andare alle sue carezze; si stava rilassando un po’ troppo, rischiava di cadere addormentato in un attimo e di solito era Hiro a fare cose del genere. Un sacco di volte l’altro si era addormentato su di lui, quando tornava a casa da lavoro ed era stanco, oppure semplicemente quando si coccolavano e si rilassava alle sue carezze, in più sapeva quanto quel nano avesse un debole per il sonno, forse, a parte il sesso, era la cosa che preferiva.

“Il tuo capo tiene a te, sai? Anche se non lo da a vedere”

“Uhm?”

Stava tentando in tutti i modi di non essere geloso, ma non gli andava proprio giù il rapporto tra quei due, soprattutto dopo che aveva capito che non erano affini da nessun collegamento di sangue, in più l’altro uomo era abbastanza attraente per avere il doppio della sua età, era normale che fosse geloso, no? Taisuke lo aveva sempre detto che se fosse stato per lui, tutti e tutte quelle che osavano parlare con Kitayama avrebbero fatto una brutta fine.

“Ti considera un po’ come un figlio~”

“Allora non oso pensare a come tratterebbe i figli veri, sai? Dato che si è opposto tanto alla mia promozione…”

“Però ti concede più ferie degli altri, altrimenti non avrei mai potuto chiederti di sposarmi in  modo così romantico, non credi?”

Inclinò la testa leggermente da un lato, l’aveva staccata dalla spalla di Hiromitsu quando gli aveva detto che il capo lo considerava come un figlio. Effettivamente non ci aveva pensato a quella cosa ed era vero che solamente in quell’anno aveva ottenuto più ferie dei propri colleghi, e magari era per quel fatto che non aveva ottenuto la promozione. Ripensandoci, preferiva aver passato settimane con il compagno piuttosto che stare a lavorare nel nuovo ufficio per il nuovo incarico.

Sentendo le labbra del più grande posarsi sulla propria guancia, dicendogli anche di non preoccuparsi per quelle cose adesso, dato che dovevano organizzare il loro giorno speciale.

“Hiroo~ voglio andare a nuotare!”

“Mi metto il costume allora, se vuoi puoi avviarti”

“No, ti aspetto”

Quel giorno si sentiva più appiccicoso del solito e non ne sapeva il motivo, era sempre stato attaccato a Hiromitsu, non lo lasciava quasi mai né se ne andava per conto proprio.
Se doveva essere sincero, fin da quando si era alzato quella mattina, vedendolo di fianco  a sé dormiente, aveva avuto una strana sensazione, come se qualcosa dovesse accadere, poi aveva tentato di sopprimere quel dolore al cuore che aveva sentito cercando di non pensarci più di tanto, magari aveva avuto solamente un brutto incubo e gli aveva lasciato una sensazione di irrequietezza addosso.

“Paura di perdermi~?”

“Vai a cambiarti Hiro!”

Non era ancora così tanto stupido da ammettere una cosa del genere davanti al compagno, lo avrebbe preso in giro dicendogli che nulla poteva accadere in quella nave, sicuramente non qualcosa che potesse dividerli.
Taisuke aveva pensato, per un attimo, di parlare con lui di quella sensazione che si stava facendo strada nella sua mente, però poi non era tanto convinto che non avrebbe rovinato il resto della loro vacanza, quindi era meglio tacere e pensare ancora che fosse stato a causa di un brutto incubo.

Vedendo l’altro uscire dal bagno cambiato e pronto per andare in piscina, Fujigaya gli sorrise afferrando due asciugamani, che poi passò a Hiromitsu, non voleva portarli sempre lui e il più grande faceva bene ad abituarsi all’idea di essere lo schiavo tra i due, tanto poi lo avrebbe ricompensato a dovere.

“L’anello non te lo togli?”

“No, non mi fido a lasciarlo qua.”

“Meglio così, almeno Kawamoto-kun capirà che sei impegnato con me”

“Guarda come luccica sotto la luna!”

Stava muovendo la mano davanti a Kitayama, così avrebbe visto il bagliore che usciva dal proprio anello, sorridendo come un bambino.
Gli piaceva davvero tanto quell’anello, non solo era bellissimo e luccicante, ma si adattava perfettamente al proprio dito, era come se fosse fatto per lui e a dire il vero, non si sarebbe stupito se il compagno lo avesse fatto fare “su misura” per lui.

“Ti piace davvero tanto?”

“Ovvio! E’ il tuo pegno d’amore per me~”

Hiromitsu sorrise avvicinando poi la sigaretta che stava fumando alle sue labbra, Taisuke non fumava molto spesso, soltanto quando il compagno più grande gli faceva fare due tiri.

Erano usciti dalla grande sala, dove stava prendendo vita una festa, per permettere a Kitayama di fumarsi la propria dose di nicotina, da quando erano partiti per la crociera quella era la prima sigaretta che si concedeva. Ovviamente Fujigaya ne aveva approfittato per fargli notare nuovamente quanto brillasse quell’anello, era tutto il giorno che lo faceva.
Ancora, però, doveva capire come mai l’altro gli avesse proposto il matrimonio, non che non potesse farlo perché innamorato, sapeva quanto Hiro lo amasse, ma impegnarsi fino a quel punto non era strano? Insomma, era semplicemente confuso. Felice ma confuso.

“Sei proprio sicuro di volermi sposare?”

“Che vuoi dire?”

“Di voler passare tutta la vita con me, sai, solo con me..”

Hiro gettò la sigaretta finita in mare, non era molto carino inquinare dell’acqua così bella ma Fujigaya aveva altro a cui pensare che al bene ambientale, e poi vide l’altro afferrargli la mano sinistra, poggiandosela al proprio cuore; poteva sentirne il battito.

“Ho pensato un sacco di volte a come potesse essere passare il resto della mia vita con una persona, a come potesse essere vederla invecchiare, vedere i segni di un’esistenza passata insieme sul mio volto, ma nessun’altra persona mi aveva fatto scattare quell’immagine, nessuno tranne te…Quando ti guardo dormire, mi vedo noi due fra cinquant’anni, riesco a vedere come sarà la mia vita in futuro, quindi si, sono sicuro di volerti sposare e anche se non lo facessimo sarebbe lo stesso.
Adesso, tu sei sicuro di volerlo fare? Perché se non vuoi, possiamo lasciare le cose come stanno.”

Lo voleva?
Nonostante la paura di quel grosso cambiamento, lo voleva.
Passare tutta la vita con Kitayama gli era sempre sembrato un sogno, delle volte aveva persino paura di dirlo ad alta voce tanto gli piaceva come idea, era qualcosa che non superava le sue ansie e non aveva la più pallida idea di come potesse passare oltre. La paura di perdere il più grande amore della propria vita, lo bloccava.
Però il discorso di Hiromitsu aveva senso, anche lui aveva immaginato le medesime cose, pure lui si era sforzato di vedere come sarebbe stata la sua vita futura…e vedeva Kitayama accanto a sé, vedeva il suo volto rilassato ed un po’ rugoso. Era quella la vita che voleva.

“Io lo voglio Hiromii, ho..ho solo paura”

“Di cosa?”

Chiedendoglielo gli aveva spostato alcune ciocche di capelli dietro l’orecchio, il suo sguardo era dolce, probabilmente cercava di tranquillizzarlo, il più grande ormai conosceva a memoria tutti i suoi stati d’ansia e sapeva bene come calmarlo; dopo cinque anni era normale, vero?

“Che cambi qualcosa tra noi.”

Stava tremando, non ne capiva il motivo, ma dire ad alta voce quelle parole gli aveva provocato un lungo brivido freddo, che poi era sfociato in quel tremolio.
Hiromitsu lo strinse a sé, senza dire una parola, i suoi gesti valevano molto di più comunque, Taisuke sapeva che quell’abbraccio significava un: “Non cambierà nulla”, pure un: “Sei un idiota” e non era detto che fossero in quell’ordine.

“Siamo io e te Taisuke, nessun altro”

Ricambiando quell’abbraccio, si lasciò andare contro il corpo del compagno.
Aveva cominciato ad accarezzargli la schiena e sperava di non aver visto il compagno col completo bianco, sarebbe stato più adatto al loro matrimonio che ad una serata di galà.
Però gli stava bene come aveva predetto, definitivamente il bianco era il suo colore~.

“Va meglio?”

“Uhm, solo io e te, per tutta la vita~”

Stava per sfiorare le sue labbra con le proprie ma uno strano rumore lo fermò a metà strada, lentamente sentiva il suono dei motori farsi più fievole, come se si stessero spegnendo; si stavano fermando?

“Hiro?”

“Torniamo dentro Tai-chan”

Annuì evitando di chiedergli cosa stava accadendo, avrebbero avuto notizie dallo staff presente in sala, qualcuno doveva sapere forza qualcosa alla fine, una nave mica si fermava da sola dal nulla.

Entrarono nella sala mano nella mano, quando Taisuke era spaventato gliela afferrava sempre, sentire quelle dita avvolgere le proprie lo rendeva tranquillo e, in un certo senso, protetto.
Le persone attorno a loro sembravano serene, neanche la nave ferma era riuscita a bloccare quella festa, magari era tutto nella norma, forse non aveva fatto caso ad un evento o qualcosa di simile.

“Sembra tutto normale~”

Quando stavano per mettersi seduti, qualcuno lo afferrò per un braccio spostandolo dal proprio posto.
La presa sul muscolo era pressante, gli stava facendo male, sentiva Kitayama gridare di lasciarlo andare mentre il tipo che lo teneva gli diceva di starsene zitto, continuando a strattonare il più piccolo.
Quello non era molto normale, ne era certo.

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